master sole 24 ore o Giunti? Beni culturali.
6 anni fa di giorgiafab
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Ciao a tutti,
sono stata ammessa (dopo i vari test d'accesso) sia al master organizzato dalla Giunty Accademy Business School e sia al master del Sole 24 Ore, entrambi i Master sono in Management dell'arte e dei beni culturali. Ho pochissimo tempo per scegliere quale dei due accettare e sono confusa. Entrambi hanno un costo elevato ed entrambi a mio parere classificabili con pro e contro, tuttavia non so fare una scelta. Voi cosa mi consigliate? Vorrei evitare di pentirmi, viste anche le clausole da contratto che ci sono da accettare.
Posso dirvi che alla Giunti sarebbe la prima edizione, e che consiste in sei mesi in aula (tre a Roma e tre a Firenze) e sei mesi di stage. Mentre il Sole 24 ore ha sede a roma ed ha alle spalle molte edizioni; qui sarebbero 6 mesi di lezione in aula e 3 di stage. I programmi sono più o meno gli stessi, cambiano i partner associati e i luoghi di Study tour, oltre che la quota di partecipazione e il personale docente. Vorrei lavorare nel campo dell arte contemporanea, gestione di politiche museali e organizzazione-curatela di eventi e mostre. In base a tutto ciò, avreste consigli da darmi , magari frutto di esperienze già fatte? Ho neanche 24 ore di tempo per decidere. Aspetto vostre, grazie a tutti.
Prex
4 anni, 7 mesi fa
Ciao Giorgia,
chocolate91
5 anni, 3 mesi fa
Ninainrome
5 anni, 3 mesi fa
Ciao!sono nella tua stessa situazione 8 mesi dopo!tu cosa hai deciso poi?!
exxon
5 anni, 7 mesi fa
Ciao Giorgia, sono anche io in dubbio su quale master scegliere, potresti scrivere due righe su come ti stai trovando dandoci due dritte in piu su questi master. (ne vale la pena?:)
LetiR
5 anni, 7 mesi fa
Ciao a tutti,
vazy
5 anni, 12 mesi fa
CIAO! la mia mail è valentina.vitelli1@gmail.com puoi scrivermi li ;) In risposta a #26387
Redazione_RdS
6 anni fa
Il mondo dei master e dei corsi post-laurea è pressoché sconfinato; l'offerta è enorme, si tratta ormai di un vero e proprio business, alimentato da un mercato del lavoro in continua evoluzione che richiede conoscenze sempre più specifiche e, sopratutto, sempre aggiornate.
È importantissimo dunque che chi prende in considerazione la possibilità di investire il proprio tempo e denaro in un master, lo faccia con cognizione di causa, valutando in effetti quanto questo master gli/le sarà utile per poter trovare lavoro.
Idealmente, possiamo pensare ai master e corsi post-laurea come a un universo diviso in quattro comparti. Nel primo comparto vi sono tutti quelli “di chiara fama”, cioè riconosciuti pressoché “universalmente” come di buona qualità. Possiamo valutare che siano un 10% dell'offerta attualmente presente sul mercato; sono master con una reputazione costruita in anni di attività, con un corpo docenti preparato, e con una stretta connessione con il mondo del lavoro. Gli “alumni” di questi master sono generalmente soddisfatti della formazione ricevuta.
Nel secondo comparto vi sono quelli “scarsi”: sono quelli che deludono le aspettative, e che anche in Rete vengono criticati. Calcoliamo anche qui un 10, forse 15% di master disastrosi, e arriviamo dunque con un facile calcolo al comparto più grosso: quello dei master “ignoti”, oppure “divisivi”.
In questo comparto si trova la stragrande maggioranza dell'offerta: si tratta cioè di master che non hanno “stellette”, non hanno particolari recensioni nè in positivo nè in negativo; proprio per questo è ancora più difficile da parte dei potenziali fruitori conoscerne la validità, al di là delle (ovviamente positive: quale oste dice che il vino non è buono?) brochure informative.
Dunque cercare informazioni sul web, sollecitandole a chi potrebbe fornirle, è sempre una buona strategia.
Una risposta univoca non c'è. Come quando si usano siti tipo Booking o Tripadvisor per scegliere un hotel o un ristorante, bisogna essere abbastanza scaltri da “fare la tara” a quel che si legge, e capire quale grado di affidabilità conferire a questo o quel commento.
In generale, quanto più dettagliate e circostanziate sono le critiche, tanto più è probabile che siano veritiere; ma sopratutto conta in questi casi il numero: una persona scontenta può essere un caso, due persone scontente pure, ma se le critiche diventano un coro, e nei commenti diventano ricorrenti sempre le stesse osservazioni di carattere negativo, è quasi certo che qualcosa effettivamente non giri per il verso giusto.
Però attenzione: le voci discordanti comunque ci saranno sempre, su qualsiasi argomento: nel caso specifico, anche un master serio e organizzato bene potrebbe ricevere a sorpresa qualche critica, perché siamo esseri umani e il nostro giudizio a volte si forma anche in base a elementi casuali, personali, non oggettivi, emotivi.
Allo stesso modo, paradossalmente, può capitare (anche se meno di frequente) che un master organizzato malamente abbia giudizi positivi.
In alcuni casi si verificano vere e proprie distorsioni, perché sopratutto per i master più costosi, presso istituzioni molto note, può scattare un meccanismo omertoso: “il valore del mio master sul cv e in sede di colloquio dipende sopratutto dalla sua reputazione, dunque anche se non sono completamente soddisfatto, non lo dico pubblicamente perché non voglio rischiare di rovinare la reputazione del mio master; non voglio tirarmi la zappa sui piedi”. Per questa distorsione, purtroppo, a volte capita che chi critica i “nomoni” della formazione venga osteggiato e bersagliato proprio dai compagni di corso.
Ma bisogna anche dire, anche se ciò rischia di aumentare ulteriormente la complessità di questo discorso, che spesso chi è contento se lo tiene per sé, mentre chi è scontento desidera sfogare la propria rabbia raccontando la sua delusione. Anche questa è una distorsione potentissima: ed è il motivo per il quale, in linea generale, sul web si trovano più spesso commenti negativi che commenti positivi.
In definitiva, il web è un importante luogo di scambio di informazioni, ma ciò non vuol dire che tutto ciò che vi si legge corrisponda a verità; e in particolare per decisioni importanti, come quella di destinare un periodo della propria vita e un'ingente somma di denaro a un percorso formativo, è bene integrare le informazioni tratte dal web a altre fonti, e poi fare la propria valutazione finale lasciandosi guidare anche dal proprio istinto.
Detto questo... In bocca al lupo per la tua scelta Giorgia!
chocolate91
6 anni fa
NON ANDARE ASSOLUTAMENTE AL SOLE 24 ORE
vazy
6 anni fa
ciao! anche io inizierò a Roma per management e gestione dei beni culturali, e come te cercavo pareri ma si trova poco niente.. ti condivido ;)
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