Ultimi giorni per candidarsi alla prossima tornata dei tirocini retribuiti Schuman al Parlamento europeo

Eleonora Voltolina

Eleonora Voltolina

Scritto il 13 Ott 2009 in Notizie

Ancora tre giorni per candidarsi alla prossima tornata dei tirocini Schuman, gli stage retribuiti del Parlamento europeo. Possono partecipare alle selezioni tutti i maggiorenni laureati (è richiesta almeno una triennale) e cittadini di un Paese membro dell'Unione Europea (o candidato a diventarlo), che conoscano bene almeno una delle lingue ufficiali e che non abbiano già usufruito di un tirocinio o un impiego retribuito presso un'istituzione europea. Inoltre bisogna produrre una lettera di presentazione (che andrà bene anche formulata in lingua italiana) firmata da un professore universitario o un professionista.
Questo programma di tirocini riserva circa un quinto dei posti disponibili ai giornalisti: in questo caso chi si vuol candidare deve dimostrare di avere una certa esperienza giornalistica, per esempio con l'iscrizione all'Ordine o provando in altro modo la propria attività. Nulla vieta agli aspiranti tirocinanti Schuman di tentare entrambe le vie, candidandosi sia per l’opzione giornalismo sia per quella generale.
Gli stage durano cinque mesi, vengono svolti principalmente nelle sedi centrali di Bruxelles e Strasburgo ma anche negli uffici periferici del Parlamento europeo (in Italia ce ne sono uno a Milano e uno a Roma) e prevedono un rimborso spese di circa 1135 euro al mese.
Nel 2007 per 257 posti sono arrivate quasi 7mila candidature: dei fortunati prescelti 38 – quasi il 15%  – erano italiani. Nel 2008 per oltre 6200 aspiranti stageur i posti erano più numerosi, 364 per la precisione, suddivisi in 289 per l’opzione generale (38 italiani tra i vincitori) e 75 per l’opzione giornalismo (qui gli italiani prescelti sono stati 15, tra cui un lettore della Repubblica degli Stagisti).
Il programma prende il nome dal politico francese Robert Schuman, ministro a cavallo tra la fine degli anni Quaranta e l’inizio degli anni Cinquanta, che costruì le basi dell'Unione Europea e fu anche il primo presidente del Parlamento europeo.
È utile ricordare che questi stage danno la possibilità di fare un'esperienza significativa, nella maggior parte dei casi all'estero, senza essere costretti a pagarsela di tasca propria; però non sono orientati all'inserimento lavorativo, come del resto la stragrande maggioranza degli stage fatti in ambito pubblico. Pertanto vanno visti per quello che sono: un'esperienza puramente formativa, ben retribuita certamente, ma forse non adatta a chi cerca un posto stabile dopo il tirocinio.
Le candidature per gli stage che cominceranno il 1° marzo 2010 sono aperte fino a giovedì 15 ottobre a mezzanotte. Chi è interessato a provarci non perda tempo!

Eleonora Voltolina


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