Ancora nessuna notizia del rimborso spese per i 49 brillanti laureati campani che nel 2011 hanno svolto un tirocinio negli uffici del Comune di Napoli. Per capire che fine abbiano fatto i 2mila euro previsti per ogni tirocinante, la Repubblica degli Stagisti ha provato (invano) a intervistare il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha parlato con Marco Vassallo, funzionario incaricato del Servizio Lavoro e formazione professionale, ha riportato le informazioni fornite a due ex stagiste dall’assessore al bilancio Riccardo Realfonzo e ha raccontato l’esperienza di altri due tirocinanti. Ma la situazione ancora non si è sbloccata: quindi ha deciso di chiamare in causa l’Anci Giovane, consulta istituita nel 2007 con l’obiettivo di valorizzare l’attività dei giovani amministratori all’interno dell’Anci – l’associazione che federa tutti i Comuni italiani. Luigi Famiglietti (nella foto a destra), 36 anni, sindaco di Frigento, è il coordinatore di Anci Giovane Campania.
Il protocollo d’intesa tra Anci Giovane e Repubblica degli Stagisti prevede un impegno “a monitorare le modalità di utilizzo del tirocinio nelle amministrazioni comunali”. Ed ecco qua il primo caso. Che farete?
Facciamo una premessa di fondo: i comuni campani stanno attraversando un periodo molto difficile perché hanno deficit di bilancio. Presumo che il mancato pagamento sia dovuto solo a questo problema. Detto questo, Anci Campania attraverso anche Anci Giovane, cercherà di avere un colloquio con Marco Esposito, l’assessore al lavoro, per capire i reali motivi di questo ritardo e sollecitare il comune ad adempiere quanto prima a quest’obbligazione che ha contratto con questi ragazzi.
Anci Campania ha intenzione di fare qualcosa anche per i nuovi stagisti per evitare che fra tre mesi si trovino nella stessa situazione?
Premettiamo che questa è un’iniziativa meritoria perché consente a ragazzi laureati con voti molto alti di prestare un tirocinio formativo presso gli uffici del comune. Perciò solleciteremo anche altri comuni campani a portare avanti iniziative simili. È chiaro, però, che questi ragazzi meritano di ottenere quello per cui hanno firmato: il corrispettivo economico.
Chi altro si può prendere l’onere di monitorare la qualità dei tirocini negli uffici pubblici?
Da poco grazie alla Repubblica degli Stagisti e all’impegno di Eleonora Voltolina abbiamo siglato un accordo sul corretto uso dei tirocini formativi: questo dimostra l’intenzione dell’Anci, che non è destinata a questo, di fare in modo che tutti i comuni seguano delle regole sull’impiego dei giovani durante uno stage. Credo che gli enti che debbano avere la competenza del monitoraggio dei tirocini siano gli assessorati provinciali e l’assessorato regionale alla formazione, anche perché sono loro a fare i bandi e a investire i fondi. Per quanto riguarda i comuni, sarà l’Anci (che è un’associazione di comuni) a farsene carico.
L’assessore al Bilancio, Realfonzo, ha detto ai tirocinanti “i soldi non ci sono”, quindi il Comune non sa come pagare. I soldi, però, dovevano essere previsti nel bilancio 2010, non dovevano essere vincolati?
Auspico che quello di Realfonzo sia stato uno sfogo umano piuttosto che una risposta tecnica da parte di un assessore. Sarebbe difficile poi dover giustificare se quei fondi siano stati utilizzati per altre voci di bilancio. Spero che il Comune oltre a dare una giusta rilevanza mediatica a questi tirocini, dopo aver impegnato i ragazzi in attività che credo siano andate anche oltre lo stage, adempia i suoi obblighi.
Qualcuno dei ragazzi sta pensando di passare alle vie legali e mandare al Comune una lettera di messa in mora minacciando il ricorso al decreto ingiuntivo. Nel caso di un comune con deficit di bilancio come Napoli, un decreto ingiuntivo serve a qualcosa?
Sicuramente ci potrebbero essere degli effetti positivi, compatibilmente con i tempi della giustizia ordinaria: nel momento in cui c’è un’ingiunzione da parte del giudice, il Comune dovrebbe pagare questi debiti in via prioritaria rispetto agli altri. Il problema è politico: perciò spero che con l'aiuto dell'Anci si riesca a capire qualcosa in più e a ottenere il rimborso senza passare alle vie giudiziarie anche perché non sarebbe bello nemmeno per il comune. Quindi inviterei ad aspettare ancora un altro poco.
Dagli uffici del Comune si è saputo che si sta pensando di estendere questi tirocini ad altri 75 giovani: che senso ha per un ente senza prospettive di assunzione, che ha anche dei vincitori di concorso che non sono stati assunti, fare dei bandi di stage se non ha soldi per pagare?
È auspicabile innanzitutto che siano pagati gli stagisti precedenti, poi spero che il Comune abbia trovato delle risorse di bilancio per pagare almeno i tirocini. Capisco meno la domanda “se il Comune non riesce ad assumere perché fa i tirocini”: li fa probabilmente perché non riesce ad avere altro personale, quindi con un minore impiego di risorse avrà comunque dipendenti a disposizione. È chiaro che queste domande andrebbero poste all’assessore competente, io posso solo dare un’interpretazione.
Secondo lei perché oggi è richiesto sempre lo stage anche per quei mestieri in cui fino a pochi anni fa la prassi prevedeva un inserimento diretto dei lavoratori solo con qualche giorno o mese di prova?
È uno strumento usato in modo distorto sia negli enti pubblici sia nelle aziende private. Finché ci saranno queste normative sul lavoro, soprattutto per quanto riguarda i prelievi fiscali sui contributi dei dipendenti, aziende ed enti pubblici, specie nel mezzogiorno, avranno queste scappatoie nell’impiego precario di ragazzi, molto preparati ma sottopagati e sfruttati. Non è un problema solo del Comune di Napoli, ma dell’Italia intera. L’Anci, soprattutto l’Anci Giovane (amministratori coetanei di questi stagisti che ogni giorno lavorano nei comuni spesso senza ricevere un’indennità), capisce le loro esigenze. Perciò m’impegno a fare da tramite per capire cosa sia successo. Per quanto riguarda le altre città campane, il nostro obiettivo è tenere fede al protocollo firmato. Ci impegneremo anche con il settore giovanile della regione Campania per far mettere a disposizione risorse regionali per aiutare i comuni a utilizzare gli stage e assicurare il loro pagamento.
Marianna Lepore
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