La nozione di "giorno di riposo" è un po' bizzarra se applicata a uno stage. Se il tuo stage prevede 40 ore alla settimana distribuite su 6 giorni significa che tu devi recarti in ufficio, per i 6 giorni di attività, ma in ogni caso non sei una lavoratrice e non sei tenuta a sottostare alla "consueta" regolamentazione sulle assenze, alla pari dei dipendenti.

Lo stagista può stare assente durante lo stage, per le più svariate ragioni (anche per malattia naturalmente) senza che gli possa essere richiesto di "recuperare" le ore perdute, o tantomeno di rinunciare al giorno di "riposo" settimanale (lo mettiamo tra virgolette perché la terminologia è più adatta a un contratto di lavoro che non a un percorso di stage).

Ovviamente la situazione cambia in caso si verifichi una circostanza che comporta un'assenza molto prolungata per lo stagista: se per caso lo stagista si rompe una gamba e deve stare 3 settimane a letto, è opportuno che soggetto promotore e soggetto ospitante si accordino per permettere allo stagista di recuperare quelle 3 settimane, per non perdere una parte della formazione - dunque sempre nell'ottica di un vantaggio per lo stagista, non certo per l'azienda.

La prima cosa da fare, Sophie, è rivolgerti all'ente promotore che ha attivato questo stage. Si tratta del centro per l'impiego della tua città?