Ho concluso dopo circa un mese la mia "avventura": mi sono laureato in giurisprudenza con il max dei voti (ad aprile) e credevo che un'esperienza in azienda fosse più utile e formativa del "volontariato" in uno studio legale. In effetti la paga era ottima: 775 lordi al mese più buoni pasto. Supero brillantemente due colloqui in cui mi viene presentata la possibilità di cominciare - si - dal basso, per poi imparare tante cose inerenti il credito al consumo. Quello che desidero portare a conoscenza di voi tutti è che per circa un mese le mansioni sono solo quelle che potrebbero definirsi "di segreteria": rispondere al telefono (e guai a liberarsi troppo rapidamente di una telefonata che non si sa gestire perchè si è lì solo da due giorni), stampare copertine di pratiche, riordinarne i documenti all'interno, togliere le spillette con apposito arnese. Gli unici che mi hanno spiegato qualcosa sono stati i miei colleghi, ragazzi eccezionali e preparati, il capo filiale, invece, non faceva che oberarmi di mansioni ripetitive, adducendo come giustificazione che "qui non c'è tempo per mettersi a spiegare". Ovviamente non mi sono mai lamentato della situazione, so che siamo in tempo di crisi, che si parte dal basso, che si è lì per imparare e ho comunque cercato di mostrare buona volontà eseguendo diligentemente le mansioni, quasi sempre trattenendomi di molto oltre l'orario normale d'ufficio (che, a quanto pare, non esiste), benchè per noi stagisti non sia considerato come straordinario.
La decisione di lasciare è arrivata quando mi sono stati attivati i corsi di formazione online, che intendevo eseguire con diligenza. Dal capo mi è stato ORDINATO di bypassare la formazione, eludendo il completamento delle slide e completando gli esami finali "in gruppo", su suggerimento, perchè "così si fa", "così fan tutti" etc... Mi è stato detto a brutto muso di non fare "l'etico del ca**o" quando ho espresso la volontà di non eludere un ordine di servizio inerente un qualcosa che, peraltro, mi spetta per diritto (lo stage prevede MOMENTI FORMATIVI). Nemmeno di fronte all'obiezione che avrei potuto sostenerli la sera da casa (pur di non violare la procedura) si è deciso di desistere: anzi, il mio comportamento è stato visto come disobbedienza, insubordinazione, perchè bisogna "dire signorsì senza discutere e non si può stare a discutere per queste caz**te, ora ci manca solo che mi si mette a discutere lo stagista". Sul finire della giornata, mi sono stati contestati pretestuosamente inadempimenti non dimostrati, per mettere le mani avanti e poter dire "l'ho cacciato io perchè non era capace".
Ovviamente ho deciso di preservare la mia onestà e amor proprio e mi sono sentito in dovere, oltre che di andarmene, di informare voi tutti di quanto accaduto, di modo che nessuno possa trovarsi (più) nelle mie condizioni.

Uno stagista deluso.

Saluti a tutti! ;)