A febbraio di quest'anno la Lombardia era in piena campagna elettorale: i cittadini dovevano scegliere il nuovo presidente della Regione. La Repubblica degli Stagisti lanciò in quel periodo una proposta rispetto alla regolamentazione dei tirocini, chiamata "Patto per lo stage", invitando i candidati a sottoscriverla e a impegnarsi a portarla avanti. Umberto Ambrosoli, candidato governatore per il centrosinistra, e Lucia Castellano, capolista della lista Patto Civico per Ambrosoli presidente e già direttore del carcere di Bollate e assessore alla casa del Comune di Milano, decisero di sottoscrivere quel Patto. Poi le elezioni vennero vinte dal centrodestra: Roberto Maroni diventò presidente, nominò la sua giunta, e Ambrosoli e Castellano finirono in consiglio regionale nelle fila dell'opposizione.
Ma anche da lì, in questi mesi, non hanno dimenticato il "Patto per lo stage", e hanno seguito con attenzione i lavori dell'assessorato al Lavoro sul tema della nuova normativa sui tirocini. La Repubblica degli Stagisti, all'indomani dell'approvazione della nuova delibera in materia, li ha sentiti per raccogliere i loro commenti. «Ora si tratta di incalzare la giunta affinchè non si vada troppo in là nei mesi nell’applicazione della delibera» dice subito Ambrosoli: «Già lo scorso luglio scorso il gruppo regionale di Patto Civico aveva dedicato un convegno all’approfondimento del tema. Avevamo spinto per un impegno immediato della Giunta. Adesso, e siamo già a novembre, è arrivata la delibera: purtroppo però non è immediatamente attuativa. Infatti nel testo si specifica che gli “Indirizzi” entreranno in vigore 30 giorni dopo la pubblicazione dei decreti dirigenziali, i quali dovranno definire i modelli di convenzione di tirocinio e del progetto formativo individuale. Visti i precedenti, cioè la delibera della giunta Formigoni, si rischia di andare avanti in maniera indefinita. Staremo molto attenti perché questo non succeda».
«Il punto debole della delibera sta certamente nei previsti tempi di applicazione» rincara la dose la Castellano: «Chiederemo perciò di anticipare quanto più possibile la pubblicazione di questi decreti attuativi. Si rischia sennò di trasformare anche questa delibera in uno dei tanti annunci. Il lavoro non può aspettare. E quando, come in questo caso, riguarda migliaia di giovani, ogni lungaggine burocratica crea solo sfiducia e diffidenza. Insisteremo anche in aula con la giunta affinché i decreti dirigenziali vengano pubblicati al più presto: perché altrimenti avremo una nuova normativa, bella quanto si vuole, ma che non potrà entrare in vigore!».
Anche Ambrosoli allarga lo sguardo alla drammatica condizione occupazionale giovanile del nostro Paese: «In un periodo come questo, di grande difficoltà del mondo giovanile e con scarse opportunità lavorative, ogni mese è importante. Riteniamo che aver regolamentato e limitato l’uso improprio dei tirocini e stage, e favorito invece l'inserimento lavorativo garantendo una indennità minima per gli stagiaire, sia già un passo avanti. Un piccolo passo, se vogliamo compararlo alle esigenze, e forse anche tardivo, rispetto ad altre Regioni: come è già noto da tempo infatti Regioni come Toscana e Abruzzo hanno fatto da apripista con proprie leggi, e Veneto, Piemonte, Emilia Romagna, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata hanno già recepito le linee guida. Con la delibera di Regione Lombardia adesso si rafforza questa tendenza. È perciò un passo importante e positivo, ma che dovrà essere inserito in una strategia più di impatto a favore dell’occupazione giovanile».
«Troppo spesso sappiamo che lo stage è utilizzato come forma di lavoro gratuito che non facilita affatto l'inserimento: secondo i dati di Unioncamere solo un giovane su 10 viene assunto al termine dello stage» aggiunge la Castellano per completare il quadro: «Siamo convinti che garantire, con la nuova delibera, regole uniformi a tutela degli stagiaire può aiutare ad evitare di continuare a incorrere in tirocini che di formativo hanno ben poco, se si considera che molti giovani pur di fare un’esperienza lavorativa sono costretti spesso a svolgere mansioni ripetitive, dequalificanti che ben poco o nulla, hanno di formativo, e nella maggior parte dei casi sono tirocini privi di retribuzione e tutele». Rispetto al testo finale approvato dalla Giunta Maroni c'è da parte dei due consiglieri di Patto civico qualche perplessità: «Manteniamo le nostre riserve e anche preoccupazione per l’allargamento che la nuova delibera fa del lavoro notturno agli stagisti. Auspichiamo, a questo riguardo, che venga condotta un’attività di monitoraggio e controllo oltre che sull’esito occupazionale dei tirocinanti ospitati, soprattutto su questo uso dei turni di notte. Con una rigorosa applicazione delle sanzioni previste per le aziende private e pubbliche che non rispettano la normativa». Sanzioni che comunque la delibera non prevede, demandando tutta la parte di controllo e sanzione agli ispettorati del lavoro.
«Pur considerandola una delibera comunque positiva, non ci stanchiamo di dire che questa deve essere solo un momento di una strategia più complessiva verso il lavoro giovanile» chiosa la Castellano. «Questa nostra azione a tutela dell’occupazione giovanile vogliamo infatti inserirla all’interno di una revisione generale dei contratti di lavoro finalizzata a facilitare e non ostacolare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, favorendone la flessibilità, seppure temporanea, soprattutto, nell’ occasione di un grande appuntamento come quello ormai vicino dell’Expo. A questo sforzo, che devono innanzitutto fare Governo e Parlamento, vogliamo aggiungere il nostro impegno affinché anche Regione Lombardia dia un contributo della massima efficacia» aggiunge Ambrosoli.
«Stiamo lavorando anche sui contratti di solidarietà, affinchè la Giunta arrivi ad istituire – questa è la proposta che presentiamo insieme al Pd – un apposito fondo regionale come contributo aggiuntivo alla incentivazione degli accordi fra parti sociali che stipulano contratti di solidarietà: sarebbe interessante per l’occupazione giovanile soprattutto laddove questi contratti possono essere attivati in maniera espansiva per nuova occupazione come nel caso del ponte generazionale» chiude Lucia Castellano.
Prossima tappa, l'emanazione dei decreti dirigenziali necessari per far entrare in vigore la nuova normativa sui tirocini: Ambrosoli e Castellano si impegnano a tenere la Repubblica degli Stagisti sempre aggiornata su questo iter. Che tutti quanti speriamo il più breve possibile.
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