Stage Labnext - Nextmedialab: qualcuno ci è stato?
12 anni, 6 mesi fa di danae24
Ciao, qualcuno ha fatto uno stage presso Labnext (ex Nextmedialab), la factory creativa-casa di produzione di Milano (zona Rovereto) che dovrebbe avere anche una sede a Roma? Se ne sentono di brutte, ma qualcuno ci ha effettivamente collaborato come stagista e/o collaboratore a progetto?
grazie!
fpierucci
9 anni, 6 mesi fa
In risposta a #7895
Salve,
ho svolto uno stage come autore presso Labnext dall’8
gennaio al 30 aprile di quest’anno. Posso con tutta tranquillità dire di aver
vissuto un’esperienza bellissima. Sono
nuovo nel mondo della pubblicità ma non ho avuto particolari problemi ad
adattarmi a questo contesto. Il mio lavoro è stato sempre estremamente stimolante:
dall’ideazione di proposte creative di format, alla presentazione dei miei progetti
direttamente al cliente fino alla presenza attiva sui set di shooting. Nel corso di questi quattro mesi ho imparato
a rispettare le scadenze e a lavorare sia in team che in perfetta autonomia. Ho
avuto inoltre la grande fortuna di lavorare con un gruppo di colleghi
fantastico, formato da personalità di valore sempre pronte e disponibili ad
aiutare i nuovi arrivati. Alla fine del contratto, mi è stata anche data la
possibilità di collaborare come autore freelance e francamente non potevo
chiedere di meglio.
Consiglio questo stage a tutti.
danae24
12 anni, 2 mesi fa
mi rispondo da sola dopo aver passato un paio di mesi nella suddetta "azienda"... innanzi tutto ambiguità fin dall'inizio: stage che diventa cocopro perchè "sei laureata" con però un rimborso spese anziché una retribuzione...
nel mio caso le mansioni sono state abbastanza in linea con quanto previsto, in altri due casi che ho visto e vissuto molto da vicino, le mansioni erano invece tutto tranne che qualificate, includendo commissioni svolte al posto di altri, fotocopie, scansioni, correzioni di lavori altrui, sistemazione database contatti altrui (!) e chi più ne ha più ne metta. Sempre in questi due casi, poi, la maggior parte della giornata trascorreva fissando il soffitto e implorando di fare qualcosa (le suddette commissioni, appunto), salvo non potersene andare prima dello scadere delle 8 ore, anche se da contratto (è un cocopro!) le due persone avrebbero dovuto avere "piena autonomia organizzativa" al pari degli altri.
per quanto riguarda me, avevo invece diversi progetti su cui lavorare e delle "attività", ma la totale disorganizzazione "aziendale", l'ambiente professionale ed umano e soprattutto le prospettive mi hanno fatto interrompere il contratto a favore di un'opportunità sicuramente più concreta e migliore da tutti i punti di vista.Faccio inoltre presente che il contratto aveva ben un mese di preavviso (alla faccia dello stage che si può interrompere in qualsiasi momento).
ma è soprattutto il versante delle prospettive ad allarmare: nessuna possibilità di una collaborazione che vada al di là di una serie di contrattini a progetto che a malpena permettono di raccimolare uno stipendio da part-time. gli stagisti-collaboratori a progetto passano dunque da una condizione di sfruttamento ad un'altra, con la sola variante che forse, al termine del periodo iniziale, di "stage" (4 mesi) guadagnano una certa "libertà" e possono comparire in ufficio alle 12,00 piuttosto che alle 10.00!!
insomma, se volete fingere di essere dei creativi, farvi sfruttare da persone che nemmeno si ricordano il vostro nome, stare in un ambiente dove ci si illude di lavorare e di fare un mestiere interessante e stimolante, ve lo consiglio.
Sconsiglierei invece fortemente alle università IULM, STATALE e CATTOLICA di continuare a stipulare convenzioni con questa ditta incoraggiando un penoso "traffico" di studenti e neolaureati.
Torna al più nuovo