Che ne è stato dello stage a distanza adesso che l'emergenza Covid è finita? Le risposte Regione per Regione

Marianna Lepore

Marianna Lepore

Scritto il 13 Apr 2022 in Notizie

È passata ormai una decina di giorni dalla fine dello stato di emergenza e cosa sta succedendo agli stage da remoto? Possono continuare o no? Lombardia e Veneto sono state le prime Regioni a pronunciarsi, e hanno deciso di comportarsi in maniera opposta: la Lombardia continua ad attivare e svolgere tirocini in “smart internshipping”, il Veneto no.

La Repubblica degli Stagisti ha contattato nel frattempo tutte le regioni per chiedere qual era il comportamento adottato e rispondere a tre
domande: con la fine dello stato di emergenza la possibilità di realizzare tirocini da remoto autorizzata nel 2020 viene meno o questa autorizzazione permane anche dopo il primo aprile 2022? Si possono attivare nuovi tirocini totalmente da remoto o in modalità mista presenza/remoto? E quelli già in corso in una di queste due modalità possono proseguire senza modifiche, o è obbligatorio tornare tutti in presenza?

Gli aggiornamenti
pian piano stanno arrivando: ultima in ordine di tempo è stato il Lazio con una nota arrivata l'11 aprile. Al momento non tutte le regioni si sono espresse. Ecco i risultati della prima ricognizione.

Come la Lombardia consentono la prosecuzione
della modalità smart internshipping (per sempre o per un tempo limitato, solitamente i prossimi sei mesi)  Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Umbria, Abruzzo, Calabria. Negano invece la possibilità di prosecuzione o attivazione a distanza di tirocini extracurriculari, o non si esprimono in materia lasciando decadere i provvedimenti (che erano validi solo fino al termine dello stato di emergenza) Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, Marche, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Innanzitutto bisogna premettere che vi sono quattro Regioni che non hanno mai consentito lo smart internshipping, o l’hanno attivato per brevissimi periodi, e ora continuano a non consentirlo. Si tratta di quattro territori posti agli estremi opposti dei confini italiani: Trentino Alto Adige, Valle D'Aosta, Puglia e Sicilia.

In Trentino Alto Adige «fin dall’inizio della pandemia non è stato autorizzato lo svolgimento di tirocini in modalità da remoto, in quanto si è considerato che tale opzione fosse poco affine a salvaguardare la natura formativa del tirocinio» spiega alla Repubblica degli Stagisti Luca Aldrighetti, dirigente di Agenzia del Lavoro, servizio attività per il lavoro, i cittadini e le imprese della Provincia autonoma di Trento. Questo, spiega, «anche in relazione alla necessaria presenza del tutor aziendale che nella modalità smart working viene meno. Questa linea è stata mantenuta sia nel periodo del lockdown che successivamente».

Anche la Valle d’Aosta non ha mai consentito lo stage a distanza ma è stata nel 2020 tra le prime regioni a ripartire con i tirocini extracurriculari in presenza. Nulla è previsto rispetto alla possibilità oggi di attivare o svolgere tirocini da remoto, nemmeno nell’ultima revisione della disciplina regionale dei tirocini extracurriculari approvata nel giugno dello scorso anno.

In Puglia lo stage a distanza non è stato mai consentito se non per una piccola parte riferita agli aspetti teorici. Nel marzo 2020, infatti, l’assessore al lavoro Sebastiano Leo aveva deciso con una delibera di giunta regionale di sospendere tutti i tirocini extracurriculari senza autorizzare la possibilità di smart internshipping. La ripresa in presenza era stata possibile solo tre mesi dopo.  Nel novembre 2020 la nuova ordinanza 407 della Regione aveva consentito lo svolgimento in fad per la parte teorica degli stage.

In Sicilia lo scoppio della pandemia ha fatto inizialmente sospendere i tirocini all’epoca attivi, salvo poi consentire con l’ordinanza numero 21 del 17 maggio 2020 lo svolgimento dei tirocini rispettando le linee guida e sempre con l’adozione di adeguati mezzi di protezione individuale. Senza mai consentire lo smart internshipping. Che quindi ora con la caduta dello stato di emergenza continuerà a non essere contemplato come possibilità.

A queste quattro regioni se ne aggiungono cinque (oltre al Veneto, qui articolo a parte) che hanno deciso di non consentire più lo stage da remoto.

In Campania dopo la prima fase emergenziale è stata un'ordinanza del maggio 2020 a stabilire come proseguire i tirocini extracurriculari durante la pandemia, e a prediligere la modalità a distanza. Ma se questa applicazione è incompatibile «è svolta in presenza, purchè nell’ambito dei servizi e delle attività commerciali e produttive consentiti sul territorio regionale». Non essendo intervenuti altri provvedimenti, i tirocini sono da considerarsi possibili solamente in presenza, ma la Regione non ha ancora fornito una risposta univoca alla Repubblica degli Stagisti.

In Sardegna durante tutta la prima fase della pandemia, nel 2020, «la maggior parte dei tirocini extracurriculari ha potuto proseguire l’attività in modalità smart working», come ha dischiarato l'assessore al lavoro Alessandra Zedda. A giugno 2020 erano stati riattivati i tirocini extracurriculari in presenza in azienda autorizzando sia nuove attivazioni sia la prosecuzione di quelli cominciati in smart internshipping. Essendo provvedimenti emergenziali, tornata la normalità resta consentito solo lo stage in presenza: anche in questo caso si attende la conferma ufficiale.

Nella regione Marche durante la fase emergenziale è stato resa disponibile la modalità del tirocinio a distanza, sia l’attivazione sia la prosecuzione di stage già avviati. I provvedimenti del 2020 e del 2021, fanno però riferimento solo al periodo Covid. Non essendo intervenuti altri provvedimenti è presumibile che tale modalità non sia al momento possibile.

In Basilicata con lo scoppio della pandemia nel 2020 i tirocini extracurriculari erano stati tutti sospesi, salvo poi consentirne la prosecuzione a distanza. Non essendo intervenuti altri provvedimenti, ad oggi con la caduta dello stato di emergenza resta consentito solo lo stage in presenza. Maria Leone dalla Direzione generale per lo sviluppo economico, il lavoro e i servizi alla comunità dice solo alla Repubblica degli Stagisti che la Basilicata «si atterrà  a tutte le disposizioni intervenute e che interverranno a livello nazionale  in materia di tirocini extracurriculari».

In Molise una determinazione del direttore del III dipartimento del maggio 2020 aveva permesso lo svolgimento anche da casa dei tirocini in modalità assimilabile alla formazione a distanza. Lo stage a distanza era stato autorizzato anche per le nuove attivazioni. A dicembre del 2021 sono state, invece, pubblicate le nuove disposizioni operative in materia di tirocini extracurriculari estendendo l’ambito applicativo della certificazione verde anche agli stagisti per il loro rientro in azienda. Non essendo intervenuti altri provvedimenti è presumibile che al momento sia possibile solo lo stage in azienda.

Otto Regioni hanno scelto invece di consentire, come la Lombardia, la prosecuzione dello smart internshipping.

Nel Lazio la Regione si è pronunciata proprio l'altroieri, l’11 aprile, aggiornando le disposizioni in vigore con la circolare 0359517. «La modalità ordinaria di svolgimento delle attività di tirocinio rimane quella in presenza in quanto si tratta di attività di formazione sul campo», spiega Claudio Di Berardino, assessore al lavoro, scuola e formazione. Ma «si potrà prevedere lo svolgimento parziale delle attività formative da remoto» sempre che i contenuti del progetto formativo individuale si prestino alla loro attuazione in termini di apprendimento, orari e tutorship, mediante tecnologie digitali assicurando il raggiungimento degli obiettivi formativi.

In Emilia Romagna già a inizio marzo sono state predisposte delle faq sul sito dedicato alla formazione con informazioni a riguardo. «Anche dopo la scadenza del termine dell’emergenza sanitaria sarà possibile avviare o proseguire il percorso formativo con modalità a distanza a condizione che sussistano le condizioni logistiche, organizzative e che tali modalità consentano lo svolgimento delle attività previste nel progetto formativo» spiega Katia Pedretti dell’Agenzia regionale per il lavoro dell’Emilia Romagna.

In Piemonte era già previsto «che l’adozione della modalità agile nei percorsi di tirocinio debba essere ammessa esclusivamente dall’impossibilità di garantire le misure di prevenzione e sicurezza richieste dalle attuali disposizioni nazionali e non come modalità ordinaria di svolgimento del tirocinio» spiega oggi alla Repubblica degli Stagisti l’Ufficio comunicazione della Direzione istruzione, formazione e lavoro. Per questo motivo «si conferma quanto previsto dalla determinazione dirigenziale numero 820 del 31 dicembre 2020 che prevede la decadenza delle misure straordinarie finora adottate, come la modalità agile per i tirocini, dopo 90 giorni dal termine dello stato di emergenza, pertanto al 30 giugno 2022». Questo significa che al momento è possibile svolgere o attivare tirocini extracurriculari sia in presenza, sia in smart internshipping, sia in modalità mista. Dopo fine giugno dovranno tornare irrimediabilmente in sede.

In Toscana è stata la delibera 362 del 28 marzo della Giunta regionale a stabilire il futuro per lo stage a distanza.  Nel testo si prevede un «ripristino graduale del regime ordinario per le attività formative finanziate e riconosciute dalla Regione». Nello specifico si consente «per un periodo ulteriore, pari a sei mesi decorrenti dal 1 aprile 2022»  lo smart internshipping, che terminerà il primo ottobre 2022.

In Calabria si è deciso di prorogare la formazione a distanza «al cento per cento per i prossimi sei mesi, al fine di completare i corsi già autorizzati o attivati in fase emergenziale con le stesse modalità d’avvio» dice alla Repubblica degli Stagisti Giusi Princi, vicepresidente della Regione con delega alla formazione. «Dal primo aprile, grazie alla delibera di giunta 133 del 28 marzo, la formazione professionale potrà svolgersi in due modalità: ordinaria o transitoria. Nel primo caso il monte ore d’aula sarà suddiviso, metà in presenza e metà a distanza, mentre in modalità transitoria sarà accettata la formazione completamente a distanza». Anche in questo caso si è optato per un periodo di transizione, fino al 30 agosto 2022. Dopo quella data sarà possibile solo la formazione in presenza.

In Liguria si è scelto di «dare continuità all’esperienza dei tirocini extracurriculari in modalità agile», come spiega Andrea Cacciavillani dal dipartimento agricoltura, turismo formazione e lavoro della Regione, «con la deliberazione di giunta regionale 238 del 2022 ad oggetto “Disposizioni relative allo svolgimento dei tirocini extracurriculare in modalita agile, “totale” o “mista”». Lo smart internshipping si è «rivelato una valida risorsa nel periodo emergenziale e si ritiene possa continuare ad esserlo in regime ordinario». Oggi, quindi, è consentita l’attivazione di tirocini in modalità smart internshipping, totale o mista, «a tutte le imprese la cui attività sia compatibile con tale forma di svolgimento del tirocinio e che siano in grado di assicurare efficacemente il raggiungimento degli obiettivi previsti nel progetto formativo. È consentita anche la trasformazione dei tirocini da modalità in presenza a smart working e quelli avviati in regime emergenziale in questa modalità possono ovviamente proseguire senza subire modifiche». Non ci sono, quindi, scadenze nell’adottare lo stage a distanza.   

In Abruzzo a inizio mese è stata approvata una delibera in cui si stabilisce che «in via transitoria fino all’approvazione delle nuove linee guida sui tirocini, a fronte delle modifiche apportate dalla legge di stabilità, rimane in vigore l’attuale disciplina derogatoria per la pandemia. Quindi ammissione dei tirocini in smart training», spiega alla Repubblica degli Stagisti Sante Iavarone dell’ufficio comunicazione del dipartimento lavoro e sviluppo economico. Questo significa che fino al 30 giugno i nuovi tirocini si possono attivare in qualsiasi modalità: mista, solo in smart internshipping, solo in presenza. Anche i tirocini già in corso possono proseguire senza alcuna modifica.


Situazione simile in Umbria, che il 31 marzo con la determinazione direttoriale numero 368  ha approvato le nuove linee guida per l’erogazione dei corsi di formazione a distanza  applicabili dal primo aprile a tutte le attività formative già avviate o che si avvieranno entro sei mesi dalla data di cessazione dello stato di emergenza. La deroga è applicabile a «tutte le attività avviate entro il 30 settembre 2022, per l’intera durata dei corsi laddove lo stesso sia inferiore a 12 mesi, ovvero fino al dodicesimo mese per i corsi di durata pari o superiore a 12 mesi».

Marianna Lepore

[Foto a destra
di ThisisEngineering RAEng, tratta da Unsplash]
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