Magistrale in turismo...ESTERO?
Ciao a tutti! So che questo è un forum per stagisti,più che per studenti,ma siete i più informati sul web,da quel che mi sembra,per cui spero che la mia discussione venga comunque accettata. Sono una studentessa di Lingue e letterature straniere e il mio sogno sarebbe lavorare nel settore turistico: direttore d'albergo o programmatore turistico sarebbero il top,ma anche altro mi andrebbe bene!! Documentandomi in giro ho capito che,ovviamente,con la mia triennale ci faccio ben poco,e dovrei quindi unire alle conoscenze linguistiche altre più prettamente economiche. Ho escluso subito le lauree magistrali in turismo perché da quel che so per esperienza di amici sono delle enormi baggianate. Avevo dunque pensato ad un master,nello specifico a quello del MIB di Trieste,ma la cifra è davvero astronomica,per cui mi sono chiesta se per quei soldi lì non convenisse più una laurea specialistica all'estero. Premesso che studio inglese e tedesco,la mia idea era di cercare qualcosa in Regno Unito o Germania. Ammetto di essere molto ignorante riguardo ai sistemi universitari di quei paesi,quanto durano le magistrali? 1 o 2 anni??? Su internet pare che la durata vari da scuola a scuola. Inoltre, qual è il paese più all'avanguardia nella formazione turistica? Avevo letto che in Scozia i cittadini UE non pagano tasse universitarie,il che sarebbe molto buono,ma vale la pena fare un'università in Scozia? ha lo stesso valore di una inglese? E riguardo ai paesi scandinavi,cosa mi dite? Quei posti mi affascinano moltissimo e so che la didattica universitaria è in inglese,per cui non avrei problemi pur non parlando nessuna lingua scandinava. E della Germania?Sapete nulla? Insomma,sono qui per informazioni riguardo a prezzi,nomi di buone facoltà etc... chiunque sappia qualcosa e decidesse di condividerlo con me mi farebbe un enorme favore!
Ultimo Post: 11 anni, 3 mesi fa
Di: MartinaGermania
Continuare a non far niente?
Grazie mille Leo, mi hai proprio spronato a scegliere l'università! Ora il mio problema è che non so come dire che non rimarrò. Il commercialista comincia a fare programmi su di me, ad affidarmi la registrazione di alcune aziende, pensando che io resti qui finito lo stage. Non riesco a dirgli che non è questa la mia volontà. Inoltre un'altra azienda, che avrebbe bisogno di un'impiegata commerciale, mi ha contattato. Sono nella confusione più totale!
Ultimo Post: 11 anni, 3 mesi fa
Di: Melissa_94
cosa fare? accettare o meno a queste condizioni?
Grazie Blueberry, mi sono proposta per tanti stage ma solo loro mi hanno richiamata..il settore mi piace tanto quindi proverò e al limite lascio perdere..nel frattempo continuerò la specialistica anche se non so se riuscirò a far tutto :P
Ultimo Post: 11 anni, 3 mesi fa
Di: Msfish91
Stage al Parlamento Europeo
PS: specifico che non vi sono possibilità di estensione dello stage, anche se Bruxelles pullula di ONG e istituzioni europee e le opportunità potrebbero non moancare.
Ultimo Post: 11 anni, 3 mesi fa
Di: Frapiz
Servizio volontario gratuito
Salve a tutti, nel 2005, a 25 anni e a 3 mesi dal conseguimento della laurea in Lettere, ho prestato per 6 mesi servizio volontario e gratuito in una biblioteca, secondo l'art. 6 del DPR 10 novembre 1966, n. 1356 (G.U. 12.4.1967 n. 92). Mi chiedo, e chiedo a qualcuno di voi esperto in materia, se si può considerare questo periodo di servizio volontario come uno stage. Grazie a chi mi risponderà!
Ultimo Post: 11 anni, 3 mesi fa
Di: magra
Post laurea breve
Ciao Zendel, mi spiace che dopo una settimana nessuno ti abbia ancora risposto quindi lo faccio io... La tua domanda, quale ambito scegliere, è la cosa più sbagliata che tu possa fare! Oggi abbiamo la fortuna di avere corsi di studio e formazione su qualsiasi cosa, anche la più strana e lontana dal nostro modo di fare... Chiedere cosa fare di veloce e tosto che dia uno sbocco lavorativo è sbagliato perchè basta leggere in questo forum e tutti i settori sono colpiti da instabilità nel post formazione. Quindi la domanda è: ma a te cosa piacerebbe fare? Semplice no? :)
Ultimo Post: 11 anni, 3 mesi fa
Di: Virtus
Lo sfruttamento dei tirocinanti nelle cliniche veterinarie
Desiderosa di continuare ad acquisire esperienza faccio domanda di tirocinio in un’altra clinica vet. Colloquio e accordi: lavorerò 12 h al giorno e un week end al mese che mi verrà retribuito. Fungerò da affiancamento ai medici che avranno il compito di insegnarmi. Dopo 4 mesi il mio bilancio è questo: 1)Nessuno si è mai soffermato a spiegarmi qualcosa: ho dovuto “rubare il mestiere” cercando con la mia piccola esperienza precedente e i miei studi di capire perché facevano determinati trattamenti o terapie. 2) La mia funzione non è mai stata quella di medico ma di BRACCIANTE: il mio valore era quello di avere due mani per tenere fermi gli animali mentre loro eseguivano prelievi, radiografie ecc.. e per questo poche volte mi è stato detto “GRAZIE” O “VUOI PROVARE TU?” La rare volte che mi è stato fatto provare a fare qualcosa mi han fatto sentire un’imbranata perché, avendo poca esperienza, non ero veloce e sicura come loro. 3)Sono stata sfortunata nell’incontrare due altre tirocinanti che non hanno fatto altro che mettermi i bastoni fra le ruote: appena arrivata non sono state solidali con me, non han fatto altro che escludermi, parlarmi alle spalle, cercare di coinvolgere in questa cattiveria gratuita anche i medici dello staff. 4) Non mai ricevuto un euro, i week end che ho fatto non mi sono mai stati retribuiti nonostante gli accordi. Dopo questa esperienza queste sono le mie conclusioni: 1)se una struttura decide di accogliere tirocinanti non può sfruttarli e basta come manodopera gratuita ma deve soprattutto capire che si prende il compito morale di formarli un minimo. 2) Approfittare dell’inesperienza di un collega più giovane è da vigliacchi: è facile dare dell’imbranato a uno che si è appena laureato quando si hanno più anni di esperienza. In altre parole, la politica non può essere: “sì, ti insegno a fare qualcosa ma intanto ti faccio mangiar M…DA umiliandoti.” Si vergognasse chi fa così e si ricordasse com’era appena laureato. Non è abbassando gli altri che ci si innalza! 3) I tirocinanti dovrebbero essere solidali fra loro perché si impara di più collaborando. Parlare male alle spalle è da “poverini” e non si fa altro che alimentare “una inutile guerra dei poveri”. 4) La retribuzione minima di un lavoro, per quanto umile sia, è conferire dignità alla persona e a quello che fa. Oggi, nonostante siano state approvate leggi che prevedono un minimo di retribuzione per i tirocini, le cliniche vet stanno andando in direzione opposta per aggirare l’ostacolo: non prendono più tirocinanti perché dovrebbero pagarli. Così un povero neolaureato in veterinaria non ha più possibilità di fare esperienza. Ne consegue anche che, per quanto uno si trovi male in una struttura, come nel mio caso, PARADOSSALMENTE deve considerarsi fortunato perché, nonostante gli tocchi mangiar M..DA, riesce per lo meno a vedere qualcosa per imparare che, altrimenti, rimanendo a casa non vedrebbe.
Ultimo Post: 11 anni, 4 mesi fa
Di: AllyB
Pratica forense: come scegliere tra la propria dignità ed un lavoro non retribuito.
Ciao Paola... che dirti!Una vergogna che mi ha suggerito di scrivere un libro improntato sulla mia traumatica esperienza. Se ti capita di fare un salto su facebook, questo è il link della mia pagina: https://www.facebook.com/pages/Gocce-di-rassegnata-vergogna-la-pratica-forense/1427416984147144?fref=ts Un salutone
Ultimo Post: 11 anni, 4 mesi fa
Di: gianclaudio