Marianna Lepore
Scritto il 01 Ott 2020 in Notizie
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Ogni anno offre un minimo di cinquanta stage a giovani laureati con un rimborso spese oltre i mille euro e ha sempre un alto numero di richieste italiane: è la Corte dei Conti europea, con sede a Lussemburgo.
Da oggi, primo ottobre, e fino al 30 novembre, è possibile fare domanda per i tirocini che prenderanno il via il primo marzo 2021. La novità sta proprio nei mesi di stage e di candidatura che cambiano in questa chiusura d’anno. A partire dal prossimo, infatti, le tre sessioni annuali di tirocinio presso la European Court of Auditors prenderanno il via rispettivamente il primo marzo, primo maggio e primo ottobre, per chiudersi tre o cinque mesi dopo. A cambiare, quindi, sono le date delle sessioni autunnale e invernale.
Fino a tutta l’estate 2020, infatti, gli stage iniziavano il primo febbraio, primo maggio e primo settembre. Con lo slittamento dei mesi si modificano anche le date per le candidature. «Per i primi tirocini del 2021 ci si potrà candidare a partire dal mese di ottobre», spiega Claudia Spiti, addetto stampa della Corte, che aggiunge «Stiamo aggiornando il sito e le informazioni saranno diffuse anche attraverso i nostri canali social su twitter, facebook e linkedin».
Si cambia, quindi, sia per mese di candidatura sia per mese di inizio tirocinio. E il cambiamento più sostanziale lo avranno gli stagisti che prenderanno il via a inizio ottobre. Per la prima volta, infatti, uno stage prenderà il via direttamente in smart internshipping, quindi dalla propria abitazione del Paese di origine.
Per quanto riguarda, invece, la possibilità di far domanda per i tirocini che prenderanno il via nel marzo 2021, al momento non si sa ancora quanti posti saranno disponibili, che non sono pre distribuiti per nazionalità, perché molto dipende dalle richieste che vengono fatte dai singoli uffici. Nelle ultime due sessioni di stage svolte, settembre 2019 e febbraio 2020, il numero di stagisti totali è stato rispettivamente di 24 e 27. «Possono essere concessi tirocini da un minimo di tre a un massimo di cinque mesi: la durata dipende dai compiti assegnati o dalla disponibilità dei candidati», spiega Vincent Bourgeais, addetto stampa della European Court of Auditors. I tirocinanti selezionati ricevono un rimborso mensile di 1.350 euro oltre al rimborso delle spese di viaggio sostenute a inizio e fine stage. E «per gli stagisti che abbiano una disabilità certificata la somma sale a 1.850 euro al mese».
Anche la Corte dei Conti dell’Unione europea si è trovata alle prese con la diffusione della pandemia Covid questo tardo inverno e primavera. E logicamente questo ha avuto ripercussioni anche sulla gestione degli stage. Se la sessione di maggio è stata cancellata, diversamente è stato per quella di febbraio che era in corso. «Come misura precauzionale, e vista anche la possibilità molto limitata per i tirocinanti di partecipare ai lavori dei loro dipartimenti e di realizzare gli obiettivi del tirocinio, è stato proposto agli stagisti di interrompere immediatamente lo stage», spiega Bourgeais. C’erano, però, due opzioni a scelta del tirocinante: «La prima prevedeva l’interruzione dello stage e il pagamento della borsa di studio mensile fino alla fine del periodo inizialmente previsto per compensare gli effetti negativi che la cessazione del contratto di tirocinio può avere sullo sviluppo sia professionale sia personale dei tirocinanti. La seconda opzione, invece, prevedeva il pagamento delle spese di viaggio di ritorno e il mantenimento della possibilità di riprendere lo stage o nella terza sessione 2020 o nella prima del 2021, a seconda dell’evoluzione della crisi sanitaria e della situazione personale dello stagista». L’opzione dell’interruzione comportava anche per il tirocinante di non poter più fare domanda per uno stage presso la Corte visto che il suo stage si considera concluso a tutti gli effetti. Certo non deve essere stato facile, ma alla fine «dodici stagisti hanno scelto l’opzione della definitiva interruzione», con il rimborso mensile regolarmente versato per i mesi mancanti. In più gli è stato consegnato anche un attestato per i mesi effettivamente svolti. Hanno, invece, preferito la seconda opzione 13 tirocinanti. «La durata dei nuovi tirocini per questi giovani è stata decisa con un accordo comune con il tirocinante, da un minimo di tre a un massimo di cinque mesi. I compiti del tirocinante e gli obiettivi del suo stage saranno gli stessi fissati precedentemente». Ai 12 stagisti che hanno interrotto il percorso e ai 13 che sono in attesa di ripetere lo stage questo autunno, si aggiungono anche due tirocinanti che hanno continuato lo stage in smartinternshipping, «una deroga a loro consentita in quanto già residenti in Lussemburgo». Modalità di stage da casa che continuerà, visto che per i tirocinanti di Ottobre, fa sapere Bourgeais alla Repubblica degli Stagisti, «la Corte ha deciso che lavoreranno tutti dai loro Paesi di origine», quindi appunto in smart internshipping.
Eppure, nonostante i minori posti a disposizione per lo stage che prenderà il via a Ottobre, nonostante i problemi avuti con l’emergenza Coronavirus e l’incertezza di quello che accadrà nei prossimi mesi, gli italiani continuano a non lasciarsi scoraggiare, nemmeno dal rapporto tra numero di domande inviate e posti a disposizione e, anche per la Corte dei Conti, istituzione europea decisamente meno conosciuta rispetto al Parlamento, al Consiglio o alla Corte di giustizia, sono sempre nei vertici per application. Per la sessione che prenderà il via a Ottobre, invece che a Settembre, la Corte ha ricevuto 1963 domande, di cui ben 1011 italiane, ben distanziate dalle 339 della Spagna e dalle 96 del Portogallo. Vuol dire che gli italiani hanno quasi triplicato le domande dei cugini spagnoli, raggiungeno da soli il cinquantuno per cento delle domande totali. Questa volta i tirocinanti selezionati sono stati solo 15, visto che a questi si affiancheranno gli stagisti “sospesi” del periodo Coronavirus. E della nuova selezione i primi tre paesi per numero di stagisti selezionati sono Italia, Francia e Spagna, ognuno con due stagisti. Seguiti da Svezia, Bulgaria, Irlanda, Belgio, Austria, Portogallo, Repubblica Ceca, Paesi Bassi, Grecia, tutti con uno stagista ciascuno. Per la precedente sessione 2020, quella di Febbraio, la Corte, invece, ha ricevuto 1.743 domande, di cui ben 665 italiane. Il nostro Paese, nemmeno a dirlo, è stato il primo per numero di application, seguito dalla Grecia con meno della metà delle domande italiane, solo 290, e dalla Spagna a 208. Sono state, però, Francia e Svezia ad avere più tirocinanti selezionati, tre a testa, e l’Italia si è accontentata di due stagisti, al pari di Austria, Belgio, Bulgaria, Spagna, Irlanda e Lussemburgo. I numeri non cambiano molto per la sessione di Settembre 2019: in quel caso sono arrivate un totale di 1.561 domande, di cui 665 italiane, 228 spagnole e 112 greche. Dei 24 stagisti selezionati, però, sono Germania e Irlanda ad aggiudicarsi tre tirocinanti a testa, seguite da Austria, Italia, Paesi bassi e Portogallo, tutti con due tirocinanti. Numeri che non si discostano molto dal passato. Se si va un po’ indietro nel tempo si scopre che nel 2016 delle 4.778 candidature ricevute, 2.983, oltre il 62%, provenivano dall’Italia, seguita dalle 565 della Spagna e dalle 199 della Grecia. Stesso trend anche nel 2017, con 3.859 candidature complessive di cui 1.816 italiane, pari al 47%, poi 487 dalla Spagna e 376 dalla Grecia.
Per fare domanda per uno stage, cosa possibile dai primi di ottobre, è necessario essere cittadini di uno degli Stati membri dell’Unione europea, avere almeno una laurea triennale o aver superato quattro semestri di studi universitari in uno dei campi di interesse per la Corte, avere una conoscenza approfondita di una delle lingue ufficiali dell’UE e una buona di un’altra lingua, non aver avuto condanne o sentenze di colpevolezza di nessun tipo, non aver beneficiato di un altro tirocinio presso una qualsiasi istituzione o organo dell’Unione Europea. I candidati selezionati devono poi presentare un estratto recente del casellario giudiziario e un certificato medico attestante l’idoneità fisica all’impiego. Come spesso capita, la Corte contatterà solo i candidati selezionati, quindi non tutti riceveranno una risposta. Se poi si vuole avere qualche notizia in più direttamente da chi ci è passato, si può dare un’occhiata alle testimonianze degli ex stagisti presenti anche sulla pagina facebook della Corte.
Se selezionati si entrerà a far parte dell’organo di controllo delle finanze dell’Unione europea, il cui lavoro è utilizzato da Commissione, Parlamento e Consiglio per sorvegliare la gestione del bilancio dell’Unione. Istituita nel 1977, la Corte conta un organico di circa 900 persone di tutte le nazionalità, con tre quarti del personale in servizio che a fine 2019 aveva un’età compresa tra i 40 e i 59 anni e una proporzione uguale di donne e uomini. Da tenere a mente, però, che il tirocinio non offre sbocchi occupazionali visto che per riuscire ad avere un posto presso la Corte è necessario partecipare ai concorsi banditi dall’Ufficio europeo di selezione del personale (Epso).
Marianna Lepore
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