Per avvicinare i giovani alle istituzioni europee la segreteria generale del Consiglio dell'Unione Europea, ente che si occupa di coordinare le politiche e le normative europee tra gli stati membri - in particolare quelle di politica estera ed economica - e ha sede a Bruxelles, apre 80 opportunità di tirocinio della durata di 5 mesi, prevedendo a favore degli stagisti un compenso di 900 euro al mese.
Non è (ovviamente) prevista la possibilità di assunzione al termine del periodo formativo, ma si tratta comunque di un ottimo strumento per sperimentare le proprie conoscenze all'interno di una struttura europea.
I termini per inviare la candidatura, tramite form online collegandosi al sito ufficiale, scadono lunedì 2 settembre. Dopo aver creato il proprio account è possibile compilare la domanda e convalidarla. Non è necessario inserire i dati tutti in una volta sola: si possono salvare più sessioni. L'importante è convalidare la domanda perché questa venga inviata agli esaminatori. Dopo questo passaggio non è più possibile apportare modifiche.
Ogni anno il Consiglio dell’Unione Europea offre una media di 160 tirocini pagati suddivisi in due tornate all'anno. La prossima tornata prenderà avvio il 1° settembre, mentre quella per cui sono in questo momento aperte le candidature inizierà il 1 febbraio 2013 per concludersi il 30 giugno. Sono davvero tante le domande che ogni anno arrivano: la segreteria riceve infatti più di 4mila candidature ad ogni turno (contando due turni all'anno, dunque, in media di 8mila domande da esaminare), ma poi solo 80 a tornata superano la selezione. Durante i cinque mesi di stage ogni giovane viene assegnato a un reparto specifico della Segreteria generale del Consiglio e lavora come parte del team. Con la possibilità di partecipare, per esempio, alle riunioni dei gruppi di lavoro o di svolgere lavori preparatori o di ricerca su un argomento particolare. Le lingue impiegate sono l'inglese e il francese.
Non molti i requisiti richiesti: essere cittadini di uno degli stati membri dell'Unione europea; aver completato almeno il primo ciclo di un corso di studi universitari; una buona conoscenza delle due lingue ufficiali dell'Ue e non aver ancora svolto un periodo di formazione in un'altra istituzione Ue. In ogni caso costituisce titolo preferenziale l'aver completato o iniziato una tesi di laurea o di ricerca sul tema dell'integrazione europea, aver sostenuto durante il proprio percorso di studi esami sulle politiche europee oppure aver ricoperto incarichi nel settore pubblico o privato attinenti all'attività dell'Unione.
Le domande compilate online verranno esaminate nei mesi di ottobre e novembre. I candidati selezionati verranno contattati a dicembre per fornire tutti i documenti giustificativi tra cui una copia leggibile del passaporto o della carta d'identità, una copia dei diplomi e se necessario, anche le copie degli attestati dell'esperienza professionale e i certificati che comprovino la conoscenza delle lingue indicate sul modulo di domanda.
Maurizio Bongioanni
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