Ciao a tutti,
vi racconto la mia esperienza perchè mi piacerebbe avere qualche parere esterno.

Ho accettato di iniziare uno stage di 6 mesi retribuito (ma non mi è stata specificata l'entità del "rimborso", ho scoperto a posteriori che si trattava di 500/600€), consapevole del fatto che non avrei avuto possibilità di assunzione al termine del tirocinio.

Dopo aver dato disponibilità, senza ancora aver firmato nulla, mi è arrivata un'offerta lavorativa da parte di un'altra azienda che ho prontamente accettato.

A quel punto mi sono affrettata ad avvisare l'azienda in cui avrei svolto il tirocinio, spiegando i motivi della rinuncia.
A tal proposito devo però fare una premessa: per la posizione che avrei ricoperto (sotto forma di stagista), so con estrema certezza che negli anni precedenti è stata puntualmente chiamata una persona con regolare contratto full time a tempo determinato.
Per cui avrei fatto risparmiare loro diversi soldini.

Questo spiega l'astio che è stato mostrato nei miei confronti, alla notizia della rinuncia.

Mi è stato detto che ho causato un grande problema tirandomi indietro, perchè contavano su di me, perchè stavo rifiutando uno stage retribuito (come se il favore lo stessero facendo solo a me) e bla bla bla.

Ora dei quesiti mi girano nella testa:

1. hanno il diritto di rinfacciarmi che li ho messi in difficoltà? Uno stagista, di regola, non dovrebbe essere un "di più"? Invece a quanto pare avrei dovuto tamponare una carenza di personale.

2. hanno il diritto di pretendere un altro stagista proveniente dallo stesso progetto mio? (Lo stage era a conclusione di un percorso formativo di 6 mesi).

3. avrò dei problemi, dovrò risarcirli in qualche modo? Mi è sembrato di capire che avevano già avviato le pratiche di assicurazione infortuni INAIL.

Ringrazio in anticipo chiunque mi risponderà.