ItaliaCamp cerca idee per start-up, le migliori voleranno negli Usa

Riccardo Saporiti

Riccardo Saporiti

Scritto il 31 Lug 2013 in Approfondimenti

Le prime due edizioni hanno raccolto 2.300 idee, delle quali una cinquantina si sono trasformate in start-up.Stagisti La terza promette di selezionarne un massimo di 20 e di presentarle a febbraio 2014 di fronte ad una platea di potenziali investitori a Washington e a New York. Inizialmente in scadenza per il 5 agosto, sono stati prorogati al 28 ottobre i termini per partecipare al concorso “La tua idea per il Paese”, promosso dall'associazione ItaliaCamp con il supporto della Presidenza del Consiglio dei ministri e da una serie di aziende.
La partecipazione, ad oggi sono più di 300 gli iscritti, è consentita sia a persone fisiche che a persone giuridiche che abbiano idee legate al miglioramento della qualità della vita dei cittadini. I campi di applicazione sono diversi: si va dal lavoro alle pubbliche amministrazioni, dall'ambiente all'energia, dalle infrastrutture alla finanza, dalla cultura al sociale. Già da fine marzo, quando il bando ha preso il via, l'associazione ha organizzato su tutto il territorio nazionale dei BarCamp, appuntamenti durante i quali a chiunque è stata data la possibilità di presentare la propria idea. Le più interessanti sono state invitate ad iscriversi al portale dedicato al concorso, pubblicando una descrizione del progetto preferibilmente in inglese. La procedura aperta anche comunque a coloro che non hanno avuto modo di prendere parte a questo tipo di eventi, e che certifica la partecipazione al concorso.
L'iniziativa, come detto, coinvolge una serie di imprese, a cominciare dai soci fondatori di ItaliaCamp: Alitalia, Enel Green Power, Ferrovie Italiane, Poste Italiane, Rcs Mediagroup, Sisal, Terna, Unipol e Wind. L'edizione di quest'anno vede però anche la partecipazione di Axa, Eni e Total Erg. L'associazione ItaliaCamp è guidata da Fabrizio Sammarco [foto in alto], intraprendente 32enne, e ha come presidente onorario Antonio Catricalà, mentre la fondazione che la affianca è presieduta da PierLuigi Celli.Stagisti «Il nostro obiettivo è quello di collegare quanti hanno buone idee con coloro che hanno la forza economica, culturale e politica di realizzarle», spiega Sammarco alla Repubblica degli Stagisti.
La vincitrice della prima edizione fu Remocean, spin-off del Cnr di Napoli che si occupa di sicurezza nella navigazione che a maggio dello scorso anno ha visto entrare nel proprio capitale sociale con uno stanziamento da 950mila euro Atlante Ventures Mezzogiorno, fondo di venture capital del gruppo Intesa Sanpaolo. E a dicembre dello scorso anno è stata coinvolta dalla Regione Toscana nelle operazioni di recupero della Costa Concordia, arenata di fronte all'isola del Giglio. Sempre la prima edizione ha premiato Ecce customer, una piattaforma che permette alle imprese di monitorare le azioni dei clienti sulle pagine social aziendali. Questa realtà ha ricevuto a ottobre 2012 un finanziamento da 15 milioni di euro dal fondo Axel Johnson, il più grande investimento da parte di una realtà di New York in un'azienda di software italiana.
Ed è appunto negli Stati Uniti che la idee selezionate vengono accompagnate perché possano presentarsi di fronte ad un gruppo di investitori. «La nostra missione internazionale sarà un piacevole confronto tra l'allievo ed il maestro, visto che il barcamp nasce in America. ItaliaCamp è stata tra le prime realtà ad importare la metodologia nel 2009, dimostrando come sia possibile valorizzare buone pratiche internazionali nel nostro Paese». Ma non è paradossale che un'iniziativa supportata dalla Presidenza del consiglio favorisca la fuga dei cervelli? «La nostra è una missione "andata e ritorno"», ribatte Sammarco, «il nostro approccio è duplice: da un lato permettiamo a imprese e ideatori italiani di individuare la natura giuridica e manageriale per soddisfare le esigenze dei potenziali investitori americani, dall'altro di valorizzare le competenze del luogo in cui sono prodotte, ovvero l'Italia, fungendo da innovativi attrattori di investimenti».Stage
La selezione delle idee da presentare negli Stati Uniti si baserà su alcuni criteri e si svilupperà in due fasi successive. Innanzitutto si terrà conto della concretezza delle proposte, della loro sostenibilità, del grado di innovazione e della loro replicabilità a livello internazionale. Altro elemento che sarà tenuto in considerazione è la possibile ricaduta a livello occupazionale e di sviluppo dei territori interessati dallo sviluppo dei singoli progetti.
La prima selezione sarà effettuata da un gruppo di valutazione preliminare costituito dall'associazione ItaliaCamp, che effettuerà le verifiche formali controllando che l'idea sia stata proposta correttamente e soprattutto che i proponenti non abbiano ricevuto condanne passate in giudicato né abbiano rapporti di parentela con i membri del comitato scientifico. Sarà poi quest'ultimo a prendersi in carico la seconda fase, in cui verrà fatta la selezione sulla base dei contenuti delle idee pervenute. L'obiettivo è quello di selezionare, entro il mese di settembre, i venti vincitori che saranno poi nell'ambito di due eventi che si svolgeranno rispettivamente a Washington e a New York nel febbraio del prossimo anno. E saranno inviate a potenziali investitori perché le valutino e decidano eventualmente di sostenerle a livello economico. Con l'auspicio che almeno le 20 idee scelte per la presentazione americana riescano a concretizzarsi dando vita ad una start-up.

Riccardo Saporiti
startupper@repubblicadeglistagisti.it
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