Chiara Del Priore
Scritto il 20 Mar 2013 in Approfondimenti
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La «fuga dei cervelli» non è soltanto un’espressione che trova ormai ampio spazio nel nostro linguaggio comune, ma un fenomeno supportato da dati statistici che purtroppo non preannunciano un’inversione di tendenza. Una delle ultime fotografie dell’Istat, riferita al 2011, individua una crescita del numero di laureati che lasciano il nostro Paese: se nel 2002 la percentuale era pari all’11,9% del totale dei laureati, nel 2011 è più che raddoppiata, balzando al 27,6%. Scende però, parallelamente, la quota di emigrati con licenza media, dal 51% al 37,9%: il che vuol dire in soldoni che l'Italia si fa sfuggire i giovani più istruiti, che sono anche costati fior di quattrini alle casse dello stato tra università e qualifiche post-universitarie, e si tiene quelli scarsamente specializzati. Principali mete di destinazione sono Germania, Svizzera, Regno Unito e Francia, paesi che insieme accolgono il 44% degli italiani di età superiore ai 25 anni che lascia il nostro Paese.
Ma come si fa a cercare uno stage o un lavoro all’estero? Una delle fonti privilegiate è il web. E non a caso in Rete esistono non pochi siti dedicati ai giovani che decidono di intraprendere o hanno già iniziato una carriera fuori dall’Italia.
In ambito europeo, uno dei portali di riferimento è La tua Europa, che fornisce indicazioni e suggerimenti utili per la mobilità. Il sito è articolato in due parti, una dedicata ai cittadini e l'altra alle imprese. «Viaggiare»; «lavoro e pensioni»; «veicoli»; «formalità di soggiorno»; «istruzione e gioventù»; «salute»; «famiglia e consumatori» sono le sezioni indirizzate ai cittadini. Una sorta di vademecum con informazioni utili per chi si vuole trasferire: dal tipo di documenti necessari alle procedure per la richiesta di cure mediche, fino a tutte le notizie utili relative a istruzione e formazione. Il sito presenta anche una sezione dedicata agli stage, con indicazioni su come ottenere un sostegno finanziario, grazie al programma Leonardo, e ricevere assistenza sanitaria nel paese di destinazione. Più che un portale per la ricerca di lavoro o stage, La tua Europa è soprattutto un sito divulgativo, dove trovare informazioni di servizio fornite direttamente dall’Unione Europea, che fa da «garante» della qualità dei contenuti pubblicati. L’area dedicata alle imprese è, infine, una guida pratica per chi vuole seguire la strada dell’imprenditoria in Europa, con le «istruzioni» necessarie per l’avvio e il mantenimento di un’attività all’estero e per ottenere eventuali finanziamenti.
Eurodysée è invece indirizzato esclusivamente a chi è in cerca di uno stage in Europa. Il sito deve il nome a un programma di scambio organizzato dall’Assemblea delle Regioni Ue, rivolto ai giovani tra i 18 e i 32 anni che vogliono svolgere un tirocinio all’estero di durata compresa tra i tre e i sette mesi. Eurodysée presenta una mappa di tutte le regioni degli stati europei interessate dal programma, l’elenco delle offerte di stage attive e le indicazioni per fare domanda. Punto di forza è il costante aggiornamento della sezione stage: le offerte di tirocinio sono inserite in ordine cronologico e ciascuna riporta in evidenza il paese sede del tirocinio, le date di inizio e fine stage e la deadline per l’invio della candidatura. Non si può dire lo stesso per l’area news: l’ultima notizia risale a novembre 2012!
Molto popolare è poi Eures, portale che fa riferimento all’omonima rete di cooperazione, nata nel 1993 tra la Commissione Europea, i servizi pubblici dell’occupazione degli stati membri dello Spazio economico europeo (Ue più Norvegia, Islanda e Liechtenstein) e della Svizzera, sindacati e organizzazioni dei datori di lavoro. Il sito è rivolto sia a chi è in cerca di lavoro che alle aziende. Nel primo caso i candidati hanno a disposizione una sezione dedicata dove inserire il proprio cv, modificare le informazioni personali e consultare le offerte di impiego. Va citata anche la sezione «vita e lavoro», che fornisce le informazioni pratiche, giuridiche e amministrative fondamentali per chi va all’estero. Lo studio e la formazione hanno il proprio spazio nell’area «apprendimento», con l’elenco di borse di studio o corsi attivi nei paesi Ue. L’area news, relativa ad aggiornamenti su lavoro e mobilità, è aggiornata al mese in corso e lo stesso vale per le offerte pubblicate. Eures ha, poi, una vocazione spiccatamente «social», non sempre esistente negli altri siti di settore: si trova su Facebook (oltre 47mila like), Twitter (più di 10mila followers), LinkedIn e Google+. E sappiamo tutti quanto conti il passaparola sui social media quando si cerca lavoro.
Restringendo lo sguardo al nostro Paese, in Rete è famoso italiansinfuga, «creatura» di Aldo Mencaraglia, laureato al Politecnico di Torino ed emigrato per lavoro in Inghilterra, prima, e, successivamente, Cina, Taiwan e Australia. Mencaraglia fa tesoro della sua esperienza e nel 2008 dà vita al blog, diventato una specie di bussola per chi si avventura all’estero. Italiansinfuga si sviluppa in quattro direzioni: innanzitutto fornisce notizie suddivise per continente e per paese, da informazioni di servizio ad approfondimenti sui settori più gettonati o sulle professioni più richieste in quel determinato paese. L’interazione degli utenti è molto forte: gran parte degli articoli sono, infatti, commentati dai lettori. Se, però, le notizie in home suddivise per paese sono aggiornate quasi quotidianamente, la sezione in evidenza, dedicata agli «altri articoli recenti» pubblica pezzi del 2009, consentendo di risalire ai più recenti solo grazie alla ricerca d’archivio per anno e mese. La sezione «lavoro», poi, offre un elenco delle offerte attive in tutti gli Stati. Sul sito si possono trovare anche dei veri e propri corsi online, gestiti dallo stesso Mencaraglia, relativi, ad esempio, alla scrittura di un cv o una cover letter in inglese, oppure su come affrontare e gestire al meglio un colloquio di lavoro. Italiainsfuga punta a creare un network virtuale tra chi condivide o ha condiviso l’esperienza di lavorare fuori grazie ai suoi canali social, come una pagina Facebook forte di oltre 22mila fan e l’account Twitter seguito da 11mila followers.
C’è, poi, Europalavoro, frutto della collaborazione tra ministero del Lavoro e Fondo Sociale Europeo. Il portale fornisce informazioni precise sulle politiche comunitarie in materia di occupazione giovanile, sui servizi di orientamento professionale italiani ed europei e sulle iniziative di formazione del nostro Paese e del resto d’Europa. Particolarmente dettagliata la sezione «lavoro», con alcuni passaggi importanti per facilitare la ricerca, notizie sui centri per l’impiego italiani e europei (Eures) e suggerimenti utili per fare impresa. Europalavoro è un po’ il corrispettivo nazionale de La tua Europa: un sito molto «istituzionale» che offre informazioni utilissime, ma non pubblica offerte di lavoro.
Anche il sito del ministero degli Esteri ha una sezione aggiornata, interamente dedicata alle opportunità di studio e lavoro per giovani, dalle borse finanziate dalla Farnesina ai progetti di cooperazione allo sviluppo, fino alle opportunità nelle organizzazioni internazionali.
Porta, infine, la firma dell’Isfol, in collaborazione con il programma Leonardo, il portale Prepara la mobilità, che offre una panoramica articolata sui sistemi di istruzione dei vari paesi Ue, sulle ricerche effettuate dall’istituto in materia di mobilità internazionale e sui progetti attivi, oltre a un elenco di link a istituzioni italiane ed europee. In particolare, la sezione link è utile per reperire i contatti delle agenzie nazionali, con il compito di gestire in ciascun paese europeo le iniziative che rientrano nel programma Leonardo.
Una delle difficoltà maggiori di chi vuole espatriare è forse proprio quella relativa alla ricerca di informazioni e consigli per affrontare nel migliore dei modi la vita e il lavoro all’estero. Siti come questi intendono, quindi, essere un valido supporto per sopperire al problema.
Chiara Del Priore
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