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Interruzione stage extracurriculare

5 anni, 5 mesi fa di FSC13

Ciao a tutti, non scrivo mai sui forum, ma in questo caso devo sfogarmi con qualcuno sennò impazzisco.
Ho iniziato a novembre uno stage extracurriculare in una piccola azienda vicino casa; questo dopo quasi 1 anno dalla mia laurea, anno difficile in cui non mi sono mai voluta accontentare di uno stage, cosa che poi ho dovuto accettare perché stremata dalla ricerca di un lavoro.
Il ruolo che avrei dovuto ricoprire era quello di receptionist: l'inizio è stato ovviamente duro e difficile, perché ricco di cambiamenti, ma già dopo le vacanze natalizie mi sentivo a mio agio e con voglia di fare.
Ora, da circa 2 settimane mi sono ritrovata a fare qualcosa di completamente diverso: una mia collega è rimasta improvvisamente a casa in maternità a causa di una gravidanza rischio e io mi sono ritrovata doverla sostituire (si tratta di un ruolo nell'ufficio acquisti in cui gestisco gli ordini in entrata, bolle, ddt in uscita ecc.).
E qui inizia il mio problema: NON MI PIACE, è qualcosa che mi sono ritrovata a fare (costretta) ma non è quello per cui avevo mandato l'annuncio e non è tra le mansioni messe per iscritto nel mio contratto di stage.
Inoltre, la mia tutor, che dovrebbe affiancarmi, non si interessa neanche di come procede il nuovo lavoro e di come io mi possa sentire dopo che da un giorno all'altro mi hanno addossato questo nuovo compito.
Io ogni mattina ho l'angoscia nell'andare a lavorare, piango, perché sono abbandonata a me stessa, cosa che secondo me in uno stage non dovrebbe succedere.
Il mio contratto finirebbe il 17 maggio; lo so, mancherebbe davvero poco ma io non ce la faccio più. Entro in quell'ufficio e vorrei già uscirne, non mi piace ciò che faccio ma mi sento obbligata ad andare per non deludere i miei genitori. Questa è l'unica cosa che mi blocca, perché per il resto (compenso compreso) interromperei subito.
Voi pensate ci siano i giusti presupposti per un'interruzione dello stage?
Scusate il lunghissimo post ma avevo proprio bisogno di sfogarmi.

Redazione_RdS

5 anni, 5 mesi fa

Naturalmente uno stage si può interrompere. E il fatto di essere insoddisfatti, scontenti delle proprie mansioni, è uno dei driver più frequenti per le interruzioni anticipate. Uno stage non è una prigione, non ci si deve sentire in obbligo di portarlo a termine a tutti i costi: come dice anche la nostra fondatrice Eleonora Voltolina in questa interessante videopillola  
https://www.repubblicadeglistagisti.it/article/cosa-non-e-uno-stage  ; ci sono molte ragioni per le quali può capitare di dover o voler interrompere uno stage.

"Per non deludere i miei genitori", poi, è una motivazione che ha le sue radici nel senso di colpa: e il senso di colpa raramente giova nel prendere le proprie decisioni, sia a livello personale sia a livello professionale.

Per non sentirti proprio troppo male potresti già cominciare a cercare intensivamente qualche altra opportunità.

Ma ritrovarsi a piangere durante uno stage perché ci si sente soli e abbandonati è un chiaro segnale che qualcosa non sta andando per il verso giusto. Perché non provi però, prima di prendere qualsiasi decisione, a parlare con questa tutor? Dicendole apertamente che ti senti addosso troppe responsabilità e che senti che l'azienda si aspetti da te delle performance che tu non sei in grado di dare, perché sei lì solo da pochi mesi, e sei una stagista, e anzi inizialmente avresti dovuto occuparti solo di semplici mansioni di receptionist?

Tentar non nuoce: magari questa tutor non è riuscita a capire appieno il tuo disagio, ma una volta che gliene avrai parlato sarà più disponibile a seguirti quotidianamente nelle tue mansioni.

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