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Domanda a selezione master

11 anni, 1 mese fa di Batacchi

Salve a tutti. Mi sono appena iscritto e, per chi fosse curioso, il mio nick si riferisce a Loris Batacchi, capo ufficio "pacchi". Sicuramente una posizione di grande, grande, responsabilità.

Ho dato un'occhiata al forum e ho visto che gli utenti pongono anche domande sulle lauree e sui master. Su questi ultimi ne avrei una in particolare. Recentemente ho partecipato alle selezioni per un master in una nota università dell'Emilia Romagna. Non faccio nomi ma ad un certo punto mi è stato chiesto di parlare della mia famiglia. Probabilmente sono molto ingenuo o ancora non avvezzo ai meccanismi di selezione. Infatti, a parte dire che lavoro fanno i miei genitori ed eventuali fratelli/sorelle (e già qui sarebbero fatti miei) non saprei cos'altro aggiungere. Anche perchè, andando oltre, finirei per raccontare cose personali. Posto che i selezionatori non sono miei amici, voi che magari siete più esperti (non so se qui nel forum bazzica anche qualche selezionatore), potete spiegarmi l'utilità di questa domanda? Qual è il fine?

Grazie a tutti in anticipo.

Zsambu

11 anni, 1 mese fa

E' vero ci sono numerosissimi master truffa, purtroppo spuntano come funghi, anche percorsi molto brevi che si chiamano comunque master. Bisogna stare molto attenti infatti è ricercare informazioni vere.
Noi per esempio pubblichiamo i cv dei partecipanti online, più trasparenza di così!
Buona giornata

levels

11 anni, 1 mese fa

rivelati*

levels

11 anni, 1 mese fa

Aggiungo, perché è importante e da come ho risposto non si capiva, che è una domanda da non fare.

Mi è venuto in mente perché ho solamente risposto dal punto di vista del selezionato in merito alla questione "a cosa serve la domanda".
Dal punto di vista del selezionatore è una domanda un po' brutta perché per legge non si potrebbe farla (messa così generica) o comunque è un po' borderline.


Questione master.

Io, mia opinione, ritengo la quasi totalità dei master una fuffa inutile: spesso addirittura si tratta di vere e proprie mezze truffe.
Questo perché le statistiche di placement diffuse sono false, chiunque un minimo documentato sa che i master ITALIANI ad oggi hanno grossissime difficoltà di placement.

Mi è capitato di parlare con un professore della Boc*oni che ammetteva candidamente che persino loro avevano qualche difficoltà nel placement (tranne in uno specifico master). Loro che hanno un brand, etc., figuriamoci il master della crusca di turno, perché ce ne sono talmente tanti che oramai di questo trattasi. Pullulano.

Personalmente non capisco come la gente continui imperterrita in massa a spendere 8-10k per fare questi master, probabilmente hanno soldi da buttare, perché ne è pieno anche e soprattutto in questo forum di testimonianze di gente che piange per aver speso tempo e soldi in master che si sono rilevati inutili.
Bastava informarsi prima, ma muovere il culo è faticoso, più comodo tirare fuori la grana.

Avrei anche da ridire sul candidato medio del master, che dividerei in due categorie:
- gente con laurea non spendibile (es. umanistica) che non trovando nulla o avendo la prospettiva di non trovare nulla prova a darsi un tocco più "concreto" e/o "patinato" facendo master in campo più spendibile/quantitativo oppure aggiungendo master inutili a lauree inutili (es. scienze della comunicazione). Questi ultimi sono i peggiori.
- gente che è in grosso ritardo con la triennale, che, ingenuamente e stupidamente pensa "invece che farmi altri 2 anni di specialistica che magari poi ai miei ritmi diventano 2,5 - 3 mi faccio il master che così finisco subito perché dura 1 anno e sono ready per il mondo del lavoro", cioè quelli che pensano di fare il master per "recuperare il tempo perso".
Sbagliato.

La specialistica è meglio, costa 1000 volte meno e la strada facile e comoda difficilmente porta lontano, nella vita bisogna sbattersi anche se spesso non sembra.

Comunque viene da sè che questi candidati non sono il massimo dell'appetibilità per il mondo del lavoro.


Detto questo, ci tengo sia chiaro, non intendo assolutamente dire che TUTTI i master sono ridicoli e non vanno fatti, né che TUTTI quelli che fanno il master afferiscono alle categorie di cui sopra. Ma generalizzando e banalizzando, per la stragrande maggioranza è così.

Zsambu

11 anni, 1 mese fa

Non so cosa si intenda per placement presso altre business school, posso parlare per quella dove lavoro.
Essere accreditati ASFOR significa che a 6 mesi dal diploma di master è necessario che almeno l'80% degli studenti debba avere un contratto di lavoro. di questi tempi credo che qualunque business school che formi persone provenienti dalle così dette lauree deboli, possa sicuramente fare fatica a raggiungere questo obiettivo, quindi penso che sia legittimo considerare anche i tirocini (che siano però numericamente inferiori rispetto ai contratti e che siano formativi e retribuiti). Fai bene a diffidare, è giusto porsi tutti gli scrupoli prima di investire un anno di tempo e molte risorse economiche. Il master oggi è considerato la laurea di ieri, per distinguersi oggi (soprattutto per lauree umanistiche, ma non solo) è necessario frequentare un master, passare dalla teoria alla pratica, imparare un mestiere che prima era possibile fare in azienda. Oggi le aziende non hanno più il tempo per formare i giovani purtroppo, quindi l'individuo si fa carico della propria formazione e della costruzione del proprio network professionale, quelle relazioni che permettono/facilitano l'ingresso nel mondo del lavoro e la progressiva carriera. Ben attenti, non parlo di raccomandazioni!
In bocca al lupo per il tuo futuro

Batacchi

11 anni, 1 mese fa

Prima di tutto, ringrazio levels e Zsambu per i chiarimenti.

Vorrei fare una considerazione personale che, naturalmente, potrà anche essere smentita dati alla mano. Ho come l'impressione che, ormai, si stia raschiando il barile. Costo medio dei master 8.000-10.000 euro. Non è un numero esatto ma un intervallo cui ho visto si aggira il prezzo di master universitari e commerciali. Ripeto, è una mia impressione magari sbagliatissima, però temo che qualche annetto e gente disposta a spendere quelle cifre sarà possibile trovarla solo nell'ovetto Kinder. Insieme al portachiavi di metallaccio, naturalmente.

Veniamo alle statistiche del placement. Mi sono spazzolato da cima a fondo i master (tantissimi) del network masterin e ho notato che:

- una bella fetta di master (dalle rispettive brochures scaricate dai loro siti) non riporta alcun dato (neanche un numerino) circa il placement. Si va a fiducia.

- un'altra bella fetta riporta quasi sempre una percentuale pari o superiore al 90%. Non è dato sapere come si è arrivati a calcolare questa percentuale, a parte specificare "dalle precedenti edizioni". Anche qui si va a fiducia.

- la fetta rimanente riporta cifre sotto al 90%. Si tratta di eccezioni ma anche qui non è dato sapere niente di più. Ci si fida perchè è bello fidarsi.

Riguardo il 90% e oltre è abbastanza curioso che questo numero compaia così di frequente (almeno per gli enti che forniscono il numeretto). Tanto più se consideriamo la situazione economica e occupazionale del paese. Situazione che certo non può essere la scusante per qualsiasi delusione ma boom economici non mi risultano. Perchè i casi sono tre. O quasi tutti i partecipanti delle precedenti edizioni sono dei geni (per senso di autoironia mi escludo), o gli erogatori dei master hanno una rete di contatti davvero impressionante oppure c'è qualcosa che non so e che invece dovrei sapere.


Questo è ciò che ho notato. Mi sfugge qualcosa? Tralasciando i numeri, che intendono per placement?

Zsambu

11 anni, 1 mese fa

Buonasera,
mi occupo di selezioni, orientamento e placement per una business school, è vero la domanda serve più che altro a valutare la tua reazione.
Per fortuna per i nostri master ci possiamo permettere di fare una reale selezione cercando di valutare l'inglese, il cv (esperienze pregresse), il potenziale della persona e il reale inserimento in azienda. Se alla fine della fase d'aula non riesco ad inserire il partecipante nel mondo del lavoro per me è un fallimento. Avendo la responsabilità della selezione e del placement (trovo ciò molto coerente) sono molto consapevole dell'enorme investimento del selezionando e della sua famiglia, quindi cerco sempre di ammettere solo persone che potenzialmente un domani potranno entrare nel mercato del lavoro. Inoltre i nostri master vivono molto spesso di passa parola, di conseguenza se i partecipanti di oggi non saranno realmente realizzati professionalmente parleranno male di noi e quindi avremmo vita breve. è per questo che consiglio spesso di scegliere anche in base al numero di edizioni del master e ovviamente in base a certi criteri di qualità, ASFOR fra tutti! Mi raccomando diffidate se non vi forniscono i numeri di placement!
Buona serata

levels

11 anni, 1 mese fa

I master italioti: paghi = ti ammettono, quindi le selezioni in genere sono una farsa.

Premesso questo, la domanda non è troppo strana, nel senso che non è comunissima ma neanche così rara, parecchia gente lo chiede.

Domanda semi "indiscreta" che mira a valutare tue caratteristiche personali in base alla tua reazione e risposta.
Nel senso che a loro non interessa veramente sapere roba personale rilevante (che faresti bene a omettere), gli interessa solamente vedere se riesci ad essere a tuo agio nel parlare di una questione potenzialmente delicata, che ti tocca da vicino, come gestisci emotivamente e fisicamente quella che è una potenziale intrusione nella tua sfera affettiva e personale, quindi il tuo grado di apertura e disponibilità al dialogo, e così via.

Esempio: se rispondi allo stesso modo con cui risponderesti a "perché ha scelto ingegneria informatica?" è ok, se rispondi "sono fatti miei, come vi permettete e ti irrigidisci" c'è la probabilità che tu non abbia l'intelligenza emotiva troppo sviluppata, quindi potrebbero seguire domande a riguardo...

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