Un tirocinio pagato 800 euro (lordi) al mese in una delle organizzazioni internazionali più importanti al mondo. Si tratta del programma di traineeship offerto dalla Nato, ente con circa 1.300 dipendenti che ogni anno recluta decine di giovani laureati di diverse nazionalità desiderosi di farsi le ossa in uno dei suoi dipartimenti. Dalla sicurezza agli affari politici, passando per il settore legale e la difesa (la scelta può cadere al massimo su tre opzioni).
La deadline per partecipare a questa edizione, che si svilupperà in due fasi con inizio a marzo e settembre 2013, è fissata al 30 aprile entro la mezzanotte. Superata questa data occorrerà aspettare l'anno prossimo per candidarsi perchè viene pubblicato un solo bando all'anno.
La buona notizia è che, oltre a un emolumento più che dignitoso, i tirocinanti possono anche percepire rimborsi per borse di studio e per spese di viaggio fino a 1.200 euro. Inoltre, il numero indicativo di candidati ammessi al progetto è di circa 40 per ogni semestre, ma la cifra totale può variare anche per il flusso di stagisti provenienti da altri programmi di internship nazionali o scolastici. Per il 2012, come spiega alla Repubblica degli Stagisti Céline Shakouri-Dias del dipartimento risorse umane Nato, «sono stati scelti circa 80 interns su 3.200 candidati», lo stesso numero del 2010. Età media: attorno ai 23 anni. Peraltro gli italiani rappresentano una fetta consistente delle candidature: l'anno scorso sono stati ben 800 i connazionali che si sono fatti avanti, circa un quarto del totale.
La notizia meno incoraggiante è invece che non ci sono possibilità di assunzione: «Non c'è un metodo per convertire lo stage in un lavoro vero e proprio» specifica Shakouri-Dias, «esistono dei casi in cui si fanno dei contratti bimestrali per permettere al candidato di terminare il suo progetto, così come altri in cui è possibile che i nostri interns si candidino a nostri concorsi pubblici, ma sta a loro riuscire a superarli. Per quanto ci compete, il programma di traineeship termina dopo i 6 mesi». Ma sulle faq del sito la situazione è descritta in maniera un po' più ottimista e viene spiegato che, pur non essendovi un collegamento diretto tra lo stage e l'assunzione, «questa possibilità può essere vagliata una volta terminato il programma di tirocinio e sempre che si siano rispettate tutte le regole previste per le selezioni di un determinato impiego».
I requisiti. Per candidarsi bisogna avere più di 21 anni, essere originario di un paese Nato o suo partner, conoscere bene il francese o l'inglese e infine essere uno studente universitario al terzo anno o con una laurea conseguita da non più di 12 mesi. Non c'è un filtro per le tipologie di laurea, anche se sul sito si fa riferimento ad alcune facoltà come scienze politiche, relazioni internazionali, giornalismo, ma anche ingegneria o grafica.
Application form: per compilarlo è necessario registrarsi al sito e inviare il curriculum più una lettera motivazionale di 500 parole sul perchè della propria candidatura.
Il processo di selezione. Per questa tornata inizierà a luglio, mentre i traineeship avranno inizio a marzo o a settembre del 2013, per una durata di sei mesi (tranne eccezioni per motivi accademici che consentono un impegno più breve, ma mai sotto i tre mesi). Tutti i candidati saranno comunque avvisati dell'esito tramite una mail che arriverà tra settembre e ottobre. Per i vincitori sarà inoltre obbligatoria la sottoscrizione di una security clearance, ovvero un nulla osta per la sicurezza rilasciato dal paese d'origine e dall'ufficio di sicurezza della Nato.
Criteri di selezione, la short list si costruisce in base al curriculum in relazione alla compatibilità con il dipartimento prescelto dal candidato. Ma contribuisce anche il nationality and gender balance, ovvero un sistema di riequilibrio dei vincitori in base alla provenienza geografica e al genere.
Ilaria Mariotti
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