Stage senza rispettare le regole
12 anni, 5 mesi fa di mariasimona
Ciao a tutti,
poco tempo fa ho fatto un colloquio per uno stage che l'azienda proponeva anche a chi non si è laureato da non più di 12 mesi, tipo me. Allora io mi chiedo: questo è un escamotage che utilizzano le aziende per assumerti e non pagarti quanto dovrebbero o c'è dell'altro?Ho notato che molto spesso le aziende fanno in questo modo, propongono stage a chiunque e soprattutto stage assurdi e non retribuiti!Sono stata contattata addirittura per uno stage come segretaria, non retribuito ovviamente, fascia di età dai 30 ai 40 anni e da qui si desume che si sono nettamente superati i 12 mesi dalla laurea!!Si può denunciare a qualcuno questa cosa?
Redazione_RdS
12 anni, 5 mesi fa
Cara Maria Simona,
purtroppo non si può denunciare nulla: l'azienda in questione non viola nessuna normativa, anzi a dire il vero si attiene alla legge, che recentemente (articolo 11 del decreto 138/2011) ha stabilito che possano essere attivati tirocini formativi solo a persone diplomate o laureate da non più di 12 mesi.
Questo limite dei 12 mesi è peraltro molto dibattuto e alcune Regioni hanno invece deciso di eliminarlo: per esempio in Toscana si possono fare stage anche senza questo limite: http://repubblicadeglistagisti.it/article/regione-toscana-nuova-legge-su-tirocini
Nel dettaglio la Toscana ha definito ben 6 tipologie di stage, separando innanzitutto i tirocini curriculari (cioè quelli «inclusi nei piani di studio delle università e degli istituti scolastici o previsti all’interno di un percorso di istruzione per realizzare l’alternanza studio e lavoro», che la Regione si impegna a incentivare «anche attraverso accordi con le istituzioni scolastiche e le università») da quelli non curriculari, definiti come «esperienza formativa, orientativa o professionalizzante, non costituente rapporto di lavoro, realizzata presso soggetti pubblici e privati nel territorio regionale».
E poi suddividendo i tirocini non curriculari in cinque tipologie:
1) quelli di «formazione e orientamento» che hanno l'obiettivo di «agevolare le scelte professionali e la occupabilità» e sono riservati a «neo-diplomati, neo-laureati e di coloro che hanno conseguito una qualifica professionale entro dodici mesi dal conseguimento del relativo titolo di studio o qualifica».
2) quelli «di inserimento al lavoro» destinati alle persone inoccupate, che non hanno cioè mai avuto un contratto.
3) quelli «di reinserimento al lavoro», che riguardano i soggetti disoccupati, che hanno cioè avuto un lavoro (anche temporaneo) e poi però l'hanno perso, e i lavoratori in mobilità.
4) quelli «di formazione» attivati in favore di «soggetti in cassa integrazione guadagni straordinaria e in deroga».
5) quelli riservati a «soggetti svantaggiati» e denominati «inserimento o reinserimento al lavoro».
E questo è solo l'esempio della Toscana.
Per rispondere alla seconda parte della tua domanda: la normativa nazionale vigente (il dm 142/1998 e appunto il già citato articolo 11 del decreto legge 138/2011) non prevedono limiti rispetto al settore in cui lo stage viene attivato: dunque tecnicamente non sono vietati gli stage per imparare a fare la segretaria, il cameriere, addirittura il benzinaio e il tabaccaio.
La Repubblica degli Stagisti ha più volte criticato questi stage di basso profilo, ma a livello formale essi hanno diritto di esistere tanto quanto gli stage per imparare a fare gli ingegneri aerospaziali.
Anche qui, alcune Regioni si stanno muovendo per conto proprio: per esempio la Lombardia ha recentemente approvato un documento di indirizzi regionali sul tema dei tirocini (qui trovi l'articolo dedicato a questo argomento: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/indirizzi-regionali-su-stage-regione-lombardia).
Questo documento prescrive che agli stagisti non possano essere assegnate attività «per l'acquisizione di professionalità elementari, connotate da compiti generici e ripetitivi». Da questa formulazione, per quanto vaga, discenderebbe il divieto di attivare stage per tutte le mansioni di basso profilo, tra cui potrebbe essere ricompresa anche quella di segretaria che tu citi. Ma il documento è talmente recente che ancora non si può dire se la Regione Lombardia abbia davvero intenzione di vigilare affinchè tali stage smettano di essere attivati.
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