Equo compenso giornalistico, l'importanza di una legge

Eleonora Voltolina

Eleonora Voltolina

Scritto il 26 Nov 2012 in Editoriali

Tra le tante proposte di legge in discussione in Parlamento ce n'è una che sta particolarmente a cuore alla Repubblica degli Stagisti: si tratta di quella sull'equo compenso giornalistico, che dovrebbe impedire - o quantomeno rendere più difficile e meno conveniente - di sottopagare i giornalisti freelance e precari. È una legge che non piace a molti, sopratutto agli editori, ma che viene difesa con le unghie e con i denti dai precari che negli ultimi anni si sono organizzati in movimenti e collettivi e che rivendicano sacrosantamente il loro diritto ad essere pagati in maniera dignitosa. È una legge che ha superato vari scogli e che adesso è al Senato per l'approvazione finale. La settimana scorsa sembrava si fosse di nuovo incagliata, per l'ennesima volta, e allora la Fnsi - il sindacato che raccoglie la maggior parte dei giornalisti italiani - aveva indetto uno sciopero per lunedì 26 novembre, cioè per oggi. Poi lo sciopero è stato rinviato: «Una lettera impegno del presidente Renato Schifani e un invito della Fieg sono stati considerati elementi utili per una sospensione» ha scritto venerdì Enzo Iacopino, presidente dell'Ordine dei giornalisti, sulla sua bacheca Facebook: «Schifani ha aiutato Odg e Fnsi nella tormentata vicenda della legge sull'equo compenso. Il suo intervento meritava considerazione. La Fnsi renderà noti altri particolari».
Sciopero o non sciopero,
la Repubblica degli Stagisti voleva - vuole - sostenere questa battaglia anche nei fatti. Ma come può farlo una testata online che non ha dipendenti, ma solo collaboratori freelance (peraltro tutti pagati, e con tariffe - ne siamo orgogliosi - ben superiori alla media del mercato e infinitamente superiori rispetto ai siti nostri "competitor")?  L'unica soluzione era dedicare l'articolo di oggi a questo tema. E con l'occasione ricordare tutti gli articoli dedicati a questo tema negli ultimi tre anni: sono tanti, e c'è un perché. Le condizioni lavorative e retributive offerte ai giornalisti precari (e quasi tutti gli under 40 che fanno oggi questo mestiere sono giornalisti precari) non riguardano solo loro. Se una testata paga 5 euro per un articolo, il problema non è solo del giornalista che con quegli spiccioli nemmeno si ripaga le spese. Il problema è anche del pubblico, delle persone che leggono quell'articolo pagato 5 euro per il quale magari il giornalista non ha avuto il tempo e le risorse per fare tutte le verifiche, andare sul posto, approfondire. Un giornalista ben pagato è un giornalista che può svolgere serenamente e al meglio il proprio mestiere, e assicurare  ai cittadini un'informazione libera e accurata, permettendo a ciascuno di conoscere per deliberare. Dunque il problema dei salari da fame dei giornalisti italiani è un problema di tutti i cittadini italiani.

Ed ecco dunque tutti gli articoli dedicati ai problemi e ai casi della professione giornalistica pubblicati fino ad oggi sulla Repubblica degli Stagisti.

2012


- Che fine faranno i pubblicisti? Ordine dei giornalisti in subbuglio per la riforma delle professioni

- Giornalisti precari, il problema non è il posto fisso ma le retribuzioni sotto la soglia della dignità

- Riforma dell'Ordine dei giornalisti: verso un ponte di due anni per salvare i pubblicisti

- Giornalisti a tutti i costi, il business dei mille corsi

- Dar voce ai giovani, dar voce alle donne: l'impegno della Repubblica degli Stagisti

- Giornalismo, al Festival i problemi della professione

- Equo compenso per i giornalisti, sfuma l'approvazione della legge ma i freelance non demordono

- Le scuole di giornalismo sono ormai solo per i figli dei ricchi?

- Giornalismo, le scuole muovono quasi 2 milioni di euro all'anno: tutti i numeri

- Scuole di giornalismo troppo costose, ma i veri problemi della professione sono altri

- Enzo Iacopino: «Le scuole strumento essenziale, il problema sono i costi»

- Giornalismo, Cotroneo: «Meglio il praticantato nelle scuole che nelle redazioni»

- Largo ai giovani giornalisti: Napoli ospita gli Youth Media Days

- Antonio Loconte: «Cari aspiranti giornalisti, lasciate stare e fate gli idraulici»

- A Torino una start-up prova a riscrivere il futuro del giornalismo

- Natale, presidente Fnsi: «La legge sull'equo compenso è un pungolo per gli editori»

2011


- Giornalisti precari in rivolta: a Napoli reclamano più spazio nella web tv del Comune, a Roma diventano Errori di stampa

- Stagista per tre anni, Ilaria denuncia: «Tv, radio, giornali, uffici stampa: ho fatto sei tirocini e nessuno mi ha portato un lavoro»

- Giornalisti precari alla riscossa: a Firenze due giorni di dibattito per approvare una Carta deontologica che protegga dallo sfruttamento

- Lo scandalo dei giornalisti pagati cinquanta centesimi a pezzo. Il presidente degli editori a Firenze: «La Fieg non dà sanzioni. E poi, cos’è un pezzo?»

2010


- Praticantato in redazione: l'esperienza di Caterina Allegro in un service editoriale

- Luca De Vito: «Alla scuola di giornalismo un praticantato stimolante, ma niente certezze per il futuro»

- Praticantato d'ufficio, il calvario di A., giornalista free lance, per diventare professionista

- Il Fortino, una riflessione di Roberto Bonzio sui giornalisti di domani: «Oggi chi è dentro le redazioni è tutelato, ma fuori ci sono troppi sottopagati»

- Giornalisti praticanti, intervista a Roberto Natale della Fnsi: «L'accesso alla professione va riformato al più presto»


- Aspiranti giornalisti, attenzione agli annunci di stage a pagamento in Rete: la richiesta di help di tre lettori

- La richiesta di aiuto di Alessandro: «Da Globalpress vaghe promesse e la certezza di dover pagare per un lavoro»

- Vito Bruschini, direttore di Globalpress e amministratore di Kronoplanet: «Nessuna promessa di assunzione. I 300 euro che chiediamo ai ragazzi? Soltanto un rimborso spese»

- Il ministero degli Esteri a Globalpress: «Nei vostri annunci per i corsi di giornalismo a pagamento formule equivoche e non veritiere, modificatele»

- La Fondazione Montanelli diffida Globalpress: «Non siete autorizzati a usare il nome di Indro Montanelli per il vostro corso di giornalismo»

- La replica di Vito Bruschini, direttore di Globalpress e amministratore di Kronoplanet, alla Repubblica degli Stagisti

- Disposti a tutto pur di diventare giornalisti pubblicisti: anche a fingere di essere pagati. Ma gli Ordini non vigilano?

- Costi, remunerazione minima, articoli richiesti: tutti i requisiti per diventare pubblicisti, Ordine per Ordine

- La testimonianza di Franca: «Dopo una serie di stage logoranti, la scelta di pagarmi da sola i contributi da pubblicista»

- La testimonianza di Carlo: «Sono diventato pubblicista scrivendo gratis: ma almeno le ritenute d’acconto me le hanno pagate»

- La Fnsi dichiara guerra agli stagisti giornalisti. Quaranta praticanti rifiutati a pochi giorni dall'inizio degli stage: «Le testate in stato di crisi non possono utilizzarli»

- Un'aspirante giornalista: «Una testata non voleva pagare i miei articoli: ma grazie alla Repubblica degli Stagisti e a un avvocato ho ottenuto i 165 euro che mi spettavano»

- Da Parigi a Betlemme tra giornalismo ed impegno sociale: Maria Chiara Rioli racconta il suo servizio civile in Israele-Palestina

- Eleonora Voltolina: «Mi candido nelle liste di Quarto Potere perchè il sindacato ha bisogno di un rinnovo generazionale»

- Un giovane giornalista scrive a Eleonora Voltolina: «Ti voterei, ma non sono iscritto al sindacato»

2009

- Crisi dell'editoria: per i neogiornalisti il futuro è incerto - Pianeta praticanti: inchiesta della Repubblica degli Stagisti

- Aiutati che il web t'aiuta: Offline, le notizie «inaltreparole» raccontate da sei ex stagisti giornalisti intraprendenti

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