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Garanzia Giovani e lavoro occasionale

Ciao ragazzi, per la verità nell'articolo postato si spiega anche come non esistano più soglie di reddito a determinare lo status di disoccupato, questo per dire che a noi non risulta quanto dice Gino. Per quanto riguarda Garanzia giovani poi, è lo stesso sito ufficiale a chiarire che la condizione di neet va mantenuta dall'inizio - quindi al momento dell'iscrizione - e fino alla fine del percorso. Potete vedere qui, è tutto evidenziato al punto 1: http://www.garanziagiovani.gov.it/FAQ/Pagine/default. Poi certo, Ferdinando, se al centro per l'impiego non arriva notizia dei tuoi contratti di docenza, è chiaro che lo status di neet non lo perdi in via ufficiale: ma chi ti dice che questa comunicazione non arrivi prima o poi? Forse è meglio non rischiare, e soprattutto evitare di tradire lo spirito del programma, che è quello di aiutare giovani completamente inattivi, cercando una scappatoia per eludere le norme. Un caro saluto In risposta a #post22705

Ultimo Post: 8 anni fa

Di: Redazione_RdS

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Rimborso ultimo mese?

In risposta a #22702Grazie mille per l'indicazione, siete le prime persone che mi riescono a dare un'informazione utile.

Ultimo Post: 8 anni fa

Di: GingerFrodige

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Giorni consecutivi di lavoro

Ciao Alessia, il tuo caso apre a un ventaglio di considerazioni. La prima è il discorso degli stage nei supermercati e in generale quelli svolti nell'ambito di mansioni di basso profilo, nel senso di attività per cui non sarebbe necessario che la formazione passasse per un tirocinio. Il nostro giornale non vede di buon occhio questa tipologia di esperienza 'paraformativa', perché la ritiene un abuso, una possibile fonte di sfruttamento, lavoro mascherato da stage tanto per capirci (ne abbiamo parlato per esempio qui: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/stage-grande-distribuzione-abusi-continuano). E infatti la tua testimonianza non fa che confermarlo: non è molto sensato che una persona che sta lì per imparare debba lavorare non stop per due settimane di fila o undici giorni. Qui poi ci sono da fare dei distinguo. Si presuppone che lo stagista si uniformi all'orario della struttura presso cui opera: e cioè arrivi all'ora in cui il lavoro comincia, e se ne vada all'ora in cui il lavoro termina. Ciò significa, nel caso per esempio di uno stage nella redazione di un quotidiano, che lo stagista non si presenterà alle 9 di mattina se lì si comincia a mezzogiorno, e però non pretenderà di andarsene alle 6 di sera se nei quotidiani si lavora solitamente fino all'ora di cena. Sempre il buonsenso, tuttavia, suggerisce che se in una data azienda vi è l'abitudine di lavorare 10-11 ore al giorno, tirare nottata per rispettare le scadenze o altro, allo stagista non venga richiesto di assicurare una presenza continuativa secondo quegli orari "massacranti": perché è appunto uno stagista, e non un lavoratore. Ciononostante, il tirocinante potrà decidere di sua volontà di fare qualche volta gli stessi orari dei dipendenti, magari per dimostrare buona volontà, nella prospettiva di inserirsi nel gruppo di lavoro e magari poter essere assunto al termine dello stage. Ma ci resta difficile applicare questo concetto ai supermercati, dove invece l'assunzione potrebbe avvenire direttamente tramite contratto e regolare periodo di prova, al termine del quale - se le cose non vanno - si può mandare la persona a casa, senza scomodare una convenzione di stage. In generale è quindi bene ribadire che lo stage non è un contratto di lavoro e che lo stagista non è necessariamente tenuto a rispettare pedissequamente un orario (come se timbrasse un cartellino); allo stesso modo, può uscire prima se ne ha bisogno qualche volta, o anche stare assente, senza che gli possa venir chiesto di recuperare le ore o i giorni di assenza. A questo punto non ti resta che sentire l'ente promotore, posto a tutela della tua posizione dentro l'azienda, per chiedere che ti sia applicato un trattamento consono al tuo inquadramento di stagista. Un caro saluto ps Dovresti anche controllare quanto scritto nella convenzione di stage a proposito di turni e orari (ammesso che sia specificato): ci confermi di averne firmata una?

Ultimo Post: 8 anni fa

Di: Redazione_RdS

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dopo i 30 anni si è senza speranze?

Ciao Valeria, grazie per il tuo racconto. La tua è una situazione atipica, benché di post del genere in cui ci si sfoga per non aver ancora trovato un lavoro dopo i 30 anni ne arrivino spesso. Oltre ai problemi arcinoti dei laureati italiani, se ci si mettono di mezzo anche i problemi di salute, inutile nascondere che le cose si complicano. Ora, non sappiamo se quei commenti poco felici che ti sei sentita dire siano arrivati da qualche selezionatore o da altri. E certo non fatichiamo a capire come tu possa esserti sentita e perché non vuoi rivelare quello che ti è successo, fosse anche solo per evitare qualche sguardo compassionevole di troppo. Ma i tuoi amici Valeria forse non hanno tutti i torti. Chi si trova davanti una ragazza brillante, con un ottimo curriculum accademico, conoscenza delle lingue etc., potrebbe non capire. Che fine hanno fatto quegli anni di mezzo? Il consiglio allora è cercare di fare i conti con la sofferenza per quello che ti è accaduto. Cerca di elaborarla e farne il tuo punto di forza. A quel punto verrà naturale parlarne se sarà il caso a chi ti sta selezionando per un lavoro e è tenuto a conoscere la tua storia, a indagare. Qui non si tratta di strumentalizzare, ma di permettere agli altri di conoscerti meglio e farsi un'idea su di te. Un caro saluto ps Peraltro il fatto di esserti laureata con il massimo dei voti lavorando per pagarti gli studi non può che impressionare positivamente chi ti seleziona... quindi, perché non dirlo?

Ultimo Post: 8 anni fa

Di: Redazione_RdS

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Praticantato Consulente Lavoro

Buongiorno ragazzi, e grazie Gino per la tua testimonianza che racconta come di fatto vanno le cose. Il punto è che per sostenere un esame che ti abiliti alla professione è necessario un praticantato che segua i dettami legislativi - i diciotto mesi di cui gli ultimi dodici con rimborso - dunque ci resta difficile ipotizzare che uno studio possa prenderti attivando uno stage extracurriculare, che invece prevede da subito l'obbligo di rimborso spese. Poi ci sarebbe da capire se un inquadramento diverso rispetto al praticantato possa creare problemi in vista dell'esame di abilitazione. Ma per questo dovresti rivolgerti direttamente all'ordine di appartenenza, che sicuramente ha delle regole precise in merito di cui purtroppo non sappiamo darti conto così su due piedi. Di praticantato abbiamo scritto in molti articoli, te ne giriamo alcuni sperando possano esserti utili: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/tirocinio-professionale-18-mesi-per-tutti-nuova-circolare-ministero-giustizia http://repubblicadeglistagisti.it/article/giorgia-dattilo-praticante-consulente-del-lavoro-un-lavoro-scelto-per-passione-e-curiosita La cosa più importante di tutte è non fare confusione tra tirocinio extracurriculare (che può essere “di formazione e orientamento”, se avviato entro i primi 12 mesi dal conseguimento dell'ultimo titolo di studio, oppure “di inserimento” se avviato successivamente) e il tirocinio per l'accesso alle professioni regolamentate. Quest'ultimo tirocinio è appunto comunemente detto “praticantato”, ma soggiace a regole del tutto differenti (anche la competenza normativa è diversa, non è regionale!). Ci spieghi un po' meglio come ti è stata presentata la questione?

Ultimo Post: 8 anni fa

Di: Redazione_RdS

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Festivita non valide?!

Ciao christian, "è per farvi capire il lavoro di un dipendente"... niente male come scusa! Scherzi a parte, se la tua convenzione di stage, quindi il documento che regolamenta il tirocinio, prevede che tu non debba presentarti al ristorante durante le festività, così deve essere. Questo perché la normativa nazionale e quella regionale sugli stage non entrano così nel dettaglio da stabilire se lo stagista deve o meno essere presente nei giorni di festa, ma se esiste una previsione in merito nella convenzione di stage - ovvero l'accordo tra lo stagista e l'azienda ospitante - è a quella che bisogna obbedire. Anche perché, come ben dici, altrimenti andresti a prestare il tuo servizio in nero e senza assicurazione, cosa molto pericolosa. E in generale, trattandosi di stage e non di lavoro, la presenza del tirocinante non può considerarsi obbligatoria nei giorni di festa. Quello che ti consigliamo quindi è di fare presente questo aspetto alla scuola - che immaginiamo sia l'ente promotore dello stage - in modo che siano loro a interfacciarsi con l'ente ospitante spiegando che la presenza nei periodi festivi non è ammessa. Ti giriamo anche un nostro articolo che affronta l'argomento: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/stage-durante-festivita-natalizie-guida-cgil-sicilia. Torna a scriverci per raccontarci com'è andata a finire. Un caro saluto

Ultimo Post: 8 anni fa

Di: Redazione_RdS

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Esperienze in Johnson & Johnson Medical

Ciao gimmy, questa azienda non fa parte purtroppo del network di virtuose RdS, che trovi qui: http://www.repubblicadeglistagisti.it/initiative/rdsnetwork/chiarostage/le-aziende-aderenti/. Quindi la nostra redazione non è in grado di fornirti dettagli sulle modalità di selezione. Quello che possiamo fare, oltre a consigliarti di cercare informazioni anche tra i gruppi di Facebook (magari ce n'è qualcuno dedicato a questa realtà), è girarti la nostra rubrica sui colloqui nelle aziende che fanno parte del circolo RdS: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/colloquio-istruzioni-per-l-uso-nuova-rubrica-su-repubblica-degli-stagisti. Puoi trovare qualche spunto interessante anche da queste interviste a professionisti delle risorse umane. Un caro saluto e in bocca al lupo! ps Torna a scriverci per raccontare com'è andata. In risposta a #post22682

Ultimo Post: 8 anni fa

Di: Redazione_RdS

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ore obbligatorie di stage curricular

Ciao liciane, bisogna premettere che i tirocini curriculari si trovano in una situazione di sostanziale vacatio legis e che non c'è competenza regionale su questa materia. L'articolo 2 delle Linee guida in materia di tirocini varate a gennaio 2013 stabilisce che la durata massima di un tirocinio curriculare, cioè "formativo e di orientamento" come anche viene chiamato, può essere di sei mesi: https://www.cliclavoro.gov.it/Normative/accordo_tirocini_24_gennaio_2013.pdf. Tuttavia, in mancanza di una normativa nazionale specifica su questa tipologia di stage, questa previsione può valere come semplice indicazione, senza un valore effettivo dal punto di vista giuridico. Fatta questa premessa è evidente che quello che ti chiede l'università non risulta contrario a nessuna norma (proprio perché di fatto non ce ne sono in questo ambito). Facendo un rapido calcolo, nel caso si trattasse di uno stage full time, le ore sarebbero 160 in un mese e 960 nel semestre. Parliamo però di un singolo stage, ma non è detto che l'università te ne richieda solo uno. Potrebbero essere diversi, a seconda dei crediti formativi previsti. E trattandosi di stage nell'ambito di un percorso di laurea è probabile che siano spezzettati nell'arco del triennio, che non ti venga cioè richiesto di stare in azienda con orario pieno. E allora magari la formula sarà part time e trimestrale, quindi diciamo di 4-500 ore annuali. Se così fosse per esempio resteresti comunque al di sotto dei sei mesi di tetto massimo per singolo stage indicati dalle linee guida. Ti giriamo qui la nostra guida Best stage 2016, che riporta tutta la normativa sugli stage regione per regione: http://www.repubblicadeglistagisti.it/download/beststage2016-bassa-3mb/. Un caro saluto

Ultimo Post: 8 anni fa

Di: Redazione_RdS

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Interruzione anticipata stage

Ciao AlessioP, ti confermiamo quello che hai letto nelle faq di Cliclavoro. Lo stage non configura un rapporto di lavoro subordinato, ma consiste in un'esperienza formativa all'interno di un'azienda. Infatti l'interruzione anticipata è sempre permessa, e non prevede procedure particolari, non motivazioni né preavvisi di sorta. Per cui escludiamo che tu debba procedere con le dimissioni online. Basterà la comunicazione formale che hai presentato. Un caro saluto In risposta a #post22678

Ultimo Post: 8 anni fa

Di: Redazione_RdS

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Stage e 730 che macello

Ciao Giuseppe, premesso che la sede più adeguata per questo tipo di consulenze è più un caf o un commercialista che non il forum di questo giornale (che si occupa di notizie e approfondimenti sul mondo del lavoro), speriamo questi nostri articoli possano aiutarti a capirci qualcosa di più. Il primo è questo http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/figlio-a-carico-indennita-stagista, che spiega come un figlio non possa più ritenersi a carico del genitore se supera i 2840 euro di guadagno annui. Quindi tu in teoria non saresti a suo carico né dovresti risultare nella dichiarazione dei redditi di tuo papà. Ma ti preghiamo di verificare questo aspetto con un esperto di materie fiscali per avere la certezza che sia così e che nel frattempo non sia subentrato qualche cambiamento per quanto riguarda le soglie. Riguardo invece la tua indennità di stagista, l'obbligo di dichiararla e di pagarci le tasse scatta al di sopra degli 8mila euro annui, come puoi verificare qui: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/dichiarazione-redditi-stagisti. Dunque tu "dovresti" - sottolineiamo il condizionale per ribadire che è meglio sentire un secondo commercialista - risultare esente da Irpef, essendo il tirocinio di sei mesi a 700 euro mensili. Questo è quello che possiamo dirti riguardo la questione del trattamento fiscale del rimborso spese derivante dallo stage. Per gli aspetti relativi alla deducibilità di costi o altro, è solo il caf o il commercialista a eseguire una valutazione complessiva sulla situazione e a stabilire la somma finale da pagare o incassare. Speriamo di esserti stati comunque di aiuto e un caro saluto

Ultimo Post: 8 anni fa

Di: Redazione_RdS

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