Lo stage ovvero: farsi i fatti propri in ufficio e rubare i soldi
13 anni, 6 mesi fa di Saru
Salve a tutti,
Ok, lo so cosa penseranno tutti, ma, vi prego, non uscitevene con frasi tipo "Ritieniti fortunato!" o "Goditi l'ozio!".
No, non ce la faccio proprio: essere improduttivo è una cosa terribile.
Andiamo con ordine.
Dopo una laurea in Scienze della Comunicazione (ho preso la specialistica in Editoria e Giornalismo - RomaTre - a Novembre), e dopo mesi di tristezza infinita (ma voi sapete di che sto parlando), arriva all'improvviso uno stage in una multinazionale con sede a Roma, nell'ambito della mia laurea.
Splendido!
Dopo tre colloqui - di cui solo il primo, essendo di gruppo, è stato terribile - mi siedo alla scrivania.
Un paio di dati: stage 6 mesi, ottimo rimborso spese, dalle parole dirette del capo del dipartimento, nessuna prospettiva d'assunzione. Fra i *rumors* che colgo in ufficio, *forse* ci sarà un prolungamento dello stage.
Comunque, dicevo, alla scrivania. E inizia il nulla. Non faccio niente, oltre che correggere stupide bozze che poi tanto i responsabili si leggono da soli. "Appena arriverà il pc, avrai tanto da fare!", mi dicono.
Arriva il pc - orma sono mesi che è arrivato - e continuo a passare l'80% del tempo a farmi i fatti miei al pc, senza manco essere tranquillo perché, lavorando in uno stramaledettisimo open space, non c'ho un cavolo di privacy.
Vi giuro: non faccio niente. Chiedo in continuazione al mio tutor e agli altri dell'ufficio se gli serve qualcosa, se posso fare qualcosa per loro. Ogni tanto mi danno qualche stupidaggine da fare, altre volte - pochissime - cose interessanti, ma nella stragrande maggioranza dei casi nulla. Nulla. Proprio nulla.
Ora, mi giro e vedo che loro lavorano come pazzi. Vado a vedere che fanno e mi sembra che si lamentino per niente: sono inefficienti, lenti e non sanno usare quel c***o di pc sul quale passano la loro vita. Io, che sono un po' smanettone, riesco a fare cose che per loro sono fantascienza.
Poi vedo l'altro stagista che è stato preso con me. Lo vedo oberato di lavoro. Vedo che fa e noto che sta mesi sullo stesso progetto, che si dà arie a grande e stanco lavoratore.
Io mi sforzo con tutto me stesso di fare le cose bene ma anche velocemente, perché in un'azienda ritengo l'efficienza un valore fondamentale.
Ma mi sono stufato. Non ho studiato tanti anni, i miei non hanno faticato altrettanto, non ho fatto già 5 stage per leggermi i manga al pc.
Ho parlato, col dovuto tatto, al mio tutor, dicendogli: "Vorrei partecipare di più, vorrei essere messo in gioco", e mi è stato detto "Vedrai che accadrà".
Invece non è accaduto. E mi dà fastidio perché attorno a me la gente lavora, e io non faccio niente.
E' una cosa tremendamente ridicola.
Non vi chiedo consigli perché temo che non ce ne stanno, ma se qualcuno ha dei buoni suggerimenti per passare questo periodo... Sono benvenuti.
Considerate che passerò qui tutta l'estate, con una settimana di ferie (il cui periodo, cito, "è ancora prematuro scegliere") senza fare niente.
Che schifo, l'Italia.
584042
13 anni, 6 mesi fa
Ciao Saru!
Mi vengono in mente due strade: o pensi al dopo e ti dai alla ricerca coatta o già che ci sei ti studi un po' l'azienda in cui sei finito. Non so quanto accesso hai ai loro progetti ma se è fattibile puoi almeno tentare di capire come lavorano. Dato che la comunicazione ti interessa puoi andarti a vedere come l'azienda è vista dagli altri, vedi rassegne stampa e dintorni.
Anche io non amo l'inattività demotivante ma sto rapidamente prendendo sempre più coscienza che il mondo del lavoro è meno idilliaco di come mi aspettavo.Meglio tenersi impegnati cmq.
Saru
13 anni, 6 mesi fa
Ciao Giogro!
Grazie mille per la risposta. Sulle due opzioni, io non ti saprei dire: ho sondato spesso il terreno, chiedendo se il mio comportamento andava bene, se c'era qualcosa di cui ci si lamentasse e il mio tutor mi ha detto specificatamente: "Nessuno si è lamentate di te riguardo nulla".
Sul lavoro dell'altro stagista, io mi ci soffermo poco: credo di aver capito che tipo di persona è, e quindi non mi stupisco se si da sempre arie da manager indaffarato. (Per farti un esempio, noi condividiamo un'attività: io la faccio in un'ora e mezza, lui in più di due ore. E si tratta banalmente della stessa cosa).
Concludo la parentesi, dicendoti che io e quest'altro ragazzo abbiamo praticamente lo stesso background tecnico e che quindi grosse differenze non ce ne sono.
Ora come ora, me ne andrei pure io. Ma c'è una piccola cosa che mi blocca: questo stage mi fa guadagnare qualcosa.
In una situazione di crisi come questa, non me la sento di fare il "capriccioso" e mollare un lavoro retribuito solo perché "non mi apprezzano" perché, come forse avrai intuito, la ricerca di impiego nei mesi precedenti quest'esperienza mi ha portato sull'orlo della disperazione.
Quando non hai nulla, anche la più piccola cosa vale molto.
giogro84
13 anni, 6 mesi fa
Ciao Saru.
Sappi che condivido pienamente il tuo punto di vista circa l'insopportabilità e l'intolleranza verso l'improduttività. Per me il tempo è prezioso e passare 8 ore al giorno per fissare il pc e navigare su internet per me è buttare ore preziose della propria vita, che potrebbero essere spese in tante attività e cose interessanti. Te lo dico perchè ci sono passata anche io in 2 diverse situazioni: la prima era relativamente ai 2 mesi finali di uno stage (ma era anche agosto), la seconda durante un rapporto dipendent, ma per altri motivi.
Detto questo, mi sembra cmq strano che l'altro stagista, per quanto, lento, abbia cmq una serie di compiti assegnati, nonchè il resto dell'ufficio. Ora 2 sono le cose: o hanno fatto male i calcoli quando hanno deciso di prendere uno stagista (ed è una roba che capita spesso), perchè magari pensavano che ci sarebbero veramente state delle necessità e delle attività da delegare, ma poi in realtà no; oppure in realtà si sono resi conto che il tuo profilo non corrisponde proprio ai loro valori aziendali (anche l'eccessiva flemma e lentezza posso essere considerati parte della cultura aziendale) e quindi ti stanno facendo capire in maniera indiretta che non ci sono i requisiti affinchè possano prorogarti lo stage.
In entrambi i casi ti consiglio di andare via, magari trovando anche prima altro, perchè se è vero che il nome dell'azienda fa curriculum, è vero anche che quando andrai a fare altri colloqui e gli hr sondano con delle domande le capacità che hai acquisito, si accorgeranno che non è stata un'esperienza di un certo valore.
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