Laureato da più di 12 mesi? Non ci interessi. Il meccanismo perverso che rischia di escludere un'intera generazione dal mercato del lavoro
13 anni fa di Eleonora Voltolina
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Mercoledì 5 ottobre, Milano, università Statale: il cortile della sede principale in via Festa del Perdono si riempie di stand di aziende ed enti di formazione. È il giorno del career day: studenti e neolaureati sono invitati dal Cosp, il centro universitario di orientamento allo studio e alle professioni, a raccogliere informazioni sulle opportunità di lavoro e lasciare il proprio cv. Nello spazio della Repubblica degli Stagisti, invitata alla manifestazione, parecchi giovani arrivano per chiedere informazioni sui paletti della nuova …
alexstasy87
12 anni, 1 mese fa
Ben pochi sanno che, in realtà, uno stage può farlo chiunque (anche in avanzata età potenzialmente!), soltanto che, una volta trascorsi 12 mesi dalla laurea, lo stage non sarà per NEOLAUREATI, ma sarà DI INSERIMENTO/REINSERIMENTO NEL MERCATO DEL LAVORO.
Qualcuno dovrebbe dirlo alle "saccenti" aziende!
amaregna
12 anni, 1 mese fa
Scusato ma io sono laureata da più di anno e con un'azienda sto per iniziare un tirocinio formativo...Non si può fare???
pandapo
12 anni, 2 mesi fa
Comunque chi fa le leggi non sono le aziende,se fossimo anche noi datori di lavoro faremmo le loro stesse scelte!Il problema è che sono stati creati dei mostri e per far vivacchiare una economia in piena recessione si sta passando sopra i cadaveri dei giovani!E' evidente che ai piani alti si è deciso che intere fasce d'età non sarebbero mai entrate a far parte del mondo del lavoro(eccetto chi esce dalle università private..loro salveranno l'Italia!)e per "Far parte" non intendo lo stage perchè lavoro e gratis non sono due concetti che possono andare d'accordo!La cosa triste è che ci si scanna per uno stage dopo la laurea,posso capire la sua utilità mentre si studia ma dopo è davvero vergognoso!E non mi si venga a parlare di esperienza,quando tutti imparano un compito nell'arco di una settimana scarsa e stanno lì a pensare che bastava il diploma!(Quindi almalaurea invece di verificare l'occupazione dei laureati,verifichi pure il tipo di lavoro!..così l'università chiude bottega!)E' ora di ammettere che non solo ci troviamo nell'occhio del ciclone della recessione,ma che siamo stati anche vittime della più grande truffa di tutta la storia moderna:andare all'università...pubblica..no perchè visti i risultati me ne sarei andata alla privata,almeno mi tornava l'investimento!Comunque non si possono collezionare stage,nè tantomeno sono giusti i limiti d'età per i contratti.Se si vuol fare l'apprendistato lo si applichi ai diplomati e non ai laureati,dopo che ci si fa un bel mazzo sui libri non vedo perchè si dovrebbe avere una bella data di scadenza su?!Che delusione!Che fallimento!Così il sistema che ti ha proclamato dottore con 110 e lode è lo stesso che ti dice che non gli servi!!!!Cooosa?I miei conti non tornano più,niente è casuale ma è tutto stabilito:chi si può imbucare si imbuca chi no resta a casa!Potevamo pensarci 10 anni fa a muoverci per cercare un lavoro invece di vivere nell'illusione di poter fare qualsiasi cosa col pezzo di carta,beato chi lo ha capito o chi ha fatto la privata!Quindi la riforma è pessima,il lavoro non c'è,l'Università in Italia è una cosa medievale:è ora di svegliarsi!Apprezzo molto di più il laureato che in attesa di un buon lavoro si accontenta di fare una cosa qualsiasi ma RETRIBUITA piuttosto di quello che LAVORA GRATIS millantando di fare curriculum o di imparare qualcosa,la verità è che se si lavora gratis non si sa proprio niente del lavoro e si perde la propria DIGNITA'!!!Quindi è inutile prendersela con chi legifera se siamo noi i primi fessi.Lo so che al momento non abbiamo scelta ma non è detto che le cose debbano restare così,DIGNITA' RAGAZZI,DIGNITA'!!!!Altra nota dolente:le modalità di ingresso nel mondo del lavoro,nonchè la trasparenza nella ricerca delle opportunità,praticamente nulle!Ci sono ambiti dove per quanto brillante puoi essere non metterai mai piede,ma se a questo siamo abituati fin dai tempi del Liceo mi chiedo se dovremo rassegnarci al fatto che per trovare un lavoro DECOROSO bisogna per forza chiedere la RACCOMANDAZIONE..è così?La risposta è SI,OVVIO!Ma ancora mandate curricula on line e rispondete agli annunci sul giornale,ma siete matti!!!?Ovviamente il mio tono è ironico,ma secondo le mie personali statistiche fatte su un campione di ex compagni di Liceo e di università,posso dirvi che chi si è sistemato aveva il posto prenotato...chi è fuori è fuori,chi è dentro è dentro!GRAZIE ITALIA,REPUBBLICA DEMOCRATICA FONDATA SUL LAVORO!!!!
Excel
12 anni, 8 mesi fa
Io intanto ho scritto al Corriere e a Repubblica, vediamo se c'è qualche reazione!
Francystage
12 anni, 8 mesi fa
Ok, ottimo, vado a vedere il link di Linkedin e poi io abito pure a Roma...bisogna attivarsi, anche se fossimo mille gruppi diversi, ma almeno sensibilizziamo al problema!
Excel
12 anni, 8 mesi fa
Sicuramente, sono d'accordo!
Io personalmente mi sto attivando, ho scritto su un gruppo di Linkedin (Job seeker Roma) una discussione su questo problema, ho informato anche tutti i colleghi di psicologia su un nostro gruppo su facebook (Noi di psicologia, le povere vittime) e quanto prima manderò la mia lettera ai quotidiani, inoltre sto cercando di informarmi su come si possano attivare i tirocini/stage di inserimento lavorativo per disoccupati/inoccupati iscritti al centro per l'impiego e che cosa prevede la Regione Lazio in merito, e spulciando spulciando ho trovato questo:
http://www.sportellostage.it/aziende/aziende_attivazione.htm
In pratica le aziende possono rivolgersi ad ACTL stage per l'attivazione dei famosi stage di inserimento!Potrebbe essere un modo per uscire dall'impasse in cui siamo finiti?!
Francystage
12 anni, 8 mesi fa
Se davvero stanno facendo sempre più storie a chi si laurea da poco tempo (14 mesi sono pochi rispetto a 6 anni, cioè quelli che sono passati dalla mia laurea) allora a chi è più grande cosa resta fare? IMPICCARCI? Facciamoci sentire, io su fb ho creato un gruppo per over 29 per dare voce a chi è laureato da più tempo e non riesce a inserirsi nel mercato come si deve...però vedo che anche essere più giovani sta diventando un disagio...ve lo dico ora e spero di aver torto: qui sta per saltare il tappo, i giovani (tutti, perchè si è giovani anche fino a 35 anni, a quanto pare o magari solo quando fa comodo alla aziende o ai potenti) finiranno tutti male se non ci si dà una mossa vera, ribelliamoci contro annunci fasulli, limiti assurdi ecc, una ribellione vera, non quella solita in piazza, ma attraverso mail alle aziende (anche collettive), sensibilizzazione coi media fino ad arrivare in alto alle istituzioni, non mollamio, la rassegnazione uccide dentro, e non solo fuori
Excel
12 anni, 8 mesi fa
Come ho scritto anche nell'altra sezione del forum, davvero non ci resta che urlare, che cercare di farci sentire e pregare che qualcosa cambi, se no davvero non ne usciamo!
Oggi sono stata scartata da una selezione per uno stage retribuito e con possibilità di inserimento lavorativo perché sono laureata da 14 mesi (e noi laureati in Psicologia con l'obbligo dell'anno di tirocinio post-lauream per l'esame di stato andiamo paradossalmente, per legge, fuori dal limite per gli stage formativi stabilito da un'altra legge!). Ho fatto presente all'ente che è stata pubblicata la Circolare, ho parlato degli stage di inserimento, ma nisba: mi son sentita dire che loro si rifanno al decreto legge, che i tirocini di inserimento sono in mano alle Regioni e che non possono più considerarmi.
Sono nera.
E buona festa della donna a me!
marco_preziusi
12 anni, 8 mesi fa
Anche negli annunci su questo sito, esiste il limite dei 12 mesi (vedi ad es. Leroy Merlin). Non sarà il caso di spiegare almeno alle aziende con cui avete contatti questa problematica, che altrimenti non se ne esce?
martmic86
12 anni, 8 mesi fa
Cara redazione e cari animatori del Forum,
faccio riferimento all’articolo di Eleonora del 24/10/2011 (http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/nuova-normativa-stage-laureati-da-piu-di-12-mesi-rifiutati-dalle-aziende) in cui si discutevano le maggiori criticità della nuova legge sui tirocini del 13 agosto 2011, che fissa a 12 mesi dal conseguimento della laurea il limite massimo per lo svolgimento di un tirocinio, generando quello che Eleonora definisce a buon diritto: “un dramma sociale, perché qui si rischia di cancellare dal mercato del lavoro una intera generazione, quella che si è laureata tra il 2008 e il 2010 e non è ancora riuscita a collocarsi”.
Esatto! Per me, infatti, questi due anni rappresentano due punti cruciali: nel 2008 ho conseguito il titolo triennale, nel 2010 quello magistrale. A quest’ultimo è seguito uno stage MAE-CRUI molto formativo, e quindi un tirocinio Leonardo di tre mesi in Irlanda. Tempo che ho investito nella mia formazione-lavoro, ma che sto scontando – se così posso dire – in questi giorni: dopo sei mesi in azienda, da settembre a questa parte, mi ritrovo a cercare nuovamente lavoro causa fine contratto e impossibilità di rinnovo... ma sono trascorsi più di 12 mesi dal conseguimento della laurea e molte delle offerte per me più appetibili e interessanti sfumano proprio a causa di questo paletto.
Quale sarebbe, dunque, l’alternativa per coloro che si trovano in questo fastidioso e controproducente limbo? Nel medesimo articolo si parlava di tirocini di inserimento e contratti di apprendistato. Ma, in ordine:
1. Il tirocinio di “inserimento” fa paura perché contiene quella parola, “inserimento”, che Dio ce ne scampi e liberi; viene creduto un tutt’uno con quello di orientamento (il famoso “stage”), quando invece è altro; includerebbe persone fino a 18 mesi dalla laurea – quindi non proprio sbarbatelli – che nutrono maggiori consapevolezze e aspettative;
2. Il contratto di “apprendistato” è un contratto di natura professionalizzante che impone all’azienda un tot di ore formative per ore di lavoro e che, tuttavia, come dice Riccardo nel suo articolo del 03/03/2012 (http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/xii-rapporto-apprendistato-isfol-tempo-indeterminato) si trasforma sempre meno in contratto di lavoro a tempo indeterminato – come sua natura vorrebbe – e per di più è scarsamente praticato a favore dei laureati (“appena il 7%” dei giovani che beneficiano di tale contratto secondo il rapporto Isfol 2010 “ha un'istruzione universitaria”).
E difatti, un giro fra gli annunci di lavoro, o fra le pagine “lavora con noi” delle aziende, o ancora fra le bacheche dei CPI, non può che confermarlo.
L’intervista di Marianna del 30/01/2012 (http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/stage-la-regione-ancora-non-ci-ha-sottoposto-nemmeno-una-bozza-cosi-denuncia-la-cgil-emilia-romagna) a Claudio Cattini della CGIL Emilia Romagna, seppur ritraendo una situazione di impasse regionale, può essere comunque estesa a tutta la penisola: si vaga di fatto in una pericolosa incertezza in cui sicurezze quali “il tirocinio è una modalità didattica non una transizione al lavoro” possono convincere da un punto di vista teorico, e peraltro solo in relazione ad alcuni tipi di tirocini, come quelli curriculari – ma francamente gettano nello sconforto da un punto di vista realistico dato che i tirocini rappresentano di fatto una delle modalità di recruiting attuali – se non quella per eccellenza. E se già siamo – intendo noi laureati da più di 12 mesi – fuori dal loop del recruiting a basso costo, qual è lo stage di fatto – e, da un certo punto di vista, direi anche meglio – ma perché privarci anche di questa possibilità del tirocinio di inserimento?
In particolare, Cattini afferma che sono “altre le forme che dovrebbero garantire l’ingresso nel mercato del lavoro: l’apprendistato e il contratto di inserimento. Questi sono contratti di lavoro, il tirocinio no: gli mancano alcune cose importanti come il versamento dei contributi. Quindi non può essere usato in sostituzione di un contratto di lavoro”. Ripeto: formalmente è un discorso che non fa una piega, ma tutti noi sappiamo che ogni formalità cede quando visitiamo i nostri soliti siti di job recuiting, scriviamo mail, inviamo cv, ci rechiamo presso le agenzie di lavoro, facciamo telefonate e colloqui. In una parola: cerchiamo lavoro.
Il punto, e arrivo alla conclusione, è il seguente: su che cosa si deve orientare un giovane laureato (non più neo-, visto che sono trascorsi i fatidici 12 mesi dalla laurea), con alcune esperienze di stage e lavoro, ma non ancora un profilo lavorativo junior né tantomeno senior – quello, per intenderci, al quale le aziende offrono con più probabilità un contratto a tempo determinato? Se per uno stage è troppo vecchio, per un tempo determinato troppo giovane e inesperto (l’indeterminato è una categoria che sta cadendo in disuso, lo dicono anche i ministri...), per un apprendistato pressoché inadeguato, e il tirocinio di inserimento sembra non far testo in tutto questo; allora, a chi/cosa/come può servire un giovane laureato? Anche perché, a parte le parole di Cattini, se hai superato i 12 mesi dal conseguimento della laurea, il passo è breve a superare i 18, e dunque ad uscire fuori anche da questo orizzonte.
Che cosa ci resta? Non ci resta che piangere, avrebbe detto il buon Troisi. E invece qualcosa resta, il sintomo malato di questa generazione di lavoratori allo sbaraglio: il contratto a progetto. A conti fatti, ragazzi, è forse l’unica anticamera che ci resta per un primo contatto con un’azienda, una work experience e un modo per farsi conoscere. Però, lasciatemelo dire, che tristezza: sparisce ogni ombra di formazione di cui pure noi giovani abbiamo tanto bisogno sul lavoro in questi primi anni (e infatti poi andiamo a pagarci master e corsi vari per dare il possibile a chi non ci dà quasi nulla), la prestazione è autonoma ma solo de iure e non ci sono garanzie di sorta, e spesso la realtà è che si coprono solo dei buchi venutisi a creare con maternità, ferie, aspettative o comunque esigenze prettamente contingenti.
Mi farebbe davvero piacere avere una vostra opinione o qualche dritta in merito.
Grazie a tutti e buona domenica.
“La flessibilità sia equamente distribuita e remunerata”, Elsa Fornero, RaiNews24, 04/03/2012.
Redazione_RdS
12 anni, 9 mesi fa
Qui tutti gli aggiornamenti rispetto alla situazione in Emilia Romagna: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/stage-la-regione-ancora-non-ci-ha-sottoposto-nemmeno-una-bozza-cosi-denuncia-la-cgil-emilia-romagna ... Le parole del sindacalista della Cgil sono a tratti sorprendenti, voi cosa ne pensate?
Francystage
12 anni, 10 mesi fa
leggevo l'ottimo articolo, che andrebbe diffuso al massimo...mi chiedevo: siccome mi sono laureata nel dicembre 2005 e dopo una specie di master che non mi ha dato lavoro,piccole collaborazioni inconsistenti,io (insieme a chissà quante altre persone), quindi, che sono senza lavoro, non solo non mi posso collocare come chi si è laureato dal 2008, ma non dovrei nemmeno esistere?
Marianna Lepore
12 anni, 10 mesi fa
@pimpipat Puoi leggere qui http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/tirocini-bloccati-in-emilia-romagna-per-laureati-e-diplomati-da-piu-di-12-mesi l'articolo scritto partendo proprio dalla tua segnalazione. Purtroppo, come tu evidenziavi, la Regione ha posto una deroga e oggi non è ancora riuscita a scrivere una nuova legge regionale sull'argomento. Al momento si è ancora fermi all'incontro con le parti sociali, quindi sembra che ci vorrà ancora un po' di tempo per riuscire a scrivere una nuova legge. La Repubblica degli Stagisti ritornerà su questo problema, quindi continua a leggerci!
ezio82
12 anni, 11 mesi fa
..La questione tirocini è complessa. Bisogna chiarirsi sugli obiettivi. Punto primo: vogliamo che esistano oppure no?? vogliamo che la Legge debba prevedere un minimo rimborso garantito oppure no?? vogliamo che la maggior parte dei tirocini sia finalizzato all'inserimento oppure no?? Allora non possiamo biasimare quei CPI che giustamente a mio avviso, chiedono alle aziende un minimo di garanzia sull'assunzione futura. E' vero che la Legge prevede che anche i disoccupati laureati da più di 12 mesi possono fare tirocini, però, il tirocinio è accettabile solo se in un campo totalmente diverso da quello delle proprie esperienze passate.
Dal punto di vista pratico, poi, non capisco quale sia la differenza con l'apprendistato (eccetto lo stipendio da contratto sindacale, e la modalità di lavoro dipendente). La mia ragazza, alla sua prima esperienza lavorativa in ambito informatico, ha avuto un apprendistato. Bisogna fare qualcosa affinchè le aziende usino di più l'apprendistato e releghino il tirocinio a una sorta di conoscenza del mondo del lavoro per studenti ancora non laureati. Per me infatti, gli unici tirocini che possono avere un senso sono quelli curriculari obbligatori per laureandi, o al max per neo-diplomati. Per il resto mi sembra essenzialmente un pretesto per PAGARE DUE LIRE DI STIPENDIO.
La questione "stage" nel nostro Paese è semplicissima. In assenza di reddito minimo garantito, ovviamente i 200 euri del tirocinio fanno comodo (anche se fanno concorrenza alle paghette dei genitori). Se ci fossero adeguate protezioni sociali, molte aziende che campano alle spalle degli stagisti da 200 euri, forse chiuderebbero. E' tutto lì il problema.
pimpipat
12 anni, 11 mesi fa
@Marianna_Lepore Buongiorno!
Premetto che vorrei lavorare nelle risorse umane...mi interessa in particolare la ricerca e selezione del personale, ma non ho nessunissima esperienza nel settore e quindi l'unica strada percorribile è quella dello stage. Ad inizi settembre un'agenzia mi contatta per un colloquio, per cui mi organizzo in modo tale di avere la mattinata libera (lavoro da anni con un co.co.co.), arrivò là...la signora apre il mio cv e vede che mi sono laureata nel 2009 lo richiude e mi congeda dicendo che non essendo una neolaureata non sono interessati. Un fulmine a ciel sereno!!! Comincio a girare un pò di agenzie per capire se la situazione è uguale...finchè non trovo una ragazza che vede in me un alto potenziale e cerca un modo per inserirmi come stagista...
Al CPI le dicono che per sperare di assumermi come stagista non più neolaureata, dovrei risultare disoccupata...così vado al CPI del mio paese e riesco ad iscrivermi alle liste di disoccupazione, ma salta fuori che su questo punto della CIRCOLARE 24/2011 del Ministero del Lavoro in cui sono presenti le chiarificazioni sull'art. 11 della manovra finanziaria la Regione Emilia Romagna ha posto una deroga e quindi devo aspettare che la Regione stessa intervenga! Sto aspettando sviluppi da inizi ottobre...senza sapere se e quando ci saranno.
Aiutatemi vi prego!!! Grazie mille
Marianna Lepore
12 anni, 11 mesi fa
@pimpipat Non ho seguito la situazione in Emilia Romagna. Ma quando dici "da quel che ho capito dal CPI è simile a quella della Campania" cosa intendi? Puoi dirmi cosa ti ha detto il CPI? La Repubblica degli Stagisti potrebbe occuparsi del caso, però servirebbe qualche informazione in più da cui partire. Raccontaci cosa ti hanno detto, così come aveva fatto agenziaformativa. Grazie!
pimpipat
12 anni, 12 mesi fa
@Marianna_Lepore Ha notizie sulla situazione dell'Emilia Romagna? Da quel che ho capito dal CPI è simile a quella della Campania...si sa se la Regione ha intenzione di intervenire? GRAZIE!
Marianna Lepore
12 anni, 12 mesi fa
@agenziaformativa Grazie per la tua segnalazione sui Centri per l'impiego in Campania. La Repubblica degli Stagisti ha verificato che, purtroppo, in tutta la regione è stata ignorata la circolare e non si attivano tirocini a diplomati e laureati dopo i 12 mesi. Puoi leggere qui http://repubblicadeglistagisti.it/article/normativa-sui-tirocini-in-campania-non-si-attivano-quelli-di-inserimento-al-lavoro il dossier appena pubblicato.
Come potrai leggere anche dalle interviste, i centri per l'impiego stanno aspettando che la Regione intervenga con una normativa specifica, di cui la Repubblica degli Stagisti darà notizia qualora fosse approvata.
AgneseMirizzi
13 anni fa
@ingegneredisoccupato Allora concordi con me sulla incompetenza degli addetti al reclutamento di personale! Loro non guardano le statistiche, perchè è più facile guardare due semplici numeri (età e voto di laurea)per svolgere il loro "lavoro", un "lavoro" che potrebbe fare chiunque!! ritengo che se la selezione fosse improntata su criteri diversi, una qualsiasi azienda, obbligata per legge all'assunzione dello stagista, sceglierebbe accuratamente la persona da formare ed assumere. Ma come stanno le cose oggi, nessuna impresa (ma questo avviene solo in Italia) si impegna seriamente a formare uno stagista per poi assumerlo se c'è una marea di gente pronta a sostituirlo, sempre gratuitamente. Questo sistema perverso (recruiters incompetenti che scelgono persone incompetenti) comporta, purtroppo, che le persone davvero preparate stanno a guardare, senza poter intervenire in alcun modo, una società che va a rotoli.
ingegneredisoccupato
13 anni fa
@AgneseMirizzi
Il problema è che per fare quello che dici tu occorrono preparazione ed esperienza da parte di chi esamina.
Oggi invece nelle Risorse Umane ci sono molte improvvisate (e non è un caso se mi rivolgo alle donne perché nelle HR la fanno da padrone), società che nascono come i funghi e che in tempi di crisi hanno più lavoro di prima, proprio grazie alle forme contrattuali atipiche offerte ai candidati.
L'età ed il voto di laurea sono due parametri che ormai non hanno alcun senso per valutare una persona e basta guardare le statistiche su Almalaurea per rendersene conto.
Prendete una facoltà di un'università a caso e fate un confronto tra l'età media ed il voto medio di laurea dei laureati V.O. e di quelli N.O.
Scoprirete che l'età media si è abbassata ed il voto medio si è innalzato.
Perché?
Sono diventati più bravi gli studenti?
No! E' diventata più facile l'università!
Purtroppo quelli delle Risorse Umane ignorano tali statistiche ed ecco che un'intera generazione di persone molto qualificate si ritrova per strada (ed io ne conosco tanti).
I candidati si valutano mettendoli a lavorare, esattamente come si faceva un tempo!
Con il contratto a tempo INDETERMINATO ed i 3 mesi di prova.
Non ci sono altri sistemi!
Se non lo si vuole capire, beh, tranquilli che con la Francia e la Germania non competeremo MAI! Competeremo ben presto con la Grecia!
E poi non ce la prendiamo (vedere la Marcegaglia e Napolitano) per i sorrisini della Merkel e di Sarkozy!
Cosa state facendo per questo Paese? Siete buoni solo a prendervela per i sorrisini altrui?
VEDIAMO DI SVEGLIARCI, SIGNORI!
mary8107
13 anni fa
Salve a tutti..mi rendo conto di essere in un punto un pò confuso della mia vita, in cui non si sa bene quale strada intraprendere e come sollevarsi dalla frustrazione che si prova a dover constatare che dopo anni trascorsi ad impegnarsi sui libri, l'ipotesi di trovare un lavoro si allontana sempre di più.
Nel novembre 2007 ho conseguito una laurea in Scienze Politiche (la mia è una laurea quadriennale, di quelle precedenti la riforma) e già a gennaio 2008 corsi ad iscrivermi al CPI della mia città (non mi sono fatta per altro alcun problema a registrarmi come disoccupata o inoccupata, del resto tuttora vivo con mia madre e cerco di ripagare la sua ospitalità attraverso tanti aiuti --- dalla spesa, all'archiviazione dei documenti contabili e fiscali di casa, alla compilazione del mod.730 ecc...in pratica tutta l'organizzazione di casa da anni fa capo a me).
Successivamente ho frequentato un corso post-lauream in diritto dell'unione europea (con annesso stage di 3 mesi, naturalmente non retribuito, presso un ufficio della Regione Campania).
A settembre 2009, durante le ultime settimane di stage, feci domanda per avere una borsa di studio con i corsi dei cataloghi altaformazione per frequentare un Master che pensavo potesse introdurmi davvero nel mondo del lavoro...a fine gennaio 2010 mi comunicarono che per uno scorrimento della graduatoria ero arrivata in una delle posizioni utili per poter avere la borsa di studio!! Con molto interesse ho iniziato a frequentare il master "Operatore per le relazioni socio-economiche e culturali euro-mediterranee" presso l'Orientale di Napoli e dopo 500 ore d'aula, finalmente il 13 settembre 2010 iniziai un secondo stage ( anche in questo caso fu un tirocinio non retribuito, lo sapevo fin dall'inizio però scelsi ugualmente di fare questa seconda esperienza lontano da casa, per cercare di provare a vivere per qualche mese la vita che tutti i lavoratori fuori sede fanno ogni giorno) presso l'Istituto per il Mediterraneo di Roma.
Sebbene sia conscia del fatto che quest'esperienza in qualche modo mi ha arricchito molto umanamente ( vuoi per le persone che ho conosciuto e per gli eventi importanti cui ho partecipato - come la presentazione di Rapporti del Alto Commissariato dell'ONU per i rifugiati o anche la presentazione del Dossier Caritas/Migrantes), dall'altra parte purtroppo non sono riuscita a ricavare alcuna possibilità di inserimento nell'ente dopo la fine delle ore di stage che mi era toccato fare da regolamento (chiesi pure di poter proseguire come stagista, anche solo con un piccolo contributo spese, ma nulla).
Contemporaneamente da quando sono laureata cerco di partecipare a quanti più concorsi possibile ma tanti sono sempre più spesso rinviati e non so se mai arriverò a sostenere le prove..per questo continuo tra l'altro a mandare CV a centinaia di aziende e non ricevo mai alcuna risposta..nemmeno per la ricezione del CV.
In luglio ho compiuto 30 anni e da qualche mese una domanda mi assilla: sono davvero troppo vecchia per entrare nel mondo del lavoro attraverso dei tirocini?
I tirocini di inserimento e reinserimento non vanno bene per me?
Grazie a chi potrà aiutarmi a sciogliere questi dubbi...
AgneseMirizzi
13 anni fa
Mi sto rendendo conto di quanto sia facile lavorare negli uffici risorse umane, occorre solo la conoscenza di elementari nozioni di matematica.
Infatti, bisogna solo guardare due numeri: età e voto di laurea! E la selezione è fatta!
Che importanza può avere conoscere personalmente un soggetto, verificare quanto realmente valga, testarne l'affidabilità e la serietà. Che importanza hanno tutte queste caratteristiche!!
Assolutamente nessuna!
Se avessi saputo che lavorare nelle risorse umane sarebbe stato così semplice....
E chi, a queste mie osservazioni, dovesse sollevare il problema delle numerose candidature pervenute, io direi che un ufficio risorse umane efficiente e professionale si vede proprio dal fatto di selezionare con cura ogni candidato, tralasciando i semplici calcoli matematici.
Quanto alla normativa sugli stages, concordo con chi auspica una abolizione dell'intero istituto. In alternativa si potrebbe proporre la previsione di un OBBLIGO alla assunzione, con contratto a tempo indeterminato, dello stagista dopo un periodo di tre mesi di stage!
ingegneredisoccupato
13 anni fa
Aboliamo la legge Biagi ed i contratti precari! Qui si rischia veramente la recessione. A casa il governo Berlusconi! Mandiamo i nostri politici in mezzo ad una strada!
agenziaformativa
13 anni fa
Mi dispiace dover aggiungere un'altra testimonianza negativa sulla situazione che ha generato l'intervento normativo del 14 agosto scorso: non solo le aziende hanno posto il paletto dei 12 mesi dal titolo per inserire risorse in stage e si parla soprattutto di medie e grandi aziende che all'apprendistato non ci pensano nemmeno lontanamente (mi rincuora leggere che anche la Dott.ssa Voltolina dopo gli iniziali entusiasmi si stia rendendo conto della realtà); la cosa più assurda ed aberrante è che i CENTRI PER L'IMPIEGO stanno negando l'attivazione degli stage agli inoccupati e disoccupati laureati da più di 12 mesi!!
In Campania i CPI attivano stage agli inoccuppati solo se l'azienda GARANTISCE l'assunzione (roba da pazzi!!!) il che equivale a non attivarli perchè le aziende, in questo caso giustamente, non ci stanno.
In Piemonte un CPI nega di attivare uno stage ad una laureata da più di 12 mesi inoccoputa non ancora 25enne, dicendo che ha già troppa esperienza per fare uno stage. Bene il fatto è che la fantomatica esperienza della ragazza è rappresentata da 1 mese di stage all'estero ed alcuni giorni al Salone del Gusto...
Potrei continuare ma mi pare superfluo.
Se l'apporto che gli enti pubblici preposti all'intermediazione tra giovani e mercato del lavoro è questo e se il privato che cerca di offrire un servizio migliore viene ostacolato e tagliato fuori, non c'è niente di cui lamentarsi.
Sarebbe forse opportuno che i sindacati, oltre ad organizzare i flash mob con i giovani per denunciare situazioni di sfruttamento (tutto molto giusto), si adoperassero con la PA per concordare controlli, valutazioni e provvedimenti verso chi lavora nei CPI non avendo quasi mai la competenza per farlo e con l'obiettivo di fare il meno possibile..
Sarebbe opportuno che gli opinion leader della rete mostrassero tutte le facce della medaglia e che le istituzioni che devono intervenire intervengano prontamente.
Ad oggi il popolo dei laureati da più di 12 mesi che non è riuscito ancora a trovare un ingresso nel mercato del lavoro è destinato al massacro oppure nella migliore delle ipotesi ad andare a fare tutt'altro (camerieri, barman, animatori...) rispetto alle competenze faticosamente ed a caro prezzo acquisite.
ingegneredisoccupato
13 anni fa
Molti ingegneri della mia generazione hanno già saltato il proprio turno, grazie a questi paletti messi dalle società di selezione.
Solo chi si è sistemato prima del 2008 non ha problemi oggi.
Io stesso sono disoccupato e senza alcuna prospettiva!
Non cambierà nulla in Italia.
Rassegnamoci a finire in mezzo ad una strada.
Right
13 anni fa
La stessa cosa sta succedendo a me!!! Mi sono laureato nel marzo 2010 in economia e a luglio dello stesso anno mi sono trasferito in UK per fare un master. Speravo di migliorare il mio profilo professionale e curriculare. Maddechè!!! Sono tornato a settembre e ho ricevuto qualche offerta, ma alla fatidica domanda se fossi un laureato da più di un anno tutti mi hanno chiuso una porta in faccia. Sembra che alle aziende non interessi di quanto impegno e passione ci metti e sono cosi impaurite nel proporre contratti di lavoro più lungimirantidi un semplice stage. Speriamo che cambi tutto al più presto.
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