PROPOSTA CONCRETA
15 anni, 4 mesi fa di qwertija
Salve a tutti,
io sono come voi una pluristagista molto arrabbiata.
Ho 29 anni, una laurea in Lettere conseguita ben tre anni fa e da allora è iniziato un calvario che ancora oggi purtroppo non ha termine.
Ho svolto ben 5 stage (!!!) ovviamente non retribuiti nel settore delle Risorse Umane, ogni esperienza che ho svolto, come voi del resto, ha significato un investimento in tempo, soldi e fatica oltre che richiedere un enorme sforzo alla mia famiglia per supportarmi durante ogni periodo. Nella mia ultima esperienza di stage davvero aveva solo il nome, io gestivo in maniera assolutamente autonoma un’agenzia, ero la prima che apriva al mattino e la ultima che chiudeva la sera, mi occupavo di gestionale così come di selezione e di commerciale, ho cercato di fare di tutto per dimostrare non solo le mie competenze ma anche la mia volontà che faceva sì che non conoscessi ne orari ne stanchezza. Poi l’ennesima porta in faccia ma non perché io non valessi o non avessi fatto bene il mio lavoro ma perché oramai è assoluta politica delle aziende e delle agenzie, di tutto il mercato del lavoro, gestire gli stages a turn over e cioè una vera e propria azione di ricambio di stagisti perché chiaro quello che loro guadagnano è altissimo e poco o direi proprio nulla importa che un giovane si trovi dopo tre o sei mesi in mezzo ad una strada senza niente, ma proprio niente di niente in tasca…
E’ un’esperienza che puoi scrivere nel Curriculum … io non so voi ragazzi ma questa motivazione a me non basta più per nulla perché io ho cinque esperienze scritte nel curriculum ma non ho contributi (è questo è gravissimo anche in vista della pensione a cui magari uno adesso travolto dalla prospettiva di un non futuro non ci pensa ma invece ci dovremmo seriamente pensare perché saranno altri problemi) e non mai visto una busta paga che fosse mia.
Io ho sempre perseverato con gli stages proprio perché adoro l’ambito nel quale gli ho fatto, non vorrei rinunciarci per nulla al mondo e ho sempre coltivato la speranza che dimostrando tutto il mio lavoro, la mia passione e la mia voglia di crescere professionalmente, tutto mi sarebbe servito per ottenere una possibilità concreta … ma ho capito sempre di più andando avanti nel tempo che forse non l’avrò mai, che la politica del turn over oramai sta prendendo sempre più piede e ciò mi terrorizza moltissimo.
Dopo aver versato non so quante lacrime ed essermi disperata vi scrivo perché vorrei farvi una proposta assolutamente concreta a cui mi auguro con tutto i cuore che rispondiate numerosi:
io desidererei che ci unissimo in gruppi o associazioni per regioni proprio per combattere uniti questo sfruttamento ma soprattutto ragazzi per combattere uniti per il nostro DIRITTO AD AVERE UN FUTURO!!!
Un’altra cosa che mi piacerebbe realizzare tutti insieme è una manifestazione nazionale contro gli stage, unirci tutti insieme e scendere in piazza a gridare tutto il nostro disgusto e tutta la nostra apprensione per il nostro futuro inesistente…
Che ne dite?!?!?!
Ragazzi attiviamoci, scendiamo in piazza, facciamo sentire in maniera assolutamente civile ma risoluta la nostra rabbia!!! COMBATTIAMO PER IL NOSTRO FUTURO!!!
NON SIAMO DEI BAMBOCCIONI… DIMOSTRIAMOLO!
Attendo fiduciosa le vostre risposte!
ElisaP
14 anni fa
Ciao a tutti,
lo segnalo anche qui (ma giuro che è l'ultima!) nella speranza che vecchi utenti ricevano l'alert via mail.
In questi mesi è nata un'iniziativa su facebook:
http://www.facebook.com/#!/manifestodellostagista
Più che di un semplice mi piace (comunque gradito!) c'è bisogno anche di idee, di teste pensanti e di gente stufa di lavorare gratis....
pieras
15 anni, 1 mese fa
concordo con cassandra. L'unico modo CONCRETO per cambiare la situazione è DIRE NO. Ma secondo voi a tutti i ragazzi che non hanno una laurea a chi verrebbe anche solo in mente di proporre uno stage??? Gli riderebbero in faccia! Quindi perchè noi dovremmo accettare, dopo che abbiamo studiato e già fatto altre esperienze di stage?? Abbiamo diritto ad un lavoro. Io di stage (serio)ne ho fatto uno ed è stato veramente positivo, adesso mi arrabatto con lavoretti, piu o meno pagati, più o meno coerenti ai miei studi, ma l'importante x me adesso è NON accettare altri stage se non c'è nessuna possibilità di assunzione dopo, per non essere travolta nel circolo vizioso degli stage. Infatti se nel tuo cv leggono stage..è sicuro che ti verrà proposto un altro stage. Ho detto no a stage non pagati, manca solo che li pago io per lavorare!
Cassandra
15 anni, 1 mese fa
Credo, Luna, che gli stage godano di una connivenza politica tra chi propone e chi offre altissima. Questo il freno per la loro definitiva abolizione. L'iniziativa della Repubblica degli Stagisti è lodevolissima stando le cose in questo modo, ma un'azienda che cerca superlaureati per pagarli 500 euro per sei lunghi mesi e dopo si vedrà, può davvero essere definita "buona"? Non è un modo gentile per intortarci con l'ennesima presa per il culo da parte di un'azienda che sfrutta lavoro qualificato per pochi spiccioli? Personalmente rifiuterò ogni stage da ora in poi, ne ho fatti molti, se li faranno bastare.
luna
15 anni, 1 mese fa
Ciao a tutti. Anche io come voi, a 30 anni e a due anni dalla laurea in Filosofia sono prigioniera degli stage. Dopo l'ultima esperienza andata male mi sono imposta di non accettare più proposte di stage o tirocinio formativo (credo che alla fine siano la stessa cosa!), ma la cosa impressionante è il fatto che pur rispondendo ad annunci che prevedono il tempo determinato mi viene proposto sempre un periodio di stage. Mi sento bloccata in questo status di eterna stagista e, pur avendo le esperienze, non riesco a fare il passo successivo. Ma anche dal punto di vista contributivo la beffa più grande è che dopo anni di lavoro in stage non si possa nemmeno fare domanda per l'indennità di disoccupazione!
Per me una manifestazione potrebbe rappresentare un modo per iniziare a farci sentire...si parla molto spesso di precari e di tempo determinato, ma gli stagisti è come se non esistessero per il mondo del lavoro, del sindacato e della la politica.
Cassandra
15 anni, 3 mesi fa
Avete ragione entrambi, nel senso che le vostre due esperienze sono figlie della stessa "disperazione" (in senso lato, nessuno si offenda).
Chi accetta di lavorare gratis lo fa (io, con una formazione simile a quella di Simona, non trovo altro nel mio settore) per non stare a casa, con l'illusione (vana, quasi inconscia) che qualcosa succeda.
Chi se na va dall'Italia lo fa perchè è profondamente schifato da questo paese che di schifare ne ha ben donde, magari anche a malincuore, se è costretto a lasciare affetti e le poche certezze costruite negli anni.
Perchè, ad esempio, se una parrucchiera, che viene assunta come apprendista ed ad un certo punto diviene operaia, cambia salone non deve ricominciare da capo, mentre per noi, molti di noi, l'esperienza si azzera ogni volta... e si ricomincia con il prossimo stage?
Riccardo sostiene che non sia possibile unirisi per tentare di cambiare le cose...non lo so, ma credo che il futuro (ovvero i giovani) sia una potentissima lobby. C'è molto lavoro da fare, ma potrebbe valerne la pena.
Riccardo
15 anni, 4 mesi fa
Cara Simona (scusa se ti ho scambiato per un lui..), finalmente ho un po' di tempo per risponderti. Premessa: non ho la minima intenzione di tornare, e sto considerando seriamente un cambio di cittadinanza appena possibile. L'italia purtroppo non e' piu' il paese che voglio associare alla mia persona. Detto questo, mi chiedi se sono interessato a unirmi in qualcosa di concreto: fosse per me anche si, ma penso che e' inutile. Perche' la penso cosi'? Primo: non c'e' volonta' politica (di un governo di un qualsiasi colore) di cambiare la situazione, almeno per lasciare alle future generazioni un italia meno disastrata di quello che ci si ritrova. Senza quella, poco fai. Secondo: per ottenere risultati concreti occorrerebbe una massa critica di diverse milioni di persone, che ne so per esempio tutti i giovani, e molti giovani in italia sono troppo occupati ad impegnarsi a diventare veline o impiegati di banca (come se le due categorie fossero certezze...mah..). Quindi, "no massa critica", a meno che molta gente davvero non abbia piu' soldi per comprare da mangiare-momento che forse in italia si sta avvicinando, visto che in italia la tutela della disoccupazione e' inesistente. Terzo: in italia l'associazionismo (esempio sindacati), secondo me ha avuto molti meriti in passato ma oramai e' diventato un insieme di tante piccole caste, e quindi fa piu' danni che altro. Nella mia giovane vita gli unici esempi di sindacalisti irresponsabili e ai quali sputerei volentieri in faccia li ho incontrati in italia.
Personalmente, se qualcuno mi chiede consigli (anche giuridici) rispondo sempre-quando ho un attimo libero- e il mio contributo per cambiare la politica del mercato del lavoro consiste nel mandare a quel paese tutte le offerte che mi pervengono dal belpaese, in quanto nella maggior parte scandalose.
Da parte mia, invece, vorrei chiederti (anche perche' potrebbe essere utile a molti giovani me inlcuso) quali sono le dinamiche delle agenzie dove hai lavorato. Per esempio come scartavi i cv, quali clienti di quali settori cercavano un determinato tipo di profili, come ricevevi i feedback dai clienti, ect. Potrebbe essere utile che tu dedicassi un post con dei consigli...
Alla fine, knowledge is power, no?
Saluti, e scusa la lunghezza del post
Riccardo
qwertija
15 anni, 4 mesi fa
Ciao Riccardo...
innanzitutto mi presento perchè finora ho usato solo il mio nick name... mi chiamo Simona.
Hai perfettamente ragione nel dire che in Italia le cose vanno avanti così proprio perchè ci sono persone (e io naturalmente mi includo) che non si ribellano... hai ragione...
Anch'io per lungo tempo debbo ahimè ammettere ho sbagliato e di netto. Credo però di aver sicuramente sbagliato in buona fede, nel senso sempre con la speranza che dimostrando le mie competenze, le mie potenzialità e le mie caratteristiche personali alla fine avrei potuto ottenere qualcosa in più ... ho per tempo creduto che forse non avevo fatto abbastanza nonostante il mio impegno, in questo credo abbia inciso anche una certa educazione personale ma della quale tranquillo non ti tedio :-), ma poi mi sono resa conto che purtroppo e sottolineo PURTROPPO non dipendeva da me; ti dico purtroppo perchè avrei potuto porvi rimedio. MA dagli errori s'impara Riccardo ed è per questo che ho attivato questa proposta, per questo vorrei che in tanti ci unissimo e combattessimo per i nostri diritti proprio perchè ho capito di aver sbagliato e ho capito che davvero solo se ci si oppone questa politica di mercato potrà cambiare perchè solo quando non ci saranno più persone che sottomesse si recano al lavoro gratuitamente e subiscono il loro quotidiano sfruttamento ma persone che dicono BASTA si potranno davvero cambiare le cose.
Io penso che la politica del mercato vada combatuta così, tutti insieme.
Un saluto
Riccardo
15 anni, 4 mesi fa
Caro Qwertija,
come ben tu sai il lavoro e' anche quello mercato. La politica del mercato del lavoro non cambia in Italia perche' tutti accettano di lavorare gratis (tu incluso, se di stage ne hai fatti cinque. Io, dopo il primo- e unico nonche' molto prezioso- ho detto basta). Se io provo a dire ad un mio amico cinese (e ne ho diversi, sia in ita che in cina) di venire a lavorare in una azienda gratis per 6/12 mesi mi manda a quel paese, per non dire peggio...perche' in italia e' diverso? perche' non c'e' fame..per ora. Sul permettersi di andare all'estero: personalmente, sono emigrato l'anno scorso in treno -costava meno- con a)una valigia con le mie cose b)1000 euro in tasca.
sull'altro argomento (tornare in ita) ti devo rispondere purtroppo un altro giorno, perche' ora devo scappare :) ma lo faccio
Saluti,
Riccardo
qwertija
15 anni, 4 mesi fa
Ciao Riccardo,
innanzitutto è vero, io ho diverse esperienze nel campo delle risorse umane ma purtroppo non ho ancora il potere di cambiare la politica del mercato del lavoro... purtroppo le aziende seguono quella e quindi è proprio per questo motivo che credo che l'unica vera arma che si possa utilizzare sia quella di INSIEME riufiutarsi di accettarla. Solo facendo sentire UNITI la nostra voce e soprattutto dicendo NO ad un simile sfruttamento spacciato per "flessibilità" si possono realmente cambiare le cose!
Pur rispettando la tua scelta di andare a lavorare all'estero non concordo assolutamente con la tua affermazione : "Il mondo e' grande, e posti dove c'e' lavoro ci sono ancora" ... primo perchè non tutti possono avere la fortuna di potersi permettere di andare all'estero e poi SOPRATTUTTO PERCHE' BISOGNA FARE QUALCOSA PER GARANTIRSI UN FUTURO NEL NOSTRO PAESE. Il discorso non ti sta bene vattene lo trovo veramente riduttivo e privo di proattività.
Mi fa inoltre capire che tu non sia interessato ad unirti in un qualcosa di concreto che magari potrebbe anche un giorno darti la possibilità, qualora lo desiderassi, di ritornare nel tuo paese e questo mi fa molto dispiacere.
Detto questo grazie per aver risposto.
Un saluto.
Riccardo
15 anni, 4 mesi fa
Ciao, non voglio essere polemico, ma proprio tu che hai molta esperienza nelle risorse umane dovresti dare consigli su come trattare le aziende che fanno le politiche di cui ti lamenti!! :)) Personalmente, la mia scelta l'ho fatta molto tempo fa:
1) non accetto NULLA che non sia RETRIBUITO. DEVO avere un profitto, altrimenti sto a casa.
2) alle aziende medio piccole eventualmente mi proponessero di lavorare gratis risponderei che se non hanno i soldi per pagare uno stipendio evidentemente il loro futuro non e' poi cosi' garantito e quindi non e' il posto dove vorrei lavorare. Se a farlo e' una multinazionale (solo italiana, quelle straniere propongono ben altro di solito) risponderei che con X milioni di euro/USD/RMB di utili, un piccolo stipendio se lo possono permettere.
Magari tu mi risponderai: cosi' lavoro in Italia non lo troverai mai. Hai ragione, infatti me ne sono andato. Il mondo e' grande, e posti dove c'e' lavoro ci sono ancora.
Saluti,
Riccardo
qwertija
15 anni, 4 mesi fa
Ragazzi aspetto i vostri commenti e/o proponimenti e opinioni...UNIAMOCI INSIEME... NON LASCIATE CADERE QUESTA INIZIATIVA ... E' TROPPO IMPORTANTE!!!
SCRIVETEMI!!!!
il mio indirizzo mail è qwertija@hotmail.it
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