A seguito dell'approvazione da parte dell'ente europeo Coreper, pochi giorni fa, di un documento di indirizzo sugli stage destinato ai 28 Paesi dell'Unione europea che però non contiene praticamente nessuna tutela concreta degli stagisti, lo European Youth Forum e altri 12 realtà che rappresentano "la società civile" impegnata sul fronte dell'occupazione giovanile (per l'Italia, la Repubblica degli Stagisti e il Forum nazionale dei giovani) hanno scritto una lettera aperta di viva protesta. Obiettivo: evidenziare l'insipienza del Consiglio Ue e la debolezza dei contenuti del documento, completamente inefficaci e inadeguati al momento drammatico che stanno attraversando milioni di giovani europei. L'occasione di poter dettare delle linee guida rispetto all'attivazione di stage di qualità, rispettosi dei bisogni degli stagisti, è dunque stata persa e i firmatari della lettera puntano il dito contro le istituzioni Ue, che non hanno saputo o voluto fare propri i semplici e importanti principi espressi nella European Quality Charter of Internships, preferendo lasciare nell'incertezza ed esposti a possibili abusi gli stagisti di tutta Europa anziché delineare un chiaro quadro di diritti e doveri.
Noi sottoscritti condanniamo la raccomandazione del Consiglio Ue sul quadro europeo di qualità per gli stage ed i tirocini approvata dal Consiglio “occupazione, politica sociale, salute e consumatori” (Epsco) il 10 marzo.
La situazione degli stagisti e dei tirocinanti in Europa è inaccettabile e il quadro di qualità approvato non propone quasi nulla per rimediare a questo. Gli stage devono essere in primo luogo considerati come un'opportunità di apprendimento per i giovani, per aiutarli ad accedere ad un lavoro di qualità.
Allo stesso tempo, gli stagisti dovrebbero avere il diritto di fare una prima esperienza nel mondo del lavoro caratterizzata da condizioni sicure ed eque.
La raccomandazione non garantisce nulla di tutto ciò. Non ci sono proposte nella raccomandazione che richiedano ai soggetti ospitanti di pagare o rimborsare i loro stagisti nè di offrire loro accesso agli schemi nazionali di protezione sociale. Questo è deplorevole: gli stagisti devono essere pagati per l'attività che si impegnano a svolgere durante gli stage che prendono luogo al di fuori dei percorsi formativi. La raccomandazione non riesce ad affrontare questo tema e quindi perpetua di fatto l’inaccessibilità degli stage in maniera equa per tutti i giovani. La raccomandazione non ostacola quella che è ormai una chiara forma di discriminazione sociale. Inoltre, il provvedimento non fa nulla per rimediare al fatto che gli stage di scarsa qualità stanno sostituendo posti di lavoro e sono così diventati una strisciante e diffusa forma sostitutiva di lavoro precario per i giovani.
Siamo estremamente delusi che il Consiglio non sia riuscito ad accordarsi su una raccomandazione contentente i principi fondamentali che tante organizzazioni giovanili, gli attori della società civile ed altre istituzioni europee avevano definito nella “Carta europea di qualità per gli stage e i tirocini”. Questa è una chiara incapacità di affrontare una pressante richiesta proveniente dai giovani europei in un momento in cui essi vivono in una condizione particolarmente vulnerabile a causa della crisi economica.
Il Consiglio Ue non è riuscito a passare dalle parole ai fatti ed ha perso l'opportunità di consegnare ai giovani europei un quadro di qualità per i tirocini che garantisca che i loro diritti siano rispettati.
Giuseppe Porcaro, Segretario Generale dello European Youth Forum
Lettera co-firmata da:
Forum Nazionale Giovani (FNG)
Repubblica degli Stagisti
Brussels Interns NGO
CJE (Consejo de la Juventad de Espana)
European Students Union (ESU)
Erasmus Student Network (ESN)
Génération Précaire
Geneva Interns Organisation
InternAware UK
InternsGoPro
Microsoft Europe
Organising Bureau of European School Student Unions (Obessu)
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