Caro ministro del Lavoro, caro ministro degli Esteri, perfavore adoperatevi per trovare i fondi per garantire un dignitoso rimborso spese a tutti i brillanti studenti e neolaureati che fanno i tirocini Mae-Crui all’interno della Farnesina o nelle sedi di ambasciate, consolati e istituti di cultura in giro per il mondo. Stavolta l’appello non arriva dai diretti interessati, quelle migliaia e migliaia di giovani che ogni anno compilano la domanda per essere ammessi al programma Mae-Crui, sperando di poter aggiungere un fiore all’occhiello al proprio cv. E neppure dalla Repubblica degli Stagisti, che pure da anni conduce una battaglia contro la gratuità di questi tirocini, sottolineando che essi comportano ingenti spese di viaggio e di alloggio e che è ingiusto che queste spese ricadano tutte sulle spalle delle famiglie, e anche che le pubbliche amministrazioni dovrebbero dare il buon esempio nel garantire buone condizioni ai propri stagisti.
A indirizzare questo appello a Elsa Fornero e soprattutto a Giulio Terzi di Sant’Agata è un gruppo di parlamentari, capitanati dalla giovane piddina Marianna Madia, che ha seguito con particolare interesse la bizzarra vicenda del II° bando Mae-Crui 2012 congelato all’inizio di luglio e poi repentinamente sbloccato. Insieme a lei i colleghi di partito Onorio Giovannelli, Marialuisa Gnecchi, Donella Mattesini, l’ex ministro della gioventù Giovanna Melandri, Amalia Schirru, Guglielmo Vaccaro, Marco Beltrandi e quasi tutta la pattuglia radicale del gruppo PD (Rita Bernardini, Maria Antonietta Farina Coscioni, Matteo Mecacci, Elisabetta Zamparutti) e l’esponente di Futuro e Libertà Aldo Di Biagio, hanno formulato un’interrogazione parlamentare. Obiettivo: esporre la situazione e soprattutto chiedere al governo di fare tutto il possibile per trovare, all’interno del bilancio del Mae, i fondi per offrire una congrua indennità agli stagisti. Congrua indennità che peraltro tra qualche mese potrebbe anche diventare obbligatoria: dunque meglio pensarci per tempo, e non farsi trovare impreparati.
Nella premessa dell’interrogazione si fa infatti innanzitutto riferimento a quel passaggio della riforma Fornero che «in previsione della stesura e approvazione di linee guida concordate tra Ministero del lavoro e conferenza Stato-regioni relativamente ai tirocini formativi, preannuncia l'introduzione di un obbligo a riconoscere a ciascun tirocinante/stagista una congrua indennità, anche in forma forfetaria, in relazione alla prestazione svolta» evidenziando però che al comma 36 la stessa riforma «dispone che non debbano derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica». Viene ricordato che questo provvedimento, «come riportato da diversi organi di stampa (Repubblica.it, la Repubblica degli Stagisti), ha suscitato una reazione da parte del Ministero degli affari esteri che avrebbe sospeso il programma Mae-Crui», riepilogando anche il “felice” esito della vicenda («il ministero degli Esteri ha poi ripristinato le partenze previste a settembre 2012 per i circa 550 vincitori del II° bando 2012»). E quantificando il fondo che servirebbe per poter garantire finalmente un rimborso spese dignitoso: «Coinvolgendo complessivamente ogni anno il programma di tirocini Mae-Crui circa 1800 partecipanti, la testata giornalistica online Repubblica degli Stagisti ha calcolato che per garantire 500 euro al mese a tutti gli stagisti Mae-Crui in forza presso la Farnesina e altre località europee, e 1000 euro al mese a tutti coloro che vengono assegnati a destinazioni extraeuropee, servirebbero tra i 3 milioni e 500mila e i 4 milioni di euro».
Tutto ciò premesso, i parlamentari chiedono dunque ai ministri competenti di prevedere «nell’attivazione dei futuri stage Mae-Crui […] lo stanziamento di somme, anche forfettarie a titolo di rimborso spese e/o indennità, da attingere, a risorse invariate, dagli stanziamenti rimodulabili e al netto degli impegni presi delle missioni con obiettivi coerenti del bilancio del Ministero degli Affari Esteri o da altri stanziamenti impegnabili». L’interrogazione, come spiega la prima firmataria Madia, è già stata depositata e ha anche un documento “gemello”, un ordine del giorno dal contenuto pressoché identico, che chiede al governo di impegnarsi in questo senso e che verrà presentato al momento del voto di fiducia sul decreto sviluppo.
Come la Repubblica degli Stagisti ha evidenziato nei giorni scorsi, il ministero degli Esteri potrebbe già disporre di soldi per le indennità ai tirocinanti. Nella Nota integrativa alla legge di bilancio per l’anno 2012 e per il triennio 2012 – 2014 del Ministero degli Affari Esteri, che esplicita il «Piano degli obiettivi per missione e programma», sono infatti presenti alcune voci pienamente compatibili con questa uscita. In particolare nell'obiettivo 27 c'è tra gli altri il punto «preparazione degli aspiranti alla carriera diplomatica»: per questo obiettivo sono previsti stanziamenti in c/competenza per la realizzazione dell'obiettivo pari a 35 milioni 559.250 euro per il 2012, 35 milioni 568.644 per il 2013 e 36 milioni 630.865 per il 2014. E nell'obiettivo 38 il punto F recita «curare le attività relative a borse di studio e scambi giovanili»: qui gli stanziamenti sono di 177 milioni 040.017 per il 2012, 174 milioni 063.087 per il 2013 e 172 milioni 636.048 per il 2014. Non resta a questo punto al governo che verificare che tali capitoli di spesa e voci specifiche siano o non siano già impegnate, e già dal terzo bando 2012 – quello che dovrebbe essere pubblicato a settembre 2012 e raccogliere le candidature per i tirocini che partiranno a gennaio 2013 – il programma Mae-Crui potrebbe finalmente prevedere un rimborso a favore dei partecipanti. Sempre che ve ne sia, beninteso, la volontà politica.
Eleonora Voltolina
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