Gli uffici stampa svolgono un'attività limitrofa e per molti versi simile a quella dei giornalisti, e pertanto il Tariffario 2007 si occupa anche di loro, andando a stabilire i «Compensi minimi per le prestazioni professionali giornalistiche nei quotidiani, nei periodici, anche telematici, nelle agenzie, nelle emittenti radiotelevisive e…» appunto anche «...negli uffici stampa».
Per prima cosa esso stabilisce che un giornalista che svolga «prestazioni fisse continuative da addetto stampa, portavoce e collaboratore professionale di uffici stampa pubblici e privati senza vincolo di orario e di presenza» debba percepire per il suo lavoro un compenso annuo di almeno 35.571 euro, cioè più o meno tremila euro al mese. Dato che però non sempre queste attività vengono svolte a tempo pieno e soprattutto con contratti precisi, il Tariffario prevede anche che «per prestazioni saltuarie» i compensi siano rapportati «ad ogni singola prestazione». Ed elenca in particolare quattro attività specifiche: l'organizzazione di una conferenza stampa; la responsabilità di ufficio stampa per una manifestazione di breve durata; l'attività giornalistica di collaborazione pro-tempore; e la stesura di testi per conto di un ufficio stampa.
Per le conferenze stampa un giornalista dovrebbe guadagnare da 4.993 (in caso la manifestazione abbia carattere regionale) a 7.284 euro netti (per una manifestazione a carattere nazionale). Per seguire invece in qualità di ufficio stampa una manifestazione, con l'onere del lavoro preparatorio redazionale, contatti con la stampa, redazione comunicati, organizzazione conferenza stampa e incontri di lavoro, il compenso minimo suggerito è di 8.665 euro per un evento brevissimo (fino a 5 giorni) e di 11.456 euro per uno più lungo (da 6 a 10 giorni). L'attività giornalistica dovrebbe essere ricompensata con 427 euro netti al giorno, e la redazione di comunicati stampa è quotata 153 euro per testi fino a due cartelle (3mila battute) e 247 euro oltre quella lunghezza (e fino a un massimo di 7500 battute).
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