Un'azienda - enorme e “para pubblica” - che dichiara di voler fare la sua parte per rilanciare l'occupazione giovanile in Italia, ritirando fuori però un progetto vecchio di un anno, per il quale le candidature si sono chiuse sei mesi fa. Il ministero del Lavoro che annuncia ufficialmente un protocollo di intesa con questa realtà aziendale, dimenticando però di dare i numeri precisi delle posizioni di stage e di lavoro aggiuntive che essa aprirà. Due fattori che hanno destato l'attenzione della Repubblica degli Stagisti, che ha deciso di approfondire la questione.
Protocollo di intesa. Qualche giorno fa sul sito del Ministero del lavoro è apparsa una news sulla Youth Guarantee, ancora oggi presente in homepage. La news è intitolata «Garanzia Giovani: al via azioni per promuovere l'occupazione giovanile»: cliccandoci sopra, si scopre che si tratta di un protocollo di intesa tra i Ministeri del lavoro e dell'Istruzione, Confindustria e Finmeccanica con l'obiettivo di mettere in atto «un insieme di azioni per promuovere l'occupazione giovanile nell'ambito del Piano nazionale per la "Garanzia per i giovani", attraverso un coinvolgimento attivo del mondo imprenditoriale». Finmeccanica è un colosso industriale che opera nel settore dell'alta tecnologia; ha 67mila dipendenti in tutto il mondo, di cui la maggior parte impiegati nel settore dell'Elettronica per la difesa e la sicurezza con le società Drs Technologies e Selex ES - che insieme occupano oltre 25mila persone - e nella AgustaWestland che con i suoi 13mila dipendenti produce elicotteri.
Emerge dal comunicato stampa, dunque, che il ministero del Lavoro ha contattato Finmeccanica chiedendo un contributo concreto per far partire la Garanzia Giovani. Che in effetti ha estremo bisogno del contributo del tessuto imprenditoriale italiano: perché se le aziende non aprono le porte ai giovani, ahinoi, ci sarà poco da garantire. Il protocollo, si legge, mira a «promuovere programmi di responsabilità sociale d'impresa orientati all'attivazione, alla formazione e all'occupazione delle giovani generazioni, a partire dall'esperienza concreta del progetto "1000 giovani per Finmeccanica"».
Iniziativa già conclusa. Attenzione però: "1000 giovani per Finmeccanica" non è una iniziativa nuova, come si potrebbe pensare, un progetto ad hoc basato sulla Garanzia giovani e in procinto di essere avviato. Al contrario, è una campagna di recruiting già conclusa - il periodo utile per inviare le candidature era dal luglio all'ottobre 2013 - finalizzata «alla selezione e all’inserimento, entro il 2014, di circa 1.500 giovani under 30 in possesso di diploma o laurea in discipline tecnico-scientifiche, per svolgere attività a contenuto tecnologico e industriale nelle diverse società Finmeccanica presenti in Italia». E qui una prima domanda nasce spontanea: le posizioni aperte sono 1000 o 1.500? La differenza è notevole, e non si capisce quale dei due numeri sia quello corretto. In ogni caso la campagna ha permesso al gruppo di raccogliere oltre 56mila domande: «un vero e proprio esercito di giovani ha risposto con entusiasmo alla ‘chiamata per l’occupazione’ di Finmeccanica» si legge sul sito dedicato. «Oggetto del reclutamento sono le figure professionali maggiormente ricercate dalle società del Gruppo», qualche esempio: progettista hardware e software per l'area Ingegneria e progettazione; addetto al montaggio e operatore macchine utensili per l'area Produzione e gestione supply chain; sales manager per l'area Sviluppo business e vendite; fino al classico project manager per l'area Gestione progetti.
Nessun nuovo posto in relazione alla Youth Guarantee. L'iniziativa "1000 giovani per Finmeccanica" è dunque già bella che avviata, ed è sicuramente ammirevole in quanto apre nuove opportunità per molti giovani. Ma di fatto non creerà nuove posizioni nell'ambito della Youth Guarantee italiana: «Finmeccanica ha avviato la selezione e il recruiting delle 1500 figure ricercate; diverse società del Gruppo stanno infatti progressivamente attingendo dal bacino delle candidature pervenute per i nuovi inserimenti». È bene tenerlo a mente, perché altrimenti qualcuno potrebbe pensare che questa iniziativa sia il frutto di un accordo con il ministero del Lavoro, insomma qualcosa di direttamente conseguente dall'avvio della Garanzia Giovani in Italia. Invece no, anche se a ben guardare le parti interessate cercano di spingere un po' verso questa interpretazione: «Con il progetto “1000 giovani” Finmeccanica, tra i primi in Italia, si è fatta testimone e interprete delle raccomandazioni dell’Unione Europea in tema di giovani e occupazione, la Youth Guarantee. L’iniziativa è stata infatti concepita non solo come campagna di reclutamento rivolta a candidati con profili tecnici under 30, ma anche come azione sistemica di orientamento dei giovani al lavoro e alla formazione». Obiettivo: «attivare un circolo virtuoso che, partendo da una grande realtà internazionale, ma dal cuore italiano, si diffondesse e fungesse da stimolo, anche grazie a partnership istituzionali, alle altre realtà industriali del nostro Paese, prime tra tutte quelle facenti parte della filiera produttiva» si legge sul sito di Finmeccanica.
Comunque, in concreto, cosa prevede il protocollo di intesa? La prima voce si intitola «Azioni in materia di tirocini» e recita: «Il Gruppo Finmeccanica si impegna a realizzarne un numero significativo nelle proprie realtà operative; a favorire l'attivazione dell'offerta di tirocini in tutta la filiera e le società contigue al Gruppo». Ma che vuol dire «numero significativo»? Questo è un punto importantissimo da focalizzare. «Significativo» è un aggettivo che di per sé non definisce niente, non ha alcun valore se non basato su una piattaforma comparativa.
Tirocini in Finmeccanica, poca trasparenza. Si sa che Finmeccanica già da anni ha l'abitudine di realizzare tirocini all'interno delle sue società. Quanti, però, non è dato saperlo. Il che è grave sopratutto perché impedisce di valutare appieno l'aggettivo «significativo». Se per esempio Finmeccanica già attivasse in media 500 stage all'anno nelle sue varie società, e anche nel 2014 ne attivasse 500-550, tale numero non sarebbe affatto «significativo»: perché vorrebbe dire da parte sua aver semplicemente ripetuto, o solo in minima parte ampliato, la consueta policy in materia di stage. Inoltre, quali saranno le condizioni offerte agli stagisti? Finmeccanica ovviamente prevede l'erogazione di un rimborso spese forfettario a favore dei propri tirocinanti: ma di quale ammontare? Su alcuni siti - ammesso che siano affidabili - si legge che l'emolumento solitamente offerto dalle aziende del gruppo varia da 500 a oltre 1000 euro al mese, ma nel protocollo siglato con il ministero del Lavoro di questo aspetto non vi è traccia.
Tirocini solo per neolaureati? E con quali possibilità di assunzione? Un'altra questione importantissima: questi stage di quale tipologia saranno? Si tratterà di tirocini di formazione e orientamento, riservati a chi ha concluso gli studi da meno di 12 mesi, oppure di tirocini di inserimento (modalità ben più coerente con le finalità della Garanzia Giovani) aperti a tutti gli inoccupati e disoccupati che hanno sorpassato la linea dei 12 mesi dal diploma o dalla laurea? E infine, qual è la propensione di Finmeccanica all'assunzione? Questo dato si potrebbe facilmente agganciare alla percentuale media di assunzione post stage basata sui dati degli anni precedenti. In particolare, basterebbe che Finmeccanica dicesse quanti stagisti ha accolto nel 2012 e nel 2013 e a quanti di essi ha proposto un contratto di lavoro al termine dello stage. Semplici dati che testimonierebbero la trasparenza dell'operazione: dati che però al momento mancano, e che - cosa ben più grave - il ministero del Lavoro si è ben guardato dal chiedere a Finmeccanica di rendere noti. Così come si è ben guardato dal richiedere un impegno sul l'assunzione di una certa percentuale di stagisti: limitandosi a promettere che «il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali e Confindustria» - attenzione a questo passaggio, Finmeccanica è scomparsa - «si impegnano a condividere ogni iniziativa per promuovere il tirocinio quale strumento per l'avvicinamento e l'inserimento dei giovani al mondo del lavoro, in coerenza con quanto dettato dalla Commissione Europea con la Comunicazione sui tirocini di qualità».
Quanti apprendisti verranno assunti, non è dato sapere. Lo stesso discorso dei tirocini vale per l'apprendistato: il protocollo promette che «il Gruppo Finmeccanica e Confindustria si impegnano a promuovere il ricorso all'apprendistato nell'ottica della valorizzazione del capitale umano e dello sviluppo di talenti che possono contribuire a far crescere le imprese». Ma cosa vuol dire questa frase in soldoni? Il numero degli apprendisti che le società del gruppo Finmeccanica hanno assunto nel 2013, o nel 2012, è ignoto; così come non si sa quanti l'azienda si sia impegnata ad assumerne nel 2014.
Mail a 54mila giovani per promuovere la Youth Guarantee. Dulcis in fundo, per «non disperdere il patrimonio di professionalità e competenze dei giovani non selezionati nel suddetto programma o in analoghe iniziative future» il gruppo Finmeccanica si impegna «a segnalare a tali giovani l'opportunità di inserire il proprio curriculum vitae all'interno del portale nazionale "Cliclavoro" al fine di ampliare le loro possibilità di occupazione e di inserimento in percorsi di istruzione e formazione-lavoro, anche in relazione al Programma Garanzia per i Giovani». Cioè a mandare a tutti i 54mila non selezionati una mail invitandoli a iscriversi (sempre che l'età lo permetta, essendo la Garanzia Giovani limitata per ora agli under 25) al sito apposito per richiedere la fruizione della Garanzia.
I giovani chiedono trasparenza e opportunità. Questo primo protocollo di intesa con una delle più rilevanti realtà industriali del nostro Paese non parte dunque benissimo: all'insegna dell'opacità, senza un impegno su numeri precisi e azioni precise, mettendo nero su bianco solo vaghe promesse. Caro ministero, care aziende: queste operazioni poco trasparenti rischiano di produrre l'effetto opposto rispetto a quello che voi sperate. I ventenni italiani dalla Garanzia Giovani si aspettano prima di tutto, come abbiamo detto ormai fin troppe volte qui sulla Repubblica degli Stagisti, opportunità di lavoro, non blande forme di formazione o orientamento. E per quanto riguarda lo stage, esso può essere considerato una opportunità solo se si svolge a buone condizioni formative ed economiche, e se prevede una concreta possibilità di tramutarsi in un posto di lavoro. Tutto il resto, spiace dirlo, è parlarsi addosso.
Eleonora Voltolina
La precisazione di Finmeccanica [inviata alla redazione della Repubblica degli Stagisti giovedì 10 aprile 2014]
«Le selezioni del progetto “1000 giovani per Finmeccanica”, titolo evocativo di un’importante campagna di recruiting di respiro nazionale, continuano per tutto il 2014: Finmeccanica sta infatti ricercando altri 1000 ragazzi da inserire nelle proprie Società Operative, oltre ai 500 già assunti a fine 2013, essenzialmente attraverso gli istituti del tirocinio (prevalentemente di inserimento) e dell’apprendistato professionalizzante. Gli inserimenti proseguiranno anche oltre il 2014, raggiungendo quota 2mila nel 2015.
Il progetto è stato concepito non solo come iniziativa di reclutamento interno al Gruppo, ma anche come azione sistemica di orientamento dei giovani al lavoro e alla formazione, con la finalità di consolidarne le competenze e aumentarne le future opportunità di occupazione.
Coerentemente con questo intento, il Protocollo d’Intesa stipulato a Bari il 28 Marzo 2014 da Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, Confindustria e Finmeccanica, rappresenta un Accordo Quadro e si riferisce al più ampio impegno da parte del Gruppo di mettere “a fattor comune” del sistema industriale italiano esperienze, metodologie e database delle oltre 56mila candidature raccolte nell’ambito della campagna di recruiting, senza oneri né per i beneficiari, né per i sottoscrittori. Verrà data sistematica evidenza sui siti delle Istituzioni territoriali coinvolte delle azioni intraprese nell’ambito del Protocollo.
Ad oggi sono già stati avviati 3 progetti pilota in Piemonte, Lombardia e Puglia per dare una concreta opportunità di lavoro ai circa 20mila giovani che, pur corrispondendo ai profili tecnico-professionali richiesti, non verranno direttamente o indirettamente inseriti nel Gruppo Finmeccanica».
Per saperne di più su questo argomento, leggi anche:
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