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Stage retribuito negli USA

6 anni, 7 mesi fa di Gianba27

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Ciao Ragazzi,

Alla soglia dei 26 anni trovo in un dilemma che certi giorni mi attanaglia talmente tanto la testa da impedirmi di concentrarmi su tutto il resto.

Dopo la mia laura magistrale a marzo 2017, conseguita a Venezia, in Marketing e Comunicazione e con il massimo dei voti ho iniziato a risparmiare soldi come bartender per una esperienza all'estero. L

Mi sono imbattuto in questa agenzia che aiuta studenti di tutto il mondo ad approdare negli USA con un visto J1, per internship, training, PhD, ricerca, ecc.. Trovano una azienda disposta ad assumerti e hanno contatti con varie agenzie che sponsorizzano questo tipo di visti.

Un buon servizio, costato parecchio caro, ma che io vedevo e continuo a vedere come un investimento.

Dopo un paio di colloqui una azienda di digital marketing, con sede sopra Miami mi fa una proposta, mi informo su LinkedIn da persone che hanno lavorato li prima di me e sembra una buona azienda, piccola, con buoni margini per imparare e con un capo molto umano.

La descrizione lavorativa era piuttosto vaga, poteva essere abbastanza interpretabile, ma complice la mia estrema voglia di fare una esperienza internazionale ho accettato.

Il punto è che i margini per imparare non ci sono proprio.
Il capo è sempre in giro a firmare clienti, networking, ecc.. Non c'è qualcuno in ufficio da cui poter imparare, siamo veramente piccoli. I nostri principali servizi, SEO e creazione di siti web sono fatti in India.

L'obiettivo di una internship sarebbe quello di formare una persona, qui purtroppo non mi sento di stare facendo passi avanti.

Sono qui da quasi 5 mesi, ed il mio visto è di 12. Oltre a perfezionare il mio inglese, non mi sento di stare ottenendo qualcosa di tangibile da presentare a qualche azienda una volta tornato.

Aggiungete che Miami è enorme, costosa, con un trasporto pubblico è imbarazzante, la nostalgia di casa e il mix è davvero da emicrania.

Potrei cambiare azienda, discutendo con il mio sponsor che gli obiettivi della mia internship non sono stati raggiunti e che questo non è un ambiente virtuoso.
A questo punto, però, preferirei trasferirmi in città al nord sulla Costa Est, perchè Miami è veramente invivibile (da poveracci).

L'alternativa è concludere il mio percorso alla soglia dei 6 mesi e tornare a casa e iniziare nuovamente a spammare CV a destra e a manca.
Vedo questa alternativa come un fallimento personale, come un investimento non andato a buon fine (soldi, soprattutto tempo, affetti e famiglia).

L'agenzia che mi ha trovato questo lavoro, per policy interna, non può cercarmi un altro impiego se prima non lascio quello attuale (ci sta). Il punto è che se lascio l'impiego poi ho solamente 30 giorni (visto che scade) per trovare qualcosa e rifare le carte con lo sponsor (e che mi costerebbe ulteriori $ 650).

Oppure potrei stringere i denti per quanto possibile e rimanere qui per 12 mesi, sentendo però di stare buttando tempo prezioso. Perchè alla soglia dei 26 mi sento come in ritardo, nonostante mi sia laureato in tempo e con ottimi voti.

Scusatemi per il papiro ragazzi, che è più uno sfogo, ma volevo spiegare bene questa situazione "spinosa" in cui mi trovo.

Grazie a tutti quelli che sapranno darmi un consiglio!

Gianba27

6 anni, 7 mesi fa

Ciao Ragazzi,


Purtroppo il punto è che la situazione è nel caos totale, c'è mancanza di comunicazione. Il capo decide sempre di testa sua, e cambia idea mooolto facilmente e senza nemmeno avvertire.

È un venditore, non un digital marketing expert.
Una volta firmato il cliente quello che facciamo è solamente far fare il lavoro necessario, sito e ottimizzazione, in India.
Le cose che ho imparato me le sono imparate da solo.

Delle 3 opzioni:
- rimanere stringendo i denti fino a dicembre;
- cambiare città e rimettermi in gioco daccapo;
- tornare in italia alla soglia dei 3 mesi;

La prima è proprio quella che mi preoccupa di più, perché con questi presupposti è impossibile.
La seconda non so, perchè so quanto comunque è stato difficile venire qui.
La terza sarebbe un ripartire da capo, in Italia o Europa, ma con una esperienza all'estero sul CV.

Grazie del consiglio Ragazzi, ve ne sono grato!

In risposta a #25179

Redazione_RdS

6 anni, 7 mesi fa

Ciao Gianba,
ci viene molto facile rassicurarti data la situazione in cui sei. Ti trovi a Miami, dall'altra parte del mondo, a neanche 26 anni. Il tuo inglese non può che risentirne positivamente, e oltretutto il tuo stage è in un ambito altamente richiesto al momento. Sarebbe quantomeno riduttivo parlare di tempo sprecato o di competenze che non staresti acquisendo, perché già il fatto di essere così lontano da casa è una fonte inesauribile di arricchimento. Sei sicuro che l'opzione migliore sia quella di mollare? Fossimo in te stringeremmo i denti per completare l'anno e dare così un senso più completo a questa esperienza che stai vivendo. Che non è da tutti e che già di per se stessa a nostro modo di vedere ti avvantaggerà di gran lunga in una eventuale selezione futura agli occhi dei recruiter che ti esamineranno. Non ti angosciare insomma, perché davvero non ce n'è bisogno.
Facci sapere cosa decidi di fare, e un caro saluto

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