ciao Elena,
sono a conoscenza della normativa vigente in materia di stage.
Il punto è che oramai in italia lo stage è ciò che le aziende per continuare il loro lavoro, sia esso nel settore produzione, sia esso di servizi o commercio, evitando di assumere, quindi risparmiando sul personale, proprio grazie alla normativa vigente che non parla di compensi o di riconoscimenti per gli stagisti.
Le aziende perciò proseguono in un turn over senza fine di personale in stage, di anno in anno...
Da questo ne diviene che oramai una persona porta nel curriculum solo molte esperienze di stage, sì sinonimo di mancanza di contratti diversi al lettore selezionatroe, ma ciò non aiuta il futuro degli stagisti che, non solo si trovano a lavorare come dipendenti o lavoratori esperienziati, ma anche con un futuro contributivo non riconosciuto.
E qui infatti mi chiedo se si può mandare avanti la proposta del riscatto degli anni di stage o cosa simile...
Tornando ad Umana, dico che predica bene ma razzola male perchè vende il modello ottimale di inserimento di stagisti alle aziende, però sfruttando i propri in casa, come ti dicevo, con orari che passano le 10-11 ore/die e con rimborso che va dai 300 ai 500 euro mese al max (quest'ultima quota viene destinata a chi riesce ad avere proroga di un secondo semestre di stage).
Grazie per l'attenzione che darai alla proposta di riconoscimento, riscatto o regolamentazione per i compensi erogati agli stagisti. Credo che i Cud degli stagisti debbano portare la testimonianza del reddito percepito, da riconoscere.