Quanti sono: Molti, almeno rispetto ai posti disponibili: circa 2mila praticanti - distribuiti in 94 distretti notarili - a fronte di 4.723 notai attualmente in esercizio. Nell’aprile del 2008 il ministero della Giustizia ha disposto l’istituzione di 840 nuove sedi notarili. L’età media di ingresso nella professione notarile è fra i 27 e i 30 anni. Secondo il Consiglio nazionale dell’Ordine [nell'immagine, l'homepage del sito] la percentuale di donne rispetto al totale è in aumento e ha raggiunto il 28% del 2008 dal 17% del 1991. Anche il luogo comune della “ereditarietà” della professione sarebbe un mito da sfatare: oltre l’82% dei notai non è figlio di notaio.
Quanti diventano notai: Il concorso richiede una approfondita preparazione giuridico-fiscale: la selezione è dura e in media soltanto un aspirante su 15 riesce a superare l’esame. Gli ultimi due concorsi hanno assegnato 230 e 350 posti. Il numero e la residenza dei notai per ciascun distretto viene determinato dal ministero della Giustizia in base ad una tabella calcolata in funzione dell’esigenza di assicurare il servizio su tutto il territorio nazionale. La tabella viene aggiornata ogni 7 anni sulla base del numero degli abitanti (1 notaio ogni 7mila abitanti), della quantità e qualità degli affari, dell’estensione e delle caratteristiche del territorio e della mobilità. Il numero programmato, inoltre, consente allo Stato di effettuare controlli su chi esercita la professione.
Il praticantato: Per accedere alla professione notarile occorre la laurea in giurisprudenza. Nel 2006 è stata ridotta la durata del periodo di "pratica" da 24 a 18 mesi (di cui almeno un anno continuativamente dopo la laurea), con la possibilità di cominciarla già durante l'università. Almeno un anno di pratica deve essere svolto all'interno di uno studio notarile del distretto designato dal praticante, con il consenso del notaio stesso e con l'approvazione del Consiglio. Spetta al Consiglio notarile, su richiesta dell'interessato, la designazione del notaio presso cui effettuare la pratica, che va tassativamente completata entro 30 mesi dall'iscrizione. In caso di scadenza del termine, il periodo effettuato prima del conseguimento della laurea non è computato. Per i funzionari dell'ordine giudiziario e gli avvocati in esercizio da almeno un anno è prevista la possibilità di una pratica abbreviata a 8 mesi.
Le scuole di specializzazione: Attualmente sono attive su tutto il territorio nazionale 17 scuole gestite dai Consigli notarili e dai Comitati regionali (a Bari, Bologna, Cagliari, Sassari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Parma, Perugia, Roma, Teramo, Torino). La frequenza dei corsi, che durano in media due anni, non è obbligatoria. Esistono anche delle scuole post universitarie di specializzazione che possono essere frequentate da aspiranti notai, magistrati e avvocati.
Quanto guadagnano i notai: Nel 2006, stando ai dati dell’agenzia delle Entrate, il reddito medio dei notai in esercizio era di circa 400mila euro l’anno. In seguito alla riduzione di alcune competenze previste dal decreto Bersani, e soprattutto alla crisi, i redditi sono scesi del 30%, attestandosi a circa 250mila euro l’anno. Negli studi notarili lavorano circa 70mila dipendenti.
Quanto guadagnano i praticanti: Non sono mai state date indicazioni in merito alla retribuzione dei praticanti: in generale, dipende dall’attività che il praticante svolge all’interno dello studio notarile. Manca anche una qualsiasi disposizione dell’Ordine in merito a un rimborso spese.
Le borse di studio: Nel 2008 il Consiglio nazionale del notariato, tramite la Fondazione italiana per il notariato, ha erogato 30 borse di studio triennali, da 14.400 euro annui, per i giovani aspiranti notai più meritevoli, ma meno abbienti. L’impegno complessivo per il loro finanziamento triennale è di 1,3 milioni di euro, pari a 432mila euro l’anno.
Il concorso: Si svolge a Roma e prevede tre scritti (atto tra vivi, atto di diritto commerciale e testamento) e tre orali su diverse materie (diritto civile, commerciale, urbanistica, diritto tributario, legislazione notarile, diritto tributario e altri argomenti attinenti alla professione). Per superare la prova scritta occorre aver raggiunto un punteggio minimo di 105 su 150. Il limite d’età per partecipare al concorso è di 50 anni.
Cosa fare se non si supera il concorso: Molti notai sono ex magistrati o ex avvocati di stato e viceversa. Il Consiglio nazionale notarile assicura che la preparazione richiesta è di livello tanto elevato da consentire senza difficoltà di partecipare ad altri concorsi pubblici.
Cosa si va a fare se lo si supera: I notai si occupano di rapporti nell’ambito della famiglia, successioni, circolazione di beni immobili, imprese.
Andrea Curiat
con la collaborazione di Eleonora Voltolina
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