Quando un tirocinio non va come dovrebbe
4 anni, 9 mesi fa di AngelCap
contratto di stagetirocinioTutor
Buonasera,sono una ragazza pugliese e ho 31 anni. Vi scrivo in quanto vorrei dare anch'io una testimonianza di un tirocinio che ho svolto da Dicembre 2018 a Maggio 2019.
L'azienda in cui l'ho svolto produce abbigliamento ed è anche abbastanza importante.
Quando mi hanno contattata un anno fa, il responsabile delle risorse umane, mi ha parlato chiaramente di un contratto di lavoro vero e proprio, solo in un secondo momento mi ha detto che sarebbe stato un contratto da tirocinante, tirando fuori alcune motivazioni. In quel momento non mi sono sentita di ribellarmi perchè l'ho considerata un'occasione imperdibile per me a livello personale e professionale. Era una fortuna lavorare in quell'azienda bellissima e meglio strutturata rispetto a quelle in cui ero stata nelle esperienze precedenti. Insomma, inizio il tirocinio nell'ufficio stile in qualità di grafica. Premetto che non descriverò tutte le difficoltà incontrate per non scrivere più del dovuto e che non ho nulla da ridire sul tipo di lavoro, il quale è stato davvero creativo ed ho imparato tanto, dandomi modo di migliorare. Il problema principale l'ho avuto con la tutor, mia coetanea. Tra me e lei, da subito non c'è stato molto feeling e di conseguenza c'è stata poca comunicazione. Non so spiegare il motivo, anche perchè non ho mai dato modo di metterla contro di me, sono sempre stata tranquilla e diligente, ho lavorato come tutti, svolgendo tra l'altro l'orario di lavoro che facevano tutti e non quello che spetterebbe ad un tirocinante, come scritto nel contratto. La mia tutor ha sempre avuto atteggiamenti altezzosi e soprattutto subdoli verso di me, come a ribadirmi che lei lavorava in quell'azienda ormai da tempo e non sarei mai potuta arrivare ai suoi livelli e tutto ciò, mi metteva tanta soggezione. Un altro problema abbastanza irritante sono stati i suoi ritardi. Non ha mai rispettato l'orario di lavoro, arrivava sempre un'ora e mezza dopo tutti, oppure anche più tardi tipo alle 10.30 - 11.15, ritardi pazzeschi, senza avere l'umiltà e il rispetto per chi in quell'azienda ci lavorava da molto prima di lei ed aveva anche una famiglia da mantenere, si comportava da diva. Ma nessuno le diceva e le ha mai detto niente, neanche i piani alti. A questo punto, ho capito che nel caso avessi voluto farlo io, non avrei comunque risolto nulla, anzi sarebbe stata la fine del mio lavoro lì. Era una situazione più grande di me, perchè il coltello dalla parte del manico non ce l'avevo io e mai l'avrei avuto e non sarei mai stata aiutata dagli altri, perchè andava bene così, tanto non stava toccando mica a loro! Tra l'altro in quel periodo, sono venuta a sapere che un'altra tirocinante ci aveva provato già due anni prima e come risposta è stata prontamente mandata via. Dopo questo, ho capito che quello che pensavo di lei non era altro che una conferma.
Per fortuna in ufficio e nel resto dell'azienda, avevo buoni rapporti con tutti e questo mi ha aiutata ad andare avanti e di non avere bisogno di lei più di tanto, perchè per fortuna, ho avuto esperienze di lavoro precedenti e me la sono sempre cavata bene nell'uso dei programmi di grafica e non avevo certo bisogno di lei, ma siccome il tirocinio ha previsto un tutor, non ho potuto fare altro che accettare. Con me avevo un registro il quale richiedeva ogni giorno la mia firma di entrata ed uscita da lavoro, l'attività che avevo svolto ed infine la firma della mia tutor. Bene, ogni volta in cui le chiedevo di firmare sbuffava, come se fosse una condanna, come se fossi stata io darle quell'incarico!
Alla fine del tirocinio, il responsabile delle risorse umane, mi chiama da parte per darmi la fantastica notizia che non avrei proseguito il mio lavoro in azienda, usando frasi fatte per indorare la pillola amara, ma io non sono stupida. Avevo perfettamente capito, che la cara tutor era andata già a parlarci, la quale in un secondo momento, dopo avermi fatto un discorso per uscirne pulita mi dice: " non voglio che il rapporto tra noi cambi" e io le rispondo, dopo avergliene dette quattro sul suo comportamento: "non ti preoccupare, tanto tra noi un rapporto non c'è mai stato!"
In questi sei mesi, non so come abbia fatto a restare calma e lucida, senza cadere nella sua trappola, senza abbassarmi al suo livello. Sono rimasta calma anche quando, durante il tirocinio, mi è stato chiesto dal tipo delle risorse umane di stare alla reception per sostituire quella che c'era già e che si era assentata per motivi personali, lasciando le grafiche che stavo creando. So che potrebbe sembrare un'assurdità dopo un anno ma, alla fine di tutto da un lato sono contenta, perchè ho imparato tanto, ho rubato con gli occhi, la mia creatività è più spiccata e sono stata me stessa, educata e sincera. Insomma ho tratto del buono da questa esperienza. Da un altro però e nel tempo, mi sono chiesta: che provvedimento avrei potuto prendere per stanare questi comportamenti?La mia tutor si comportava così perchè gelosa di una sua coetanea creativa come lei? Avrei dovuto contattare l'ente promotore del tirocinio e segnalare?
Spero che voi di Repubblica degli Stagisti riusciate a darmi una dritta, affinchè io e chi come me possa affrontare meglio queste situazioni.
Un'altra domanda: alla mia età ci sono ancora speranze di lavorare?
Grazie e scusate se mi sono dilungata così tanto.
AngelCap
4 anni, 9 mesi fa
Ciao Welding, è vero ero una stagista, ma ti posso assicurare che pur essendolo, ho lavorato a pieno ritmo proprio come tutti gli altri. Inoltre, non mi sono mai lamentata dei comportamenti della tutor durante il tirocinio, proprio perché, come anche tu hai scritto mi avrebbero mandata a casa comunque. Allora l'unica cosa che ho potuto fare, l'unica arma a mia disposizione era lavorare e imparare.
Infine, credo che a prescindere dal ruolo il rispetto debba essere alla base di tutto.
Spero di avere altre occasioni e di non essere considerata troppo vecchia per lavorare.
weldIng
4 anni, 9 mesi fa
Ciao! Sicuramente la simpatica tutor temeva che le rubassi il lavoro,quindi qualsiasi fosse stato il tuo comportamento avresti perso. C'è da dire che ti come stagista non sei Dell azienda, sei una figura temporanea che non ha alcun ruolo vero.. Lamentarti di come si comportava nei confronti Dell azienda non era affar tuo. Purtroppo ti avrebbero lasciato a casa comunque perché questa era l imperatrice a cui tutto è concesso. Prosegui la tua vita e godi di quello che hai imparato perché nelle aziende c'è veramente di tutto
In risposta a #28136
AngelCap
4 anni, 9 mesi fa
Grazie per i vostri consigli,
la questione dei ritardi era un qualcosa radicato, che si verificava da moltissimo tempo e siccome dai piani alti non vi era alcun richiamo, credo che stesse bene anche a loro o che comunque ci fosse una specie di patto tra lei e l'azienda fatto chissà quando. Per quanto riguarda la parte comportamentale, non potevo fare più di tanto, perchè nessuno sarebbe stato dalla mia parte, soprattutto i piani alti che evidentemente preferivano proteggere la tutor, che era praticamente di casa, piuttosto che una nuova possibile risorsa e io questo l'avevo intuito, mi trovavo in una botte di ferro nella quale era difficile estirpare questa "filosofia" aziendale. Come già scritto nel post, una ragazza che era andata a lavorare nella stessa azienda due anni prima di me, aveva provato ad affrontarla e aggiungo, dopo che era stata tacciata sempre dalla mia tutor e dalle sue colleghe seguaci, di non fare niente tutto il tempo, di stare sempre al telefono o di uscire per andare alla toilette. Giustamente questa ragazza per difendersi, ha rimproverato quella che poi è stata la mia tutor, di uscire anche lei a fumare più volte una sigaretta e di venire sempre in ritardo. Ovviamente in quel momento colei che mi aveva preceduto, aveva toccato un punto debole, ma è comunque stata mandata via. Per quanto mi riguarda, dopo aver saputo questa storia, ho pensato che non avrei voluto fare la stessa fine, il lavoro mi piaceva molto e quindi l'ho "gestita" rimanendo e cercando di non arrivare al litigio con la tutor che si comportava come un muro di gomma, perchè quando si dà troppo adito a queste persone, i risultati sono esattamente quelli che ho scritto.
Purtroppo quando si tratta di comportamento subdolo, non si hanno mai prove concrete.
Ripeto, alla fine di tutto ho cercato di trarre del buono da questa esperienza e sono stata contenta da un lato di aver lavorato in questa azienda perchè ho imparato tanto e soprattutto ho portato a termine il mio percorso di sei mesi, anche se poi non è proseguito.
Da un altro lato invece, riflettendoci, forse mi sarei dovuta infuriare e farmi rispettare di più.
Redazione_RdS
4 anni, 9 mesi fa
Ciao AngelCap,
le storture che possono essere segnalate all'ente promotore devono essere un dato di fatto, un elemento oggettivo, comportamenti che non rispettano il patto sottoscritto con l'azienda ospitante riguardo il tuo tirocinio. In base a quanto racconti, la tua tutor non si è rivelata come ti aspettassi, in particolare per i suoi atteggiamenti ostili e per i ritardi, come riporti. Fatti sui quali non è però compito dell'ente promotore intervenire, trattandosi per lo più di aspetti caratteriali o di mancato rispetto delle regole da parte della tutor, questo sì, ma a discapito non tanto tuo quanto dell'azienda. Se invece ci fossero state negligenze oggettive nei tuoi riguardi, come ad esempio non essere seguita e guidata nelle tue mansioni, essere lasciata sola a gestire situazioni complesse affidandoti responsabilità inadeguate per uno stagista, o ancora violazioni del progetto formativo, allora in questo caso avresti potuto denunciare l'accaduto chiedendo magari l'assegnazione di un nuovo tutor (dal tuo post non si evince, ma potrebbero essere proprio queste le cose che ti sono capitate e allora sarebbe stato un altro paio di maniche come si suol dire). 'Lamentele' di altro tipo relative all'atteggiamento della tutor - ad esempio lo sbuffare per le firme - rientrano in una sfera, quella dei rapporti umani, la cui gestione è demandata invece interamente a te.
Speriamo di averti dato una mano a orientarti meglio.
Se dovessi ancora avere bisogno, siamo qui.
Un caro saluto
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