Salve a tutti, mi chiamo Ambra e sono molto indecisa sul mio futuro professionale. Mi sono laureata in Lettere nella primavera del 2017 e, dopo un’esperienza all’estero immediatamente dopo la laurea, sono stata subito chiamata da una scuola media per una supplenza. Sono rimasta da dicembre 2017 fino a giugno 2018 e nel frattempo ho iniziato a pensare alla possibilità di fare un master: l’insegnamento è un lavoro che mi piace ma non vorrei rinunciare a tenermi aperta un’altra possibile strada lavorativa; inoltre insegnare mi tiene spesso relegata in deprimenti paesini di provincia dai quali vorrei scappare. Il piano A per quest’anno era quindi quello di iscrivermi a un master, ma ho provato ad accedere a un paio di master a numero chiuso (Cattolica) senza venire selezionata e così sono finita di nuovo a scuola. Mi trovo anche meglio dell’anno scorso e so di essere fortunata perché continuo a lavorare, ma intanto il tempo passa e temo che si allontani sempre di più la possibilità di cambiare lavoro. Ora ho 26 anni e se iniziassi un master il prossimo anno ne avrei 27 compiuti. Le possibili aree di master che mi interesserebbe frequentare sono risorse umane, marketing/comunicazione o editoria (ho visto che ad esempio il master in marketing della Bocconi pone come limite di età i 27 anni). Ne vale la pena? Un master universitario può seriamente essere un punto di svolta e aiutare a trovare un lavoro? Secondo voi 27/28 anni sono davvero troppi per ottenere uno stage in un’azienda o per riqualificarsi? Esiste una data di scadenza per entrare a far parte di determinate realtà? Dopo la laurea non sono mai stata ferma e il mio curriculum è piuttosto ricco dal punto di vista dei meriti accademici. Vi ringrazio, spero riuscirete a sciogliere i miei dubbi.