Orari di lavoro
6 anni, 1 mese fa di user275961
Buongiorno colleghi, è una domanda un po' provocatoria. Volevo sapere quale secondo voi fosse un orario di lavoro accettabile.
Ultimamente vedo annunci di lavoro (rivolti a ruoli tipo ufficio stampa, back office, social media, segreteria) dove si arrivano a proporre 10 ore di lavoro (dalle 9 alle 20), almeno qua a Milano, per un paga molto bassa...
E' "normale" (nel senso, ormai è comune ed è considerata la norma lavorare così tanto per così poco) o sono eccezioni?
Voler un lavoro da 8 ore al giorno che non ti occupi tutta la giornata (calcolando che bisogna prepararsi e spesso fare i pendolari, personalmente mi vola 1.30), a maggior ragione visti gli stipendi bassi, è ormai considerata roba da "choosy"? Cosa può fare una persona per poter lavorare a ritmi umani, a parte lavorare autonomamente (che però comporta altre magagne)?
Grazie e buona giornata
chocolate91
6 anni fa
9-20 ma devi vedere se è un orario continuato o uno spezzato. Esempio, nel mio primo lavoro facevo 9-13 e 16-20, con possibilità di continuato 9-17 o 12-20 una volta alla settimana. Il posto di lavoro era a 30 km da casa mia, la paga era 700 mensili. Mentre i miei colleghi nella fascia oraria dalle 13 alle 16 tornavano a casa per pranzare, riposare un po' e poi tornare al lavoro, io rimanevo nei pressi perchè ci sprecavo tempo, benzina e traffico. Quante volte sono stata su un muretto a mangiare un panino da sola, all'ombra per ripararmi dal sole cocente, sotto un bar con un cappuccino quando pioveva.
user275961
6 anni fa
In risposta a #26226
Indubbiamente non voglio presentarmi come una persona pigra. Però non vorrei neanche trovarmi in una situazione dove gli straordinari sono l'ordine del giorno e non l'eccezione, ritrovarmi senza più una minima vita sociale (del tipo uscire di casa alle 7.30 del mattino e tornare alle 22 senza più energie per far nulla)... Ho letto di molti stagisti trattati così, come dei muli, tipo stile modello giapponese... per fortuna non mi è mai capitato nei miei 2 stage, ma ho paura che in futuro potrebbe, e sinceramente rinuncerei allo stage se la situazione fosse così. Secondo me questi datori di lavoro che fanno fare straordinari spesso per giunta a paghe basse dovrebbero essere segnalati in maniera tale che chi si candida ha già un'idea della mole di lavoro. Grazie comunque per l'opinione :)
Redazione_RdS
6 anni, 1 mese fa
Ciao Serah,
nel tuo quesito c’è una parziale risposta quando dici che una soluzione sarebbe lavorare da autonomi. Lì sei tu a gestirti il lavoro e nessuno potrà mai importi orari. Al di fuori di questo ambito, nel lavoro dipendente la regola generale è quella di dover sottostare a determinati orari, al netto di eventuali casi in cui ti sia concessa più flessibilità. E a quel punto è il mercato a stabilire il rapporto tra ore lavorate e retribuzione, e quel che è certo è che in Italia la media è molto più bassa che altrove.
Dopodiché però porsi nei confronti del mondo del lavoro con un atteggiamento simile, ponendosi il limite di non superare le otto ore al giorno, non è proprio il massimo. E il rischio di passare per choosy è davvero molto alto. Soprattutto perché questo non è quello che ci si aspetterebbe da chi deve entrarci nel mondo del lavoro e dovrebbe sprizzare energia da tutti i pori. Non ce ne volere, è solo un consiglio spassionato su come proporsi quando si è agli inizi. Questo è naturalmente un discorso che vale molto in generale, senza contare i casi - numerosissimi - di sfruttamento, dove le paghe sono da fame per orari massacranti. Quelli sono senza dubbio da condannare. Per il resto ci vuole molta capacità di adattamento, e buona volontà.
Tu a che punto sei del tuo percorso professionale? Raccontaci di più su di te se hai voglia, e un caro saluto
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