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STAGE

Buongiorno Bianca, quanto all'orario dello stage, la stragrande maggioranza di loro è "full time", quindi presuppone la presenza dello stagista in ufficio per circa 38-40 ore settimanali (che è l'orario standard). Di norma infatti lo stagista si uniforma all'orario della struttura presso cui opera: e cioè arriva all'ora in cui il lavoro comincia all'interno dell'ufficio, e se ne va all'ora in cui il lavoro termina. Sul tutor invece la normativa prevede un affiancamento continuo. Il che presuppone non necessariamente che stagista e tutor siano costantemente insieme, ma che al primo siano affidati compiti su cui il secondo vigila. L'importante è quindi che il ragazzo non sia mai lasciato solo nel corso del lavoro, e che sia assicurato un confronto almeno quotidiano con il tutor. Se infine lo stagista si accorge della presenza di un macchinario non a norma, dovrà certamente segnalarlo a chi di dovere: lo stesso tutor, un altro responsabile aziendale, l'ente promotore. Quest'ultimo in particolare ha l'obbligo di vigilare sul corretto svolgimento dello stage e potrà dunque richiedere che a suo figlio non venga imposto l'utilizzo dello stesso. Un'ultima considerazione: l'aspetto che ci pare più criticabile dello stage è proprio l'azienda in cui viene svolto. Questo perché la Repubblica degli Stagisti si è sempre detta contraria ai tirocini nell'ambito della grande distribuzione, che non hanno ragione di esistere perché la ratio dello stage è trasferire competenze a un giovane in settori più complessi di quelli della vendita. Qui un articolo in cui si affronta la questione: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/stage-grande-distribuzione-abusi-continuano. Torni a scriverci e un caro saluto

Ultimo Post: 7 anni, 8 mesi fa

Di: Redazione_RdS

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Interruzione tirocinio

Ciao Cristiana, nessun iter, né documentazione, né tantomeno motivazione: l'interruzione anticipata dello stage è prevista dalla normativa e non richiede né obbligo di giustificazione né di preavviso. Per di più l'iniziativa può partire sia dall'azienda ospitante che dallo stagista stesso. Il tirocinio è infatti un'esperienza formativa che non comporta nessun legame definitivo con l'azienda. Ed è nelle cose che se ricevi una proposta migliore dal punto di vista professionale, tu possa decidere di abbandonare quella precedente. L'unica cosa che ti consigliamo è di dare un'occhiata alla convenzione di stage che hai firmato per verificare che non vi sia nessuna clausola in merito, né penali di sorta. Non succede quasi mai, ma se così fosse saresti obbligata a rispettarle. Per il resto vai tranquilla, e un caro saluto

Ultimo Post: 7 anni, 8 mesi fa

Di: Redazione_RdS

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Stage disoccupazione

Ciao Luigi, dipende, perché non tutte le regioni consentono il mantenimento del sussidio in contemporanea all'indennità di stage. Il punto però è capire a quale regione fare riferimento, visto che ce ne sono di mezzo due. Questo nostro articolo fa una panoramica delle regolamentazioni di questa questione nelle diverse realtà territoriali: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/approfondimento-compatibilita-naspi-con-indennita-di-tirocinio. E per quanto riguarda Puglia e Molise, si legge rispettivamente che: "Lo svolgimento dei tirocini in Puglia è definito dal Regolamento regionale n. 3/2014 che prevede un’indennità minima di 450 euro a patto che lo stagista abbia svolto almeno il 70% delle ore di tirocinio su base mensile. Per quanto riguarda i percettori di Naspi, questi non hanno diritto all’indennità, ma solo al rimborso delle “spese vive” sostenute. Tuttavia, su questo punto la Regione lascia una certa libertà all’ente organizzatore e a quello ospitante di definire le modalità di erogazione del rimborso, che devono essere definite espressamente nella convenzione". "La piccola regione del centro-sud ha una normativa di regolamentazione dei tirocini piuttosto completa anche per quanto riguarda l’indennità. Ogni stagista – si legge all’articolo 17 della Dgr 600/2013 – può ottenere un’indennità di 400 euro fino ad un massimo di 20 ore settimanali, e di 600 euro fino a 30 ore nella settimana. Non viene corrisposta a coloro che percepiscono aiuti al reddito come la Naspi. Tuttavia, la Dgr lascia libertà all’ente ospitante di garantire in questo caso eventuali altri benefici (rimborsi spese a pié di lista, buoni pasto...)". Il punto è capire quale normativa applicare e da quale regione ti venga erogato il sussidio. Potresti chiedere lumi in merito all'ente promotore, cioè quello incaricato di attivare lo stage. Torna a scriverci e un caro saluto

Ultimo Post: 7 anni, 8 mesi fa

Di: Redazione_RdS

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rimborso stage: LORDO E NETTO

Grazie per aver risposto ma comunque non mi è chiaro!Lo stage da loro proposto è di 6 mesi e non di un anno e quindi non arrivo agli 8mila!Un altra cosa: loro a prescindere (senza sapere nè quanto ammontava lo stage precedente nè niente) mi hanno detto che i 750 sono lordi e da togliere circa il 25%..Successivamente a determinate delucidazioni da parte mia sul 25% mi hanno dato quella risposta ma a dire il vero non sapevano di preciso nulla anche loro.. A me è sembrato che per invogliare abbiano sparato alto (750) per poi dire che pagavano di meno.In risposta a #23628

Ultimo Post: 7 anni, 8 mesi fa

Di: Paw

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interrompere stage ed iniziarne un altro

Ciao chrisp, il fatto che l'ente promotore sia lo stesso non causa nessun problema. Puoi tranquillamente interrompere lo stage che stai facendo e iniziarne un altro che reputi migliore, perché è quanto prevede la normativa: che un tirocinio cioè si possa interrompere sia su iniziativa dell'azienda ospitante che dello stagista senza necessità di preavviso né di motivazione. L'unico impedimento potrebbe essere la presenza di un'eventuale clausola all'interno della tua convenzione di stage che dica qualcosa in merito. Ma in assenza di un accordo specifico la regola è quella dell'assoluta libertà di scelta. Facci sapere cosa hai deciso di fare e un caro saluto

Ultimo Post: 7 anni, 8 mesi fa

Di: Redazione_RdS

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Tirocinio

Buongiorno Barbara, i giovani studenti di scuole superiori e di corsi di formazione possono fare stage cosiddetti "di alternanza scuola / lavoro", che generalmente vengono svolti tra la fine della primavera e l'estate e durano dalle 2 alle 4 settimane. Potresti fornirci ulteriori dettagli per capire meglio la situazione e darti qualche altra delucidazione? Un caro saluto

Ultimo Post: 7 anni, 8 mesi fa

Di: Redazione_RdS

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Rinnovo Stage

Ciao Alessandro, i tirocini cosiddetti "curriculari" sono quelli che vengono svolti durante un percorso di studio (nella maggior parte dei casi, mentre si fa l'università). I tirocini extracurriculari sono tutti gli altri. Quindi i tuoi due stage, uno da neolaureato, e quello eventualmente successivo, sono entrambi da considerarsi extracurriculari, non rilevando il fatto che sia passato più di un anno dal conseguimento del titolo. Quanto alla tua domanda, la risposta è affermativa nel senso che è possibile al termine di uno stage sentirsi proporre una "proroga". Si parla di "proroga" quando solitamente sussistono contemporaneamente tre condizioni: che il soggetto ospitante resti il medesimo, che lo stage prosegua senza soluzione di continuità e che la convenzione di stage con annesso progetto formativo non cambi (cioè che settore di inserimento dello stagista, nominativo del tutor aziendale e percorso formativo restino immutati). La ratio della proroga è che i tre protagonisti dello stage (soggetto promotore, soggetto ospitante e stagista) concordino che per qualche motivo il tempo inizialmente previsto per lo stage non sia stato sufficiente al tirocinante per svolgere appieno il percorso formativo, e vi sia dunque bisogno di altro tempo. Speriamo di averti aiutato a capire e un caro saluto

Ultimo Post: 7 anni, 8 mesi fa

Di: Redazione_RdS

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Info rimborso spese ed esperienze

In risposta a #23616Grazie mille per le informazioni. In attesa di altri riscontri di altri utenti, farò delle ricerche anche su facebook. 

Ultimo Post: 7 anni, 8 mesi fa

Di: Walter Pierbattisti

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Confusione stipendio stage

Cara Gloggist, è una situazione limite la tua, nel senso che di certo il comportamento è eticamente scorretto perché come ben dici non ti hanno lasciato scelta. Ma purtroppo non c'è niente di nettamente illegale nello scalarti le giornate di assenza dal rimborso spese del tirocinio. Questo perché il rimborso non deve necessariamente essere corrisposto per intero allo stagista se non è presente in azienda, benché - come nel tuo caso - l'assenza sia forzata. Qui puoi trovare maggiori informazioni: https://repubblicadeglistagisti.it/pages/faq/. Detto questo, vorremmo fare una considerazione generale su questa tipologia di stage sempre più diffusa, ovvero quella nei negozi di abbigliamento. La nostra testata se ne è occupata spesso (vedi per esempio qui: https://repubblicadeglistagisti.it/article/stagisti-da-zara), e sempre per criticare questo uso distorto dello strumento del tirocinio. Che è concepito per formare dei giovani a un mestiere, senza sottoporli a obblighi lavorativi veri e propri, e non per sfruttare manodopera a basso costo come nel caso della vendita. Qui ci vorrebbe invece un bel contratto, con una retribuzione normale, ferie etc. E anche un periodo di prova, così se le cose non vanno, si può sempre recedere. Se il negozio ha poca affluenza, basterebbe inserire una risorsa part time per esempio. Ti consigliamo quindi, anche alla luce di quanto successo, di cominciare a guardarti intorno, per verificare che non ci sia qualcosa di meglio da cui ricominciare. Torna a scriverci e un caro saluto

Ultimo Post: 7 anni, 8 mesi fa

Di: Redazione_RdS

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laurea in corso o voto alto?

Ciao Narciso, il voto di laurea non è il più delle volte un elemento che i selezionatori considerano così importante. Lo è sicuramente per il calcolo di un punteggio ai fini di un concorso, o magari per essere preferiti a un altro candidato a parità di titoli. Ma in assoluto non è quello che fa ottenere un posto di lavoro. Leggiti per esempio questo nostro articolo che parla di uno studio condotto sui recruiter: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/risultati-indagine-gidp-2014-stage-neolaureatu. Ne emerge che solo al 5 per cento degli intervistati interessa il punteggio di laurea, contro un 8 per cento che invece da più peso al tempo necessario per conseguire il titolo. Quindi, se è chiaro che l'optimum sarebbe uscire in corso e con 110 e lode, anche per una questione di soddisfazione personale, se la scelta è tra questo oppure laurearsi nei tempi, noi opteremmo per la seconda. Evitando così di dilatare ulteriormente il periodo di studi fino a luglio. Facci sapere cosa hai deciso e un caro saluto

Ultimo Post: 7 anni, 8 mesi fa

Di: Redazione_RdS

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