Aspiranti startupper a caccia di finanziamenti? Ecco bandi e concorsi da non perdere

Annalisa Ausilio

Annalisa Ausilio

Scritto il 19 Feb 2013 in Approfondimenti

Dall’idea all’impresa sola andata. Un viaggio non privo di ostacoli soprattutto nella fase di ricerca dei finanziamenti. La Repubblica degli Stagisti ha raccolto in una rassegna bandiche offrono attività di tutoraggio e capitale da investire per dar vita a una start-up.
L’Ordine dei giornalisti del Veneto, con la collaborazione Venezi@opportunità, l’Azienda speciale della CCIAA di Venezia nata nel 2010 con lo scopo di favorire la commercializzazione delle produzioni locali e offrire formazione,  fornisce una serie di servizi per permettere a giornalisti under 40 iscritti all’albo regionale di aprire imprese giornalistiche (testate, agenzie o uffici stampa, trasmissioni radiofoniche o web tv e service in formato cartaceo o online) o progetti editoriali. Una «cassetta degli attrezzi» si legge nel bando, un percorso suddiviso in 5 tappe obbligate che va da un laboratorio di formazione all’erogazione di 20mila euro a fondo perduto. Gli aspiranti startupper dovranno inviare il loro progetto compilando un form online entro venerdì 1 marzo 2013. Una commissione composta da un membro dell’Ordine dei giornalisti del Veneto, un rappresentante di Venezi@opportunità e un giornalista esperto di impresa e nuovi media, selezionerà le 20 proposte che accederanno alla fase 2 del progetto: 32 ore di lezioni per redigere il business plan con nozioni di organizzazione aziendale, marketing e comunicazione. Dopo aver partecipato al laboratorio che si svolgerà fra marzo e aprile a Marghera (Venezia), i giornalisti potranno usufruire di consulenza per individuare ulteriori finanziamenti e analizzare la fattibilità del progetto imprenditoriale. A questo punto non resta che aprire l’impresa con sede operativa nella regione Veneto e fare domanda - entro il 31 gennaio 2014 - per accedere al finanziamento. Sulla base della validità tecnico-economica dell’attività imprenditoriale e del business plan, la commissione potrà decidere di dividere il contributo di 20mila euro fra più progetti o destinarlo ad una sola impresa editoriale. «La nostra intenzione è quella di destinare il finanziamento a progetti editoriali che riescano a trovare spazio sul mercato», spiegano dall’Ordine dei Giornalisti del Veneto. Consapevoli della crisi dell’editoria, l’ente prediligerà le domande «supportate da un valido piano imprenditoriale». Le 20 proposte che accederanno al progetto saranno quindi quelle che coniugheranno una buona idea editoriale a un concreto progetto di impresa. «Il grado di fattibilità sarà un elemento determinante perché è necessario avere non solo competenze giornalistiche o editoriali ma è cruciale una formazione imprenditoriale. Assistiamo sul nostro territorio alla chiusura di tante testate e emittenti televisive locali ma crediamo che progetti basati su un solido business plan possano nascere anche in un periodo di chiusure e licenziamenti».
Per maggiori informazioni: segreteria [chiocciola] ordinegiornalisti.veneto.it o servizionuovaimpresa [chiocciola] ve.camcom.it
Se invece si è un cervello con un’idea stanco di essere in fuga, la regione Umbria, con la collaborazione dell’Aur (Agenzia Umbria Ricerche) e Servizio emigrazione della regione Umbria, promuove, con il co-finanziamento del Fondo Sociale Europeo, «Brain Back» un concorso di idee imprenditoriali per favorire il ritorno di emigrati umbri nella regione d’origine. Studenti e lavoratori domiciliati o residenti all’estero da almeno 24 mesi hanno tempo fino al 30 maggio 2013 per presentare il progetto di una start-up o di attività di lavoro autonomo e beneficiare di un incentivo che può arrivare a 20mila euro. Il contributo andrà a coprire spese notarili e di registrazione, fidejussione bancaria/assicurativa, consulenza legale o amministrativa e investimenti in beni materiali, macchinari o attrezzature, o immateriali come software, licenze o brevetti. A valutare le proposte, sulla base del profilo degli aspiranti imprenditori e della fattibilità del progetto, sarà una commissione nominata dal direttore dell’Aur che dividerà i 200mila euro a disposizione fra i progetti ammessi a finanziamento. Entro tre mesi dall’erogazione del contributo gli startupper registreranno l’impresa, che dovrà avere ovviamente sede legale e operativa in Umbria, impegnandosi a mantenerla attiva per almeno 5 anni altrimenti dovranno restituire l’incentivo. Per la preparazione delle domande di accesso al finanziamento, gli aspiranti imprenditori potranno usufruire di un servizio di orientamento e tuturaggio da parte di Associazione Forma.AZIONE s.r.l., una società di servizi di formazione professionale e consulenza nell’area risorse umane e organizzative con sede a Perugia. Per saperne di più sul progetto «Brain Back»: info [chiocciola] brainbackumbria.eu.
stage lavoroUn altro finanziamento di 200mila euro per sostenere progetti imprenditoriali a carattere innovativo sta alla base del bando promosso dalla Camera di commercio di Pavia e rivolto a imprese costituite a partire da  giugno 2012, a spin off accademici e industriali o a attività imprenditoriali da registrarsi entro 90 giorni dall’erogazione dei finanziamenti a fondo perduto. Le imprese, che devono avere sede operativa a Pavia, possono presentare entro il 30 aprile 2013 una dettagliata relazione che illustri il progetto di impresa, il preventivo delle spese, il business plan e la  domanda per accedere ai contributi. Il finanziamento andrà a coprire il 50% delle spese sostenute per la realizzazione del progetto imprenditoriale assegnando a ogni impresa fino a un massimo di 20mila euro. Il contributo totale di 200mila euro sarà quindi diviso fra le start-up ammesse al finanziamento. L’incentivo, erogato solo per le aziende che prevedono una spesa totale non inferiore a 5mila euro, potrà coprire investimenti materiali e immateriali, acquisizione di servizi, spese di costituzione e promozionali. Esclusi dal finanziamento i canoni di leasing, la retribuzione del personale e i costi relativi alle utenze e manutenzione ordinaria dei locali. Il comitato tecnico e di valutazione, nominato dal segretario generale della Camera di commercio, valuterà le proposte progettuali sulla base del potenziale di crescita e del grado di sostenibilità e innovatività del progetto. 
Per informazioni studi[chiocciola]pv.camcom.it


Annalisa Ausilio


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