STAGE SCANDALOSO
A me, dopo uno stage di 6+6 mesi, che poi era LAVORO DIPENDENTE, hanno proposto un contratto di prestazione occasionale di 30 giorni (il massimo consentito), a 500 € come prima, ed ho accettato. Poi mi hanno offerto un contratto a partita IVA per 950 € lordi da rinnovare mese per mese, però fino a dicembre potevano ! Avrei preso meno di prima e ho rifiutato. Questa azienda, ed è una grossa azienda, dice di essere in crisi da inizio anno, ma lo straordinario addirittura anche di sabato (tanti €) non è mai cessato. Da poco ha vinto una commessa di circa 1600 miliardi di dollari, ma la cassa intagrazione e i corsi di formazione continuano insieme allo straodinario. Io mi chiedo: "MA E' POSSIBILE?" Se lo stato e l'INPS non fanno nulla di fronte a questo scandalo, io che posso fare ? Poi Vi chiedo: "Non mi spetterebbe, una volta cessaata la farsa, la precedenza per le prossime future assunzioni (che sicuramente per i raccomandati ci saranno)?" Se ho la possibilità di restare anonimo Vi dico di che azienda si tratta. 5 minuti fa di dianomodemi Ho sbagliato la cifra: Finmeccanica, attraverso la controllata AnsaldoBreda, e Bombardier hanno sottoscritto con Trenitalia il contratto per la fornitura di 50 treni Alta Velocità del valore di 1.540 milioni di euro. La firma e’ avvenuta questa mattina a seguito della decisione presa dal Tar del Lazio di respingere la richiesta di sospensione della gara presentata da un concorrente.
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Di: dianomodemi
Claudia Cucchiarato, la portavoce degli espatriati: «Povera Italia, immobile e bigotta: ecco perché i suoi giovani scappano»
La Repubblica deli Stagisti incontra Claudia Cucchiarato, 31enne giornalista e autrice del libro Vivo altrove (Bruno Mondadori).La fuga dei giovani dall'Italia è fisiologica o deve preoccupare?In un momento di globalizzazione economica, proliferazione dei voli low-cost, sviluppo del tele-lavoro, la partenza dei giovani da tutti i Paesi del mondo è fisiologica. La fuga dei giovani dall'Italia è preoccupante perché riguarda una fetta grandissima della popolazione, di tutte le regioni e di tutte le estrazioni sociali ed economiche; tuttavia, allo stesso tempo, …
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Di: Eleonora Voltolina
«Vivendo altrove, il confronto fra l’Italia e altri paesi diventa impietoso. E illuminante». In un libro le storie degli italiani che fuggono all'estero
Viaggi e avventure di giovani espatriati raccontati da una giovane espatriata: Vivo altrove, libro scritto da Claudia Cucchiarato [nella foto a destra - leggi l'intervista] e pubblicato quest’anno da Bruno Mondadori, ha un sottotitolo un po' da manuale di sociologia ma molto attuale: «Giovani e senza radici: gli emigranti italiani di oggi». Dove il centro sta in quella parola un po’ desueta, emigranti, che riporta alla mente vecchie fotografie ingiallite, valige di cartone, e i vaglia con cui gli zii …
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Di: Eleonora Voltolina
Panoramica sui premi di laurea in scadenza tra novembre e gennaio 2011. E con le borse di studio l'estero è più vicino
Gli studenti italiani che ricevono di borse di studio universitarie sono meno dell'11%, scrivono Marco Iezzi e Tonia Mastrobuoni nel volume "Gioventù sprecata". Di questi, i tre quarti alla luce di un reddito familiare basso, mentre solo per il 3,7% in base al merito. E allora la Repubblica degli Stagisti ha raccolto i bandi in scadenza per premi di laurea e borse di studio all'estero. È stata prorogata a lunedì 29 novembre la scadenza del programma "Science and Arts Fellowship …
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Di: Annalisa Di Palo
interruzione stage prima che la convenzione tra università e azienda sia stata controfirmata
Salve a tutti. Ho deciso di rivolgermi a voi perchè da alcuni giorni navigo nel vostro sito, e ho visto che siete molto chiari nel rispondere agli interrogativi degli stagisti sul loro contratto di stage. Avrei anch'io una domanda da fare agli esperti. Tramite la mia università ho stipulato con un'azienda della mia città una convenzione e un progetto formativo di stage, che sarebbe iniziato ieri, 15 novembre 2010. Premetto che, nonostante il progetto formativo, ho lavorato per l'azienda dall'11 ottobre ad oggi, accordandomi con il titolare per un rimborso spese di 300 euro al mese. Visto che la data d'inizio del progetto di stage era a quasi un mese esatto di distanza dalla data di inizio effettivo della collaborazione con l'azienda (ovvero la mia collaborazione è iniziata un mese prima dell'inizio dello stage), e visti i tentennamenti del mio titolare sulle modalità di pagamento di questo primo mese, ieri mi sono permessa di chiedergli in che modo aveva intenzione di rimborsarmi, appunto, il primo mese di collaborazione. Non ho avuto risposta: in compenso oggi, senza preavviso, mi ha fatto firmare una ricevuta per una prestazione occasionale, nella quale mi si certificava il pagamento del dovuto per questo mese,e mi ha invitato ad andarmene dalla sua azienda. Ora il problema è questo: lo stage è formalmente iniziato ieri e i rapporti con l'azienda si sono formalmente interrotti oggi. Le tre copie del progetto formativo sono ancora in mano all'azienda, e, secondo il regolamento della mia università, per interrompere uno stage è necessario inviare un documento firmato da me e dall'azienda all'università, per notificarne appunto l'interruzione. Il fatto è che credo che l'azienda si dimostrerà piuttosto se non molto ostile: ho già tentato di contattare quella che avrebbe dovuto essere la mia tutor aziendale senza successo, e penso che non andrà meglio nei prossimi giorni. Quindi in breve la mia domanda è: come devo fare per interrompere uno stage promosso dall'università, il cui progetto formativo sia ancora in mano SOLO all'azienda? nemmeno a me è stata data la mia copia, e non so come fare a recuperarla... E poi, esiste un altro modo per interrompere lo stage che non sia tramite un documento di notifica firmato da entrambe le parti? Ho visto sul vostro forum che già un'altra ragazza ha avuto un problema simile al mio e ha contattato direttamente il suo tutor universitario, ma la cosa è applicabile anche se nessuna delle 3 copie del progetto formativo è arrivata controfirmata dall'azienda alle, diciamo, controparti? Oppure, semplicemente, per invalidare e quindi di fatto annullare il contratto di stage basta che il progetto formativo non venga mai controfirmato e consegnato,e quindi che non venga mai consegnato all'ufficio stage della mia università? Grazie mille per l'attenzione
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Di: ledchiara
Per i disabili le opportunità di stage diminuiscono del 25%: i dati della Cgil in esclusiva per la Repubblica degli Stagisti
Gli stage riservati a persone disabili si sono ridotti del 25% nel corso degli ultimi quattro anni. Lo evidenziano i dati elaborati dalla Cgil per la Repubblica degli Stagisti.Se nel biennio 2006-2007 i portatori di handicap avevano effettuato più di 8.700 tirocini in tutta Italia, nel nel periodo 2008-2009 il totale si è ridotto a circa 6.600: un quarto in meno. Segno che la crisi ha inciso profondamente proprio sulle categorie più deboli e meritevoli di tutela, come i disabili …
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Di: Andrea Curiat
Stagisti a quarant’anni: «Speravamo che il tirocinio fosse l'anticamera dell'assunzione, invece poi l'Atac ha assunto altri. Meno qualificati»
Non è mai troppo tardi per iniziare uno stage. Lo sanno bene quattro ex stagisti romani di 56, 48, 45 e 33 anni. Dopo aver perso il lavoro Gianluca, Massimo, Fabrizio e Mario – i nomi sono di fantasia – hanno tentato la strada della riqualificazione professionale con un tirocinio all’interno di Trambus, oggi Atac, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico di superficie della città di Roma. Dietro la garanzia dell’anonimato, i quattro tirocinanti senior denunciano però comportamenti scorretti da …
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Di: Ilaria Costantini
Uno studente dell'alberghiero chiede: «È legale che io debba pagare 150 euro per fare uno stage?». Risponde l'avvocato degli stagisti
Salve a tutti, durante un black out ho perso la mail di conferma alla domanda di candidatura al concorso in oggetto. Qualcuno può aiutarmi? E' possibile richiedere un reinvio della suddetta mail? Grazie Eliana Lamanna
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Di: elianalamanna
Elezioni 26, 27, 28 e 29/11 rinnovo Consiglio direttivo Associazione Lombarda Giornalisti
Paolo Brambilla Giornalista pubblicista Direttore responsabile dell’Agenzia di stampa ActionNews paolo@brambilla.net MIL Movimento Informazione e Libertà. (fondatore e portavoce Franco Abruzzo). Elezioni 26, 27, 28 e 29/11/2010 per il rinnovo del Consiglio direttivo dell’Alg - Associazione Lombarda Giornalisti - e per l’elezione dei delegati al Congresso 2011 della Fnsi. (Il 26/11 si vota nelle sedi delle province lombarde). Franco Abruzzo: Ci sarò e guiderò una lista ‘regionale’ e una lista ‘nazionale’. Sono tempi duri e c’è bisogno di persone dure, che non pieghino la testa di fronte agli editori. Sono pronto! CARI COLLEGHI, ho deciso di candidarmi in un momento difficile per la professione, mettendo a disposizione di tutti le mie competenze e la mia passione civile. Ubbidisco a un principio fissato nell’articolo 4, secondo comma, della Costituzione: Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società. Sarò con Franco Abruzzo che guida la lista del MIL, il Movimento Libertà e Informazione nato il 10 giugno scorso. Vince la lista, non il singolo candidato. Le liste sono un momento organizzativo dei gruppi o delle componenti sindacali. Indubbiamente votare la LISTA del MIL significa fare eleggere i propri candidati in rapporto ai voti complessivi presi. Più voti al MIL, più candidati eletti. FATE UNO SFORZO: VENITE A VOTARE IN MASSA. L’articolo 41 della Costituzione e l’articolo 13 dello Statuto dei lavoratori (legge 300/1970) tutelano la dignità della persona: un giornalista non è un sacco di patate che si possa spostare, in modo arbitrario e senza tener conto delle specificità individuali, da un punto all’altro della redazione oppure da una città all’altra. Dobbiamo chiedere alle aziende editoriali di rispettare il contratto e la legge 388/2000 in tema di formazione continua dei giornalisti nonché di assicurare ai collaboratori e ai co.co.co trattamenti dignitosi. Dobbiamo convincere l’Inpgi: a) a liberalizzare la libertà di cumulo, che è un atto di giustizia per quanti sono stati costretti al pensionamento anticipato o alla pensione di anzianità; b) a copiare dall’Inps il limite dei 5mila euro per i collaboratori gravati oggi dall’obbligo di iscrizione alla getsione separata (o Inpgi/2). Chi guadagna meno di 5mila euro all’anno deve essere libero di aderire io meno all’Istituto vista la eseguità delle pensioni. Oggi c’è il problema di combattere contro il bavaglio alla stampa e gli ostacoli all’attività dei Pm, pur riconoscendo che il rispetto della privacy per i cittadini innocenti ed estranei alle inchieste giudiziarie è un problema serio da risolvere in fretta. Gli altri punti della piattaforma: 1. Difesa del ruolo degli inviati speciali, cancellati come qualifica dal Contratto del 2001. Attraverso la figura dell’inviato, dobbiamo difendere la specificità e l’originalità di ogni giornale inteso come opera collettiva dell’ingegno. No ai giornali copia e incolla, sì ai giornali costruiti dai giornalisti, che devono tornare a parlare con la gente nelle città e nei paesi della Penisola. Sì ai cronisti, che battono i marciapiedi e consumano le scarpe alla ricerca di notizie. Ferma condanna della scelta degli editori di utilizzare le tecnologie informatiche come taglio dei costi. Chiedere organici delle cronache adeguati alla realtà complessa delle nostre città e delle aree urbane nonché della nostra realtà sociale/economica e della nostra vita civile. Le inchieste sono state sostanzialmente abolite almeno negli ultimi 15 anni. Dobbiamo tornare a fare inchieste, che facciano male a qualcuno, soprattutto ai poteri forti (banche, grande industria, assicurazioni, mondo politico). I Palazzi non sono luoghi inviolabili!!!! Garantire ai redattori addetti al desk, come prevede il Cnlg, il diritto alla firma almeno settimanalmente. 2. Difesa degli organici redazionali, favorendo nuove iniziative di tutte le testate giornalistiche. 3. Crescita qualitativa dei servizi resi dall’Alg attraverso un uso sempre più incisivo e innovativo della telematica. L’obiettivo è quello di avvicinare l’Alg agli iscritti, garantendo prestazioni soprattutto via web e incrementando le prestazioni di natura legale e fiscale completamente gratuite 4. Promozione di una forte campagna di iscrizioni al sindacato. 5. Sviluppo dell’azione di comunicazione dell’Alg attraverso il portale, le email e Giornalismo (che oggi esce quando può). Bisogna elaborare un piano editoriale che trasformi Giornalismo in un trimestrale ad alto contenuto sindacale, culturale, storico, giuridico, organo di una professione centrale nella vita democratica del Paese. Sviluppare la presenza del sindacato nella vita culturale milanese e lombarda con una serie di dibattiti di vasto impatto. 6. Persa la sede storica di Palazzo Serbelloni, trovare, con l’aiuto delle Istituzioni milanesi e lombarde, una soluzione adeguata per il rilancio del Circolo della Stampa. Paolo Brambilla Cell. 335-220221 paolo@brambilla.net Piattaforma elaborata su sollecitazione di un gruppo di giovani giornalisti: 1) retribuzioni dignitose per i pezzi dei collaboratori: ripristinando, come gli avvocati, il tariffario minimo (anche sotto il profilo degli usi e delle consuetudini) e controllando che venga rispettato, o comunque sanzionando le aziende editoriali che erogano retribuzioni troppo basse. 2) controlli incrociati sulle richieste di iscrizione all'albo dei pubblicisti: per smascherare le testate giornalistiche che fingono di retribuire gli aspiranti giornalisti, talvolta facendo pagare a questi le ritenute d'acconto. 3) moltiplicare le borse di studio dell'Ordine per gli studenti delle scuole di giornalismo: per evitare che le scuole siano accessibili solo ai più abbienti, e ripristinare la "democrazia" che era la cifra dell'Ifg De Martino (che non a caso era gratuito). Riduzione dei Master biennali di Giornalismo riconosciuti dall’Ordine a 6 su scala nazionale (tre a Milano, due a Roma, Perugia). Collegare i Master alle esigenze e alle possibilità concrete del mercato. 4) emanare linee guida precise sulla presenza degli stagisti nelle redazioni giornalistiche, differenziando tra stagisti-praticanti (iscritti a scuole di giornalismo) e stagisti non praticanti. I primi dovrebbero sempre essere messi in condizione di svolgere pratica giornalistica (scrivendo, firmando, apparendo in video, etc.) perché sono a tutti gli effetti praticanti iscritti al Registro annesso all'Albo dei professionisti. Allo stesso tempo, però, è importante vigilare affinché non vengano utilizzati per sostituzioni ferie, malattia o maternità. 5) praticantati d'ufficio: trasmettere sistematicamente le informazioni sulle pratiche di praticantato d'ufficio agli organismi competenti a svolgere indagini e ispezioni (Ispettorato provinciale del Lavoro e Ispettorato Inpgi). Nella maggior parte dei casi dietro un praticantato d'ufficio si cela una situazione di sfruttamento ed evasione fiscale/previdenziale, con giornalisti di fatto sottopagati e ricattabili. 6) più controlli su trasmissioni radiofoniche e di tv locali: spesso ci sono persone che svolgono attività giornalistica professionale e di redazione, anche continuativamente, anche per mesi o addirittura anni, magari avendo anche la responsabilità di specifiche trasmissioni!, senza che ciò venga riconosciuto contrattualmente. Non solo quindi sanatorie "ex post" coi praticantati d'ufficio, ma anche e sopratutto un impegno dell'Ordine (e del sindacato) per controlli ex ante 7) controlli accurati su sedicenti scuole, corsi, master di giornalismo estranei ai circuiti ufficiali, che creano illusioni e aspettative.
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Di: paolobrambilla
Quando l'eredità genitori-figli è un peso: un libro spiega perché l'Italia soffre di «immobilità diffusa». Con qualche idea per cambiare
Homo faber fortunae suae dicevano gli antichi, ma l'uomo è davvero artefice del proprio destino? Quando si parla di opportunità - di istruzione, lavoro, futuro - non tutti hanno in mano le stesse carte. La linea di partenza è mutevole: qualcuno eredita delle zavorre, altri invece viaggiano sospettosamente spediti. Al centro del problema c'è la famiglia di origine e la ricchezza economica, culturale e sociale che da questa si eredita: una vera e propria discriminante in Italia, che traccia il …
Ultimo Post: 14 anni fa
Di: Annalisa Di Palo