Ancora pochissimi giorni per candidarsi a uno dei tirocini più esclusivi attualmente sul mercato: quelli al Fondo Monetario Internazionale di Washington, l'ente che si occupa di «garantire la stabilità del sistema monetario internazionale» e «la salute dell'economia mondiale», si legge sul sito. Le selezioni dei circa 50 trainees ammessi ogni anno scadono il 23 febbraio, mentre le partenze per il tirocinio sono a giugno (in genere, è specificato sul sito, le date sono il 23 giugno e il 7 luglio, ma si tratta di riferimenti puramente indicativi da riconfermare di volta in volta). La durata varia dalle dieci alle tredici settimane, quindi da un minimo di due mesi e mezzo a un massimo di poco più di tre. Tra gli aspetti che più spiccano del programma, c'è senz'altro quello finanziario: il rimborso è pari a circa 3600 dollari al mese (sulle faq del sito definito infatti un «competitive salary»), l'equivalente di 2600 euro al mese, più una parziale assicurazione medica. Molto di più di uno stipendio medio italiano. E una cifra talmente elevata che l'ufficio stampa del Fmi preferisce non confermare alla Repubblica degli Stagisti trincerandosi dietro ragioni di privacy (mostrando così, però, una politica di scarsa trasparenza), ma che risulta anche da altre fonti ufficiali come il sito del Dipartimento per le Politiche sociali delle Nazioni Unite. A parte vengono riconosciuti anche i rimborsi per i viaggi di andata e ritorno verso Washington. Per l'alloggio bisogna invece organizzarsi in modo autonomo, anche se l'ente garantisce un aiuto nella ricerca di una sistemazione.
Per potersi candidare i requisiti sono doppi. Da un lato i tirocini vengono offerti a studenti di dottorato (Phd) in Macroeconomia o materie affini al primo o secondo anno, quindi ancora 'studenti' a tutti gli effetti, con età inferiore ai 32 anni all'inizio del tirocinio, una eccellente padronanza dell'inglese e altrettanto buone competenze informatiche. Dall'altra invece ci sono chance anche per semplici laureandi alla specialistica, non più grandi dei 28 anni, anche qui con una conoscenza ottima della lingua e dell'informatica. Un filone parallelo è quello per la ricerca di un intern nel settore Legal, che deve essere laureato in Giurisprudenza e con meno di 28 anni.
Di cosa si occupano gli stagisti del Fondo Monetario Internazionale? «I progetti assegnati loro cambiano di anno in anno» è precisato nella presentazione del programma, ma a titolo di esempio si possono citare gli argomenti trattati nel 2013: le risposte dei mercati alle politiche messe in campo per risolvere la crisi finanziaria globale, l'integrazione finanziaria e la ciclicità dei flussi di capitale, gli effetti delle liberalizzazioni del conto capitale nei paesi a basso reddito e via dicendo. Una volta spedita l'application form, si riceve alcuna notifica di ricezione, ma solo i candidati finalisti verranno contattati per una successiva valutazione. Gli aspiranti stagisti sono comunque avvisati: «le selezioni sono altamente competitive».
Per il futuro degli stagisti all'Fmi, le prospettive possono anche essere rosee. Non nel senso che l'assunzione sia certa, ma nell'ottica del cosiddetto 'Economist Program', un progetto per reclutare talenti under 33, e rispetto a cui l'internship rappresenta un lasciapassare.
Di tutt'altro tenore invece, per chi fosse in cerca di tirocini rimborsati all'estero di stampo linguistico-letterario, quelli al Centro Europeo di Lingue Moderne (Ecml) - con sede nella cittadina storica di Graz, in Austria - un distaccamento del Consiglio Europeo che si occupa di promuovere le politiche europee per l'educazione linguistica. Si tratta di un ente minore, con uno staff di soli otto membri fissi, da cui si desume che non siano molti i tirocinanti ammessi a ogni sessione. Il programma si svolge due volte l'anno ed è semestrale. Per chi si candida alle selezioni attuali, la cui scadenza è il 28 febbraio, la partenza è prevista per luglio (e la fine a dicembre). L'application si fa online, e non sono accettati curriculum in formato europeo. I rimborsi non sono molto elevati ma comunque accettabili: 720 euro al mese, da cui viene detratta l'assicurazione (pari a circa 20 euro mensili), senza però coperture delle spese di andata e ritorno.
Per quanto riguarda l'alloggio, esiste però una via preferenziale. Il centro ha infatti una convenzione con alcune residenze studentesche dove – è scritto sul sito – risiede la maggior parte dei tirocinanti.
I requisiti per partecipare non sono fissi, ma cambiano a seconda di uno dei dipartimento di destinazione, come spiegato qui: amministrazione, sito web, logistica e documentazione. Tuttavia per tutti e quattro i casi è necessaria la conoscenza dell'inglese e del francese (il tedesco è solo un di più, anche se è la lingua parlata nella città sede della struttura), essere studenti universitari o laureati, e in generale skill quali competenze informatiche, flessibilità e accuratezza. La settimana lavorativa è full time (per la precisione di 38 ore e 45 minuti), con dodici giorni di vacanza spalmati sui sei mesi.
Curioso poi che tra gli ex stagisti che raccontano la loro esperienza la maggior parte provenga da Paesi dell'est. Questo perché il centro aderisce al Council of Europe parcial agreement, una convenzione tra trentadue Stati membri di cui fanno parte tra gli altri Paesi come Francia, Germania, Austria, Spagna, Irlanda Danimarca, Bosnia, Croazia, Repubblica Ceca, Estonia, Romania, Lituania, Slovenia, Montenegro e altri. L'Italia però è esclusa. Il che non vuol dire che non ci si possa candidare, ma semplicemente che la priorità «è data agli originari di questi altri Stati», chiariscono le informazioni fornite sul sito.
Quanto al processo di selezioni, solo i tirocinanti prescelti riceveranno una lettera di accettazione da parte dell'Ecml, in cui saranno indicate le condizioni dello stage che spetta al candidato sottoscrivere.
Oltre al potenziamento delle conoscenze linguistiche e all'esperienza in un ambiente multiculturale, non c'è però da aspettarsi una futura carriera all'interno del centro. O almeno così si direbbe dai racconti degli ex pubblicati sul sito: tutti entusiastici, ma nessuno di questi parla di un inserimento post stage.
Ilaria Mariotti
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