Stage in una redazione
Salve a tutti ho bisogno di aiuto!sono un ragazzo diplomato ho tentato di fare lo stage quando ancora risultavo neo diplomato,ma senza successo,ormai risulto inoccupato perchè è trascorso un anno dal diploma,la mia domanda è posso fare lo stage chi mi fa da ente per l'assicurazione,scusatemi ma non so cosa fare essendo senza esperienza non trovo lavoro, sono andato a gli enti bilaterali e mi hanno detto che non posso è solo per neo diplo/laur,ma il centro per l'impiego mi ha detto il contrario, non so a chi credere,certo non vedo il motivo di dirmi cose inesatte,aspetto una risposta al più presto e che finalmente mi chiarisca una volta per tutte le idee vi ringrazio.....
Ultimo Post: 12 anni, 3 mesi fa
Di: Christian91
Stage in una redazione
Ciao ragazzi! A settembre inizierò il terzo e ultimo anno di Scienze e tecnologie della comunicazione presso la Sapienza di Roma. Rifarei il corso altre mille volte, sebbene le prospettive di lavoro sono pochissime, ma non demordo. Il mio sogno è diventare giornalista professionista e so bene che è difficilissimo e sopratutto, leggendo anche su questo sito, l'unica alternativa è quella di fare una Scuola di giornalismo, sebbene costino troppo. Ho letto comunque di persone che, non frequentando la scuola di giornalismo e assunte per svolgere il praticantato in una redazione, ce l'hanno ugualmente fatta. E ciò mi dà un po' di fiducia. Al momento scrivo gratuitamente, già da quasi un anno, per una testata che ha visibilità nazionale e ho realizzato alcune interviste a giornaliste famose e un personaggio dello spettacolo. Premesso tutto ciò, scrivo per chiedervi se è possibile, secondo voi, svolgere almeno uno stage presso la redazione romana del Tg5 o di SkyTg24 e se sì, come mettersi in contatto con le redazioni. Qualcuno l'ha fatto? Scusate per il poema! Buona domenica.
Ultimo Post: 12 anni, 3 mesi fa
Di: faffo1991
dubbio sui tempi
Beh, per avere l'assoluta certezza dovresti kiedere direttamente ai referenti della danone... però a mio avviso, è ancora prestino... nel senso ke potrebbero darti la conferma anke a fine agosto... potrebbe darsi ke ki se ne occupa in questo momento sia in ferie... In bocca al lupo :)
Ultimo Post: 12 anni, 3 mesi fa
Di: Mary2012
Stage retribuito
Purtroppo non so nulla a proposito... però leggendo quello ke hai scritto, dato ke la regione puglia non ti ha fornito alcuna risposta, al tuo posto insisterei ancora, fin quando non si smobilitano quelli degli uffici di competenza... è un tuo diritto! Ciao ed in bocca al lupo :)
Ultimo Post: 12 anni, 3 mesi fa
Di: Mary2012
Stage
Ciao a tutti! Gradirei sapere le esperienze di chi ha svolto negli anni scorsi lo stage retribuito al consiglio dell'unione europea di Bruxelles. Ho visto quest'opportunità solo adesso, perchè vorrei fare un'esperienza lavorativa seria all'estero... però nello stesso tempo sono un pò dubbiosa... Grazie in anticipo :)
Ultimo Post: 12 anni, 3 mesi fa
Di: Mary2012
Laurea umanistica
Ciao federi, io con la laurea umanistica e un master in marketing non ho mai avuto problemi a trovare lavoro anzi, a dirla tutta la mia laurea in lettere non la considerano proprio perchè gli basta il master...il mio consiglio è di mettere in risalto quello, sopratuttto in fase di colloquio e, che so, sul CV invece di scrivere semplicemente "MBA dell'Alma Graduate School di Bologna" fornisci più dettagli, tipo specializzazioni, comjpetenze acquisite ecc. Se l'ochcio cade su quello magari non vanno a vedere in cosa sei laureata. Impacchettalo per bene insomma ;-) Per le altre 2 ragazze, per quanto riguarda il master in marketing e comunicazione io vi consiglio di dare un'occhiata a questo www.masterdigitale.com Conosco molto bene l'azienda che lo organizza perchè in questo ambiente ci conosciamo tutti e vi assicuro che le persone che ci lavorano sono davvero in gamba. In bocca al lupo a tutte ;-)
Ultimo Post: 12 anni, 3 mesi fa
Di: Leo82
Il labile confine tra opportunità e sfruttamento
Il giorno in cui ho saputo di esser stata selezionata per il tirocinio presso “L’Unità di Analisi e Programmazione-Archivio Storico Diplomatico” del MAE non posso nascondere di aver provato una certa soddisfazione. Avrei avuto la possibilità di un’esperienza nuova e in un’altra città. Non ultimo il bisogno di spendere le mie energie per qualcosa di pertinente ai miei studi e ai miei interessi. Prima di accettare ho chiesto ai responsabili del tirocinio “Esiste una qualche forma di retribuzione per questo stage?”. La risposta è stata. “Per le sedi italiane non è prevista alcuna forma di rimborso, neanche l’Università per quest’anno ha potuto stanziare contributi”. Infatti chi va all’estero ha almeno il biglietto aereo e alcune Università “virtuose” hanno disposto un rimborso spese, anche minimo, anche per i tirocinanti delle sedi di Roma. Ma non nel mio caso. Mentre saliva l’amarezza e mi domandavo perché non ci fosse modo di reperire fondi per gli stagisti della struttura ministeriale che si occupa dell’immagine e dei rapporti dell’Italia all’estero, ho scoperto che il problema dell’assenza di rimborsi per questo stage non è solo economico, ma legislativo. Lo ha chiarito il primo giorno il responsabile generale dei tirocini MAE, il sig. De Ceglie, durante la riunione preliminare che ha visto la partecipazione di un centinaio di noi, provenienti da numerose facoltà e da tutt’Italia. “Secondo la legge 196-97 contenuta nel pacchetto Treu (capolavoro del governo di centro sinistra, l’inizio della precarietà giovanile in Italia) è previsto che i tirocini formativi non siano pagati”. Chiarito anche ufficialmente ogni dubbio su questo aspetto, non restava che buttarsi nella nuova esperienza, di cui mi va di condividere una sorta bilancio finale. Cominciando dalle “luci”: il lavoro in sé, consistente in attività redazionali, ricerche, organizzazione di convegni e conferenze si è rivelato davvero interessante e ringrazio chi mi ha dato l’opportunità di svolgerlo, nonostante, soprattutto nella fase iniziale, abbia faticato molto ad adattarmi a questo ambiente e alle sue formalità. A volte mi ha impegnato molto, devo dire fino all’ultimo e anche in orari e modalità extra, ma posso dire che questi tre mesi a Roma hanno avuto un senso. Alcuni episodi, atteggiamenti e parole mi hanno dimostrato che quanto ho fatto è stato apprezzato e riconosciuto. Lo stesso non potrebbero dire molti miei “colleghi”, poco coinvolti nelle attività dei loro uffici, quindi portati a trascorrere quel tempo su internet o a trovare ogni scusa per assentarsi. Dunque perché non selezionare meno stagisti e impiegarli secondo criteri di efficacia più che di tempo? Questo dovrebbe valere per l’intera Pubblica Amministrazione, che, dati alla mano, risulta la meno produttiva e la più presente in ufficio d’Europa. Venendo alle ombre, l’ambiente diplomatico- consolare, come tutti quelli di un certo livello, è competitivo e chiuso, l’apparenza a volte conta più della sostanza e i contatti con le persone giuste sono di primaria importanza nelle nomine e negli incarichi che non sempre premiano il merito. La cordialità e l’educazione spesso variano a seconda del grado di importanza di chi si ha di fronte. Molte delle persone conosciute in questi mesi, forse a causa del loro status economico e sociale sembrano del tutto lontani dalle normali dinamiche del quotidiano. In poche parole i diplomatici rappresentano un’altra casta (salvati persino dalla spending review ) nel senso che Pansa ha attribuito al termine. Personalità al vertice in quest’ambiente hanno dato prove di questi poco nobili atteggiamenti anche nelle situazioni in cui il Ministero avrebbe dovuto mostrare il suo lato migliore: richieste assurde e improvvise, presunzione ed arroganza nei confronti dei sottoposti, assenza di cortesia e considerazione proprio da parte di chi per la sua carica, dovrebbe rappresentare il massimo esempio di savoir faire. A dimostrazione di questo riporto l’aneddoto tragicomico svoltosi durante la pausa pranzo di un convegno internazionale: pare che una delle responsabili del Cerimoniale (che si occupa proprio dell’organizzazione di convegni, accoglienza degli ospiti ecc..) abbia chiesto alle forze dell’ordine presenti in sala di allontanare dal rinfresco una stagista offertasi volontaria per l’accoglienza degli ospiti durante la giornata. Questo caso estremo mostra che il problema del confine tra opportunità e sfruttamento si ripropone costantemente non solo agli stagisti MAE ma a tutta la mia generazione, alle prese con un’infinita fase di formazione, da pagare con il sostegno delle famiglie e attraverso secondi e terzi lavori non qualificati. A parte il buon senso, che dovrebbe farci ribellare di fronte alle situazioni più becere e saper farci cogliere le opportunità offerteci in contesti positivi, la soluzione strutturale consisterebbe in una tutela economica e legislativa comune per chi entra nel mondo del lavoro. Nel frattempo il DDL Fornero ha modificato la legislazione in materia di stage, deliberando che i tirocini post –laurea devono essere necessariamente pagati, a prescindere che si tratti di settore pubblico o privato. Ma la convenzione MAE-CRUI è rimasta inalterata, almeno fino a dicembre. E poi? Con molta probabilità saranno solo gli iscritti all’Università che in cambio dei sospirati crediti formativi, svolgeranno il tirocinio presso il Ministero. I laureati, come nel mio caso, in un’ipotesi ottimistica vedranno riconosciuto finalmente il loro valore anche in termini economici: magari pochissimi e validi, ma retribuiti. In un’ipotesi più pessimistica, o realistica, chi ha ottenuto il sudato pezzo di carta vedrà ulteriormente complicato il suo ingresso nel mondo del lavoro, che se da un lato richiede esperienza, da un altro la nega proprio attraverso i suoi meccanismi.
Ultimo Post: 12 anni, 3 mesi fa
Di: sicolangeli
Normativa sui tirocini, le novità da Liguria, Veneto e provincia di Trento
Congrua indennità per gli stagisti? Il governo la promette, ma per ora le Regioni sembrano fare orecchie da mercante. Con l'eccezione di Toscana ed Abruzzo, infatti, tutte le altre faticano ad intervenire in maniera decisa sui tirocini. La Repubblica degli Stagisti si è già occupata nel dettaglio degli indirizzi emessi tre mesi fa dalla giunta regionale della Lombardia, la cui normativa è stata ridefinita in base - ma non solo - a quanto previsto dalla legge 148/2011 e dalla circolare …
Ultimo Post: 12 anni, 3 mesi fa
Di: Lorenza Margherita
Tirocini Crui, anche l'Agenzia del Demanio li sospende per non dover pagare rimborsi agli stagisti
Invito anche gli altri ragazzi che hanno partecipato a far sentire la loro voce Grazie
Ultimo Post: 12 anni, 3 mesi fa
Di: mmaurixio
Interrompere un tirocinio
non ci devono essere gravi motivi! un tirocinio nn e' un rapporto di lavoro..e neanche i rapporti di lavoro prevedono l'impossibilita' di lasciare il proprio posto (ci mancherebbe non siamo mica schiavi).. tu puoi mollare un tirocinio quando vuoi e per qualsiasi motivo.. inoltre tu non hai nessun vincolo con l'uni che te l'ha attivato: e' solo un ente che puoi attivare i tirocini, ma non ha obblighi. tranquillo e auguri per un lavoro migliore!
Ultimo Post: 12 anni, 3 mesi fa
Di: weldIng