Stage da evitare: CSI-Piemonte
14 anni fa di ippazia
Vi racconto la mia esperienza perché possa esservi utile. Ho deciso di fare uno stage finalizzato alla tesi presso il CSI-Piemonte. Mi è stato consigliato dal mio relatore perché a suo avviso fare uno stage è un ottimo trampolino di lancio e mi avrebbe permesso di orientarmi nel mondo del lavoro, capire se lavorare in azienda è quello che voglio veramente fare nella mia vita e scrivere una tesi "appetibile" dalle aziende.
Lo stage aveva una durata di 6 mesi, non garantiva l'assunzione, anzi era esclusa come possibilità a causa della crisi, e non prevedeva alcun rimborso se non il servizio della mensa aziendale. Il mio tutor aziendale è stato molto disponibile ed efficiente: mi ha insegnato tutto ciò che doveva insegnarmi, mi ha concesso orari elastici e ha cercato di aiutarmi ogni qualche volta ne avessi avuto bisogno. Tuttavia ritengo che la mia sia stata un'eccezione perché gli altri stagisti nelle mie stesse condizioni sono stati trattati in modo poco professionale, per usare un eufemismo.
Ad esempio uno stagista che condivideva con me l'ufficio è stato completamente abbandonato: vedeva il suo tutor di rado e non gli è stato dato niente su cui lavorare. Verso il termine del suo stage il suo tutor aziendale gli ha chiesto di preparare una presentazione di un software che doveva testare,ma poi lo stagista ha scoperto che nella settimana in cui avrebbe dovuto fare tale presentazione il suo tutor era in ferie e ha ricevuto come rispota " ma sì, falla comunque a quelli presenti nell'ufficio".
Un altro esempio, ancora più eclatante a mio avviso, è quello di un altro stagista che ha scoperto solo dopo un mese di lavoro che il progetto a cui era legato il suo stage non era stato finanziato e di conseguenza nessun dipendente ci lavorava sopra . Sebbene il contratto di stage prevedesse un'introduzione nell'ambiente lavorativo e una collaborazione con gli altri dipendenti, ha quindi dovuto lavorare per il resto dello stage (5mesi!!) per conto proprio, consultandosi di tanto in tanto con il proprio tutor (tutor fra l'altro che non era dipendente, ma consulente). Questo ragazzo è riuscito comunque a fare un buon lavoro a tal punto che il suo tutor ha deciso di proporre il suo lavoro in regione per ottenere un finanziamento del progetto e lavorarci sopra. Allo stagista ,oltre a fargli i complimenti per il lavoro svolto, hanno proposto una proroga dello stage di altri 6 mesi, sempre con la mensa come unico contributo, e hanno detto di non potergli offrire niente di più. Poiché ha rifiutato gli hanno chiesto che lasciasse loro tutti i codici prodotti in modo tale che i consulenti potessero lavorarci sopra(pagati). Io ho trovato tutto ciò un'enorme ingiustizia e trovo incredibile che questo ragazzo, nonostante tutto, si dichiari soddisfatto dello stage(!). In effetti le persone che abbiamo incontrato sono state tutte molto gentili e amichevoli, hanno cercato di fare sentire a proprio agio gli stagisti, ma ritengo che non sia sufficiente per poter dire che uno stage sia utile.
Fate attenzione, mi raccomando|
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