Premetto che la parte più cospicua della colpa di quanto mi è accaduto è la mia, il titolo del mio messaggio parla chiaro: la disinformazione si paga! Ho iniziato a pensare di fare un tirocinio in un periodo poco impegnato, avevo anche bisogno di 6 cfu, così ho fatto alcune domande tramite jobsoul, il sito della Sapienza. Ricevo una telefonata e mi precipito al colloquio: si trattava di svolgere mansioni redazionali per una testa online. Accetto immediatamente anche vista la disponibilità del titolare circa la flessibilità degli orari. La prima settimana mi reco sul posto di lavoro e inizialmente tutto va benissimo, ricevo grandi complimenti per la mia velocità d'apprendimento e instauro un buon rapporto con l'azienda. La proposta che mi viene fatta dopo qualche giorno è la seguente: rimani sei mesi (anche se ufficialmente un tirocinio non può durare più di tre mesi) nei primi tre vieni qui senza impegno e negli ultimi tre provvederemo ad avviare le pratiche e i documenti, gli orari sono dalle 9 alle 5 ma se hai bisogno possiamo venirti incontro, il sabato e la domenica non si lavora. Presi gli accordi inizio la mia esperienza e col passare del tempo comincio a preoccuparmi: che mi abbiano fregato dicendomi di fare i primi tre mesi senza impegno con la proposta che negli altri tre successivi avrei avuto i miei sospirati crediti? Voglio vederci chiaro e telefono all'ufficio tirocini della mia università sotto consiglio di un'amica, lo comunico poi all'azienda che subito scatta come se non mi fossi fidata di loro. In seguito (non sto a dire tutto) ci sono state molte divergenze e a causa del mio carattere abbastanza aggressivo quando si tratta di menzogne sul mio conto (una collega il giorno in cui avevo comunicato della mia telefonata all'ufficio tirocini all'azienda, aveva riferito che io le avevo detto che non avrei finito la giornata di lavoro, cosa da me mai uscita). Mi fanno i documenti e scrivono che il mio tirocinio sarebbe iniziato a giugno e finito a luglio, quindi mi avevano nuovamente gabbata e in più ora in via ufficiale. Stranamente da che ero sempre stata benvoluta comincia il mutismo nei miei confronti e continui richiami e rimproveri perchè, quando tornavo dall'ufficio volevano che dedicassi almeno 3 ore al lavoro da casa, quando avevo specificato che ormai si avvicinava il periodo degli esami e non potevo garantire impegno costante, infatti avevamo concordato tre giorni a settimana lì invece che tutti e 5. E' vero che negli ultimi tempi avevo rallentato il lavoro, ma ero disponibile e anche la domenica mi sono trovata a lavorare, più di una volta. Al che decido di farla finita e chiudo l'esperienza dopo aver fatto due mesi a vuoto, senza un euro, senza i miei 6 cfu (le 150 ore le avevo raggiunte, ma non avendomi fatto i documenti se non dopo la mia telefonata era tutto inutile, lì non esistevo!) senza un rimborso spese (ci si muoveva in giro anche in zone lontane) e senza rispetto visto che sono stata accusata di non aver lavorato bene GUARDA IL CASO proprio quando me ne stavo andando. Mi domando se si possa in qualche modo agire legalmente in un caso come questo... State attenti e non fate gli sciocchi come me!