Indennità di partecipazione regione Puglia
Salve non mi è chiaro se, attivando un tirocinio in regione Puglia, possa avere un’indennità superiore a 450€ oppure quella è la cifra fisse. Potreste aiutarmi?
Ultimo Post: 1 anno, 10 mesi fa
Di: user283880
Stage in istruzione parentale
Considerando che l'homeschooling è una pratica molto poco diffusa, con solamente 15-16mila ragazzi coinvolti in tutta Italia – contro 7 milioni e mezzo di bambini e ragazzi iscritti tra Scuola dell’infanzia, Primaria, Secondaria di primo grado e Secondaria di secondo grado – e che le singole famiglie non sono evidentemente attrezzate per rapportarsi con il tessuto produttivo, l'unica soluzione che intravediamo passa attraverso un interessamento in questo senso da parte dell'associazione che rappresenta i genitori che scelgono questa via per i loro figli. Perché la presenza di un soggetto promotore è assolutamente indispensabile per ogni tipo di stage, compresi quelli inscritti nelle esperienze di Percorsi per le Competenze Trasversali e l'Orientamento (PCTO). L'associazione potrebbe, probabilmente, provare a richiedere al ministero dell'Istruzione le autorizzazioni ed ottenere gli accreditamenti in modo da poter svolgere questa funzione, gestire gli aspetti burocratici e sopratutto quelli assicurativi in modo che gli homeschoolers possano effettuare l'esperienza di PCTO, al pari dei loro coetanei, avendo tutte le garanzie. Il consiglio è quindi quello di rivolgersi all'associazione e sollecitarla a muoversi in questo senso. Dato che il numero di famiglie che hanno scelto questa pratica è triplicato negli anni del Covid, è probabile che l'associazione abbia ora anche più mezzi e che possa essere interessata ad agire sul tema dei PCTO. Non vediamo però un orizzonte di soluzione a breve termine.
Ultimo Post: 1 anno, 11 mesi fa
Di: Redazione_RdS
Domicilio stage
A livello normativo non esistono restrizioni in questo senso: una persona può fare stage in un posto e vivere in un altro, non c'è nessuna legge che lo vieti. Peraltro, come ben sanno tutti quelli che hanno esperienze da fuorisede, spesso nemmeno la residenza ufficiale e il domicilio coincidono. Vi sono però dei programmi, talvolta finanziati con soldi pubblici, che sono destinati solo agli abitanti di un determinato territorio: dunque per esempio, nel caso degli stage, iniziative che vanno a incentivare le aziende che accolgono stagisti residenti in una certa Regione, magari offrendo una copertura totale o parziale dell'indennità di stage, oppure un incentivo economico di altro tipo. In questi casi, se l'azienda riceve il contributo solo per gli stagisti residenti in una Regione, è comprensibile che restringa il suo raggio d'azione a candidati che soddisfano quel requisito; quantomeno fino a quando il programma resta attivo. Anche in assenza di programmi di incentivazione di questo tipo, i datori di lavoro sono comunque liberi di porre i requisiti che desiderano nella loro ricerca di personale, e un ragionamento abbastanza comune (anche se un po' duro) degli uffici Risorse umane aziendali è talvolta quello del minor rischio. Accogliendo solo stagisti del proprio territorio, si riduce un po' il rischio che lo stagista a un certo punto "molli", perché magari ha trovato un'opportunità più vicina a casa: i tempi di percorrenza di andata/ritorno tra casa e ufficio sono spesso onerosi in termini di denaro (specie se si usa la macchina) oppure di tempo e comfort (specie se si usa il trasporto pubblico), e quindi vengono vissuti come un peso, specie nel medio-lungo periodo. E' il motivo per il quale alcuni selezionatori del personale scelgono di tagliare la testa al toro, per così dire, e porre come requisito essenziale la residenza. Hai provato a chiedere direttamente al selezionatore della prima azienda, R_r_n, il motivo di questa richiesta?
Ultimo Post: 1 anno, 11 mesi fa
Di: Redazione_RdS
detrazioni per figli stagisti
Il nostro articolo “Se il figlio percepisce un'indennità da stagista, è a carico dei genitori?” (https://repubblicadeglistagisti.it/article/figlio-a-carico-indennita-stagista), pubblicato sul nostro sito qualche anno fa, fa proprio il punto su questo tema Londino. Tu che risposte contraddittorie hai ricevuto dai vari uffici cui ti sei rivolto?
Ultimo Post: 1 anno, 11 mesi fa
Di: Redazione_RdS
Editore smette di produrre le note di pagamento
Sembra proprio che si tratti di una truffa, EmaZ, sì. Perché non smetti di scrivere articoli per questa testata che non ti paga e ti costringe a dichiarare il falso? E (ma qui non siamo sicuri di aver capito bene...) anche a pagare tu stesso per vedere i tuoi articoli pubblicati? Potresti invece segnalare il suo direttore (l'editore stesso?) all'Ordine dei giornalisti di Milano. Purtroppo, dal suo punto di vista, finché trova persone disponibili ad accettare le condizioni-capestro che propone, lui ha tutti i vantaggi: contenuti giornalistici gratis con cui riempire la sua testata, e nessuna conseguenza.
Ultimo Post: 1 anno, 11 mesi fa
Di: Redazione_RdS
Stage rimborso lordo quanto netto?
Su una indennità mensile di 1000 euro, la differenza tra il lordo e il netto è di circa il 23%. Dunque dovresti andare a percepire circa 770 euro netti al mese. In questi articoli puoi trovare qualche informazione in più: https://www.repubblicadeglistagisti.it/article/agenzia-delle-entrate-chiarimenti-trattenuta-irpefhttps://www.repubblicadeglistagisti.it/article/dichiarazione-redditi-stagisti
Ultimo Post: 1 anno, 11 mesi fa
Di: Redazione_RdS
Infortunio avvenuto tra le mura domestiche e tirocinio
Considerando la gravità dell'infortunio, la durata della prognosi e la incompatibilità tra le tue condizioni fisiche attuali (costola rotta) e le mansioni previste dal tuo percorso di tirocinio (commessa al supermercato), quello che devi fare è chiedere una sospensione dello stage. L'interlocutore giusto è il soggetto promotore che ha attivato il tuo stage: nella documentazione che hai ricevuto al momento della partenza del percorso formativo dovresti trovare indicato il nome e il cognome del tuo tutor del soggetto promotore oltre a quelli del tuo tutor del soggetto ospitante. Contatta il tuo tutor del soggetto promotore, descrivi la situazione e sarà questa persona a guidarti nei prossimi passi. La prassi più consueta è quella di sospendere appunto lo stage per il tempo della malattia; anche se ovviamente devi tenere presente che per il tempo in cui lo stage sarà sospeso tu non percepirai l'indennità mensile prevista. Quando sarai guarita e quindi di nuovo "abile", potrai riprendere lo stage, che verrà dunque "prolungato" rispetto alla data finale inizialmente prevista, per recuperare il mese in cui sei stata a casa. Ultimo dettaglio: il soggetto ospitante, cioè in questo caso il supermercato, deve acconsentire alla sospensione. Di solito non ci sono problemi, ma è bene sapere che non si tratta di un obbligo per il soggetto ospitante, che dunque potrebbe anche manifestare la volontà di interrompere il rapporto di tirocinio. In bocca al lupo e molti auguri di pronta guarigione Elisa!
Ultimo Post: 1 anno, 11 mesi fa
Di: Redazione_RdS
possibilità di fare "stage" per docente a tempo indeterminato
Caro Montecristo, puoi certamente fare uno stage per un ingombro settimanale di 22 ore. Se vuoi una conferma ufficiale, puoi rivolgerti al centro per l'impiego della tua zona. In bocca al lupo!
Ultimo Post: 1 anno, 11 mesi fa
Di: Redazione_RdS
26, paura del futuro e bassa autostima
Buonasera, sono un "giovane" 26enne in procinto di laurearmi.. più mi avvicino al giorno della laurea è più l'angoscia del domani mi assale.. Mi rendo conto di essere una persona che pensa, forse troppo, non riesco a vivermi serenamente il presente e vivo costantemente una condizione che mi porta a rimuginare eventi passati e tormentarmi sul domani. Mi sto per laureare in Tecnologie del Legno all'Università di Firenze (laurea triennale professionalizzante ordinamento L25 Scienze agrarie e forestali), ho sostenuto in passato un corso IFTS da 850 ore come "Gestore di azienda agro-forestale" ed inoltre sono un perito agrario (non iscritto all'albo) avendo frequentato un Istituto Tecnico Agrario alle scuole superiori. Ho sempre avuto una forte propensione a stare all'aria aperta e non nascondo che il mio sogno sarebbe quello di lavorare in ambito forestale, parchi naturali o magari in un contesto aziendale dove mi sia data la possibilità di partecipare a operazioni di esbosco e/o prime lavorazioni (non in veste di operaio forestale, ma cercando di sfruttare le competenze acquisite in questi anni), effettuare controllo qualità del tondame abbattuto, recupero del materiale di scarto. Purtroppo però, aldilà dell'affascinante figura del falegname, la mia laurea apre delle prospettive di lavoro che gravitano in grandissima parte in situazione fortemente industrializzate.. grosse macchine, grossi numeri, tanto rumore, per non parlare delle tante ore davanti a uno schermo a settare impostazioni. Non è la vita che fa per me e temo di essermene accorto durante le mie ore di tirocinio (vanto ben 1000 ore di tirocinio, di cui 400 in azienda e 600 al centro nazionale di ricerca), in primis perché non mi sentivo all'altezza di ciò che mi veniva richiesto, forse perché ho sviluppato una bassa autostima derivata da una famiglia fin troppo austera e giudicante e un corpo docenti pessimo alle scuole superiori, nonostante mi sia poi ripreso delle grosse rivincite all'università, ed in parte perché, nonostante il mio percorso di studi abbia una base fortemente tecnico-scientifica, non mi sono sentito mai realmente portato in materie come matematica, fisica e chimica. Arriviamo al dunque, tra poco mi laureo e non so cosa fare. Come devo muovermi? Mandare CV a giro? Reinvetarmi cambiando strada? Continuare a formarmi con altri corsi? Master di primo livello? Una parte di me stava quasi valutando di iscrivermi a una magistrale da studente lavoratore dilatando da 2 a 4 anni e ricevendo uno sgravo fiscale del 50% e nel frattempo provare a cercare lavoro. (avrei accesso diretto alla magistrale di Scienze agrarie e Scienze forestali). Tornassi indietro forse tenterei di entrare nell'arma dei carabinieri e diventare carabiniere forestale ma ormai non è più possibile. Avrei amato fare la guardia forestale, ma se c'è un motivo per il quale non ho fatto una triennale in scienze forestali è proprio perché non è più possibile rivestire quel ruolo attraverso questo tipo di percorso. Ultimamente una parte di me avrebbe sviluppato la malaugurata idea di diventare guida ambientalista, ma sinceramente non ho idea ne di quale sia il percorso da fare ne se ne valga davvero la pena, è probabile che sia un idea immatura e utopistica dettata dalla confusione mentale che mi trovo ad affrontare in concomitanza alla mia laurea. Sento il peso del tempo, gli anni che passano, le responsabilità.. Mi sento perso.
Ultimo Post: 1 anno, 11 mesi fa
Di: Heric
Stage o altro contratto dopo i 30 Anni
Grazie davvero per la risposta "Redazione_rds",Grazie per gli spunti tramite i link di altre discussioni,Rispondendo l'ultima domanda, sono generalmente insoddisfatto del settore IT. Quello che vorrei intraprendere è un cambiamento importante per la mia carriera. Ovvero passare dal settore IT a quello del marketing.
Ultimo Post: 1 anno, 11 mesi fa
Di: GABRIELEROSSI345728