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Lasciare lo stage

6 anni, 3 mesi fa di user275271

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Ciao a tutti, vi scrivo qui per raccontarvi la mia storia e per avere una vostra opinione in merito, o anche solo per potermi sfogare.
Sono laureato in giurisprudenza e, avendo deciso di non voler fare il praticantato da avvocato, mi sono lanciato in un percorso di lavoro con le aziende. Dopo una prima esperienza formativa sono riuscito a trovare uno stage presso un piccolo studio che si occupa di assistenza alle aziende.
Purtroppo, dopo una partenza molto entusiasta, ora, dopo quasi 5 mesi, mi sento sempre più in crisi. L'ambiente di lavoro in se non è neanche male, ma ci sono molti problemi, intanto sono caricato di responsabilità pur essendo solo uno stagista pagato col misero rimborso spese di garanzia giovani e questo mi sta provocando molto stress e tensione; inoltre la distanza dell'ufficio rispetto a dove vivo mi costringe a passare anche 10 ore fuori casa a causa della lunga pausa pranzo, aggiungerei che mi devo occupare anche di mansioni di segreteria che non sono assolutamente in linea con ciò che ho studiato, inoltre l'ufficio è piccolo e inserito in una zona poco stimolante, in più il lavoro oscilla tra momenti di noia totale e altri di stress assurdo.
Tutti questi fattori mi stanno facendo riconsiderare il mio lavoro lì, però ho paura: ho quasi 30 anni e non saprei cosa fare se lascio quel posto, ad oggi non voglio più fare un altro stage, semplicemente perché non sopporto più l'idea di sprecare la mia fatica e il mio tempo per una paga da sfruttamento.
Ho pensato di provare con i concorsi pubblici, ma si tratta di selezioni in cui è difficile entrare e per le quali avrei bisogno di più tempo libero per studiare e che non garantiscono la sicurezza di essere presi, visto che per pochi posti si presentano sempre migliaia di persone. Un'altra possibilità che ho valutato è seguire il mio percorso di studi e tentare il concorso in magistratura, ma anche qui si ripresentano, aumentate, le difficoltà connesse ai concorsi pubblici a cui va aggiunta la difficoltà di ricominciare un percorso di studi così impegnativo a 30 anni.
Vorrei sapere se altri qui hanno provato il mio senso di smarrimento e quali soluzioni hanno adottato, soprattutto vorrei chiedervi se c'è qualche laureato in giurisprudenza che, come me, sta cercando soluzioni alternative per la sua carriera.
Grazie

Redazione_RdS

6 anni, 3 mesi fa

Ciao user,
se parliamo di senso di smarrimento, è molto frequente trovare su questo forum post di chi ne parla. Eccone per esempio uno molto recente: https://www.repubblicadeglistagisti.it/forum/thread/15194/. Cambiare percorso è sempre possibile - a qualunque età - a patto che si usi la testa. Per intenderci: se davvero pensi di tentare il concorso in magistratura, non è che a 30 anni tu non possa farlo o che sia troppo tardi. Ma ti ci devi mettere per davvero, con tutto te stesso, ed è lì che le possibilità di riuscita si fanno concrete.
Quanto allo stage che stai facendo ora, ci sono concrete possibilità di inserimento? Perché qualora ci fossero sarebbe un po' insensato abbandonarlo solo perché "si alternano momenti di noia totale e altri di stress assurdo".
Facci sapere, e un caro saluto

LasciamoStare

6 anni, 3 mesi fa

Ti comprendo a pieno anche se coinvolta in un altro settore e aimè molto più anziana. Ho vissuto il tuo senso di smarrimento e anche frustrazione svolgendo un lavoro poco in linea al piano di studio del mio corso post universitario. Diciamo che un po' mi sento presa in giro, non tanto dall'azienda, che comunque sia fa i suoi interessi, ma dallo Stato che permette l'uso degli stage a rotazione, un vero e proprio abuso di questo strumento, che permette la presenza di una risorsa, temporanea, a basso costo e con compiti a minimo valore intellettuale.  Non è formazione, apriamo gli occhi, nel 2018 non  possono esistere forme di sfruttamento celate dietro nomi "carini"!!!

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