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Stage, responsabilità e trasferte

5 anni, 2 mesi fa di Mary_32

Buongiorno,
Ho 32 anni e sono stagista da 7 mesi in una multinazionale in cui mi occupo di seguire diversi clienti in attività legate agli studi clinici di dispositivi medici.
Non sono al mio primo stage: ho effettuato uno stage in ambito farmaceutico dopo la laurea a cui sono seguiti 3 anni di assunzione con contratto a tempo determinato.
Volevo chiedervi se queste situazioni sono regolari ( visto che nello stage effettuato presentemente non mi sono mai capitate):
- essere il solo punto di contatto con il cliente: sono stata affiancata per un periodo da una collega, poi lei ha smesso di lavorare per un cliente e io sono l’unico riferimento.
Svolgo esattamente egli stesso ruoli che svolgono i miei colleghi assunti con contratto indeterminato o determinato. Il mio tutor aziendale, che ha firmato il progetto formativo, non lavora con quel cliente.

- mi è stato chiesto di fare trasferte europee senza che il mio tutor mi accompagni. Ora le trasferte non sono mai state menzionate durante il colloquio, perché altrimenti non avrei accettato ( in altri colloqui effettuati presto altre aziende mi è sempre stato messo in chiaro se erano previste o meno).


È corretto che come stagista abbia questa responsabilità con i clienti?
Posso rifiutare le trasferte? Nel progetto formativo non sono indicate, non mi sono state comunicate in sede di colloquio e ne sono venuta a conoscenza di recente.

Io ho come l’impressione di venire utilizzata come un lavoratore a tutti gli effetti, per supplire carenze di organico.

Redazione_RdS

5 anni, 1 mese fa

Ciao Mary,
no, regolare non è, nel senso che a uno stagista non devono essere affidate mansioni di responsabilità. E nel caso avvenisse, a affiancarlo dovrebbe sempre esserci qualcuno, nello specifico il tutor. Può succedere che occasionalmente lo stagista si trovi a affrontare situazioni più complesse, ma in linea di massima il suo ruolo deve essere sempre e solo di supporto.

Se per di più ci dici che non sapevi nulla delle trasferte e che ti sono state comunicate solo sul momento, allora c'è davvero qualcosa che non va. E dal momento che non se ne fa menzione neppure nel progetto formativo firmato, puoi come prima cosa rivolgerti all'ente promotore per chiedere di intervenire su questa situazione. E, a nostro parere, anche rifiutarti di eseguire questo compito che in fin dei conti non ti compete.

Certo è che se dietro questo comportamento dell'azienda dovesse nascondersi la volontà di farti proseguire dopo lo stage con un contratto di lavoro vero e proprio, allora la musica cambierebbe, nel senso che questo potrebbe considerarsi l'inizio di un percorso più lungo. Ma se invece non dovesse esserci nessun accenno a un proseguimento con loro, allora meglio prendere provvedimenti da subito.

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