Tutor fantasma

6 anni, 3 mesi fa di Terezaa2018

Salve a tutti, scrivo per condividere la mia esperienza e per sentirmi meno sola.
Qualche mese fa sono stata contattata e, dopo un colloquio, selezionata per uno stage (con prospettive di assunzione) da un'azienda in fase di crescita interessata all’inserimento di giovani risorse da formare.
Ho iniziato questo percorso con un enorme entusiasmo, ma la realtà ha decisamente deluso le mie aspettative.
Fin dal primo giorno, il tutor mi ha abbandonato alla scrivania senza occuparsi della mia formazione e rispondendo alle mie domande/richieste d’imparare con l'invito ad approfondire tramite internet. In sostanza mi sono ritrovata a dedicare otto ore al giorno, cinque giorni su 7, alle ricerche su Google, senza ricevere indicazioni dal tutor e molto spesso senza nemmeno vederlo. Ho visitato mille siti, letto tantissimi documenti per cercare di imparare, ma presto e prevedibilmente quest’attività è diventata sterile, estenuante e anche alienante. Non è un certamente un bene trascorrere tanto tempo così, in mezzo a colleghi che lavorano. Inoltre il non poter discutere di lavoro, di fatto, elimina un importante argomento di conversazione all'interno dell'ufficio, rendendo più difficile l’integrazione. L'ho fatto presente più volte, ho provato ad assumere un atteggiamento proattivo, ma senza ricevere alcun riscontro.
Dopo circa un mese di tirocinio mi sono rivolta al tutor del soggetto promotore, che è intervenuto per capire cosa stesse accadendo, ma anche in questo caso l’atteggiamento del tutor è rimasto invariato. A quel punto ho avuto la fortissima tentazione di abbandonare tutto e cercare altro (come se fosse facile), ma poi ho scelto consapevolmente di resistere. Perché gettare la spugna e invece non provare a reagire? Il rimborso spese mi fa comodo e, sebbene mi guardi costantemente attorno, confido nella prospettiva, al termine dello stage, di uno spostamento in un'altra area. L'ambiente è cordiale e dinamico e con i miei colleghi adesso mi trovo benissimo.
Quello che mi chiedo, però, è quale sia lo scopo dell’attivare uno stage con la consapevolezza che non è necessario. È uno spreco di tempo e di risorse (umane ed economiche) ed è un modo per svilire la professionalità altrui.
Probabilmente, in casi come questo, la cosa più importante è assecondare la voglia di poter dire di “avere” uno/a stagista.

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