STAGE GARANZIA GIOVANI
Cara Laura,rieccoci a te.Allora, noi nella precedente risposta abbiamo sottolineato i due aspetti che si porrebbero, dal tuo racconto, al di fuori del perimetro della legalità.Naturalmente consideriamo non positivi anche altri elementi del tuo racconto, per esempio l'insistenza di questa imprenditrice nel chiederti di affittare un appartamento (perché mai dovresti farlo, polverizzando l'intera indennità mensile o quasi? non è affar suo dove tu vivi!), tantomeno per farla stare tranquilla che non farai storie all sue eventuali richieste di ore extra.Dunque no, non ti consigliamo di "adeguarti" su questi punti. Nè tantomeno di andarti a impegnare su un contratto di locazione... su queste premesse così traballanti. Cerchiamo allora di andare ancor più nel dettaglio rispetto alle tue nuove considerazioni.Tu scrivi "la titolare mi ha detto che gli orari indicati sulla convenzione (5 ore al giorno articolate tra mattina e pomeriggio) sono solo indicative, ma che di fatto dovrò svolgere più ore e in orari diversi da quelli riportati nella convenzione (il che è inammissibile visto che l’indicazione dell’orario serve anche ai fini della posizione assicurativa)."Su questo il nostro commento è tassativo: gli orari indicati sulla convenzione vanno rispettati, sia come quantitativo totale settimanale di ore, sia come orari effettivo di entrata e uscita. Ci possono certamente essere degli aggiustamenti, un giorno ti può esser chiesto di fare un paio d'ore in più, ma solo se poi dall'altra parte c'è la flessibilità di farti fare un paio d'ore in meno, un'altra volta, se devi andar via prima per qualche impegno. Allo stesso modo, se sulla convenzione c'è scritto per esempio 9-14 si fa quell'orario lì di base, poi se per un giorno in particolare c'è l'esigenza di cambiare l'orario di ingresso, va bene, ma certamente l'orario deve essee in linea di massima quello indicato nella convenzione e questo per permettere allo stagista di organizzare i suoi tempi e di non essere alla mercé dell'azienda ospitante.Invece ti rassicuriamo rispetto alla posizione assicurativa, sarebbero comunque coperti anche gli orari extra-convenzione se si prova che si era sul luogo si stage.Poi tu scrivi "Per quanto riguarda la questione del numero di stagisti, ammetto di essere un po’ confusa, dal momento che da uno degli sportelli di GG di Lecce mi fanno sapere che un’azienda, seppur priva di dipendenti, può comunque avviare un tirocinio".Su questo forse c'è stato un misunderstanding. Noi ti dicevamo che se un'azienda ha meno di 5 persone, non può avere più di uno stagista contemporaneamente (ci era sembrato di capire che per un certo periodo foste state due stagiste in contemporanea in quell'ufficio, ma ci siamo sbagliati: avevamo capito male).Per quanto riguarda invece l'attivazione di stage in aziende senza dipendenti, la normativa pugliese è ambigua, la legge regionale di riferimento che è la 23/2013 (http://repubblicadeglistagisti.it/initiative/strumenti/normativa/regione-puglia-legge-regionale-n-23-del-5-agosto-2013-sui-tirocini/) all'articolo 5 dice che:"I soggetti pubblici e privati, in possesso dei requisiti prescritti, possono ospitare tirocini all’interno di ciascuna unità produttiva nei limiti di seguito indicati:a. un tirocinante nelle unità produttive fino a cinque dipendenti a tempo indeterminato;b. non più di due tirocinanti nelle unità produttive con un numero di dipendenti a tempo indeterminato compreso tra sei e venti;c. un numero di tirocinanti che non rappresenti più del dieci per cento dei dipendenti a tempo indeterminato nelle unità produttive che contino più di venti dipendenti della medesima tipologia. E’ consentito l’arrotondamento all’unità superiore."Vi è ambiguità in quel "fino a cinque", non è esplicitato se si intenda "da 0 a 5" o "da 1 a 5"; ma è evidente che l'indirizzo della Regione o quantomeno del centro per l'impiego di Lecce è quello di permettere stage anche in aziende prive di dipendenti a tempo indeterminato.Ti confermiamo che la presenza della titolare deve essere garantita per tutto il periodo, e stentiamo a seguire il filo del ragionamento secondo il quale tu dovresti diventare autonoma in poche settimane per poter essere in grado di stare in ufficio da sola. Questo ci sembra assolutamente contrario al principio stesso di stage, che è un periodo di formazione e non un contratto di lavoro.Infine, Laura, noi leggiamo questa tua frase "Dovrei attivare la convenzione a giorni: non nego che le perplessità sono tante, ma l’idea di lasciar perdere e ricominciare la ricerca di un altro tirocinio/lavoro per poi magari rimanere a mani vuote mi porta ad accettare le condizioni di questa offerta." e pensiamo che davvero dovresti seguire il tuo istinto. Difficilmente verrà fuori qualcosa di buono da questo stage. Le premesse sono troppo... compromesse. Rischi di andare a perdere mesi della tua vita, di andare incontro a frustrazioni e delusioni. Meglio continuare la ricerca: è vero, non sei a Milano, ma anche la Puglia è in grado di offrire buone opportunità ai giovani. Sono magari meno numerose, ma ci sono. Non demordere.E torna a raccontarci com'è andata!
Ultimo Post: 7 anni, 12 mesi fa
Di: Redazione_RdS
EHR Italy: stage gratuiti illegali!
Rispondo oggi in qualità di legale rappresentante della società EHR. Rispondo con quasi due anni di ritardo perché nessuno ci ha segnalato questo articolo. Non posso sapere se questo commento sia vero perché la persona non ha scritto il suo nome, ma in ogni caso desidero rispondere. Fino a qualche anno fa gli stage non erano obbligatoriamente retribuiti, stava all'ente e al tutor definire eventuali rimborsi spese. Poi con la Legge Fornero è stato definita l'obbligatorietà del rimborso spese demandando la decisione degli importi minimi mensili alle regioni e da circa un anno, un anno e mezzo tutte le regioni hanno specificato i valori che sono da circa 300 a 600 €. Molto probabilmente quando la persona ha scritto questo commento in veneto non erano ancora stati definiti gli importi e quindi non esisteva ancora l'obbligatorietà. Ad oggi possiamo dire che non siamo alla ricerca di stagisti e che nell'ultimo anno ne abbiamo attivato uno secondo le disposizioni della regione Veneto (400 € mensili). Dispiace molto leggere questi commenti da persone che non si firmano e che non avvisano di avere scritto delle cose sulla nostra società di consulenza. Nicola Bertin
Ultimo Post: 7 anni, 12 mesi fa
Di: Nicola_Bertin
Inizio stage in Compass
Ciao Cosmary, come abbiamo spiegato agli altri lettori non abbiamo purtroppo informazioni su questa azienda perché non fa parte del nostro network (questo: http://www.repubblicadeglistagisti.it/initiative/rdsnetwork/chiarostage/le-aziende-aderenti/). Speriamo che qualche nostro lettore sappia dirti di più sui requisiti che richiedono in Compass. Un caro saluto In risposta a #post22735
Ultimo Post: 7 anni, 12 mesi fa
Di: Redazione_RdS
32 anni e senza lavoro
Cara Laura, post come i tuoi sono all'ordine del giorno qui su questo forum. Cattive notizie per il nostro giornale, che si batte da quando è nato per migliorare la condizione lavorativa dei giovani, che aiutano però a prendere coscienza di come stanno veramente le cose. Tra l'altro, a proposito di Neet e beni culturali, abbiamo in archivio diversi articoli, per esempio questi: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/i-peter-pan-del-lavoro-e-la-ricetta-per-uscire-dalleterna-adolescenza http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/intervista-comitato-nazionale-500-giovani-per-la-cultura Abbiamo anche seguito a lungo la storia dei giovani per la cultura, laureati selezionati tramite concorso pubblico dal ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo che, dopo una fase di formazione, stanno prestando servizio in poli museali, biblioteche, sovrintendenze ma sono rimasti per un periodo senza neanche quel magro rimborso da stagisti di 450 euro. Questo tanto per farci un'idea dello stato dell'arte del settore. Darti un consiglio è difficile. Di certo non smettere di cercare. E a un certo punto, se le cose non dovessero andare per quell'ambito lì, valuta altri contesti, altre opportunità. Non sempre si riesce a trovare un impiego idoneo ai propri studi, ma questo non equivale necessariamente a una sconfitta o a un fallimento. In bocca al lupo per tutto, e torna a raccontarci gli sviluppi della tua storia!
Ultimo Post: 8 anni fa
Di: Redazione_RdS
TIROCINIO - ANSIA E DISTURBI FISICO-PSICOLOGICI
Ciao bennyamber, sarebbe interessante se potessi dirci qualcosa di più della tua esperienza... di quale settore ti occupi, qual è l'azienda che ti ospita etc. Il punto è che un tirocinio dovrebbe rappresentare solo un periodo di formazione, in cui un giovane entra in contatto con una realtà lavorativa, prende confidenza con un tipo di mansione, cerca di inserirsi nel gruppo di colleghi, per poi eventualmente - se le cose filano per il verso giusto - arrivare a vedersi proporre un vero contratto di lavoro. Non dovrebbe né fare turni troppo lunghi, né essere caricato di eccessive responsabilità, ma solo seguire un progetto formativo affiancato da un tutor: perché appunto sta imparando, non prestando attività lavorativa vera e propria. Purtroppo però le aziende che ci marciano sono tante, e le continue segnalazioni che arrivano per esempio a questo forum non fanno che confermare che la realtà degli stage in Italia è diversa da come viene definita sulla carta. Spesso si usano tirocinanti per non assumere dipendenti, il che come si può facilmente intuire garantisce un bel risparmio per chi paga. Questa situazione poi si trasforma in un ricatto per chi ci finisce dentro, perché è chiaro che non è facile rinunciare a un'occupazione che ogni mese assicura un reddito, benché minimo, e che - pur di non restare a casa o rimettersi a cercare - si preferisce accettare condizioni poco dignitose. Quello che però devi sapere, cara bennyamber, è che tu puoi decidere di interrompere il tirocinio in ogni momento, la legge te lo consente (sempre che non vi siano espresse previsioni al riguardo nella convenzione di stage che hai firmato), e che non sei tenuta a fornire né spiegazioni né preavvisi. Magari guardati intorno, fortunatamente esistono anche aziende che si comportano bene. Ti consigliamo per esempio di dare uno sguardo ai nostri annunci di stage: provengono da aziende che fanno parte di un network selezionato e per questo definito "virtuoso". Offrono infatti vera formazione, rimborsi spese dignitosi e soprattutto garantiscono soglie minime di assunzioni post stage. Se vuoi saperne di più questo è il link: http://www.repubblicadeglistagisti.it/annunci/. Un caro saluto, e torna a raccontarci gli sviluppi!
Ultimo Post: 8 anni fa
Di: Redazione_RdS
STAGE DA STEP - MILANO
Ciao Pucca, a questo punto siamo curiosi: in cosa consisteva il tuo colloquio-fuffa di anni fa? In risposta a #post22725
Ultimo Post: 8 anni fa
Di: Redazione_RdS
Tirocinio e Naspi, va dichiarato all'inps?
Grazie mille, davvero. In risposta a #22722
Ultimo Post: 8 anni fa
Di: Nina17
Cambio misura garanzia giovani
Ciao, perché la decisione di cambiare la misura? Se la tua ragazza non è soddisfatta del tirocinio che le propongono e ha delle valide motivazioni per contestarlo, supponiamo possa farlo presente alla persona che segue il suo iter per vedere se è possibile trovare un'altra soluzione. Ma non sappiamo dirti se poi la sua richiesta sarà effettivamente assecondata. Così, di primo acchito, ci risulta difficile crederlo, visto che già di per sé trovare una misura per un candidato è un percorso abbastanza complicato. Facci sapere di più sulla tua storia, e un caro saluto
Ultimo Post: 8 anni fa
Di: Redazione_RdS
Garanzia Giovani: compenso
Ciao Stefa, per prima cosa non è ammissibile che un tirocinante sia sottoposto a ritmi "disumani" o a pesanti responsabilità nel corso della sua esperienza formativa, men che mai se si tratta di Garanzia giovani. Perché non è un lavoratore ma un giovane che sta imparando un mestiere. Dunque la prima cosa da fare è rivolgersi all'ente promotore per chiedere di correggere questa stortura, benché a suggerire questa impostazione sia il buon senso e non la normativa in sé, che non regolamenta gli orari da tenere durante uno stage. Puoi trovare maggiori dettagli nelle nostre faq: http://www.repubblicadeglistagisti.it/pages/faq/ Quanto al tuo quesito. Non possiamo sapere se la cifra sia netta o lorda e dovrai necessariamente chiedere conto a chi ti segue nel progetto. Nel caso però ti venissero scontate delle indebite trattenute Irpef, cioè se ti venisse corrisposto l'importo già tassato, e tu risultassi al di sotto della soglia tax free (di circa 8mila euro), è vero che avrai diritto a essere rimborsato di quelle somme sottratte comunicando i tuoi dati tramite la dichiarazione dei redditi. Perché - appunto - se il tuo reddito non supera un determinato tetto annuo, sei esentato dal pagamento dell'Irpef. Ti consigliamo di dare un'occhiata a questi nostri articoli che trattano l'argomento: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/dichiarazione-redditi-stagisti http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/rimborso-spese-per-lo-stage-bisogna-pagarci-le-tasse-risponde-un-commercialista-telematico Ma ti invitiamo anche a consultare un esperto sul tema, come un commercialista o un caf: solo loro potranno darti indicazioni certe in materia fiscale. Un caro saluto
Ultimo Post: 8 anni fa
Di: Redazione_RdS
Riconoscimento tirocinio in sede di concorso
In risposta a #22709Ciaooo. Commissione nazionale per il Diritto d' Asilo, Ministero dell'Interno. Spesso leggo in alcuni bandi l'assegnamento di punti a questo tipo di stage, generalmente intesi come stage presso pubbliche amministrazioni. Da quello che in modo illuminante mi dici capisco che dipende da situazione a situazione. In generale mi chiedevo la valenza curriculare di questo tipo di attività. Grazie :) :)
Ultimo Post: 8 anni fa
Di: Dario Sammarro