Tra le tante proposte di legge in discussione in Parlamento ce n'è una che sta particolarmente a cuore alla Repubblica degli Stagisti: si tratta di quella sull'equo compenso giornalistico, che dovrebbe impedire - o quantomeno rendere più difficile e meno conveniente - di sottopagare i giornalisti freelance e precari. È una legge che non piace a molti, sopratutto agli editori, ma che viene difesa con le unghie e con i denti dai precari che negli ultimi anni si sono organizzati in movimenti e collettivi e che rivendicano sacrosantamente il loro diritto ad essere pagati in maniera dignitosa. È una legge che ha superato vari scogli e che adesso è al Senato per l'approvazione finale. La settimana scorsa sembrava si fosse di nuovo incagliata, per l'ennesima volta, e allora la Fnsi - il sindacato che raccoglie la maggior parte dei giornalisti italiani - aveva indetto uno sciopero per lunedì 26 novembre, cioè per oggi. Poi lo sciopero è stato rinviato: «Una lettera impegno del presidente Renato Schifani e un invito della Fieg sono stati considerati elementi utili per una sospensione» ha scritto venerdì Enzo Iacopino, presidente dell'Ordine dei giornalisti, sulla sua bacheca Facebook: «Schifani ha aiutato Odg e Fnsi nella tormentata vicenda della legge sull'equo compenso. Il suo intervento meritava considerazione. La Fnsi renderà noti altri particolari».
Sciopero o non sciopero, la Repubblica degli Stagisti voleva - vuole - sostenere questa battaglia anche nei fatti. Ma come può farlo una testata online che non ha dipendenti, ma solo collaboratori freelance (peraltro tutti pagati, e con tariffe - ne siamo orgogliosi - ben superiori alla media del mercato e infinitamente superiori rispetto ai siti nostri "competitor")? L'unica soluzione era dedicare l'articolo di oggi a questo tema. E con l'occasione ricordare tutti gli articoli dedicati a questo tema negli ultimi tre anni: sono tanti, e c'è un perché. Le condizioni lavorative e retributive offerte ai giornalisti precari (e quasi tutti gli under 40 che fanno oggi questo mestiere sono giornalisti precari) non riguardano solo loro. Se una testata paga 5 euro per un articolo, il problema non è solo del giornalista che con quegli spiccioli nemmeno si ripaga le spese. Il problema è anche del pubblico, delle persone che leggono quell'articolo pagato 5 euro per il quale magari il giornalista non ha avuto il tempo e le risorse per fare tutte le verifiche, andare sul posto, approfondire. Un giornalista ben pagato è un giornalista che può svolgere serenamente e al meglio il proprio mestiere, e assicurare ai cittadini un'informazione libera e accurata, permettendo a ciascuno di conoscere per deliberare. Dunque il problema dei salari da fame dei giornalisti italiani è un problema di tutti i cittadini italiani.
Ed ecco dunque tutti gli articoli dedicati ai problemi e ai casi della professione giornalistica pubblicati fino ad oggi sulla Repubblica degli Stagisti.
2012
- Che fine faranno i pubblicisti? Ordine dei giornalisti in subbuglio per la riforma delle professioni
- Giornalisti precari, il problema non è il posto fisso ma le retribuzioni sotto la soglia della dignità
- Riforma dell'Ordine dei giornalisti: verso un ponte di due anni per salvare i pubblicisti
- Giornalisti a tutti i costi, il business dei mille corsi
- Dar voce ai giovani, dar voce alle donne: l'impegno della Repubblica degli Stagisti
- Giornalismo, al Festival i problemi della professione
- Equo compenso per i giornalisti, sfuma l'approvazione della legge ma i freelance non demordono
- Le scuole di giornalismo sono ormai solo per i figli dei ricchi?
- Giornalismo, le scuole muovono quasi 2 milioni di euro all'anno: tutti i numeri
- Scuole di giornalismo troppo costose, ma i veri problemi della professione sono altri
- Enzo Iacopino: «Le scuole strumento essenziale, il problema sono i costi»
- Giornalismo, Cotroneo: «Meglio il praticantato nelle scuole che nelle redazioni»
- Largo ai giovani giornalisti: Napoli ospita gli Youth Media Days
- Antonio Loconte: «Cari aspiranti giornalisti, lasciate stare e fate gli idraulici»
- A Torino una start-up prova a riscrivere il futuro del giornalismo
- Natale, presidente Fnsi: «La legge sull'equo compenso è un pungolo per gli editori»
2011
- Giornalisti precari in rivolta: a Napoli reclamano più spazio nella web tv del Comune, a Roma diventano Errori di stampa
- Stagista per tre anni, Ilaria denuncia: «Tv, radio, giornali, uffici stampa: ho fatto sei tirocini e nessuno mi ha portato un lavoro»
- Giornalisti precari alla riscossa: a Firenze due giorni di dibattito per approvare una Carta deontologica che protegga dallo sfruttamento
- Lo scandalo dei giornalisti pagati cinquanta centesimi a pezzo. Il presidente degli editori a Firenze: «La Fieg non dà sanzioni. E poi, cos’è un pezzo?»
2010
- Praticantato in redazione: l'esperienza di Caterina Allegro in un service editoriale
- Luca De Vito: «Alla scuola di giornalismo un praticantato stimolante, ma niente certezze per il futuro»
- Praticantato d'ufficio, il calvario di A., giornalista free lance, per diventare professionista
- Il Fortino, una riflessione di Roberto Bonzio sui giornalisti di domani: «Oggi chi è dentro le redazioni è tutelato, ma fuori ci sono troppi sottopagati»
- Giornalisti praticanti, intervista a Roberto Natale della Fnsi: «L'accesso alla professione va riformato al più presto»
- Aspiranti giornalisti, attenzione agli annunci di stage a pagamento in Rete: la richiesta di help di tre lettori
- La richiesta di aiuto di Alessandro: «Da Globalpress vaghe promesse e la certezza di dover pagare per un lavoro»
- Vito Bruschini, direttore di Globalpress e amministratore di Kronoplanet: «Nessuna promessa di assunzione. I 300 euro che chiediamo ai ragazzi? Soltanto un rimborso spese»
- Il ministero degli Esteri a Globalpress: «Nei vostri annunci per i corsi di giornalismo a pagamento formule equivoche e non veritiere, modificatele»
- La Fondazione Montanelli diffida Globalpress: «Non siete autorizzati a usare il nome di Indro Montanelli per il vostro corso di giornalismo»
- La replica di Vito Bruschini, direttore di Globalpress e amministratore di Kronoplanet, alla Repubblica degli Stagisti
- Disposti a tutto pur di diventare giornalisti pubblicisti: anche a fingere di essere pagati. Ma gli Ordini non vigilano?
- Costi, remunerazione minima, articoli richiesti: tutti i requisiti per diventare pubblicisti, Ordine per Ordine
- La testimonianza di Franca: «Dopo una serie di stage logoranti, la scelta di pagarmi da sola i contributi da pubblicista»
- La testimonianza di Carlo: «Sono diventato pubblicista scrivendo gratis: ma almeno le ritenute d’acconto me le hanno pagate»
- La Fnsi dichiara guerra agli stagisti giornalisti. Quaranta praticanti rifiutati a pochi giorni dall'inizio degli stage: «Le testate in stato di crisi non possono utilizzarli»
- Un'aspirante giornalista: «Una testata non voleva pagare i miei articoli: ma grazie alla Repubblica degli Stagisti e a un avvocato ho ottenuto i 165 euro che mi spettavano»
- Da Parigi a Betlemme tra giornalismo ed impegno sociale: Maria Chiara Rioli racconta il suo servizio civile in Israele-Palestina
- Eleonora Voltolina: «Mi candido nelle liste di Quarto Potere perchè il sindacato ha bisogno di un rinnovo generazionale»
- Un giovane giornalista scrive a Eleonora Voltolina: «Ti voterei, ma non sono iscritto al sindacato»
2009
- Crisi dell'editoria: per i neogiornalisti il futuro è incerto - Pianeta praticanti: inchiesta della Repubblica degli Stagisti
- Aiutati che il web t'aiuta: Offline, le notizie «inaltreparole» raccontate da sei ex stagisti giornalisti intraprendenti
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