Sono spariti tutti. Uno dopo l'altro sono stati sospesi i programmi di tirocinio organizzati dalla Fondazione Crui all'interno della pubblica amministrazione. Sotto accusa c'è la riforma del mercato del lavoro, che ha introdotto l'obbligo di rimborso spese per tutti gli stagisti: una norma che non è ancora operativa, visto che la sua applicazione è demandata a delle linee guida che dovrebbero essere approvate entro gennaio, ma che viene invocata per fermare esperienze consolidate.
Il primo progetto ad essere fermato, come la Repubblica degli Stagisti ha raccontato quest'estate, è stato quello legato all'Agenzia del Demanio, sospeso a pochi giorni dall'avvio dei tirocini, quando i giovani selezionati erano pronti ad intraprendere questa esperienza. Un secondo tentativo si è avuto a luglio con i tirocini relativi al secondo bando 2012 del ministero degli Affari esteri, andato a vuoto grazie alle proteste dei 555 giovani selezionati che, oltre ad aver dato vita ad un agguerrito gruppo su Facebook, hanno portato la stampa ad occuparsi del caso e l'onorevole Marianna Madia (Pd) a presentare un'interrogazione parlamentare.
Un movimento di opinione che non è però riuscito a fermare il blocco del terzo scaglione di stage, le cui selezioni si sarebbero dovute aprire a settembre. Di questo avviso si sono perse le tracce: «ho effettuato il log-in nel sito del ministero per iniziare le procedure della domanda, ma il bando è scomparso», scrive Guido sul forum RdS, «la home page dice che è stato sospeso ma non da altre spiegazioni e non riesco a reperire notizie da nessuna parte riguardo a questa chiusura».
Possibile? «La pubblicazione del prossimo bando Mae–Crui è legata alla messa a punto, come previsto dalla legge 92 di quest’anno, dell’accordo tra governo e regioni sulle linee guida dei tirocini ed alle iniziative che da tale accordo deriveranno». Così si può leggere sul sito della Farnesina, che assicura di essere impegnata a seguire «la questione con la massima attenzione» e garantisce che fornirà «informazioni sugli sviluppi delle iniziative assunte dalle competenti amministrazioni per individuare possibili soluzioni».
Anche la Fondazione Crui, sul proprio sito, chiama in causa la riforma del lavoro: «a seguito delle nuove disposizioni emanate dal governo con la legge 92 del 28 giugno 2012 che regolano l’istituto dei tirocini formativi e di orientamento ed in attesa di conoscere le “linee guida” che saranno definite dalla conferenza Stato-regioni, i bandi relativi ai programmi di tirocinio gestiti dalla Fondazione programmati per l’autunno 2012 hanno subito delle modifiche al calendario». Più che di modifiche, si tratta di vere e proprie sospensioni.
Oltre a quelli del Mae sono stati infatti fermati gli stage al dipartimento per le politiche di sviluppo e coesione sociale del ministero per lo Sviluppo economico, dieci percorsi formativi della durata di 4 mesi che si sarebbero dovuti svolgere tra il 26 novembre ed il 26 marzo. Discorso analogo per i tirocini semestrali alla Scuola superiore di economia e finanza, il cui inizio era previsto per il 7 gennaio. Il bando emesso dal dicastero dell'Economia e dalla Ragioneria generale dello Stato, esperienze della durata di quattro mesi prorogabili a sei, è invece stato rinviato a data da definirsi.
Ma quali sono le ragioni che hanno portato a questa sospensione? E soprattutto, una volta che saranno state redatte le linee guida, che ne sarà di questi progetti? La Repubblica degli Stagisti ha chiesto chiarimenti alla Fondazione Crui, ma l'ufficio stampa non è stato in grado di fornire risposte.
Resta quindi un punto interrogativo sul destino delle esperienze formative all'interno della pubblica amministrazione. Inascoltate le soluzioni proposte dalla RdS relativamente ai tirocini del Mae, ignorata la voce di chi afferma che l'obbligo di garantire una «congrua indennità» senza che questo genere «oneri aggiuntivi per la pubblica amministrazione» non è un controsenso logico, ma richiede una semplice modifica al bilancio interno dei ministeri. Come del resto ribadito dalla Camera dei Deputati con la recente approvazione di un ordine del giorno promosso da Madia. Per il momento si sa solo che la Fondazione Crui ha sospeso i tirocini, generando così anche un danno economico a sé stessa visto che, come documentato dalla Repubblica degli Stagisti, le università pagano una quota per le domande di iscrizione presentate dai propri studenti. Entrate che verrebbero meno se la sospensione degli stage per l'impossibilità da parte della pubblica amministrazione a garantire un rimborso spese diventasse definitiva.
Possibile che i vari ministri coinvolti, che pure la riforma del lavoro l'hanno votata in CdM, lascino che i tirocini vengano fermati piuttosto che rivedere le proprie priorità di spesa così da consentire a tanti giovani di effettuare un'esperienza formativa di alto profilo?
Riccardo Saporiti
Hai trovato interessante questo articolo? Leggi anche:
- Ministero degli Esteri, 555 stage Mae-Crui bloccati e non si capisce il perché
- Mae-Crui sospesi: una pressione per essere esonerati dal (futuro) obbligo di compenso agli stagisti?
- Tirocini Crui, anche l'Agenzia del Demanio li sospende per non dover pagare rimborsi agli stagisti
- Mae-Crui, parte l'interrogazione parlamentare. E il costituzionalista: «Nessun ostacolo al rimborso»
E anche:
- Stagisti Mae-Crui, grazie alla Camera il rimborso spese è (un po') più vicino
- Mae-Crui, la vergogna degli stage gratuiti presso il ministero degli Esteri: ministro Frattini, davvero non riesce a trovare 3 milioni e mezzo di euro per i rimborsi spese?
- Ministero degli Esteri, ancora niente rimborso per i tirocini malgrado i buoni propositi della riforma
- Stage, il ddl Fornero punta a introdurre rimborso spese obbligatorio e sanzioni per chi sfrutta
- Quanti sono gli stagisti negli enti pubblici? Ministro Brunetta, dia i numeri
Community