Dopo una triennale umanistica...
Salve a tutti, scrivo per un avere un consiglio. Sto conseguendo la laurea triennale in Filosofia: mi laureerò nei tempi, anche se ho perso precedentemente un anno per un importante lutto familiare e indecisione sul futuro. Non avrei intenzione di provare la strada dell'insegnamento, ma vorrei "rivalutare" questa triennale umanistica frequentando una specialistica di ambito diverso: in mente ho Economia del Turismo o Economia e Gestione dei Beni culturali. E' chiaro anche a me che il percorso potrebbe risultare piuttosto incoerente, e temo che questo possa tradursi in una mancanza di effettive competenze e professionalità. Pensavo comunque di privilegiare l'ambito di Estetica e quindi di occuparmi di questo nella tesi triennale, e contestualmente al corso di laurea approfondire la conoscenza delle lingue straniere. Sono solo ipotesi, forse anche sconclusionate, e per questo vorrei pareri sinceri da parte di chi ha più esperienza di me del mondo del lavoro. Mi conviene un percorso di questo tipo, oppure un percorso di cinque anni di studi filosofici, seguiti magari da un master di secondo livello che dia qualifiche più spendibili?
Ultimo Post: 10 anni, 4 mesi fa
Di: Virma
Mae-Crui e gli altri, la Conferenza delle università rimpiange gli stage gratuiti negli enti pubblici. Noi no
Da qualche settimana è online sul sito della Fondazione Crui un documento dal titolo Tirocini formativi, L’esperienza della Fondazione Crui, scaricabile da una pagina intitolata evocativamente «Tirocini nella PA: un’occasione perduta». Si tratta di un breve report a cura di tre dipendenti della Fondazione – Elena Breno, Francesca Romana Decorato e Moira Leo – che ripercorre l'esperienza della Conferenza dei rettori delle università italiane come promotrice di stage destinati a studenti universitari e neolaureati.Il documento, diciamolo subito, ha un obiettivo …
Ultimo Post: 10 anni, 4 mesi fa
Di: Eleonora Voltolina
Tirocini per traduttori (laureati) al Parlamento Europeo
Sto cercando di compilare il modulo di candidatura online e sono andata in crisi quando ho visto la sezione "IT skills": nella sezione c'è la voce "software"- e fin qui niente di preoccupante in quanto immagino basti indicare i software che si sanno gestire, per quanto mi resta il dubbio se si intenda software specifici per la traduzione- ma anche la voce "level": come si descrive il livello di competenza per un software? Uso definizioni un po' generiche come "beginner/intermediate/expert" oppure c'è un quadro di riferimento preciso? Io avrei l'ECDL a dire la verità, ma l'ho presa nel 2005, quindi ormai è preistoria, non so nemmeno se posso indicarla! Qualcuno sa aiutarmi? Grazie mille!
Ultimo Post: 10 anni, 4 mesi fa
Di: mtisano88
Master in Risorse Umane? Quale?
Al di là dei consigli, dipende dai tuoi interessi. Tra le risorse umane e il marketing c'è un pò di differenza. Io ho da poco conseguito un master in gestione delle risorse umane e ne sono rimasta contenta, i miei colleghi di corso un pò meno...ma credo che fossero veramente poco motivati!!! In ogni caso io mi sento di consigliare i master universitari e meno quelli degli istituti privati. Ma se c'è qualcuno che può affermare il contrario, sono interessata...
Ultimo Post: 10 anni, 4 mesi fa
Di: giulia_bar
MASTER HR
Ciao. Io ho conseguito a giugno un master in gestione delle risorse umane. I miei colleghi di corso lo hanno ritenuto inutile, a me invece è servito molto e piaciuto molto. Credo molto dipenda dall'interesse. Se hai intenzione di avviare questa carriera ti consiglio vivamente un master, perchè ti da l'impronta necessaria per cominciare. E' già difficile trovare un'azienda disposta a farti fare uno stage curriculare proprio durante un simile corso di studi, figuriamoci se i tuoi studi sono solamente affini all'argomento e non hai approfondito nulla. Poi molto dipende da dove abiti!!! Per quanto riguarda i costi...proprio economici non sono! Io ne ho fatto uno da 10.000€, ma con borsa di studio! Ce ne sono alcuni molto interessanti a costi contenuti. Un'ultima cosa: se puoi vai all'estero!!!
Ultimo Post: 10 anni, 4 mesi fa
Di: giulia_bar
stage e tirocinio-
Assolutamente sì. Passati i fatidici 12 mesi dal conseguimento del titolo, si possono attivare stage di inserimento (per inoccupati) o di reinserimento (per disoccupati). Entrambi possono avere una durata masima di 12 mesi.
Ultimo Post: 10 anni, 4 mesi fa
Di: giulia_bar
Tra uno stage e l'altro...quanto tempo?
Grazie della risposta. Vi racconto volentieri la mia condizione. Sto facendo uno stage in un'agenzia peril lavoro, iniziato come curriculare e proseguito come di reinserimento. E' però fine a se stesso, in quanto non c'è alcuna possibilità di reale inserimento. L'idea di interromperlo è sorta in quanto sto conducendo una selezione per un altro stage, nell'ufficio del personale di una grande azienda, al cui termine è previsto un contratto di apprendistato. Quindi a parità di condizioni durante lo stage, avrei maggiori possibilità future. Relativamente al soggetto promotore del potenziale nuovo stage non so ancora nulla.
Ultimo Post: 10 anni, 4 mesi fa
Di: giulia_bar
Jobs Act: cosa cambia in materia di stage?
Cara DreamTheater, no, confermiamo che è una bufala. Quel che finora ha fatto il governo Renzi in materia di lavoro (vale a dire solo il decreto legge Poletti, perché quello che si chiamerà "Jobs Act" e cioè il disegno di legge delega è ancora in discussione in Senato) non riguarda in nessun modo gli stage.
Ultimo Post: 10 anni, 4 mesi fa
Di: Redazione_RdS
stage curriculare- rescissione
Cara Aciredef, uno stage prevede sempre l'esistenza di un soggetto ospitante (nel tuo caso l'azienda privata), un soggetto promotore e un documento che si chiama "convenzione di stage" e che ha al suo interno la descrizione del progetto formativo, il nominativo del tutor aziendale di riferimento e del tutor del soggetto promotore, oltre che la data di inizio e di fine del periodo di stage, più eventualmente anche altri dettagli come l'entità dell'indennità mensile o la presenza di altri benefit. Dunque, se tu desideri abbandonare lo stage prima della sua fine "naturale", basta che tu avvisi i tuoi 2 tutor, quello dell'ente ospitante e quello dell'ente promotore; meglio se per iscritto, dunque attraverso una mail. Se vuoi puoi spiegare anche il motivo dell'interruzione, ma non sei tenuta a farlo. Non vi è nemmeno l'obbligo di "preavviso", dunque si può anche abbandonare lo stage da un giorno all'altro, anche se ovviamente è meglio per tutti avvisare con almeno una settimana di anticipo, per rispetto del soggetto ospitante. Noi della Repubblica degli Stagisti consigliamo sempre, comunque, a ciascun giovane che abbia fatto uno stage di redigere una breve relazione per l'ente promotore, raccontando l'esito dello stage, sopratutto se il motivo dell'interruzione anticipata è da individuarsi in una scarsa qualità della formazione ricevuta o in qualche altro serio motivo di scontentezza per l'accoglienza messa in atto dal soggetto ospitante. In questo modo, se c'è qualcosa che è andato storto, il soggetto promotore potrà prendere i suoi provvedimenti e magari evitare di inviare altri stagisti in quella stessa realtà.
Ultimo Post: 10 anni, 4 mesi fa
Di: Redazione_RdS
Al Consiglio dell'Ue cento stage da mille euro al mese
Non solo Commissione e Parlamento europeo. Anche altre istituzioni europee di Bruxelles aprono le porte all'esercito di giovani europei in cerca di stage remunerati. Tra queste il Consiglio dell'Unione europea, ovvero l'organo presso cui «i ministri provenienti da ciascun paese dell'Ue si riuniscono per adottare leggi e coordinare le politiche», come lo definisce il sito. Sono un centinaio i posti per un tirocinio in questo «polo decisionale essenziale per l'Ue» che «negozia e adotta la nuova legislazione dell'Unione, la adatta, …
Ultimo Post: 10 anni, 4 mesi fa
Di: Ilaria Mariotti