Reinventarsi a trentanni
Cara vicky, vogliamo rassicurare te come tutti quelli che ci scrivono post simili: 30 anni non è assolutamente un'età troppo avanzata per reinventarsi, c'è chi lo fa a 40 o a 50. Al netto di tutte le variabili che influiscono sul percorso lavorativo di ognuno, che spesso rendono imprevedibile l'esito finale, l'importante dal nostro punto di vista è perseverare verso un determinato obiettivo. Un atteggiamento che di solito ripaga in termini professionali. Premesso questo, si dice da più parti e ormai da tempo che le aziende siano sempre più in cerca di professioni digitali. Noi ti giriamo un nostro articolo un po' datato (questo: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/tra-i-mestieri-piu-richiesti-grafici-e-ingegneri-del-web-ma-non-ce-ne-sono), che già parlava di questa situazione, anche se indicava tra i mestieri più cercati alcune figure lontane dal tuo percorso. Non abbiamo articoli aggiornati in questo senso, ma quella del social media marketing è senz'altro una strada che promette sbocchi in questo momento storico. Ne abbiamo parlato anche qui: http://www.articolo36.it/articolo/lavoro-e-professioni-nellera-dei-social-media-rapporto-in-lento-divenire. In bocca al lupo per tutto e un caro saluto
Ultimo Post: 8 anni, 6 mesi fa
Di: Redazione_RdS
Stage Danone
Ciao a tutti, Vi scrivo di nuovo per chiedervi lumi riguardo lo stage offerto dalla Danone publicato un mese fa su questo portale. Io mi sono iscritto sul sito della Danone tuttavia ad oggi la mia application risulta ancora in progress e non sembra ci siano sviluppi. qualcuno sa dirmi come funziona sta cosa? Devo già rinunciare all'idea che faranno mai una selezione o cosa? Per altro era una posizione aperta solo per l'Italia mah..
Ultimo Post: 8 anni, 6 mesi fa
Di: paolo900
iscritto al progetto garanzia giovani lazio
vi mando la mia storia originale Mi chiamo Danilo Massimi, ho 25 anni, abito a Nettuno in provincia di Roma e mi sono diplomato nel 2009 presso Istituto Tecnico Industriale Statale Luigi Trafelli. Vengo subito al dunque: sono un ragazzo che ha problemi disabilità, in quanto invalido civile (al 74%) a causa di un ritardo mentale e problemi di vista. Quando sono uscito dalla scuola, avevo necessita di lavorare, ma, nonostante i tanti colloqui realizzati, mai nessuna azienda mi ha preso in considerazione, anche se le aziende hanno l’obbligo di assumere un disabile (legge 68).A Settembre 2010 inizio a lavorare con una Cooperativa Sociale come assistente disabile nella scuola per un anno con un contratto a progetto, ma è solo un’illusione e a Giugno dell’anno successivo, mi mandano via.Inizia cosi il mio purgatorio: rimango fermo per ben tre anni, fino al 2014, perché nessuna azienda mi considera viste le mie incapacità fisiche. Tutto quello che riesco a fare in tre anni, è un piccolo lavoro socialmente utile, come giardiniere, con il comune di Nettuno per tre mesi.Poi la speranza. Scopro su internet l’inizio (dal 1 maggio) del progetto Garanzia Giovani attivato anche dalla Regione Lazio, grazie allo stanziamento di fondi europei, cosi’ decido di iscrivermi e il mese successivo mi chiama il centro impiego per firmare il patto di servizio promettendomi di trovarmi un impiego nei successivi quattro mesi.Ma i quattro mesi successivi trascorrono con un solo colloquio dal quale vengo ancora scartato, quindi, stanco di promesse, a Novembre 2014 decido di rivolgermi all’agenzia Gi Group per trovare un tirocinio ma in quattro mesi non ricevo nulla, nemmeno una proposta, nemmeno un colloquio. Le aziende mi scartano sempre per la mia disabilita e anche Gi Group mi abbandona.Non mi sono mai sentito cosi solo, quindi cerco di reagire e a Febbraio 2015 chiamo alla Regione Lazio e faccio un casino. Mi richiama quindi il centro impiego, mi cancella dal precedente patto di servizio e mi riscrive per farmene uno nuovo. Mi propone di andare a fare un colloquio con un supermercato Conad ma anche li vengo scartato per l’invalidità.Ormai la situazione appare disperata, il centro impiego mi indica Saip Formazione S.r.l. di Latina, con la quale a Marzo 2015 comincio un corso di orientamento di otto ore.Qualcosa sembra muoversi: a Giugno 2015 inizio un tirocinio con una cooperativa sociale dentro un parco pubblico che termina però a Novembre, sei mesi prima del previsto, a causa del fallimento della stessa cooperativa. A Dicembre mi riscrivo con Saip ma nulla… Il problema è sempre lo stesso: sono invalido. Le aziende non vogliono persone come me, non mi vogliono nonostante la legge mi dovrebbe tutelare, non mi vogliono nonostante i bonus di assunzione che potrebbero prendere, non mi vogliono nonostante il mio profilo con profilo “alto” dovrebbe consentirmi facilmente di trovare almeno un tirocinio da fare.E siamo a Marzo 2016. Sono ormai sette anni che cerco lavoro, mi sono messo in gioco in ogni modo. Credevo che Garanzia Giovani fosse finalmente un’opportunità concreta per potermi inserire nel mondo del lavoro, invece sono ancora qui, in attesa di una chiamata che non arriva mai e della prossima, inutile, promessa.
Ultimo Post: 8 anni, 6 mesi fa
Di: massimi
Assenza dallo stage
Ciao Daniela, per gli stage purtroppo non esistono regole fisse per quanto riguarda orari e erogazione del rimborso spese per i giorni o i periodi di assenza. Diciamo che in linea di massima - per quanto riguarda il primo aspetto - ci si basa di solito sul buon senso, che suggerisce di far sì che l'orario dello stagista si allinei a quello aziendale e di evitare di fargli fare turni troppo pesanti. Per quanto riguarda l'indennità, l'ente ospitante può decidere di sospenderla per i giorni di assenza senza per questo incorrere purtroppo in nessuna violazione di legge. A meno che nella convenzione di stage non sia specificato che invece quei giorni debbano essere pagati. Puoi trovare qui, nella nostra guida Best stage, tutte le informazioni dettagliate su questi aspetti: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/best-stage-2015-ai-blocchi-di-partenza. Per quanto riguarda invece l'aspetto più generale, cara Daniela, e cioè il fatto che tu sia stata inquadrata come stagista per fare la commessa, invece di essere assunta, noi della redazione della Repubblica degli Stagisti abbiamo qualche perplessità. Non siamo sicuri infatti che sia del tutto regolare - benché la prassi sia ormai invalsa - utilizzare lo strumento formativo dello stage per mansioni come quelle della commessa, per cui basterebbe un semplice periodo di prova, inserito già in un normale contratto di lavoro. Se poi, come ci racconti, i tuoi turni capitano "casualmente" sempre di sabato e domenica, facile pensare che dietro ci sia qualche furbetto che vuole risparmiare sullo stipendio dei dipendenti. Prendendo al loro posto degli stagisti. Ne abbiamo scritto almeno in un paio di articoli, che ti postiamo qui: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/stagisti-da-zara http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/stage-grande-distribuzione-abusi-continuano Speriamo di esserti stati utili e un caro saluto
Ultimo Post: 8 anni, 6 mesi fa
Di: Redazione_RdS
TIROCINIO EXTRACURRICULARE
Cara Laura, si prospetta come una situazione veramente poco limpida: uno stage e in contemporanea una collaborazione in linea teorica retribuita. Allora perché non assumerti direttamente? Se fai uno stage è perché devi formarti. Invece ti propongono in parallelo un piccolo contratto di lavoro per riconoscerti solo una piccola parte delle ore di lavoro. Quello che ti consigliamo Laura è di badare bene a ciò che ti propongono e al fatto che almeno ti sia assicurata una retribuzione (con versamento dei contributi, quindi non in nero) per questo periodo extra. Per il resto non possiamo dirti molto, nel senso che l'azienda - che finora si è rivelata poco rispettosa della normativa vigente - potrebbe decidere di applicarti qualsiasi modalità contrattuale. Valuta bene se in giro non possa esserci qualcosa di meglio. Un caro saluto e torna a farci sapere com'è andata a finire se hai voglia. In risposta a #post21839
Ultimo Post: 8 anni, 6 mesi fa
Di: Redazione_RdS
Certificazioni informatiche
Caro brokemolotov, è effettivamente un argomento nuovo, e ti ringraziamo per aver aperto questa discussione sul nostro forum. Noi in casi come questi consigliamo sempre di rivolgersi anche ai social network, che oltre a essere un grande collettore di informazioni di ogni tipo, hanno a disposizione i gruppi. E chissà che non ce ne sia qualcuno dedicato proprio a queste tematiche. Speriamo poi che al più presto qualcuno dei nostri lettori risponda al tuo quesito. Un caro saluto ps Per quanto riguarda le certificazioni informatiche, ti può essere d'aiuto anche la nostra sezione annunci, in cui le aziende afferenti al nostro network chiariscono i requisiti di selezione richiesti (spessissimo di stampo informatico). Eccola qui: http://www.repubblicadeglistagisti.it/annunci/
Ultimo Post: 8 anni, 6 mesi fa
Di: Redazione_RdS
magistrale dopo triennale in scipol
Buongiorno ragazzi e grazie per i vostri interventi. Rispondiamo subito a Shieldmaiden sui requisiti per l'accesso all'ordine dei giornalisti con un articolo che abbiamo in archivio, anche se un bel po' datato (è del 2010). Questo: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/tabella-iscrizioni-pubblicisti-ordini-regionali. Leggendolo Shieldmaiden puoi farti un'idea generale, ma non garantiamo sul fatto che dopo tutti questi anni le regole siano rimaste le stesse. Meglio verificare sentendo il tuo ordine regionale di riferimento. Quanto alla scelta del percorso di studi, caro gc, è molto difficile darti una risposta "giornalistica", nel senso che in questi casi fa molto più il passaparola, la voce di chi ci è passato, che gli articoli che produciamo, basati su informazioni più generalizzate rispetto alla tua richiesta, che è invece specifica. Ben venga dunque il dibattito. Detto questo, ci sembra interessante il parere di Shieldmaiden sulla maggiore efficacia di un master rispetto a una magistrale per l'indirizzo comunicazione. Questo perché in generale un master è sempre più orientato al mercato del lavoro rispetto all'università. Vi postiamo anche un paio di storie di stagisti da noi raccolte negli anni. Sono ragazzi con un percorso di studi simile al vostro che speriamo possano esservi di aiuto. Eccole qui, e un caro saluto: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/dura-vita-a-londra-grande-competizione-stage-gratuiti-testimonianza-shady-anayati http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/fabrizio-legrottaglie-ald-customer-care-apprendistato-it-project-analyst-indeterminato http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/alessandra-paolini-ex-stagista-giornalista-al-parlamento-europeo http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/testimonianza-mario-sgarrella-ex-stagista-commissione-europea-bruxelles In risposta a #post21831
Ultimo Post: 8 anni, 6 mesi fa
Di: Redazione_RdS
Stage?
Cara Blursa, quello degli stage nei negozi di abbigliamento o nei supermercati è un tema molto delicato a cui abbiamo dedicato un recente articolo, che puoi leggere qui: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/stage-grande-distribuzione-abusi-continuano (qui trovi invece qualcosa di un po' più datato: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/stagisti-da-zara, http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/stagista-perfavore-mi-affetta-due-etti-di-crudo). La questione che questa testata pone infatti è: siamo sicuri che per imparare a vendere sia necessario uno stage, che è uno strumento di formazione necessario a apprendere una professione? Per fare la commessa non basterebbe un normale contratto di lavoro che già di per sé prevede un periodo di prova? Se poi neanche si fa fare allo stagista la mansione per la quale è stato inserito, e cioè vendere appunto, ma lo si relega a attività di basso profilo come sistemazione del magazzino, pulizie o simili, si può dire senza tema di smentita che si tratta di un abuso: invece di assumere un dipendente, si prende uno stagista e lo si paga circa la metà. E il fatto di lasciarti sola in negozio lo dimostra (quanto alla tua domanda, in teoria dovresti sempre essere affiancata da qualcuno, ovvero il tuo tutor aziendale, quindi non va proprio bene che lo facciano). Quindi che dire? Non è facile mollare un fisso mensile di 500 euro, soprattutto quando si devono affrontare delle spese costanti per mantenersi. Ma è importante prendere coscienza della situazione per quella che è. Visto che hai esperienza come commessa, continua a cercare e prova a trovare qualcuno che ti offra un vero contratto di lavoro. Questo è il nostro consiglio spassionato. Torna a raccontarci com'è andata a finire se vuoi. E un caro saluto
Ultimo Post: 8 anni, 6 mesi fa
Di: Redazione_RdS
Tirocinio settore creditizio/finanziario
Cara Dafne, il passaggio da università a mondo del lavoro è sempre traumatico, un po' in tutti i settori: in aula si studia di solito solo la teoria, mentre quello che c'è realmente da sapere per fare al meglio un mestiere si impara invece sul campo. E proprio a questo dovrebbero servire gli stage: a attutire il colpo, avvicinando a una determinata professione una persona preparata solo a livello teorico. Grazie però per questo post: ci offre lo spunto per aprire un dibattito su come funziona il comparto assicurativo/bancario. Speriamo che qualcuno dei nostri lettori ti risponda al più presto. In bocca al lupo e un caro saluto
Ultimo Post: 8 anni, 6 mesi fa
Di: Redazione_RdS
Come si diventa investigatori?
Ciao di nuovo Paolo, non ci siamo mai occupati di questo comparto direttamente, ma sì di settori in un certo senso attigui e che magari possono interessarti come le forze dell'ordine, su cui stiamo pubblicando in queste ore una lunga inchiesta che spiega come funzionano le varie ramificazioni e come ci si candida per i diversi profili (vedi qui http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/bando-30-tirocini-per-i-mestieri-darte-made-in-italy e qui http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/carriera-nella-polizia-di-stato-come-candidarsi). E poi ci sono gli stage all'Interpol, di cui parlavamo nel post precedente. Un caro saluto
Ultimo Post: 8 anni, 6 mesi fa
Di: Redazione_RdS