La Fabbrica Vercelli "produce" stage: con vincoli innovativi per farli trasformare in contratti

Riccardo Saporiti

Riccardo Saporiti

Scritto il 05 Nov 2013 in Notizie

Tirocini di tre mesi con possibile proroga di altri tre: ma per concederla verrà chiesto - cosa inaudita - alle aziende ospitanti l'impegno scritto ad offrire successivamente  un contratto di lavoro della durata di almeno sei mesi. Il meccanismo introdotto nel bando “Fabbrica Vercelli”, promosso dalla Provincia, punta a garantire un massiccio inserimento lavorativo, seppure anche solo con un tempo determinato, dei 70 tirocinanti under 35 che saranno coinvolti nel progetto, che prevede anche una indennità mensile pari a 500 euro al mese.
StagistiAlla prospettiva di un'attività che avrà la durata di almeno un anno e all'obbligo di trasformare lo stage in un rapporto di lavoro fa da contraltare la scelta dei settori nei quali si svolgeranno i tirocini: impiegati amministrativi, operai, non meglio specificati tecnici, addetti alle pulizie, magazzinieri, commessi, baristi e camerieri. Tutte professioni più che rispettabili, ma che certamente non richiedono addirittura sei mesi di formazione on the job. «Con questo bando non vogliamo fare formazione, ci preme l'inserimento lavorativo», replica alla Repubblica degli Stagisti Massimo Camandona [nella foto a destra], assessore al Lavoro della Provincia di Vercelli, che promuove il bando insieme alla Regione Piemonte e al Consorzio dei comuni per lo sviluppo del Vercellese: Dopo tre mesi chiediamo all'impresa che ospita il progetto di manifestare la volontà di offrire un contratto di almeno sei mesi. Altrimenti scatta la sospensione del tirocinio».
Ma questa non è l'unica misura introdotta per evitare che qualche imprenditore pensi di utilizzare lo stage per avere un operaio gratis. Intanto i progetti non possono essere attivate per quelle aree organizzative e per le figure professionali rispetto alle quali ci siano lavoratori inseriti in qualunque tipologia di cassa integrazione. Espressamente vietato anche l'impiego di tirocinanti al posto di lavoratori con contratti a termine per coprire i periodi di picco delle attività, né in sostituzione di dipendenti in malattia, in maternità o in ferie.
StageAncora, le imprese che non abbiano prorogato né stabilizzato persone i cui contratti a termine vanno a scadenza entro il 15 novembre, data ultima per i tirocinanti per presentare domanda, non possono attivare tirocini nelle medesime mansioni. Né possono farlo se hanno effettuato, negli ultimi sei mesi, licenziamenti collettivi o individuali. In questo modo si evita il rischio che si sostituisca un dipendente con uno stagista.
Ci sono poi dei limiti al numero di progetti che ogni singola azienda può attivare: uno per le imprese fino a cinque dipendenti, due per quelle che ne hanno tra sei e ventuno. Mentre per le attività che danno lavoro a più di venti persone, il numero massimo di tirocinanti è pari al 10 per cento dei dipendenti, e comunque non può superare la quota di cinque. Questo significa che un'azienda con 40 lavoratori potrà attivare quattro tirocini, mentre una che ne impiega 80 non potrà chiederne più di cinque.
Possono candidarsi giovani disoccupati o inoccupati di età compresa tra i 18 ed i 35 anni, in possesso del diploma di scuola secondaria di primo grado, che siano residenti in Provincia di Vercelli alla data del 1 giugno 2013 e siano iscritti ai centri per l'impiego. Saranno questi ultimi a valutare l'ammissibilità delle candidature, quindi invieranno i curricula dei candidati alle aziende che sceglieranno, a loro discrezione, le persone ritenute più idonee per dare il via al progetto.
Saranno invece gli interessati a selezionare due delle aree professionali nelle quali si articola il bando. Le d
omande devono essere presentate, entro il prossimo 15 novembre, consegnandole a mano ai centri per l'impiego di Vercelli e di Borgosesia. Ai selezionati verrà riconosciuta una borsa mensile di 500 euro, totalmente a carico degli enti che hanno promosso il bando e un costo complessivo di oltre 2 milioni di euro, a fronte di un impegno di almeno 96 ore mensili: e forse anche un contratto di lavoro al termine del tirocinio.

Riccardo Saporiti

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