Categoria: Approfondimenti

Consulenti del lavoro: in arrivo un «patto formativo» tra praticanti e tutor - Pianeta praticanti: inchiesta della Repubblica degli Stagisti / quinta puntata

Prosegue l'approfondimento della Repubblica degli Stagisti sui praticanti dei vari Ordini professionali italiani. Dopo avvocati, commercialisti, notai e giornalisti è giunto il turno dei consulenti del lavoro. L'approfondimento arriva qualche settimana dopo il settimo consiglio nazionale della categoria, durante il quale si è parlato anche di tirocini. Se le proposte avanzate in questa sede dovessero trovare riscontri effettivi, in futuro parte del praticantato potrebbe coincidere con gli studi accademici, mentre il periodo in studio potrebbe essere organizzato secondo quanto sancito in un "patto formativo" tra giovani e professionisti patrocinanti, con l'esplicita menzione di una borsa di studio o di un rimborso spese. Ad oggi, però, il quadro della situazione è ancora quello descritto a seguire.   Quanti sono gli iscritti all’ordine: al 27 luglio del 2009, i consulenti del lavoro abilitati erano 23.732, a fronte dei 19mila circa del 2000. Quanti diventano consulenti del lavoro: In media, nelle sessioni degli ultimi anni, l’esame di abilitazione è stato superato dal 38-40% dei partecipanti. Quanti sono i praticanti: i dati ufficiali sono in via di elaborazione da parte del Consiglio nazionale dell’Ordine. Ad ogni modo, secondo stime della Repubblica degli Stagisti, ogni anno i praticanti che partecipano ai concorsi di ammissione sono circa 1.200 in tutta Italia. Il praticantato: Il decreto legge 10 del 15 febbraio 2007 ha introdotto l'obbligo della laurea per accedere alla professione di consulente del lavoro. La circolare 997 del 6 marzo 2008 indica quali ammissibili le lauree in campo giuridico, economico e delle scienze politiche. Il praticantato dura due anni e deve essere svolto presso lo studio di un professionista abilitato a sua volta da almeno due anni, con una frequenza minima di quattro ore al giorno. Il professionista, anche associato, non può ammettere contemporaneamente e complessivamente più di due praticanti presso il proprio studio, e similmente il praticantato non può essere svolto contemporaneamente per attività professionali diverse. Quanto guadagnano i praticanti: il decreto ministeriale del 2 dicembre 1997 sulle "Nuove modalità sulla disciplina dei due anni di praticantato necessari per l'ammissione all'esame di Stato per   l'abilitazione all'esercizio della professione di consulente del lavoro", definisce il praticantato come «gratuito per sua natura e finalità». Lo stesso articolo non esclude la contemporanea esistenza di un rapporto di subordinazione a tempo parziale. Di fatto, in attesa di un'eventuale riforma, la retribuzione dei praticanti è lasciata all’iniziativa dei singoli studi, che forniscono spesso dei rimborsi spese minimi da 250 a 500 euro. Quanto guadagnano i consulenti del lavoro: Stando a dati pubblicati dal Sole 24 Ore, il volume d’affari medio annuo di un consulente del lavoro si attestava nel 2008 a 88mila euro; il contributo medio alla Cassa dell'ordine era di 4.025 euro e la pensione integrativa media di 8.115 euro l’anno. Secondo uno studio Mefop, società del ministero dell’Economia per lo sviluppo del mercato dei fondi pensione, il reddito pro-capite medio di un consulente del lavoro era di 48.433 euro nel 2004. L’esame: si compone di due prove scritte (un tema di diritto del lavoro e legislazione sociale e un’esercitazione teorico-pratica di diritto tributario) e di un’interrogazione orale (con domande di diritto del lavoro, legislazione sociale, diritto tributario, elementi di diritto privato, pubblico e penale, ragioneria). Cosa fa il consulente del lavoro: assiste le aziende nell’adempimento degli obblighi amministrativi relativi alla gestione del personale. È un libero professionista specializzato in pratiche di assunzione e licenziamento, calcolo e redazione delle buste paga, pratiche di malattia, maternità, infortuni e sicurezza sul lavoro.   Andrea Curiat con la collaborazione di Eleonora Voltolina   Se vuoi saperne di più, leggi anche: - Giorgia Dattilo, praticante consulente del lavoro: «Un lavoro scelto per passione e curiosità» - Valentina Crippa, praticante consulente del lavoro: «Sin dal liceo tra buste paga e lettere di assunzione»E anche: - Da grande voglio fare l'avvocato- Commercialisti, l'esame è una scommessa- L'esame da notaio? Uno su quindici ce la fa. Ma in palio ci sono 400mila euro l'anno- Crisi dell'editoria: per i neogiornalisti il futuro è incerto

Occupati e ben pagati: ecco l'identikit di chi ha partecipato al Master dei Talenti della Fondazione CRT

Per festeggiare il quinto compleanno del progetto Master dei Talenti, che ogni anno spedisce in giro per il mondo decine di brillanti neolaureati attraverso stage seri e ben remunerati, la Fondazione CRT ha deciso di fare un'indagine sugli esiti, contattando tutti gli ex e sottoponendo loro un questionario. In occasione della presentazione del nuovo bando 2010, venerdì 29 gennaio [nell'immagine, un momento dell'evento], i risultati della survey sono stati presentati da Luigi Somenzari e Chiara Ventura, che fin dal primo anno si sono occupati di questa iniziativa.I risultati. 246 sono state le posizioni di tirocinio messe a bando complessivamente tra il 2004 e il 2008: di queste però, sono 191 quelle che si sono concretizzate, perché talvolta le aziende non hanno trovato un candidato adeguato alla posizione, e qualche altra volta di converso nessun candidato ha dato la sua disponibilità per quello stage. Dei 191 ex tirocinanti, solo due non hanno collaborato con la Fondazione CRT per la survey: tutti gli altri hanno risposto.Chi sono i vincitori del Master dei Talenti? Soprattutto donne (rappresentano oltre il 60%), e quattro volte su cinque residenti in Piemonte: questo anche perché nei primi tre bandi si poteva partecipare solo se oltre ad essersi laureati in un ateneo piemontese si aveva anche la residenza in questa regione - requisito che poi è stato eliminato. In maggioranza si tratta di laureati all'università di Torino (71%) o al Politecnico (quasi un quarto). Pur essendo formalmente il Master dei Talenti aperto anche ai neolaureati degli atenei valdostani, in realtà mai nessun vincitore è arrivato da lì (e pochissimi hanno partecipato al bando). Per quanto riguarda le lauree: quasi un vincitore su cinque viene da ingegneria, il 18% da economia, circa uno su dieci da facoltà letterarie e scientifiche. Ma c'è posto per tanti altri gruppi disciplinari: linguistico (8,9%), giuridico (5,4%), architettura (4,2%), psicologico (3,2%), agrario (1,1%) e geo-biologico (1,1%).Le mete. Il Belgio e la Francia sono state le più frequenti, raccogliendo rispettivamente il 16,9% e il 14,8% dei tirocinanti. A seguire Inghilterra (11,1%), Svizzera (8,9%), Stati Uniti (7,9%) e Cina (7,4%). I ragazzi sono andati in un terzo dei casi in grandi imprese; uno su quattro in un ente pubblico, quasi uno su cinque in un organismo internazionale. Meno di uno su dieci è stato inserito in una pmi, e il 5,8% in un centro di ricerca.E oggi? Gli ex tirocinanti CRT se la passano molto meglio dei loro coetanei. Tanti hanno ricevuto, al termine dello stage, una proposta di lavoro: quasi la metà (92 persone su un campione di 189). Otto su dieci hanno oggi un impiego – in particolare quelli dei primi due bandi raggiungono una percentuale di occupazione superiore al 95%: praticamente tutti. E quasi la metà ha già il contratto più ambito, quello a tempo indeterminato: prendendo in considerazione gli ex tirocinanti dei primi due bandi, quelli che hanno fatto il MdT nel 2005, questa percentuale sale addirittura al 70%. Guadagnano anche molto, specialmente in rapporto ai coetanei: lo stipendio medio netto è 1755 euro, una cifra che tanti under 30 si sognano. E se si prendono in considerazione i soliti del 2005, i primi tirocinanti CRT, lo stipendio medio supera i 2mila netti. Ha un suo peso anche dove si è andati: chi ha fatto lo stage nelle grandi imprese e negli organismi internazionali ha avuto più chance rispetto a coloro che lo hanno fatto in enti pubblici. Non solo ben pagati, ma anche veloci a trovare lavoro: oltre sei su dieci hanno dichiarato di aver immediatamente trovato un'occupazione dopo il MdT, segnalando un tempo di “0 mesi” tra la fine dello stage e la prima occupazione. Meno di due su dieci ci hanno messo oltre quattro mesi.Ma questi ragazzi che la Fondazione CRT manda in orbita in tutto il mondo, poi, in Italia ci tornano o no? I dati dicono di sì: sette su dieci, conteggiando solo quelli fino al 2007. Anche se poi, a ben guardare, chi è rimasto all'estero ha un innegabile vantaggio in termini di stipendio (la media rilevata è 2400 euro, con punte oltre i 3mila).Da questi dati emerge che il Master dei Talenti è davvero un'opportunità sontuosa per i giovani. Il rammarico è sempre quello – che sia limitata solo ai neolaureati degli atenei piemontesi e valdostani: e la speranza è che altre Fondazioni seguano l'esempio della CRT su altri territori, copiando questo progetto e regalando un trampolino di lancio ai giovani più meritevoli.A tutti coloro che hanno i requisiti per partecipare, infine, un grande in bocca al lupo per il nuovo bando: 75 posizioni di stage vi aspettano, non fatevi sfuggire l'occasione.Eleonora VoltolinaPer saperne di più su questo argomento, leggi anche:- Da oggi aperto il nuovo bando del Master dei Talenti: 75 stage a cinque stelle per i migliori neolaureati di Piemonte e Val D'Aosta- Due parole con Andrea Martina, ideatore della campagna di comunicazione Master dei Talenti 2009- Master dei Talenti CRT, Angelo Miglietta: «Quest'anno è stato boom di candidature: ecco perché»E le storie degli ex tirocinanti CRT:- Francesco Imberti, dalla Cina con amore (per il cibo italiano)- Paola Laiolo, da Torino a Bruxelles inseguendo l'Europa

Bamboccioni? Nel libro «L'Italia fatta in casa» Alesina e Ichino spiegano di chi è la colpa

Bamboccioni per colpa di mamma e papà? O sono le università troppo costose, lo status di eterno stagista e lavori precari a impedire ai ragazzi italiani di andarsene dalla casa dei genitori? La storia è nota: ci si laurea grazie all’aiuto dei genitori, spesso scegliendo non l’ateneo migliore ma quello più vicino a casa - perché essere dei fuori sede costa molto. Nel mondo del lavoro si entra sempre più spesso attraverso lo stage. Anzi, gli stage: il primo con funzioni formative, e forse anche il secondo o il terzo, poi quando arriva il momento di essere retribuiti ci si mette la crisi finanziaria a bloccare tutto. E voi intanto siete ancora a casa della mamma. Oppure siete fortunati perchè la famiglia ha potuto (e voluto) investire sul vostro futuro e vi ha permesso di laurearvi in una università lontana da casa, avete fatto esperienze all’estero, svolto due o tre stage – questi toccano anche ai privilegiati – ma poi a trent’anni cominciate ad avere uno stipendio che vi permette di pagare da soli l’affitto. La diatriba nata dopo la penultima provocazione del ministro Renato Brunetta (“Fuori a 18 anni, per legge” - l'ultima è di dare 500 euro a tutti quelli che se ne vanno da casa, e già ha fatto venire le palpitazioni a Tremonti) trova molte risposte nel saggio di Alberto Alesina e Andrea Ichino L’Italia fatta in casa, pubblicato il mese scorso da Mondadori [nell'immagine, la copertina]. Alesina insegna Economia ad Harvard; Andrea Ichino, professore a Bologna, è il fratello del giuslavorista e senatore Pd Pietro. I due economisti hanno indagato la realtà sociale ed economica dell’Italia partendo dal suo nucleo portante: la famiglia. Un sistema che vede i giovani più come vittime che come figli viziati e privilegiati. Anche se a qualcuno, magari, lo status di "bamboccione" non dispiace affatto. La solidarietà familiare supplisce alle mancanze del sistema sociale e questo frena lo sviluppo lavorativo delle donne, costrette a rinunciare a brillanti carriere per crescere i figli, prima, e per guardare genitori e suoceri anziani, poi. Gli stessi genitori e suoceri che trent’anni prima hanno sborsato il necessario per mettere alla giovane coppia un tetto sopra la testa: «Quanti giovani in Italia si sono comprati la prima casa senza alcun aiuto dei genitori stessi? Pochissimi…E sono proprio i figli trentenni ad avere i primi figli e a necessitare di una casa. Ecco allora che un sistema pensionistico generoso diventa un modo indiretto per aiutare due generazioni, i percettori della pensione stessa e i loro figli». La famiglia funziona anche da ufficio di collocamento, aiutando i figli a trovare lavoro ma con l'effetto collaterale pericolosissimo dell’immobilità occupazionale: imprese con manager scelti in base alla parentela invece che alle capacità, “raccomandazioni” ad amici e parenti: «Attraverso i canali familiari si trova lavoro molto più rapidamente, ma con una retribuzione inferiore». Ci sono casi in cui il legame padre-figlio non compromette la qualità della scelta, come nell’esempio citato dai due autori dei due Maldini in nazionale, ma il meccanismo è comunque anomalo e diffuso soprattutto in alcuni settori: imprese, studi notarili e di avvocati, di medici, di dentisti; farmacie, atenei universitari, redazioni giornalistiche... Ma anche idraulici e panettieri non scherzano. In un sistema così, addio meritocrazia. Ad uccidere la meritocrazia, secondo gli autori, è anche l’università: «La finzione dell’egualitarismo educativo e dell’immobilismo degli studenti sono due facce della stessa medaglia». Fino a oggi la mancanza di una valutazione degli atenei in base a cui spartire i finanziamenti e lo spreco di risorse hanno portato a un sistema per cui tutti abbiamo le aule sotto casa (non solo chi abita a Milano, Bologna o Firenze, ma anche a Varese, Rimini o Prato!) ma poi dopo la laurea è ben difficile andare lontano sulle proprie gambe. Come risolvere il problema? Alesina e Ichino cominciano con un primo suggerimento: un unico test nazionale per accedere alla facoltà di Medicina e chirurgia. I migliori potranno scegliere in quale ateneo andare, gli altri invece dovranno adeguarsi in base ai posti liberi. Un palermitano è il primo della lista e sceglierà di andare a Roma? Se ai romani non resteranno posti nella propria città vorrà dire che dovranno fare la valigia e trasferirsi altrove - oppure rinunciare. Questo sistema innovativo e virtuoso verrebbe sorretto da molte borse di studio, finanziate grazie a qualche taglio per strutture inutili e destinate ai più bravi. Solo un sogno? Eleonora Della Ratta   Per saperne di più su questo argomento, leggi anche:- Giovani, lavoro e stipendi troppo bassi: quando al mutuo ci pensa papà (indebitandosi). Parola di Luigi Furini- Giovani e lavoro, il manifesto dei ministri Sacconi e Gelmini: «Non c'è bisogno di grandi riforme, basta avvicinare la scuola alle imprese»- «Non è un paese per giovani», fotografia di una generazione (e appello all'audacia)- Trentenni italiani, la sottile linea rossa tra umili e umiliati nel libro «Giovani e belli»

Crisi dell'editoria: per i neogiornalisti il futuro è incerto - Pianeta praticanti: inchiesta della Repubblica degli Stagisti / quarta puntata

Continua il viaggio della Repubblica degli Stagisti nel pianeta praticanti. Questa quarta puntata è dedicata ai giornalisti: il praticantato è necessario per diventare professionisti, ma l'iter non è uguale per tutti. Il posto di lavoro, poi, non è mai certo.Quanti sono i giornalisti. Secondo i dati ufficiali dell'Ordine dei Giornalisti, a settembre 2009 risultano in Italia  108.437 giornalisti. Di questi però meno di 27mila sono professionisti (22.629 in attività e 4022 in pensione). Vi sono poi circa 70mila pubblicisti (62.155 in attività, 7408 in pensione) e 10mila tra elenco speciale e stranieri.Quanti sono i praticanti. Nonostante la crisi dell’editoria, circa 1000 - 1200 persone all’anno sostengono l’esame di Stato: soltanto il 10% dei candidati (100-120 persone) proviene da un contratto di praticantato (art. 35 del contratto nazionale), e un 20% (200-240) dalle scuole di giornalismo o dai master. La maggior parte dei praticanti sono “d’ufficio”: 700-800 persone ogni anno che non hanno avuto un contratto di praticantato, ma hanno ottenuto il riconoscimento per l’abilitazione a sostenere l’esame direttamente dal proprio Ordine regionale. Ogni anno all'albo "professionisti" dell’Ordine dei giornalisti si aggiungono 800-1000 nuovi iscritti: a fronte di questi ingressi vi sono in media 300 professionisti che ogni anno vanno in pensione o sospendono l’attività. Insomma, per ogni posto che (teoricamente) si libera ci sono due o tre new entry che ambiscono a occuparlo. Nel corso del 2010 la situazione potrebbe cambiare: le aziende che dichiarano lo stato di crisi prevedono dei pre-pensionamenti e molti professionisti si ritireranno dall’attività. Allo stesso tempo, però, le assunzioni saranno bloccate per un periodo di circa due anni.L'esame. Prevede due prove, una scritta e una orale. Circa il 15-20% dei candidati non supera la prova scritta, mentre un altro 5-10% viene bocciato all'orale. Non esiste un numero prefissato di professionisti da abilitare ogni anno, magari in proporzione alle richieste da parte del mondo del lavoro: l’esame dell’Ordine dei giornalisti è soltanto abilitante e non garantisce un posto. Per questo spesso sono sorte polemiche sulle modalità di accesso all’esame, in particolare per i praticantati d’ufficio e le scuole di giornalismo che sostituiscono, di fatto, i contratti di praticantato nelle redazioni.Il praticantato. Per accedere alla professione giornalistica non è necessario essere professionisti, ma solo chi lo è ha tutti i diritti riconosciuti alla categoria, primo fra tutti la protezione delle fonti. Il praticantato dura 18 mesi e va svolto in una redazione giornalistica (carta stampata, tv, radio, ma anche service editoriali e uffici stampa). Il numero dei praticanti dev'essere proporzionato a quello dei giornalisti assunti. Il praticantato è un vero e proprio contratto, assimilabile a quello di apprendistato: i minimi salariali sono determinati dal contratto nazionale. Accanto al praticantato “classico”, ne esistono altre due forme: le scuole di giornalismo e il praticantato d’ufficio. L’iscrizione d’ufficio nell’elenco praticanti, infatti, permette ai giornalisti free lance o ai collaboratori senza contratto, abusivi nelle redazioni, di accedere all’esame per diventare professionisti nonostante non abbiano mai avuto un contratto di praticantato: un modo per aiutare chi lavora nella zona grigia dei "giornalisti di fatto" senza un riconoscimento contrattuale, ma che ha aperto molte discussioni per il gran numero di professionisti che così vengono immessi in un mercato del lavoro già saturo. Per avere il riconoscimento di questo tipo di praticantato è necessario il nullaosta del proprio Ordine regionale che verifica l’attività continuativa per almeno 18 mesi: le collaborazioni devono essere tutte retribuite per un guadagno totale di circa 18mila euro (equivalenti più o meno a mille euro al mese).Le scuole di giornalismo. In Italia esistono 15 scuole di giornalismo in altrettante università: i corsi e i master durano due anni e prevedono lezioni tenute da giornalisti e periodi di stage presso le redazioni dei giornali. Per evitare che gli stagisti diventassero di fatto dei giornalisti impiegati nelle redazioni per far fronte alla mancanza di personale, soprattutto nel periodo estivo, dal 2009 l’Ordine ha imposto che gli stage vengano effettuati in maniera scaglionata durante l’anno e non nei mesi estivi (luglio e agosto). La validità del corsi è certificata dall’Ordine nazionale dei giornalisti che proprio nei mesi scorsi ha chiuso due scuole, quella toscana nata dalla collaborazione tra le università di Firenze, Pisa e Siena e quella della Basilicata, perché non garantivano un livello di preparazione adeguato. Se da un lato master e scuole offrono una preparazione a tutto tondo nei diversi settori (radio, tv e stampa), dall’altro il costo non permette a tutti di accedervi: le tasse, infatti, variano dai 10 ai 19mila euro per biennio. Il numero massimo di allievi per corso è in genere di 30 iscritti, selezionati in base al curriculum e al superamento di prove scritte ed orali.Quanto guadagnano i giornalisti. È difficile dare una media esatta dello stipendio di un giornalista, sia perché è necessario distinguere tra professionisti assunti e free-lance, sia per la larga forbice che esiste in base a mansioni ed anzianità. In media i giornalisti guadagnano circa 40mila euro l’anno ma, secondo la Federazione nazionale stampa italiana (il sindacato unico dei giornalisti), oggi in Italia ci sono 4.700 giornalisti che guadagnano meno di 14mila euro l’anno. Dai dati di bilancio Inpgi (la previdenza del settore) emerge che fino ai 35 anni i giornalisti percepiscono retribuzioni medie lorde che non superano i 31mila euro annui, mentre nella fascia 36-40 la media è di 43.138. Questo dipende da diversi fattori: lo stipendio per chi è professionista da meno di 30 mesi è più basso dei colleghi con maggiore anzianità, le aziende applicano quanto più possibile i minimi tariffari e tendono a forfettizzare gli straordinari.Quanto guadagnano i praticanti. Il contratto dei giornalisti dà indicazioni molto chiare in merito alla retribuzione dei praticanti: 15mila euro l’anno per chi ha meno di 12 mesi di servizio, 20mila per chi ha una maggiore anzianità. Totalmente diversa la situazione per chi ottiene un praticantato d’ufficio: la maggior parte delle testate paga le collaborazioni secondo tariffari molto bassi, anche solo pochi euro a pezzo.Il concorso: Gli esami di idoneità professionale per giornalisti per l’iscrizione nell’elenco dei professionisti sono regolati dall’art. 32 della legge 69/1963 sull’ordinamento della professione giornalistica, recentemente modificato con l’introduzione del personal computer nella prova scritta che ha sostituito la macchina da scrivere. I praticanti, per essere ammessi agli esami di idoneità, devono documentare la partecipazione a corsi di formazione o preparazione teorica anche "a distanza", della durata minima di 45 ore, promossi dal Consiglio nazionale o dai Consigli regionali dell'Ordine. Sono esonerati dai corsi i praticanti delle scuole di giornalismo. L’esame si svolge a Roma quattro volte l’anno e prevede tre scritti (redazione di un articolo, sintesi di un articolo, questionario) e un orale su diverse materie (fondamenti di diritto civile, diritto penale, procedura civile e penale, storia, cultura generale, ordinamento della professione, deontologia professionale e altri argomenti attinenti alla professione). Per superare la prova scritta occorre aver raggiunto un punteggio minimo di 36 su 60. L’esame deve essere superato entro due anni dalla fine del praticantato e non può essere sostenuto più di tre volte.Eleonora Della RattaPer saperne di più, leggi anche:- Giornalisti praticanti, intervista a Roberto Natale della Fnsi: «L'accesso alla professione va riformato al più presto»- Il Fortino, una riflessione di Roberto Bonzio sui giornalisti di domani: «Oggi chi è dentro le redazioni è tutelato, ma fuori ci sono troppi sottopagati»E tre storie di praticantato vissuto- Luca De Vito: «Alla scuola di giornalismo un praticantato stimolante, ma niente certezze per il futuro»- Praticantato d'ufficio, il calvario di A., giornalista free lance, per diventare professionista- Praticantato in redazione: l'esperienza di Caterina Allegro in un service editorialeE anche:- Da grande voglio fare l'avvocato - Pianeta praticanti: inchiesta della Repubblica degli Stagisti / prima puntata- Commercialisti, l'esame è una scommessa - Pianeta praticanti: inchiesta della Repubblica degli Stagisti / seconda puntata- L'esame da notaio? Uno su quindici ce la fa. Ma in palio ci sono 400mila euro l'anno - Pianeta praticanti: inchiesta della Repubblica degli Stagisti / terza puntata

JRC, elenco delle posizioni di stage aperte fino alla fine di gennaio: 55 in Italia, 5 in Germania e 4 in Olanda

Ecco l'elenco di tutti gli stage aperti fino alla fine di gennaio al Joint Research Centre (JRC) della Commissione europea (in totale 64 posizioni). Tutti gli stage prevedono un rimborso spese mensile di 963 euro. Avvertenza: ci si può candidare a un solo stage alla volta per ciascun ente ospitante, quindi è bene scegliere con attenzione per quale posizione si hanno più requisiti (e quindi più chance di essere selezionati), e poi mettere bene in evidenza il numero di call reference nel modulo di candidatura.Ispra, Italia: 55 posizioni di stagePosizione di stage n. 1, candidature aperte fino a: giovedì 14 gennaio 2010Ente ospitante: IPSCPosizione di stage proposta: Analysis of the applicability of MySql, call reference n°: 2010-G04-02Requisiti per candidarsi: Student in Information Technology with interest in (relational) databases and possibly public transport safety.Durata dello stage: da 6 a 12 mesiTutte le info a questo linkPosizione di stage n. 2, candidature aperte fino a: giovedì 14 gennaio 2010Ente ospitante: IPSCPosizione di stage proposta: Behaviour of structures under severe loads, call reference n°: 2010-G05-03Requisiti per candidarsi: Engineering with orientation in Structures and numerical simulation.Durata dello stage: da 3 a 6 mesiTutte le info a questo linkPosizione di stage n. 3, candidature aperte fino a: giovedì 14 gennaio 2010Ente ospitante: IPSCPosizione di stage proposta: Experimental and numerical techniques in seismic engineering, call reference n°: 2010-G05-04Requisiti per candidarsi: Civil Engineering with orientation in Structural dynamics.Durata dello stage: da 3 a 6 mesi, a partire dall'autunno 2010Tutte le info a questo linkPosizione di stage n. 4, candidature aperte fino a: giovedì 14 gennaio 2010Ente ospitante: IPSCPosizione di stage proposta: GPU Based Acceleration of Optical Measurements on Large Structures, call reference n°: 2010-G05-02Requisiti per candidarsi: a good knowledge of MATLAB® and C++ is essential, with solid background in image processing and optics. Basic knowledge in structural mechanics would be a must.Durata dello stage: da 3 a 12 mesiTutte le info a questo linkPosizione di stage n. 5, candidature aperte fino a: giovedì 14 gennaio 2010Ente ospitante: IPSCPosizione di stage proposta: Socio-economic analysis for fisheries management, call reference n°: 2010-G04-01Requisiti per candidarsi: fisheries, socio-economics, fisheries management. Knowledge of analytical software packages and analytical capacity in general terms, will be very much appreciated.Durata dello stage: da 3 a 12 mesiTutte le info a questo linkPosizione di stage n. 6, candidature aperte fino a: giovedì 14 gennaio 2010Ente ospitante: IPSCPosizione di stage proposta: Testing of Structures at the ELSA laboratory, call reference n°: 2010-G05-01Requisiti per candidarsi: civil, mechanical, electronics, computer or related engineering.Durata dello stage: un annoTutte le info a questo linkPosizione di stage n. 7, candidature aperte fino a: venerdì 15 gennaio 2010Ente ospitante: IPSCPosizione di stage proposta: Collection and scale up of regional data on infrastructure interactions to estimate large scale consequences of infrastructure failure, call reference n°: 2010-G07-03Requisiti per candidarsi: mathematical, informatics or engineering background. Having a background in modeling infrastructures or with infrastructure policy would be considered an asset, as would some understanding of databases and SQL.Durata dello stage: da 6 a 12 mesiTutte le info a questo link Posizione di stage n. 8, candidature aperte fino a: sabato 16 gennaio 2010Ente ospitante: IPSCPosizione di stage proposta: Communications and decision-making in the field of critical infrastructures, call reference n°: 2010-G06-01Requisiti per candidarsi: university degree in one of the following: Information Sciences, Philosophy, Social Sciences, Literature or Linguistics (with attention to rhetoric or pragmatics of language), International Law, or other relevant.Durata dello stage: 10 mesiTutte le info a questo linkPosizione di stage n. 9, candidature aperte fino a: sabato 16 gennaio 2010Ente ospitante: IPSCPosizione di stage proposta: Experimental study of resilience of Internet routing protocols, call reference n°: 2010-G06-03Requisiti per candidarsi: studies in Electrical engineering, Computer Science or relevant to the field. Knowledge of Computer Networks, and Internet technologies. Knowledge of programming languages (C, Java, Perl). Experience in computer security and network simulation will be considered an advantageDurata dello stage: 10 mesiTutte le info a questo linkPosizione di stage n. 10, candidature aperte fino a: sabato 16 gennaio 2010Ente ospitante: IPSCPosizione di stage proposta: Light-Weight Cryptographic Schemas for Industrial Protocols, call reference n°: 2010-G06-04Requisiti per candidarsi: studies in Computer Science, Electrical or Electronics Engineering, or relevant to the field. Knowledge of ICT security and networking. Programming skillsDurata dello stage: 10 mesiTutte le info a questo linkPosizione di stage n. 11, candidature aperte fino a: sabato 16 gennaio 2010Ente ospitante: IPSCPosizione di stage proposta: Security of networked SCADA: modelling and simulation of interdependencies, call reference n°: 2010-G06-05Requisiti per candidarsi: studies in Computer Science, Electrical or Electronics Engineering, or relevant to the field. Knowledge of ICT security and networking. Programming skillsDurata dello stage: 10 mesiTutte le info a questo linkPosizione di stage n. 12, candidature aperte fino a: sabato 16 gennaio 2010Ente ospitante: IPSCPosizione di stage proposta: Study of Emulab as a tool for cyber security exercises, call reference n°: 2010-G06-02Requisiti per candidarsi: studies in Electrical Engineering, Computer Science or relevant to the field. Knowledge of Computer Networks, and Internet technologies. Knowledge of programming languages (C, Java, Perl). Experience in computer security and network simulation will be considered an advantageDurata dello stage: 10 mesiTutte le info a questo linkPosizione di stage n. 13, candidature aperte fino a: domenica 17 gennaio 2010Ente ospitante: IPSCPosizione di stage proposta: Advanced system analysis techniques for security of chemical industrial installations, call reference n°: 2010-G07-02Requisiti per candidarsi: Engineering, Physical/chemical sciences, computer science or equivalent.Durata dello stage: un annoTutte le info a questo linkPosizione di stage n. 14, candidature aperte fino a: domenica 17 gennaio 2010Ente ospitante: IPSCPosizione di stage proposta: Analysis and simulation of reinforcement of Ground meteo station network for crop monitoring, call reference n°: 2010-G03-03Requisiti per candidarsi: Strong knowledge in remote sensing, meteorology and GIS. Required skills: GIS (ArcView and/or ArcGIS or IRDRISI), Erdas Imagine and/or IDL-EnviDurata dello stage: un annoTutte le info a questo linkPosizione di stage n. 15, candidature aperte fino a: domenica 17 gennaio 2010Ente ospitante: IPSCPosizione di stage proposta: Image Portal Developments, call reference n°: 2010-G03-02Requisiti per candidarsi: good knowledge and experience in JAVA programming. He/she should have knowledge of web services (like SOAP, REST, XML-RPC) and programming in PHP, and basic knowledge of Unix/Linux. Experience in XML processing and/or knowledge of other scripting languages (like Python, bash) would be an asset.Durata dello stage: da 6 a 12 mesiTutte le info a questo linkPosizione di stage n. 16, candidature aperte fino a: domenica 17 gennaio 2010Ente ospitante: IPSCPosizione di stage proposta: Lessons learning from incident databases and Interoperability amongst different databases, call reference n°: 2010-G07-01Requisiti per candidarsi: Engineering, Physical/chemical sciences, computer science or equivalent.Durata dello stage: un annoTutte le info a questo linkPosizione di stage n. 17, candidature aperte fino a: domenica 17 gennaio 2010Ente ospitante: IPSCPosizione di stage proposta: Modelling pests impact on maize production, call reference n°: 2010-G03-05Requisiti per candidarsi: PhD in Agricultural Sciences or Biology. At least basic experience in programming; an experience on OOP and .NET programming languages is a plus.Durata dello stage: 8 mesiTutte le info a questo linkPosizione di stage n. 18, candidature aperte fino a: domenica 17 gennaio 2010Ente ospitante: IPSCPosizione di stage proposta: Satellite Optical Image and Orthoimage Quality Assessment, call reference n°:  2010-G03-04Requisiti per candidarsi: strong background in either remote sensing or photogrammetry. Knowledge in geomatics, optical physics, GIS, geography would be an asset. Experience with remote sensing and photogrammetric software suites (e.g. PCI Geomatics, Erdas IMAGINE, ENVI), and GIS applications (e.g. ArcGIS, GVSIG) is required. Experience in data collection and systematic organization, synthesis and analysis of findings is a must. Durata dello stage: da 6 a 12 mesiTutte le info a questo linkPosizione di stage n. 19, candidature aperte fino a: domenica 17 gennaio 2010Ente ospitante: IPSCPosizione di stage proposta: Satellite Remote Sensing Data Acquisition, call reference n°: 2010-G03-01Requisiti per candidarsi: knowledge in Remote Sensing, and GIS. An interest in new and future satellite missions is an asset.Durata dello stage: da 6 a 12 mesiTutte le info a questo linkPosizione di stage n. 20, candidature aperte fino a: lunedì 18 gennaio 2010Ente ospitante: IPSCPosizione di stage proposta: Cognitive Radio, call reference n°: 2010-G06-06Requisiti per candidarsi: Basic knowledge of Digital Communications, Signal Processing, Wireless communications system engineering, Software development, Cognitive radio models and algorithms. Knowledge of programming languages such as Java, C++, MATLAB, SIMULINK, LabView is desirable.Durata dello stage: da 3 a 12 mesiTutte le info a questo linkPosizione di stage n. 21, candidature aperte fino a: lunedì 18 gennaio 2010Ente ospitante: IPSCPosizione di stage proposta: GNSS Interference, call reference n°: 2010-G06-07Requisiti per candidarsi: Basic knowledge of GNSS systems. Knowledge of real-time embedded software design on FPGA platforms is desired. Knowledge of programming languages such as Java, C, C++, MATLAB for digital signal processing and knowledge of real-time embedded software design on FPGA platforms is desired.Durata dello stage: da 3 a 12 mesiTutte le info a questo linkPosizione di stage n. 22, candidature aperte fino a: lunedì 18 gennaio 2010Ente ospitante: IPSCPosizione di stage proposta: Innovative Radar Sensor Networks, call reference n°: 2010-G06-11Requisiti per candidarsi: Knowledge of radar techniques and digital signal processing. Familiar with real-time embedded software design on FPGA platforms. Knowledge of wireless communications techniques, such as OFDM, DSSS and CDMA, in the as well as of MAC and physical layer of relevant common communications standards (UMTS, WiFi, WiMax, DVB, ZigBee, etc.). Familiarity with tools such as MATLAB and knowledge of Java/C/C++ programming is desired.Durata dello stage: da 3 a 12 mesiTutte le info a questo linkPosizione di stage n. 23, candidature aperte fino a: lunedì 18 gennaio 2010Ente ospitante: IPSCPosizione di stage proposta: RF Interference and Co-existence, call reference n°: 2010-G06-08Requisiti per candidarsi: Familiarity with modern digital modulation and techniques such as OFDM, pulsed UWB, and MIMO in wireless communications. Particularly, knowledge and proven experience in laboratory RF measurements to assess the possible co-existence and absence of harmful interferences. Ability to carry out co-existence measurements with UWB both pulsed and OFDM techniques is a plus. Knowledge of programming languages such as Java, C, C++, MATLAB for digital signal processing and knowledge of real-time embedded software design on FPGA platforms is desired.Durata dello stage: da 3 a 12 mesiTutte le info a questo linkPosizione di stage n. 24, candidature aperte fino a: lunedì 18 gennaio 2010Ente ospitante: IPSCPosizione di stage proposta: Security of fixed and mobile communications convergence (FMC), call reference n°: 2010-G06-10Requisiti per candidarsi: Knowledge of wireless communications and security technologies and protocols. Knowledge of security protocols and challenges; Familiarity with FMC technologies and standards including 3GPP, UMA, IMS, TISPAN. Background in network architectures, hardware and operating system theory, communications, networking and distributed systems theory, Familiarity with tools such as MATLAB and knowledge of Java/C/C++ programming is desired.Durata dello stage: da 3 a 12 mesiTutte le info a questo linkPosizione di stage n. 25, candidature aperte fino a: lunedì 18 gennaio 2010Ente ospitante: IPSCPosizione di stage proposta: Wireless Sensor Networks, call reference n°: 2010-G06-09Requisiti per candidarsi: Good knowledge of wireless networks, including physical, MAC and network layers oriented to cross-layer design. Ability to develop software in MATLAB and knowledge of Java/C/C++ programming.Durata dello stage: da 3 a 12 mesiTutte le info a questo linkPosizione di stage n. 26, candidature aperte fino a: mercoledì 20 gennaio 2010Ente ospitante: IPSCPosizione di stage proposta: Applying stress-testing techniques to financial models for deposit insurance, call reference n°: 2010-G09-02Requisiti per candidarsi: Finance/Econometrics/StatisticsDurata dello stage: da 3 a 12 mesiTutte le info a questo linkPosizione di stage n. 27, candidature aperte fino a: mercoledì 20 gennaio 2010Ente ospitante: IPSCPosizione di stage proposta: Assessing pro-cyclicality of minimum capital requirements for banks, call reference n°: 2010-G09-01Requisiti per candidarsi: Finance/Econometrics/StatisticsDurata dello stage: da 3 a 12 mesiTutte le info a questo linkPosizione di stage n. 28, candidature aperte fino a: mercoledì 20 gennaio 2010Ente ospitante: IPSCPosizione di stage proposta: Automatic image information extraction expert, call reference n°: 2010-G02-03Requisiti per candidarsi: close to or above the MSc in mathematics or relevant engineering discipline. level and have strong programming experience with the development of image processing algorithms in C/C++. Experience with advanced graph (component tree, union-find, etc) and/or spatial index structures (kd-tree, M-tree, R-tree, vantage-point tree, dyadic k-means) is an advantage.Durata dello stage: da 6 a 12 mesiTutte le info a questo linkPosizione di stage n. 29, candidature aperte fino a: mercoledì 20 gennaio 2010Ente ospitante: IPSCPosizione di stage proposta: Gathering, extraction and analysis of data for aid projects, call reference n°: 2010-G02-01Requisiti per candidarsi: A university laureate in computer science, Information Technology, or a similar field with: Programming experience in Java; experience with relational databases (Oracle, preferably), SQL and web servers (Tomcat, preferably); experience with web technologies (JSP, JavaScript, Ajax, HTML and XML); experience with Concurrent Versions Systems would be an advantage; knowledge of Hibernate, JUnit, Struts would be an advantage.Durata dello stage: da 3 a 12 mesiTutte le info a questo linkPosizione di stage n. 30, candidature aperte fino a: mercoledì 20 gennaio 2010Ente ospitante: IPSCPosizione di stage proposta:  Human settlement characterization using VHR satellite data input, call reference n°: 2010-G02-02Requisiti per candidarsi: Remote sensing and Geographical Information Systems. Knowledge of relevant software (ESRI ARC GIS, ENVI) and at least one programming language (MATLAB, C++, Java) would be an asset. Have an academic background in Geography or related discipline.Durata dello stage: da 3 a 12 mesiTutte le info a questo linkPosizioni di stage n. 31-32-33, candidature aperte fino a: mercoledì 20 gennaio 2010Ente ospitante: IPSCPosizione di stage proposta: Open Source Text Information Mining and Analysis, call reference n°: 2010-G02-04, 2010-G02-05, 2010-G02-06 Requisiti per candidarsi: Good programming skills in Java and knowledge of internet technologies. Have an academic background in any of the following or related areas: Computational Linguistics; Machine Learning; Computer Science; Statistics; Linguistics. The working language of the team is English, but the active or passive knowledge of several other languages would be a strong advantage.Durata dello stage: da 3 a 12 mesiTutte le info a questo linkPosizione di stage n. 34, candidature aperte fino a: mercoledì 20 gennaio 2010Ente ospitante: IPSCPosizione di stage proposta: Sensitivity analysis for financial modelling, call reference n°:  2010-G09-03Requisiti per candidarsi: Finance/Econometrics/StatisticsDurata dello stage: da 3 a 12 mesiTutte le info a questo linkPosizione di stage n. 35, candidature aperte fino a: venerdì 22 gennaio 2010Ente ospitante: IPSCPosizione di stage proposta: Advanced Numerical Models for Tsunami inundation, call reference n°:  2010-G02-08Requisiti per candidarsi:  academic background in engineering or related discipline. CFD, grid generation, Fortran90 or C++ programmingDurata dello stage: da 3 a 12 mesiTutte le info a questo linkPosizione di stage n. 36, candidature aperte fino a: venerdì 22 gennaio 2010Ente ospitante: IPSCPosizione di stage proposta: Improved vulnerability modelling for natural disasters using GIS, call reference n°: 2010-G02-10Requisiti per candidarsi:university degree in geomatics or geographic information sciences (or equivalent); experience with ArcGIS; ability to write scientific publications.Durata dello stage: un annoTutte le info a questo linkPosizione di stage n. 37, candidature aperte fino a: venerdì 22 gennaio 2010Ente ospitante: IPSCPosizione di stage proposta: Statistical Methods to Detect fraud and security related patterns, call reference n°: 2010-G02-09Requisiti per candidarsi: A university laureate in Statistics, Mathematics, Computer Science or Economics with a background in quantitative methods; programming experience in statistical or mathematical software.Durata dello stage: un annoTutte le info a questo linkPosizione di stage n. 38, candidature aperte fino a: venerdì 22 gennaio 2010Ente ospitante: IPSCPosizione di stage proposta: Tropical cyclones modelling, call reference n°:  2010-G02-07Requisiti per candidarsi: meteorology, data retrieval, GIS.Durata dello stage: da 3 a 12 mesiTutte le info a questo linkPosizione di stage n. 39, candidature aperte fino a: domenica 24 gennaio 2010Ente ospitante: IPSCPosizione di stage proposta: Composite Indicators and Sensitivity Analysis, call reference n°: 2010-G09-04Requisiti per candidarsi: undergraduate in mathematics, engineering, physics, statistics or related technical fields. Knowledge of Matlab and/or Fortran programming languages and of major statistical packages (SPSS, SAS or equivalent) is essential.Durata dello stage: da 6 a 12 mesiTutte le info a questo linkPosizione di stage n. 40, candidature aperte fino a: domenica 24 gennaio 2010Ente ospitante: IPSCPosizione di stage proposta: Composite Indicators, call reference n°: 2010-G09-05Requisiti per candidarsi: undergraduate in statistics, applied mathematics or related technical fields. Durata dello stage: da 3 a 12 mesiTutte le info a questo linkPosizione di stage n. 41, candidature aperte fino a: lunedì 25 gennaio 2010Ente ospitante: IPSCPosizione di stage proposta: Export Control Lists & Trade Analysis Issues, call reference n°: 2010-G08-01Requisiti per candidarsi: graduated student, or final year student in disciplines related computer science/informatics, with interest in technical and legal aspects of export control regimes and lists.Durata dello stage: da 6 a 12 mesiTutte le info a questo linkPosizione di stage n. 42, candidature aperte fino a: lunedì 25 gennaio 2010Ente ospitante: IPSCPosizione di stage proposta: Nuclear Country Profiling for non-proliferation studies, call reference n°:  2010-G08-02Requisiti per candidarsi: graduated student, or final year student with educational backgrounds in nuclear engineering, physics or political science, especially students specializing in non-proliferation, arms control, or international security with experience in information research are encouraged to apply. The assignment will be either more technical or policy orientated, depending on the profile of the candidate selected.Durata dello stage: da 6 a 12 mesiTutte le info a questo linkPosizione di stage n. 43, candidature aperte fino a: lunedì 25 gennaio 2010Ente ospitante: IPSCPosizione di stage proposta: Safeguards Simulation Tools, call reference n°:  2010-G08-05Requisiti per candidarsi: computer science or engineering degree with a master dealing with Virtual Reality.Durata dello stage: da 6 a 12 mesiTutte le info a questo linkPosizione di stage n. 44, candidature aperte fino a: lunedì 25 gennaio 2010Ente ospitante: IPSCPosizione di stage proposta: Safeguards verifications in dry storage of CANDU spent fuel, call reference n°:  2010-G08-03Requisiti per candidarsi: a final year engineering student with specialisation physics, who is interested to perform his master thesis on safeguards for spent fuel.Durata dello stage: 6 mesiTutte le info a questo linkPosizione di stage n. 45, candidature aperte fino a: lunedì 25 gennaio 2010Ente ospitante: IPSCPosizione di stage proposta: Safeguards verifications in nuclear spent fuel, call reference n°: 2010-G08-04Requisiti per candidarsi: a final year engineering student with specialisation physics, who is interested to perform his master thesis on safeguards for spent fuel.Durata dello stage: 6 mesiTutte le info a questo linkPosizione di stage n. 46, candidature aperte fino a: martedì 26 gennaio 2010Ente ospitante: IPSCPosizione di stage proposta: Biometrics quality assessment, call reference n°: 2010-G06-13Requisiti per candidarsi: Computer science, mathematics, electronic engineering, physics. Knowledge required: Background in a biometrics, working knowledge of MATLAB and relevant toolboxes, ability in algorithm development are an advantage.Durata dello stage: da 3 a 12 mesiTutte le info a questo linkPosizione di stage n. 47, candidature aperte fino a: martedì 26 gennaio 2010Ente ospitante: IPSCPosizione di stage proposta: Biometrics security, call reference n°:  2010-G06-14Requisiti per candidarsi: Computer science, electronic engineering, mathematics. Knowledge required: Knowledge of biometrics, information systems and ICT security or cryptography are an asset.Durata dello stage:  da 3 a 12 mesiTutte le info a questo linkPosizione di stage n. 48, candidature aperte fino a: martedì 26 gennaio 2010Ente ospitante: IPSCPosizione di stage proposta: Identity management, call reference n°:  2010-G06-12Requisiti per candidarsi: Computer science, mathematics, electronic engineering. Knowledge required: Identity management, ICT security, biometrics, data baseDurata dello stage: da 3 a 12 mesiTutte le info a questo linkPosizione di stage n. 49, candidature aperte fino a: martedì 26 gennaio 2010Ente ospitante: IPSCPosizione di stage proposta: Mobile electronic ID, call reference n°:  2010-G06-15Requisiti per candidarsi: Computer science, mathematics, electronic engineering, physics. Knowledge required: Knowledge of ICT security, biometrics, eID, secure communication and related protocolsDurata dello stage: da 3 a 12 mesiTutte le info a questo linkPosizione di stage n. 50, candidature aperte fino a: mercoledì 27 gennaio 2010Ente ospitante: IPSCPosizione di stage proposta: Advanced 3D Interfaces and Verification Tools, call reference n°: 2010-G08-06Requisiti per candidarsi: very good knowledge in the area of 3D computer graphics and should have practical programming experience, ideally in C/C++. Experience in designing and implementing Human Computer Interfaces is an asset. If appropriate, the internship can be combined with a final thesis / project required by the respective university.Durata dello stage: da 6 a 12 mesiTutte le info a questo linkPosizione di stage n. 51, candidature aperte fino a: mercoledì 27 gennaio 2010Ente ospitante: IPSCPosizione di stage proposta: Augmented Reality in Safeguards Applications, call reference n°:  2010-G08-09Requisiti per candidarsi: very good knowledge in the areas of computer graphics and computer vision and should have practical programming experience, ideally in C/C++. If appropriate, the internship can be combined with a final thesis / project required by the respective university.Durata dello stage: da 6 a 12 mesiTutte le info a questo linkPosizione di stage n. 52, candidature aperte fino a: mercoledì 27 gennaio 2010Ente ospitante: IPSCPosizione di stage proposta: Development of GIS-based Information Systems for Nuclear Safeguards Applications, call reference n°: 2010-G08-08Requisiti per candidarsi: practical experience in software engineering, including Java programming, development of web-based application and geographic information systems. If appropriate, the internship can be combined with a final thesis / project required by the respective university.Durata dello stage: da 6 a 12 mesiTutte le info a questo linkPosizione di stage n. 53, candidature aperte fino a: mercoledì 27 gennaio 2010Ente ospitante: IPSCPosizione di stage proposta: Investigation of (low/medium resolution) Earth Observation tools for nuclear non-proliferation studies, call reference n°: 2010-G08-07Requisiti per candidarsi: Good knowledge of physics. Computer programming capability, e.g., IDL, Python, C/C++, JAVA. Knowledge of remote sensing techniques and data processing is an advantageDurata dello stage: da 6 a 12 mesiTutte le info a questo linkPosizione di stage n. 54, candidature aperte fino a: mercoledì 27 gennaio 2010Ente ospitante: IPSCPosizione di stage proposta: Nuclear Safeguards by Design: Studies on the effect of facilities' design choices on the application of nuclear safeguards, call reference n°: 2010-G08-11Requisiti per candidarsi: Good knowledge of nuclear reactors and/or fuel cycle facilities design. Nuclear physics. Experience of parametric studies or system analysis would be an advantage.Durata dello stage: da 6 a 12 mesiTutte le info a questo linkPosizione di stage n. 55, candidature aperte fino a: mercoledì 27 gennaio 2010Ente ospitante: IPSCPosizione di stage proposta: Summarization of Surveillance Images, call reference n°:  2010-G08-10Requisiti per candidarsi: Experience in image processing and programming skills are required. Experience in information visualization is a plus.Durata dello stage: da 6 a 12 mesiTutte le info a questo linkKarlsruhe, Germania: 5 posizioni di stagePosizione di stage n. 1, candidature aperte fino a: venerdì 15 gennaio 2010Ente ospitante: ITUPosizione di stage proposta: Determination of the thermal diffusivity of molten salts fuels by the laser flash technique model including the radiative heat transferRequisiti per candidarsi: sul sito "details will follow"Posizione di stage n. 2, candidature aperte fino a: venerdì 15 gennaio 2010Ente ospitante: ITUPosizione di stage proposta: Interaction of actinides oxides with sodiumRequisiti per candidarsi: Inorganic chemistry, solid state chemistry, X-ray diffraction, Electron MicroscopyDurata dello stage: da 3 a 12 mesiTutte le info: scarica PDFPosizione di stage n.  3, candidature aperte fino a: venerdì 22 gennaio 2010Ente ospitante: ITUPosizione di stage proposta: Development / Setup of a software for data acquisition and transfer to the LIMSRequisiti per candidarsi: mandatory: Labview Programming Experience preferably: being comfortable in a laboratory environment knowledge of National Instruments HardwareDurata dello stage: da 3 a 12 mesiTutte le info: scarica PDFPosizione di stage n. 4, candidature aperte fino a: venerdì 22 gennaio 2010Ente ospitante: ITUPosizione di stage proposta: Modeling the heat flow in the polaris-vesselRequisiti per candidarsi: Knowledge in heat transfer and finite elements modelingDurata dello stage: 6 mesiTutte le info: scarica PDFPosizione di stage n. 5, candidature aperte fino a: venerdì 22 gennaio 2010Ente ospitante: ITUPosizione di stage proposta:  Studies of phosphate compounds under high pressureRequisiti per candidarsi: Solid state chemistry, X-ray diffractionDurata dello stage: da 3 a 12 mesiTutte le info: scarica PDFPetten, Olanda: 4 posizioni di stagePosizione di stage n. 1, candidature aperte fino a: domenica 31 gennaio 2010Ente ospitante: IEPosizione di stage proposta: Development of the Next Generation Nuclear Reactors Training Course SyllabusRequisiti per candidarsi: the candidate should be in preparation of a thesis for a university degree or Master's degree or PhD in the fields of science or engineering. Knowledge of one or more of the following would be an advantage: basic principles of nuclear engineering, analytical thinking and editing skillsDurata dello stage: 6 mesiTutte le info: scarica PDFPosizione di stage n. 2, candidature aperte fino a: domenica 31 gennaio 2010Ente ospitante: IEPosizione di stage proposta: Rietveld refinement of Diffraction data on complex hydridesRequisiti per candidarsi: the candidate should be in preparation of a thesis for a university degree or Master's degree or PhD in the fields of science or engineering. The candidate should also have a strong interest in crystallography and computational methods.Durata dello stage: 3 mesiTutte le info: scarica PDFPosizione di stage n. 3, candidature aperte fino a: domenica 31 gennaio 2010Ente ospitante: IEPosizione di stage proposta: Investigation of the effect of high-energy ball milling on hydrogen sorption properties of materialsRequisiti per candidarsi: the candidate should be in preparation of a thesis for a university degree or Master's degree or PhD in the fields of science or engineering. The candidate should also have a strong interest in doing experimental bench work.Durata dello stage: da 6 a 9 mesiTutte le info: scarica PDFPosizione di stage n. 4, candidature aperte fino a: domenica 31 gennaio 2010Ente ospitante: IEPosizione di stage proposta: Testing of air-and moisture-sensitive hydrogen storage materialsRequisiti per candidarsi: the candidate should be in preparation of a thesis for a university degree or Master's degree or PhD in the fields of science or engineering. The candidate should also have a strong interest in doing experimental bench work.Durata dello stage: da 3 a 6 mesiTutte le info: scarica PDFPer saperne di più su questo argomento, leggi anche:Stage da oltre 900 euro al mese al Joint Research Center della Commissione europea: una delle sedi è a Ispra

Benevento, progetto Aifa e calzaturifici fantasma: tutte le tappe di un fallimento annunciato

Il sequestro di beni per due milioni e mezzo di euro da parte della procura di Benevento [nell'immagine, il Tribunale] nei confronti degli amministratori delle due società Eurocalzature e Tranceria Tomaificio è notizia recente: il provvedimento è stato adottato alla fine di novembre. Ma la vicenda si snoda lungo quasi sette anni di storia; le tappe che hanno condotto al triste epilogo, ben documentate dalla stampa locale, mostrano il rapido degenerare della situazione.Nel luglio 2003, la Regione Campania approva la graduatoria per l’accordo Aifa, stanziando 17,4 milioni di euro in investimenti. Tra le società in lista, spiccano proprio Eurocalzature Srl, cui spettano 1,85 milioni di euro, e Tranceria Tomaificio Srl, cui dovrebbero andare altri 1,98 milioni di euro. Sono in assoluto i due finanziamenti più importanti dell’accordo, contro una media di appena 85mila euro stanziati per le altre aziende (su un totale di 382 iniziative). Cifre importanti, tanto più se si considera che le due imprese potevano contare ciascuna su un capitale sociale pari ad appena 10mila euro.Sul finire del giugno 2005, le due aziende danno il via all’attività formativa, affittando capannoni e macchinari in una località della provincia, Ponte Valentino, e nel novembre dello stesso anno la Regione eroga la prima parte del finanziamento per un milione e mezzo di euro. Il progetto nasce sotto cattivi auspici: sin dal principio i 290 lavoratori (età media 30 anni, per il 60% donne) denunciano il mancato pagamento del rimborso spese per la formazione, iniziata il primo luglio 2005. Ad ogni modo, nel maggio del 2006 i contratti arrivano per tutti i 290 lavoratori, come previsto dall’Aifa. Pochi, però, vengono effettivamente impiegati in azienda, perlopiù senza ricevere il regolare stipendio e per pochissimo tempo: nell’agosto del 2006 i processi produttivi si arrestano del tutto.L’evolversi della situazione viene denunciato a più riprese dall’associazione locale non-profit contro il malaffare “Altrabenevento”, che vi dedica un dossier contenente buona parte della documentazione del caso. Un vertice tenutosi il 22 agosto in prefettura tra i rappresentanti delle due imprese, l’assessore regionale alla formazione Corrado Gabriele e il sindaco di Benevento Fausto Pepe sembra sbloccare la situazione. Grazie anche alle pressioni dei lavoratori per far riprendere le attività e salvare i posti di lavoro, tra ottobre e novembre 2006 vengono corrisposte alle due aziende le due tranche restanti del finanziamento, ciascuna da 500mila euro circa, per un totale (incluso il primo maxi-versamento) di due milioni e mezzo di euro. I mesi di settembre e ottobre 2005 vedono la riapertura degli stabilimenti di Eurocalzature e Tranceria Tomaificio, ma è appena un singhiozzo e la produzione si blocca di nuovo. A dicembre, le paghe di settembre e ottobre sono in arretrato, i manager delle due aziende disertano un incontro con le autorità locali e i lavoratori denunciano: «La metà di noi deve ancora avere i soldi del corso di formazione ma c'è anche chi ha firmato il contratto a giugno e non è stato impiegato».Nel frattempo, si inaspriscono i toni. Se all’inaugurazione del giugno 2005 Dario Scalella, presidente della Confapi Campania, aveva commentato sulle pagine di Repubblica che «questa è delocalizzazione intelligente e lungimirante, sono aziende che volevano andare in Romania, abbiamo fatto gli "animatori locali" e facilitato l’integrazione con realtà produttive locali, dimostrando che qui c’erano professionalità e disponibilità», a fine 2006 il sindaco Pepe afferma: «sin dall'inizio il piano di investimenti aveva lasciato molti dubbi. Gli imprenditori, comunque, non pensino di venire dalle Marche a prenderci in giro».A gennaio, in una nota all'assessore regionale Gabriele e all'assessore comunale Antonio Medici, gli amministratori unici delle due società Luciano Vagni e Renza Virgili intervengono nell’ormai pubblica polemica: «Ci sentiamo in dovere di replicare a quanto abbiamo letto su alcuni quotidiani che riferivano della preannunciata iniziativa di incaricare la Guardia di Finanza per controllare se sono state commesse irregolarità sull'utilizzo dei fondi regionali sino ad ora erogati la momentanea chiusura delle aziende è dipesa da cause del tutto estranee alla nostra volontà. Le società hanno operato una complessa riorganizzazione assumendo alle proprie dipendenze uno staff di tecnici di elevata professionalità ed esperienza, che condurrà nei prossimi anni con successo il progetto intrapreso».Viene presentato alla Regione un nuovo piano industriale e il 15 febbraio le attività delle due aziende riprendono, ma è l’ultimo atto della vicenda. Con il provvedimento del 13 agosto 2007 la Regione revoca i finanziamenti e richiede l’intervento della Guardia di Finanza. Le aziende chiudono definitivamente la produzione e i lavoratori ottengono il pagamento di parte dei mesi di lavoro del 2006 e di un semestre del 2007. Il resto è cronaca di questi giorni.Andrea CuriatPer saperne di più, leggi anche:- Benevento, così 300 giovani hanno perso il lavoro. Le indagini della procura su una (presunta) truffa da 2,5 milioni di euro- Benevento, i commenti della Cgil: «Mesi terribili che sono costati molto a chi sperava in un futuro assicurato». Dalla Regione: «Impossibile un controllo preventivo» E anche:- Tanti stage impropri, nessuna segnalazione agli ispettori. Perché? Due testimonianze- Intervista a Paolo Weber: «Gli ispettori a Milano vigilano anche sugli stage, ma quanto è difficile»- La proposta della Repubblica degli Stagisti al ministro Sacconi: imporre a chi sfrutta gli stagisti di fare un contratto di apprendistato

Stagisti sfruttati, i casi finiti in tribunale

La prima volta che uno stage è finito in Tribunale è stato probabilmente nel 2001. Un’ispettrice della Direzione provinciale del lavoro di Trieste, arrivata in un supermercato per fare verifiche di tutt’altro genere, si accorse che veniva fatto un uso disinvolto di decine di giovanissimi stagisti. Approfondendo, vennero fuori almeno 42 casi in cui lo stage era stato utilizzato per mascherare ordinario lavoro dipendente. I ragazzi erano infatti utilizzati alla salumeria, alla cassa, o con il compito di disporre la merce sugli scaffali. Il verbale di ispezione fu lapidario: gli stagisti svolgono funzioni di dipendenti, e quindi l’azienda li assuma come dipendenti e paghi tutti i contributi arretrati all’Inail e all’Inps.Ma i proprietari del supermercato non accettarono e, forti di un’assoluzione in un parallelo procedimento in sede penale (dove però, attenzione, l’accusa era di truffa ai danni dell’Inail e dell’Inps – non quello di uso improprio di stagisti, anche perché questo reato non esiste), fecero opposizione al verbale. La palla passò nel 2004 al Tribunale del lavoro, che nell’agosto del 2007 ha emesso una prima sentenza in cui si legge chiaramente, tra l’altro, che per uno stage del genere una durata di sei mesi, «a fronte della tipologia poco qualificante delle mansioni, appare incongrua». «Di fatto i rapporti realizzati erano rapporti di lavoro subordinato», rileva il giudice Annalisa Multari, e specifica che lo strumento dello stage veniva utilizzato «al solo fine di poter far lavorare personale con bassa specializzazione a costo inferiore al dovuto, senza vincoli di mantenimento in servizio qualora la prestazione lavorativa non avesse soddisfatto determinati canoni, né tanto meno di assunzione successiva». I proprietari del supermercato hanno fatto appello: per la prossima udienza, però, bisognerà attendere l’ottobre del 2010. Un caso simile è accaduto a Lecco, all’inizio del 2007: anche qui si è mossa la Direzione provinciale del lavoro, su segnalazione di un ragazzo, e ha riscontrato un uso improprio di sette stagisti, addetti principalmente alla disposizione dei generi alimentari sugli scaffali. Anche qui il supermercato, appartenente a una nota catena, si è opposto al verbale (che diffidava a legalizzare il rapporto con gli stagisti quale rapporto di lavoro subordinato a tutti gli effetti), e quindi ora la vicenda si trasferirà in Tribunale.Altri stage-truffa sono stati smascherati negli ultimi anni dalla Direzione provinciale del lavoro di Milano, anche a livelli di scolarità più alti. Un asilo nido per esempio aveva reclutato una 22enne diplomata al conservatorio come educatrice musicale dei bambini, salvo poi affidarle mansioni di tutt’altro genere (lavare le mani ai bambini, sistemare brandine, coperte e cuscini, pulire i tavoli) e in pratica usarla come puericultrice. Ma la ragazza non è stata al gioco, e si è rivolta alla DPL che ha fatto scattare l’ispezione scoperchiando un vaso di pandora: non solo l’asilo si reggeva sulle spalle di dipendenti tutti rigorosamente cocopro, ma nel caso dello stage non esisteva nemmeno un ente promotore e non era stata aperta una posizione Inail. Il massimo: uno stage in nero! La vicenda ha un parziale lieto fine: la proprietaria dell’asilo, convocata dagli ispettori presso gli uffici della DPL, ha acconsentito a regolarizzare i suoi dipendenti e a pagare le sanzioni amministrative per gli illeciti commessi. E così il caso si è chiuso prima ancora di finire in Tribunale. Altri due invece arriveranno in giudizio, perché i datori di lavoro hanno impugnato le ordinanze con cui l’ufficio aveva confermato le ipotesi di violazione prospettate dal personale ispettivo.Per uno gli stage risalgono al 2004 e la richiesta di intervento al 2006: due donne, all’epoca entrambe trentenni e neolaureate, hanno raccontato di aver trovato sulla bacheca della loro università l’annuncio per uno stage presso un’agenzia di grafica pubblicitaria convenzionata con l’ufficio tirocini. Lo stage però si è rivelato una truffa: le stagiste venivano utilizzate come dipendenti, e del tutor non c’era neanche l’ombra. Gli accertamenti, condotti dagli ispettori della di Milano insieme ai funzionari dell’Inpgi, si sono conclusi nel 2007. Le segnalazioni delle ragazze si sono dimostrate fondate: gli ispettori hanno accertato che durante il periodo dello stage il tutor era del tutto assente e che il socio amministratore della società esercitava di fatto un potere direttivo, organizzativo e gerarchico, organizzava il lavoro ed attribuiva i compiti, si riservava il diritto di concedere o meno eventuali permessi che le stagiste dovevano richiedere addirittura con una settimana di anticipo, e di muovere rimproveri in caso di assenze o ritardi. La causa è in corso: in questo momento si è alla fase istruttoria.Così come è in corso la causa che ha come protagonista una società di ricerca, progettazione e sviluppo di sistemi di comunicazione e formazione per l'impresa, che non solo ospitava più stagisti di quanto la legge consenta (due stagisti e nemmeno un dipendente a tempo indeterminato), e li faceva lavorare come normali dipendenti, ma in più non aveva nemmeno formalizzato gli stage dal punto di vista burocratico: anche qui i due ragazzi in questione erano quindi stagisti in nero. La cosa interessante da rilevare, in questo caso, è che la società si è difesa affermando che la normativa, nell’indicare il limite massimo di tirocinanti ospitabili, non prevede alcun tipo di sanzione  in caso di mancato rispetto di questi termini, né tantomeno l’automatica trasformazione del rapporto in rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. Cioè qualcosa del tipo «anche se ho infranto tutti i punti della normativa sui tirocini, voi  tantonon potete farmi niente perché non sono previste sanzioni precise». Fortunatamente le cose non stanno esattamente così, e alcune DPL lavorano per dimostrarlo.Eleonora VoltolinaPer saperne di più su questo argomento, leggi anche:- I controlli degli ispettori del lavoro sull’utilizzo dello stage nelle imprese – i risultati dell'inchiesta- Tanti stage impropri, nessuna segnalazione agli ispettori. Perché? Due testimonianze- Intervista a Paolo Weber: «Gli ispettori a Milano vigilano anche sugli stage, ma quanto è difficile»- Vademecum per gli stagisti: ecco i campanelli d'allarme degli stage impropri - se suonano, bisogna tirare fuori la voce- La proposta della Repubblica degli Stagisti al ministro Sacconi: imporre a chi sfrutta gli stagisti di fare un contratto di apprendistato- Le (poche ma buone) DPL che si occupano (anche) di stage- Controlli sugli stage, tutti i numeri dell'inchiesta della Repubblica degli Stagisti  

Le (poche ma buone) DPL che si occupano (anche) di stage

La Direzione provinciale del lavoro di Milano e quella di Lecco non sono le uniche a stare in guardia per scoraggiare le imprese dallo sfruttare lo strumento dello stage. Anche altre agiscono, chi più chi meno, per tutelare gli stagisti.A Reggio Emilia, per esempio, dall’inizio del gennaio del 2009 l’ufficio Sare si occupa, tra le altre cose, di valutare i progetti formativi degli stage che per legge dovrebbero essere tutti trasmessi alla DPL provinciale (anche se molti se ne dimenticano). Tra gennaio e aprile questa DPL si è fatta anche promotrice di un’iniziativa ad hoc di informazione e formazione sul corretto utilizzo dello strumento dello stage destinata enti formativi, scuole, sindacato e imprese. Terminata l’azione promozionale, con l’arrivo dell’autunno si è passati alla fase due – cioè all’azione repressiva, controllando e sanzionando le aziende che non si atterranno alle direttive e utilizzeranno in maniera scorretta gli stagisti. La Direzione provinciale del lavoro di Belluno controlla una trentina di posizioni di stage ogni anno, trovando in media irregolarità nel 10% dei casi, perlopiù nel settore dell’edilizia: in questo caso gli ispettori diffidano la ditta chiedendo di inquadrare lo stagista come lavoratore dipendente, ed è raro che si arrivi al contenzioso. A Massa Carrara nel biennio 2008-2009 i controlli sugli stage sono stati 50, con sei discoscimenti; la DPL di Latina nel 2009 ha controllato tre stage senza rilevare criticità; quella di Napoli ha effettuato otto verifiche a campione nel 2008 e sei nel 2009. A Gorizia negli ultimi tre anni ci sono stati due disconoscimenti di stage ritenuti impropri, senza però che i casi siano finiti in Tribunale; a Pordenone uno stage è stato disconosciuto nel 2008. A Livorno negli ultimi anni ci sono stati due disconoscimenti: uno stagista in un’agenzia immobiliare e un altro in un ristorante. A Potenza nel 2008 sono state riscontrate irregolarità in tre stage.La Direzione provinciale del lavoro di Pisa sulla base delle comunicazioni di attivazione di stage si è costruita una banca dati, dalla quale trae spunto per lo svolgimento di attività di vigilanza, con particolare attenzione a quei casi in cui l'utilizzo dello stage appare poco appropriato. Quella di Pavia proprio recentemente ha avviato un progetto di verifiche ad hoc sui tirocini, ma essendo gli accertamenti ancora in corso non può divulgare i particolari.Controlli a campione (una quindicina ogni anno) vengono eseguiti anche dalla DPL di Novara, che per il 2009 si è concentrata sui controlli degli stage nei pubblici esercizi. A Brescia, pur controllando gli stagisti solo nell’ambito di ispezioni avviate per altri motivi, i controlli ammontano a un centinaio all’anno. Stessa cifra per Catanzaro nel 2008: qui in 28 casi sono saltate fuori irregolarità, ma solo di natura formale. La Direzione provinciale del lavoro di Sassari effettua una ventina di verifiche all’anno, e anche qui le eventuali irregolarità sono solo formali e danno luogo a semplici sanzioni amministrative.Eleonora VoltolinaPer saperne di più su questo argomento, leggi anche:- I controlli degli ispettori del lavoro sull’utilizzo dello stage nelle imprese – i risultati dell'inchiesta- Tanti stage impropri, nessuna segnalazione agli ispettori. Perché? Due testimonianze- Intervista a Paolo Weber: «Gli ispettori a Milano vigilano anche sugli stage, ma quanto è difficile»- Vademecum per gli stagisti: ecco i campanelli d'allarme degli stage impropri - se suonano, bisogna tirare fuori la voce- La proposta della Repubblica degli Stagisti al ministro Sacconi: imporre a chi sfrutta gli stagisti di fare un contratto di apprendistato- Stagisti sfruttati, i casi finiti in tribunale- Controlli sugli stage, tutti i numeri dell'inchiesta della Repubblica degli Stagisti

I controlli degli ispettori del lavoro sull’utilizzo dello stage nelle imprese – la grande inchiesta della Repubblica degli Stagisti

Chi ha la responsabilità di vigilare sul corretto utilizzo degli stagisti per sventare il pericolo che le aziende meno corrette li usino come dipendenti a basso costo, per risparmiare sul personale? Sono le DPL, Direzioni Provinciali del Lavoro. Gli ispettorati, insomma: è qui che chi ritiene di essere sfruttato può rivolgere le proprie lamentele, ed è da qui che dovrebbero partire le ispezioni. Così come si va a controllare che in un cantiere gli operai abbiano il casco e le scarpe anti-infortunio, o che in un ufficio non ci siano lavoratori in nero, si dovrebbe anche verificare che le persone prese in stage siano lì per completare la propria formazione, sorvegliate e istruite da un tutor, e non messe a lavorare come un qualsiasi dipendente (ma senza stipendio né contributi).La Repubblica degli Stagisti ha deciso di bussare alla porta delle DPL italiane per scoprire quanto e come questi controlli vengono effettuati. La risposta è: poco. Anzi, pochissimo.Andiamo con ordine. Sono state contattate negli ultimi mesi praticamente tutte le circa cento DPL esistenti, dal Veneto alla Sicilia. Una sessantina ha risposto all’appello: quindi il campione su cui si basano i dati rappresenta circa il 60% del totale. [Leggi l’approfondimento con i numeri]Il primo dato che emerge è che solo il 10% delle DPL ritiene lo stage un fenomeno degno di attenzione particolare. [Leggi l’approfondimento con i casi “virtuosi” e l’intervista a Paolo Weber, direttore della DPL di Milano] Il restante 90% non effettua controlli ad hoc sugli stagisti: questo beninteso non vuol dire che non controlli mai i tirocini, ma che lo fa solamente se nel corso di un’ispezione avviata per altri motivi si imbatte, tra un dipendente e l’altro, in uno stagista. Il primo importante caso finito in Tribunale, ormai quasi dieci anni fa, scoppiò proprio in questa maniera: nel corso di un’ispezione in un supermercato un’ispettrice di Trieste si accorse che c’erano molti ragazzi giovanissimi che sulla carta erano stagisti e che invece svolgevano mansioni lavorative a tutti gli effetti (al banco salumeria, alla cassa, inseriti nei turni).Tornando all’inchiesta di oggi: malgrado il numero degli stagisti cresca con percentuali a due cifre (secondo le rilevazioni Unioncamere Excelsior, + 19% nel 2008 rispetto al 2007, + 34% rispetto al 2006), e l’esercito degli stagisti italiani conti ormai circa 400mila “soldati” ogni anno (per tre quarti nelle imprese private e per un quarto negli enti pubblici), nove DPL su dieci non effettuano controlli ad hoc per verificare che non vengano sfruttati come lavoratori. Un secondo dato è che la percentuale di DPL che hanno rilevato irregolarità tanto significative da comportare il passaggio del caso a un’aula di tribunale è ancora più bassa: solo tre, pari al 5% sul totale del campione, hanno avuto casi di questo tipo – oltre a Trieste, sono Milano e Lecco. [Leggi l’approfondimento con i casi]Gli ispettori non si muovono anche, anzi soprattutto, perché non ricevono mai (o quasi) segnalazioni. Qui bisogna fare un passo indietro, e ricordare che le DPL sono le “cellule” del ministero del Lavoro sul territorio. Sono uffici aperti al pubblico, dove tutti coloro che ritengono di subire soprusi o irregolarità da parte dei datori di lavoro possono rivolgersi e fare una segnalazione. Si entra, si viene ricevuti da un ispettore, si compila una sorta di “denuncia” indicando il luogo di lavoro e le motivazioni  che spingono ad avanzare la segnalazione. Talvolta questo procedimento può essere avviato anche per iscritto, per esempio tramite email, ma mai in forma anonima.Tornando agli stagisti: anche per loro le porte delle DPL sarebbero aperte, specialmente in caso si sentano sfruttati come se fossero dipendenti. “Sarebbero”, è proprio il caso di dirlo, perché non solo quasi la metà delle DPL non ha mai ricevuto nemmeno una segnalazione da parte di stagisti scontenti, ma anche quelle che dichiarano di averne ricevute parlano di numeri davvero microscopici: per esempio a Livorno ricevono 2-3 segnalazioni all’anno, a Milano ancor meno, 1-2 all’anno.Forse, se non ci sono segnalazioni, vuol dire che va tutto bene e che non c’è niente da segnalare? La Repubblica degli Stagisti ritiene che non sia affatto così: sono decine e decine gli sfoghi arrivati solo negli ultimi mesi, sul Forum o via email, da parte di stagisti esasperati, stanchi di lavorare gratis o per rimborsi spese irrisori, con le stesse mansioni dei vicini di scrivania regolarmente assunti. Stagisti messi a fare volantinaggio per le strade o le commesse nei negozi, a gestire in completa autonomia il front-office di uffici e agenzie, a servire cubalibre e piñacolade nei locali notturni.Gli ispettori delle DPL contattati in questi mesi confermano questa versione: alcuni hanno segnalato che i giovani hanno paura a venire allo scoperto, perché la speranza è sempre quella di venire assunti al termine dello stage e si sa bene che i piantagrane non vengono visti di buon occhio; altri hanno sottolineato che in alcuni casi, anche di fronte a fondati sospetti degli ispettori, sono gli stessi stagisti a negare l’evidenza per “coprire” le imprese che li ospitano. [Leggi l’approfondimento con i  racconti di Annarita e Martina]Ed ecco il ragionamento che spiega un ulteriore dato emerso da questa inchiesta: un terzo delle DPL dichiara che, quando si è trovata a controllare gli stage, sia nel corso di verifiche ad hoc sia, più di frequente, nel corso di altri tipi di ispezioni, non ha mai verificato nessuna irregolarità. All’apparenza, quindi, il fenomeno stage è perfettamente sotto controllo e viaggia su binari tranquilli: nella realtà, invece, le irregolarità restano nell’ombra.L’ultimo aspetto – emerso quasi spontaneamente nel corso di questa inchiesta – è quello legato alle sanzioni. Anche quando si imbattono in casi di stage-truffa, che camuffano normale lavoro dipendente, le DPL non hanno strumenti efficaci. Per le violazioni “minori”, come la mancata comunicazione di avvio dello stage al centro per l’impiego o simili, ci sono delle piccole multe. Per le violazioni “medie”, come per esempio un numero di stagisti superiore al numero massimo previsto dalla normativa, o una durata dello stage superiore alla durata massima, non ci sono sanzioni precise. Per la violazione più grave, cioè quando si appura che uno stagista venga usato come lavoratore, la DPL può stendere un verbale chiedendo all’impresa di assumere il lavoratore – ma per quanto, e con quale tipo di contratto, non è dato sapere. Ed ecco che questa inchiesta si conclude con una proposta che la Repubblica degli Stagisti avanza al ministro del lavoro Maurizio Sacconi [leggi il testo integrale della proposta]: emettere un provvedimento per invitare gli ispettori delle DPL italiane a prestare più attenzione agli stage, e indicare loro la strada. Quale? Prevedere come sanzione per le violazioni medie e gravi l’obbligo per il datore di lavoro di assumere il giovane con un contratto di apprendistato. Che, nella volontà di un suo predecessore Roberto Maroni, sarebbe dovuto (e dovrebbe cominciare ad) essere «l'unico contratto di lavoro a contenuto formativo presente nel nostro ordinamento» e quindi il solo «strumento idoneo a costruire un reale percorso di alternanza tra formazione e lavoro».Eleonora VoltolinaPer saperne di più su questo argomento, leggi anche:- Tanti stage impropri, nessuna segnalazione agli ispettori. Perché? Due testimonianze- Intervista a Paolo Weber: «Gli ispettori a Milano vigilano anche sugli stage, ma quanto è difficile»- La proposta della Repubblica degli Stagisti al ministro Sacconi: imporre a chi sfrutta gli stagisti di fare un contratto di apprendistato- Stagisti sfruttati, i casi finiti in tribunale- Le (poche ma buone) DPL che si occupano (anche) di stage- Controlli sugli stage, tutti i numeri dell'inchiesta della Repubblica degli Stagisti

Aziende senza dipendenti: è possibile lo stage? Regione (e provincia) che vai, risposta che trovi

Fare uno stage in una piccola azienda o, come è capitato a un lettore della Repubblica degli Stagisti, in una rivista con molti collaboratori ma nessun assunto. Giorgio ha chiesto di svolgere un tirocinio nel giornale di una cooperativa, ma gli è stato risposto che non era possibile: «Non ci sono dipendenti con contratto di lavoro subordinato» scrive «e questo elemento sembra impedire da un punto di vista normativo il mio stage. Cosa posso fare?». La Repubblica degli Stagisti ha girato la domanda ai responsabili degli uffici stage delle università e ai direttori dei centri per l’impiego. Le normative regionali non sono univoche, così come l’opinione degli addetti ai lavori. Prima di tutto bisogna fare riferimento al decreto ministeriale 142 del 25 marzo 1998 che proprio all’articolo 1 indica i limiti nei quali i datori di lavoro possono ospitare i tirocinanti. In generale, le imprese con un numero di dipendenti assunti a tempo indeterminato compreso tra 1 e 5 possono ospitare solo uno stagista, mentre quelle tra 6 e 19 possono ospitarne al massimo due contemporaneamente; quelle con oltre 20 lavoratori possono accogliere un numero di stagisti non superiore al 10% dei propri dipendenti. Niente di esplicito viene detto per quei casi in cui, invece, di dipendenti non ce ne sono: casi non frequenti, ma su cui alcune regioni si sono pronunciate.  «La legge parla chiaro, il minimo è un dipendente a tempo indeterminato» concordano il centro per l'impiego della provincia di Milano, quello di Roma, la Provincia di Firenze e il servizio Sportello Stage - associazione Actl «quindi per le imprese con solo il titolare non è possibile attivare alcun tipo di stage». Il fronte del no richiede almeno un dipendente a tempo indeterminato, come previsto dal decreto ministeriale, senza alcuna eccezione.Ma c'è chi sceglie di seguire una strada diversa. L'Emilia Romagna prevede questi casi nella sua legge regionale 17/2005 che all'articolo 2 recita: «Il datore di lavoro può essere costituito da imprenditore o da persona esercente una professione, ancorché senza lavoratori dipendenti». Analogo l'articolo 38 della legge regionale 34/2008 del Piemonte che usa le stesse parole.Idem in Sicilia: «I tirocini formativi promossi da questa agenzia regionale per l'impiego e dagli uffici periferici, così come quelli promossi da enti promotori diversi, possono essere attivati presso aziende con un numero di dipendenti a tempo indeterminato pari a zero» dice alla Repubblica degli Stagisti Rosa Cusumano dell'agenzia per l'impiego di Palermo: «Ciò è possibile sulla scorta della circolare assessoriale n. 22/2002, però solo su presentazione di istanza da parte del datoro di lavoro ospitante e previa preventiva autorizzazione da parte della commissione regionale per l'impiego».Anche il Veneto si orienta in questa direzione: «Sì, attivare stage presso imprese che non hanno nemmeno un dipendente secondo noi è possibile» conferma Giuseppe Paletto, direttore del centro per l’impiego di Venezia  «Però chiediamo al datore di lavoro di sottoscrivere una dichiarazione in cui si impegna ad assicurare in ogni caso la presenza del titolare della ditta, che è legale rappresentate e tutor, durante l'orario nel quale il tirocinio viene svolto». Lo stesso avviene a Padova («Per i datori di lavoro senza dipendenti è necessario che il titolare garantisca l’affiancamento continuo e il tutoraggio del tirocinante») e a Verona, dove questa possibilità è prevista sopratutto per permettere ai giovani di fare stage in studi di liberi professionisti. «La Regione Veneto ha emanato una direttiva, protocollo 601343/5910 del 19 ottobre 2006, che dice testualmente: "Possono ospitare tirocinanti imprese pubbliche e private di tutti i settori in relazione al numero di dipendenti a tempo indeterminato full-time e part-time presenti in organico. Con esclusione dunque di personale a tempo determinato, apprendisti e personale con contratto di somministrazione". Il soggetto ospitante può essere anche imprenditore o libero professionista senza dipendenti» spiegano allo sportello Job4you della provincia veronese «però deve dichiarare che si tratta "di impresa o professionista privi di lavoratori dipendenti" e che "il soggetto ospitante assicurerà, in ogni caso, la sua presenza durante l'orario di lavoro nel quale il tirocinio viene svolto"». In Liguria, il centro per l'impiego della provincia di La Spezia permette alle aziende senza dipendenti assunti a tempo indeterminato di accogliere stagisti purchè il titolare/tutor garantisca la propria presenza e soltanto se l’attività è stata avviata da meno di 12 mesi: questa scelta mira ad agevolare le aziende nuove che non hanno personale e che, magari, assumeranno proprio lo stagista.Gerardo Segneri, coordinatore dei centri per l'impiego della provincia di Frosinone, già qualche mese fa in un'intervista rilasciata alla Repubblica degli stagisti aveva spiegato le motivazioni che spingono a permettere questo tipo di stage: «A differenza di altri centri per l'impiego, attiviamo stage anche ad aziende che non hanno nemmeno un dipendente. E non lo facciamo a caso: siamo persuasi che il titolare abbia la possibilità di seguire molto da vicino il suo stagista, non avendo altri dipendenti. E i fatti ci danno ragione: non di rado è capitato che alla fine dello stage l'impresa passasse da zero dipendenti a un dipendente!».In sostanza, sembra che dove la normativa viene interpretata in maniera più aperta, e consentita l'attivazione di stage in imprese senza dipendenti, l’importante sia garantire un adeguato percorso formativo e la presenza costante di una persona che svolga il ruolo tutor: il caso più frequente è quello dei liberi professionisti che possono mettere a disposizione la propria esperienza ai giovani stagisti. Un caso comunque poco frequente: le università contattate dalla Repubblica degli stagisti non si sono mai trovate davanti richieste di questo tipo e le convenzioni aperte dagli stessi atenei sono sempre con aziende strutturate con numerosi dipendenti. Un caso però c’è: l’università di Bari ha recentemente dato l’ok ad uno studente della facoltà di informatica, con sede a Brindisi, per effettuare uno stage in un’impresa senza dipendenti. Eleonora Della RattaPer saperne di più su questo argomento, leggi anche l'articolo Quanti stagisti può prendere un'azienda? Tanti, anzi: troppiE anche: - Cosa costituisce tirocinio formativo e cosa no (secondo la legge italiana)- Centro per l'impiego di Frosinone: il posto «magico» dove uno stagista su due trova lavoro- Stage attivati dai centri per l'impiego: ecco la radiografia annuale dell'Isfol- Stage negli enti pubblici, la proposta: che valgano qualche punto in sede di concorso